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Il destino dei buoni cavalli

Aperto da alex, Gennaio 26, 2017, 08:24:08 AM

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alex

La buona equitazione è apprezzata e praticata da buoni cavalieri.
I buoni cavalieri apprezzano i buoni cavalli.

Conclusione: la sopravvivenza della buona equitazione è indispensabile perchè i buoni cavalli vengano apprezzati e quindi sopravvivano: perchè le dure leggi del mercato fanno piazza pulita di tutto ciò che non è apprezzato, ossia: a cui non si attribuisce un sufficiente valore economico.

Ai giovani cavalieri: se vi sforzerete di imparare e praticare una buona equitazione, e di diventare buoni cavalieri, darete il vostro contributo alla sopravvivenza dei buoni cavalli. Il premio per voi: "la gioia del cuore".

Ai veci cavalieri: incoraggiate quelli giovani, e darete anche voi il vostro contributo.





La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

discorso abbastanza condivisibile,il tuo,però cosa intendi per "buoni cavalli?"
cosa intendi per "buona equitazione?"

grinta

un buono cavallo è sempre accompagnato da un buono Chianti !

alex

Citazione da: sissy - Gennaio 26, 2017, 08:36:23 AM
discorso abbastanza condivisibile,il tuo,però cosa intendi per "buoni cavalli?"
cosa intendi per "buona equitazione?"

Scrivendolo pensavo a L'Hotte e a Raffaele che me l'ha fatto conoscere. A loro rimando per "buona equitazione", "buon cavaliere" e "buon cavallo".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

non sono daccordo.
i buoni cavalli sono sempre di più, nello sport per lo meno.
20 anni fa si andava in gara con cavalli che adesso useremmo solo per i salamini.
finchè esisterà lo sport agonistico ci saranno cavalli sempre migliori, perchè c'è business e selezione e quello che conta sono solo ed esclusivamente le performance.

poi se ti riferisci alla dimensione ludica, ovviamente le performance contano meno.

alex

Pensavo a L'Hotte ma è evidente che anche l'agonismo - in tutte le sue forme - ad alto livello è senz'altro buona equitazione fatta da buoni cavalieri. L'espressione esatta sarebbe "buone equitazioni", perchè non esiste una sola equitazione.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Stamattina Alex ha mangiato pane latte e Lapalisse, commentai in questo modo anche il verbo del Generale.

E' vero che la produzione dei lalli sportivi s è molto migliorata, ma per lo passato ricordo dei lallini che fecero sfracelli, malgrado che, con i parametri di oggi, sarebbero scartatissimi: Halla, Jus de Pomme, Ursus del Lasco, Jappeloup, Queen of Diamonds, Jessica, Touch of Class...

C'è un altro fattore da considerer, la moda; un frison non lo vorrei manco regalato, un comtuà lo accetto solo in un piatto con contornino di patate al forno, eppure ci son ragasse che sbavano al solo veder sti besti... non ci capisco più nulla,
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

PokerFace

tra milton e jappelup, eterni rivali, sicuramente milton tutta la vita...

sissy

Citazione da: alex - Gennaio 26, 2017, 10:20:37 AM
Citazione da: sissy - Gennaio 26, 2017, 08:36:23 AM
discorso abbastanza condivisibile,il tuo,però cosa intendi per "buoni cavalli?"
cosa intendi per "buona equitazione?"

Scrivendolo pensavo a L'Hotte e a Raffaele che me l'ha fatto conoscere. A loro rimando per "buona equitazione", "buon cavaliere" e "buon cavallo".

Si,ok. Quindi, citando il Generale L'Hotte ti riferisci all'equitazione classica,direi e mi trovi d'accordo sul fatto che quella sia la buona equitazione,che si avvale di definizioni e principi definiti e spiegati in maniera razionale.

Ma...il buon cavallo? Ti riferisci all'ormai famosissimo assioma "calmo,avanti e dritto" o qualcos'altro?

Io credo che ci siano dei cavalli dotati  naturalmente di caratteristiche confacenti ai nostri scopi, altri che devono essere addestrati in modo tale da far sviluppare ed emergere  le caratteristiche  proprie di un "buon lavoro",con le limitazioni che ogni essere vivente ha.


Spesso è la buona equitazione che contribuisce alla formazione di un buon cavallo,parlando di "buon cavallo" mi riferisco al lavoro in piano e non al salto,dato che hai citato L'Hotte.

Sul salto non mi esprimo, sull'ippica idem, lì i parametri  da valutare e il contesto sono  molto diversi dal lavoro di "maneggio".

Ecco,mi piacerebbe sentire la tua opinione (e di altri,ovviamente) in proposito, cioè sulle caratteristiche del "buon cavallo".

raffaele de martinis

Bé Milton lo ricordo molto bene: stupendo, ma già rientra nella categoria dei lalli "costruiti in laboratorio", Jappe, un brutto "nanerottolo" era figlio di un PSi e un trotter... ma che palmares!

Si torceva tutto per non toccare l'ostacolo... FANTASTICO!!!!!

Lovvio che tra un "nobile" di sangue gentile e uno sporco "bastardo" io scelgo il bastardo.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

PokerFace

la storia di milton è tormentata e triste più di quella di jappelup. una storia in cui la vita si intreccia alla morte e in cui la gloria soggiace comunque ai divieti dell'amore (di una ragazza per il suo cavallo e di genitori per una figlia morta e per i suoi desideri)

erano tempi eroici per l equitzione ed epici per i cavalieri

cilla

Eh però ora la storia di Milton me la raccontate? Non la conosco

aDy_90

Quello che mi nausea dell'agonismo è che spesso, tra gente che sta abbastanza bene, è più business che sport. E parliamo di situazioni assurde, come il lallo da 100.000 euro per fare una 100/110/115, o i cambi continui di cavalli, anche di valori più umani, che non portano a nulla, gente che cambia per andare avanti e fa le stesse categorie solo con maggiori difficoltà. Non sto ad elencare i vari casi di cavalieri impediti, o istruttori opportunisti, o anche tutte e due le cose ... Ogni storia è a sè, ma ormai se non compri non sei figo. Anche per questo ho cambiato maneggio, e con mio enorme orrore sei mesi dopo la mia dipartita c'erano decine di binomi nuovi di cui solo il bipede a me già noto. Forse sono sbagliata io, o forse ormai si punta a cavalli esagerati specie per le prime esperienze, col risultato che poi si ingranano, il cavaliere non sa gestirli o che so io ... E alla prima difficoltà, si cambia. Bisogna cercare col lanternino le scuderie con una gestione mirata al problem solving, problem che prima o poi, specie nel s.o., si presenta per tanti e viene affrontato giusto da qualche mosca bianca. La buona equitazione per me ormai esiste solo sotto certi punti di vista, gente che monta bene c'è, gente che sa affrontare problemi meno.

PokerFace

comprando il cavallo giusto i problemi son poca cosa, quasi inesistenti. davvero.

aDy_90

Allora ho visto taaaanti acquisti sbagliati. Ma tanti.