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Ricerca dell'Equilibrio: lo scopo del Saddlemaker

Aperto da GianniWest, Novembre 19, 2013, 10:25:17 AM

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GianniWest

Un altro tema fondamentale delle selle western, ma in realtà di ogni sella, è quello di mettere il cavaliere nella condizione di essere in equilibrio con il cavallo.

La cosa è più complessa di quel che può apparire e non viene mai presa in considerazione quando si acquista una sella.

La gente normalmente considera pochi fattori nell'acquisto di una sella western, principalmente 2, il prezzo e l'estetica! Poi un altro fattore fondamentale sono le mode, la pubblicità. Ci sono i guru che ci dicono quali sono le selle da utilizzare, magari marcate con il loro nome e diventano magicamente dei cult di cui andare fieri e da sbandierare orgogliosi nelle chiacchiere di scuderia,  :horse-smile: 

Però in questo modo si trascurano le parti più importanti della sella, che poi sono proprio quelle che non si vedono.

Tornando al tema dell'equilibrio dobbiamo avere in mente il punto di equilibrio del cavallo, cioè il suo baricentro. Per meglio definire questo punto pensiamo a tre piani ideali che si intersecano nel corpo del cavallo, uno verticale che dal garrese corre lungo tutta la spina dorsale fino alla coda, un altro, sempre verticale, che taglia trasversalmente il corpo del cavallo circa 10 /12 cm dietro la base del garrese (all'altezza, circa, della 14° vertebra toracica) e l'ultimo piano, orizzontale, che va dal punto della spalla alla punta dell'anca. In questo modo definiamo il baricentro del cavallo in una situazione statica con i quattro arti ben piantati a terra.
Per un uomo vale lo stesso principio, un piano verticale che attraversa il corpo passando in mezzo agli occhi per finire in mezzo ai piedi, un altro verticale che va da orecchio a orecchio passando per le spalle, le anche, le caviglie il tutto perfettamente allineato, ed infine uno orizzontale che attraversa il corpo umano un po' sotto l'ombellico, all'altezza delle anche.

Il punto di intersezione di questi tre piani individua il punto di equilibrio, il baricentro, sia per il cavallo che per il cavaliere.

Bene, quello che dobbiamo ottenere è che questi due punti di equilibrio siano tra loro allineati quando il cavaliere è in sella! Questo è molto importante per rendere più agevole al cavallo il portare il cavaliere sulla schiena. Dopo le misure dell'arcione è questa la cosa più importante cui deve tendere la costruzione di una sella.

Per renderci conto di quanto è importante immaginiamo di portare nostro figlio a cavalcioni sulle spalle (quante volte l'abbiamo fatto, io parecchie  :horse-smile:) e proviamo a fare mente locale di quanto diverso è lo sforzo se lui ha le spalle allineate con le nostre oppure le sposta indietro di uno o due centimetri!!!
E immaginiamo adesso di fare un lungo tragitto con nostro figlio con le spalle di un paio di centimetri indietro.

Ecco, molte selle mettono il cavallo in questa condizione, quella di avere il cavaliere con il proprio punto di equilibrio spostato indietro rispetto al punto di equilibrio del cavallo!!!

Un'altra ragione di problemi alla schiena del cavallo è dovuta al malcostume italiano di utilizzare selle troppo grandi, la gran parte chiede la 16", la 15-1/2" è spesso giudicata da femmina... In realtà la gran parte delle persone necessitano proprio della 15-1/2, ma anche la 14-1/2, misura totalmente inutilizzata in Italia se non per i bambini. Una sella troppo grande e/o malcostruita mette il nostro peso troppo sulle reni del cavallo creandogli non pochi problemi.

E' anche questa una causa di zoppie spesso difficili da diagnosticare perché i problemi non sono nelle zampe ma nella schiena e causati da cattive selle!

Ma come ottenere questo allineamento? Se interessa approfondiremo....  :horse-smile:

GianniWest

Credo che questa immagini aiuti a capire cosa intendo quando dico che il peso del cavaliere non deve scaricarsi sulla paletta ma la conformazione del seggio, unitamente alla misura della sella e, aggiungo, l'assetto del cavaliere, deve essere tale da posizionare il proprio baricentro in linea con il baricentro del cavallo



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Il risultato si ottiene con opportune disposizioni di strati di cuoio sull'arcione e del loro successivo modellamento fino al raggiungimento del risultato voluto. Se notate il pallone non si appoggia sulla paletta, allo stesso modo il peso del cavaliere in buon assetto non si scarica sulle reni del cavallo ma più avanti.

Un argomento interessante da approfondire potrebbe essere come il baricentro del cavallo muta nelle situazioni dinamiche o estreme di alcuni sport come il salto in alto, il reining, il cutting e ragionare così sulla diversa conformazione di selle finalizzate a discipline diverse...

GianniWest

Una diatriba tra le varie componenti del mondo del cavallo è dove effettivamente si colloca questo baricentro del cavallo.
C'è chi sostiene che sia all'altezza della 9° vertebra, chi, come ho scritto sopra, della 14°... chi in una posizione intermedia tra le due.
Ora, lungi da me l'idea di essere il depositario di verità inconfutabili, ma ho la sensazione che un po' tutte queste teorie siano, in diversa maniera, vere.

Provo a spiegarmi:
sopra ho scritto che, in una situazione statica, il punto di equilibrio è all'altezza della 14° vertebra. Confermo questa mia idea ed aggiungo che a mio parere lo è anche in una situazione dinamica di lavoro in piano. Ora se pensiamo alla struttura della schiena, al ponte che essa rappresenta e che è sostenuto da due piloni, gli anteriori ed i posteriori, ed alla ripartizione dei pesi tra i 2 piloni, la 14° vertebra è assolutamente verosimile. Anche guardando un cavaliere in assetto corretto, indipendentemente dalla bardatura del cavallo (compreso a pelo) si potrà vedere che il suo peso grava sullo stesso punto della schiena del cavallo, all'altezza cioè, all'incirca, della 14° vertebra toracica dello stesso.
La situazione cambia quando si passa ad una situazione dinamica più estrema, ad esempio negli sport equestri di salto ostacoli o di diverse discipline western molto specialistiche. Da questo cambiamento derivano le differenze tra i vari tipi di sella pensati per utilizzi specialistici e che presentano quindi caratteristiche molto specifiche.

(continua)

GianniWest

Proviamo a fare qualche ragionamento cercando di visualizzare mentalmente i movimenti di cavallo e cavaliere nelle varie discipline.

Nel salto ostacoli ad esempio:
all'inizio il cavaliere è in equilibrio sulla sella, nella fase di avvicinamento all'ostacolo se idealmente con un trucco mettessimo sotto al cavaliere una sella da lavoro il suo assetto non cambierebbe di molto ed il suo peso (punto di equilibrio) graverebbe nello stesso punto del cavallo con ogni tipo di sella,
In questa fase a mio avviso il baricentro del cavaliere è decisamente vicino alla 14° vertebra, anzi, a mio avviso è proprio sulla 14°!

Il discorso cambia non appena si avvicina all'ostacolo e nella fase dinamica del salto:
l'azione è frenetica, il cavallo dopo la battuta inizia a disegnare l'arco che lo porterà al di la dell'ostacolo,  il cavaliere si solleva, il punto di equilibrio del cavallo si sposta in avanti proprio in virtù dell'arco che lo stesso disegna nel suo movimento, il cavaliere, sollevandosi, mantiene il suo baricentro in linea con quello del cavallo, che è adesso si, all'altezza della 9° vertebra, o giù di li, e questo mi pare davvero funzionale alla fase del salto.

Saltare con una sella western è davvero disagevole, impossibile fare un percorso di salto ostacoli, la sella western non consente di spostare in avanti il proprio baricentro come è richiesto nel salto ostacoli, d'altra parte le due selle sono pensate proprio per usi diversi, profondamente diversi, ed ognuna è coerente con le proprie finalità.

Si può legittimamente preferire l'una o l'altra ma non si può svilire ne l'una ne l'altra proprio in virtù delle diverse finalità di utilizzo.

GianniWest

Se invece parliamo di alcune discipline western quello che accade è esattamente il contrario.

Pensiamo ad esempio al Reining. Le figure di un pattern alternano situazioni dinamiche in piano in cui il cavaliere cavalca in equilibrio, a mio avviso, sulla 14° vertebra o giù di li, ad altre, estreme, in cui il cavallo sposta verso i posteriori il suo baricentro. Penso alle figure dello Spin o dello Sliding Stop, in questo caso il cavaliere ha necessità di spostare indietro il suo baricentro per facilitare anziché contrastare l'azione del cavallo.
Nel Cutting succede un po' la stessa cosa. Nell'atto di contrastare i tentativi del vitello di tornare nel branco il cavallo sposta il suo baricentro verso i posteriori, la sua azione è stupenda, i posteriori sono spesso oltre il sottopancia della sella.
Per questo le selle per queste specialità sono un po' sovradimensionate, il cavaliere ha necessità di avere spazio per agevolare le azioni estreme del suo cavallo, sarà poi l'abilità del cavaliere a mantenere un assetto adeguato nelle azioni in piano per non gravare sulle reni della sua cavalcatura.

Dicevo sopra che da noi, in fatto di selle western, si tende ad utilizzare selle troppo grandi, un po' credo anche per un effetto imitazione: se quel cavaliere a cui mi ispiro usa quella tal sella, quelle tali dimensioni, la uso anch'io... dimenticando che quella tal sella è finalizzata ad utilizzi che io magari non faccio.

Poi mi viene da dire, mi si perdoni, che se li voglio fare devo prima imparare bene a stare in equilibrio su un cavallo in modo da poter utilizzare senza problemi selle che, potenzialmente se mal utilizzate, possono mettermi troppo indietro rispetto al punto di equilibrio del cavallo.
Una piccola vena polemica, non vogliatemene, ma quante volte appena imparato a tenersi in sella (che non vuol dire "saper stare in sella") si passa al cavallo super, alla sella super specialistica, alle arene, a parlare come se si sapesse tutto!

Quanto è lontana da tutto questo una equilibrata cultura equestre, indipendentemente dallo stile preferito!!!

Lux

Caro Gianni, leggerti è davvero interessante, tanto più che sono cose di cui non si parla mai.
Non posso fare altro commento se non quello di chiederti di continuare!
Se posso, una domanda: per un neofita, che non è di certo un esperto e non riesce a cogliere a vista tutte le sfumature di cui stai parlando, come lo consiglieresti nell'acquisto della sella? Cioè cosa dobbiamo vedere?

GianniWest

Ciao Lux, grazie.

Domanda difficile. C'è anche un piccolo conflitto di interessi :horse-embarrassed:

Proverò a fare così: non comprate una mia sella  :horse-scared:

detto questo posso dire tutto :horse-smile:

-Il prezzo: ci sono selle che costano poco, alcune pochissimo, diffidate. Sono spesso in cartone pressato, hanno arcioni improbabili, sono potenzialmente dannose per la schiena del nostro amico. Una sella è fatta per durare, non può costare poco se è fatta con cura e con buoni materiali.

-La pubblicità: in Italia conosciamo solo le selle che i commercianti importano e che sono quindi interessati a farci conoscere. Ci sono le mode, in funzione di quello che i commercianti (non me ne vogliano) hanno interesse a vendere così selle industriali fatte in serie si spacciano spesso come il top e vengono vendute a prezzi superiori al loro reale valore.

Da cosa è fatto il valore di una sella? Dal materiale utilizzato, dalle ore di lavoro necessarie per costruirla, dall'accuratezza del lavoro fatto sia dal punto di vista tecnico che funzionale dal punto di vista dell'impatto sul cavallo e sul cavaliere. Per fare una sella ci vogliono dalle 80 alle 100 ore di lavoro... Già questo è un elemento che aiuta a distinguere le varie proposte

Come scegliere, difficile dire, mi viene da consigliare di approfondire, informarsi sulla tal marca, sulla tal sella, sul tal sellaio, sul tal cavaliere... valutare se la sella che ci piace va bene per il nostro cavallo (nell'altra discussione ho provato a dare qualche consiglio sul come fare). Non fermarsi al primo sotuttoio, personaggio facile da incontrare nel mondo del cavallo  :horse-smile:

GianniWest

Avrete capito che, a mio avviso, non esiste una sella migliore di un'altra, esistono selle diverse, pensate per utilizzi diversi e, se fatte bene, coerenti per tali utilizzi.

Tornando alla sella western (vista anche la sezione) si può dire che è una sella nata per il lavoro con il bestiame, aggiungo per il lavoro in ambienti naturali non estremi, intendo cioè non montagna esagerata (per trekking in alta montagna come fanno alcuni miei amici non consiglierei una sella western), ma pianura, collina....
È evoluta nel tempo, si è specializzata per le moderne discipline western modificando alcuni aspetti della sua impostazione ma sostanzialmente è rimasta coerente con i principi che ne hanno ispirato la nascita.

Ora uscendo dalle discipline sportive a mio avviso una sella ottima e che peraltro sta riscuotendo un largo consenso anche in Italia è il modello WADE. (devo ritrovare la storia di questo modello che adesso non ricordo dove ho riposto e vorrei evitare di scrivere castronerie).

È una sella con cui si si può fare tutto, è la sella usata dai Buckaroo, i custodi dell'ortodossia equestre in materia di addestramento del cavallo al lavoro con il bestiame.

Ho letto da qualche parte in questo forum che una sella Wade non sarebbe adatta a fare un lavoro di fino con il cavallo, mi viene da dire che forse il problema non è la sella...  :horse-wink: ed invito a guardare questo filmato su cosa è un lavoro di fino con una cavallo:

http://www.youtube.com/watch?v=z2n8yvDHeBM&feature=c4-overview&list=UUBz5xuKSsgAVBvahbCy2p9Q

Un vero piacere per gli occhi  :horse-smile:


Midnight

Your horse is a mirror of your soul.
Sometimes you might not like what you see... sometimes you will.