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Inizio al lavoro del puledro: quando cominciare?

Aperto da GianniWest, Dicembre 03, 2013, 09:28:47 AM

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GianniWest

La materia è paludosa...

entrano in gioco diversi fattori e non tutti perfettamente allineati con il benessere del nostro amico a quattro zampe. Ci sono fattori economici, di business, mode, credenze, sentiti dire... tutti fattori che influiscono sull'età in cui il puledro viene messo al lavoro.

Sarebbe bello se in questa discussione partecipasse qualche veterinario esperto di cavalli e che ci aiuti ad individuare le tappe di accrescimento, di maturazione del puledro, nelle sue varie parti del corpo, così come sarebbe interessante individuare le differenze di maturazione tra le varie razze al fine di arrivare a capire qual'è il momento giusto per iniziare il puledro al lavoro. Il momento giusto non dal punto di vista del business o dell'interesse di qualcuno (proprietario, addestratore, sellaio e chi più ne ha più ne metta) ma strettamente dal punto di vista della salute del cavallo.

FedeCege

Bel Post!
Speriamo che intervenga qualche esperto in materia!!
:horse-wink:

GianniWest

Trovo onestamente singolare che il titolo di questa discussione abbia generato solo 27 visite (di cui più di una mia  :horse-wink:) ed il solo commento di FedeCege.

Non perché l'ho aperta io beninteso, ma perché credo che l'argomento sia davvero molto importante, sia per chi alleva, che per chi compra un cavallo, oltre ovviamente per chi lo doma.
Io ho sempre comprato puledri ma, se dovessi comprare un cavallo adulto, una delle cose che mi piacerebbe sapere, ad es, è l'età in cui il soggetto è stato domato, perché una doma precoce credo abbrevi la vita utile, intendo in salute, del cavallo.

Sarebbe stato molto interessante l'intervento di qualche veterinario che ne sapesse...

Non sono un veterinario e nemmeno un esperto in materia  quindi per alimentare la discussione mi avvarrò di un bel libro che comprai nel 1988 (acc... quanti anni fa  :horse-scared:), si tratta del libro IL CAVALLO, COME ALLEVARLO, COME MANTENERLO di Enzo Berner edito da Edagricole

GianniWest

Dal libro IL CAVALLO COME ALLEVARLO, COME MANTENERLO di Enzo Berner

"Alla nascita il puledrino ha già raggiunto il 60% dell'altezza al garrese di quando sarà adulto ed il 47% della sua lunghezza.
Alla nascita il QH misura dal ginocchio a terra il 24% dell'altezza al garrese del cavallo maturo. Tale percentuale negli arabi e, sembra, nella maggior parte dei cavalli raggiunge il 25%. Così, se il puledro misura 41 cm dal punto di mezzo del ginocchio fino a terra alla nascita, si potrà stimare che la sua altezza da adulto raggiungerà m 1,64.
Di un puledro appena nato si può anche affermare che la sua testa  dovrebbe avere raggiunto il 60% dello stadio finale. Per quanto riguarda il collo, invece, esso raggiunge solo il 47% della sua lunghezza definitiva. Quindi, se rispetto alla testa, il suo collo sembrerà corto non c'è da preoccuparsi perché crescerà, ma se sembra corto rispetto alla sua altezza ed alla sua lunghezza tale proporzione rimarrà invariata."

...

DivinityOfDarkness

Probabilmente le risposte non sono venute perchè pare che tu abbia chiesto i pareri dei vet e basta.

Io ti dico la mia: il lavoro del puledro va cominciato......il prima possibile.
Poichè il destino di quel mucchietto di ossa e pelo che esce dalla sacca è quello di sopportare l'essere umano, è bene che sin da subito egli s'abitui e ricerchi la sua presenza, la sua compagnia, le assecondi le sue pretese.

Non sto parlando di estremismi, tipo quelli che fano l'imprinting estremo e finiscono per diventare quasi la 'mamma' del puledro a tutti gli effetti.

A parte i legittimi minuti a contatto solo della mamma, ecco che non è male se si inizia a maneggiare il puledro, toccarlo, grattarlo, farsi dare i piedini e spostarlo. Per dare un ordine di idee delle tempistiche, se a un mese il puledro si fa mettere la capezza, ben venga. Se a tre mesi si fa guidare alla capezza e si riesce a fargli svoltare un angolo in modo che i puledro perda di vista la mamma per qualche attimo, ben venga.
E qui le razze contano poco.

Se mi parli di doma (=accettare il cavaliere) allora il discorso è diverso e bisogna vedere se fisicamente è il momento per mettergli la sella e fargli portare del peso, senza causargli danni fisici.
Perchè la sella si può mettere anche a sei mesi: una sellina da bambini o sintetica..ma anche solo una coperta ripiegata e sorretta da un fascione elastico può essere adatta all'uopo. E' un 'gioco educativo'. A un bambino di 3 anni si può far conoscere l'alfabeto e i numeri, senza aver la pretesa di insegnargli a leggere o a far di conto.
A un puledro di 7 mesi, staccato dalla mamma, si può far fare la corda, senza avere la pretesa che 'lavori'.

Quando è il momento di introdurre il cavaliere e l'addestramento? Lo si chieda al vet, che controllerà lo stato delle famose 'cartilagini'. Di media, a due anni e mezzo, il QH le ha già chiuse. La mia puledra, a un mese dal compiere i 3, non c'era ancora. Quindi il vet mi disse "tienila mossa, magari galoppala, ma il lavoro 'duro' di addestramento va introdotto piano piano.
Io tutta sta fretta di montare i puledri non l'ho. Preferisco aspettare....e cogliere i frutti di tanto lavoro da terra (perchè a 1 anno e mezzo quello da terra può già esser definito esercizio...e a 2 anni può esser già 'lavoro')
Per intenderci faccio un esempio: esercizio= partenze di trotto e di galoppo e, da fermo, cedere alle pressioni laterali.
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

GianniWest

No il tema è diverso  :horse-smile: non si tratta di risposte che sono venute o meno, ovviamente uno interviene se ha qualcosa da dire altrimenti no, ci mancherebbe.
Non si tratta quindi di risposte, si tratta invece delle modeste 27 visite che aveva avuto la discussione nel momento in cui io ho scritto quello che tu hai letto. E questo credo sia un indice del fatto che l'argomento non è ritenuto interessante.

Ripeto, non perché era una mia discussione, ci mancherebbe, ma perché credo che l'argomento sia invece molto interessante, mi sarebbe piaciuto, in un forum così specifico, di cogliere maggior interesse per l'argomento, tutto qua.

Detto questo, nello specifico, credo che il tema di familiarizzare in maniera più o meno spinta con il puledro fin dalla nascita non si pone in una discussione come questa, quello non è inizio al lavoro. O se vogliamo chiamarlo così (basta mettersi d'accordo sui termini) non è un lavoro che incide sull'accrescimento corretto, muscolare e scheletrico del puledro. E' quello un "lavoro", se così vogliamo chiamarlo, che incide positivamente sulla disponibilità del puledro verso l'uomo.

Quello che invece incide sugli aspetti relativi all'accrescimento del puledro è il "lavoro" (questo si) alla sella con il cavaliere, e questo è l'argomento a cui intendevo dedicare la discussione.

Non credo sia così scontato l'intervento del veterinario altrimenti non ci sarebbero tanti casi di puledri iniziati molto, troppo presto (poi non tutti i veterinari sono così preparati...), non credo neanche sia sufficiente dire: "senti il veterinario", necessario si ma, a mio modestissimo parere, non sufficiente.
Questo perché credo che una crescita nella conoscenza del pianeta cavallo si possa fare non solo dicendo "cosa fare" ma anche e soprattutto "perché fare" una certa cosa.

Non mi sento certo nella condizione di conoscenza di essere io a "spiegare" il tutto, per questo speravo nell'intervento di qualche bravo veterinario, però credo che iniziare a discutere di un argomento sia una buona cosa per iniziare gradualmente ad aumentarne la conoscenza.

Ah, non credo neanche che l'argomento sia circoscritto alle famose "cartilagini"  :horse-smile:

GianniWest

#6
Sempre dal libro di Berner, a 6 mesi il puledro ha raggiunto l'82% della sua altezza ed il 78% della sua lunghezza e la misura dal ginocchio a terra è quella definitiva...

Certo, percentuali così precise lasciano perplessi, tuttavia credo siano assolutamente, all'incirca, verosimili. La lunghezza del segmento ginocchio - terra a sei mesi può farci fare delle considerazioni sull'altezza finale del puledro.
Un altro sistema per stimare l'altezza finale del puledro che forse è ben conosciuto da molti è quello di tenere nelle mani i due capi di una corda, posizionare un capo sulla punta della spalla, misurare la distanza da questo punto al ginocchio del cavallo, quindi ruotare verso l'alto, fin sopra al garrese, la mano che tiene il capo sul ginocchio mantenendo ferma la mano sulla punta della spalla.
l'altezza a cui si fermerà la mano sopra il garrese sarà, all'incirca, l'altezza finale del puledro...

bambolik

Dunque che chiedi? Io ho un PSI che a 5 anni era 158 adesso 170 circa e ha iniziato stoltamentea lavorare in siepi a 18 mesi. Vuoi saper qunso un cavallo è fisicamente pronto ad accogliere peso e lavoro montato? Di norma un ver comune ti dice 4 anni. Il resto è soggettivo. O hai altre domande?
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

GianniWest

A 12 mesi il puledro ha raggiunto l'89% della lunghezza e dell'altezza (sempre dal libro di Berner), quindi se un puledro appare armonico nel rapporto altezza lunghezza a 12 mesi, rimarrà armonico anche da adulto.
A 18 mesi siamo al 95% dell'altezza e della lunghezza, il collo invece rimane indietro rispetto ad altezza e lunghezza, sviluppa un po' più lentamente.
A 2 anni il puledro ha raggiunto il 97% di altezza e lunghezza, il collo e la testa sono sviluppati, il petto crescerà ancora...

Circa lo sviluppo scheletrico c'è in questo libro una immagine molto bella che, individua le varie parti del corpo con colori diversi indicando per ogni parte l'età in cui raggiunge il completo sviluppo



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DivinityOfDarkness

Citazione da: GianniWest - Dicembre 06, 2013, 09:35:17 PM
Ah, non credo neanche che l'argomento sia circoscritto alle famose "cartilagini"  :horse-smile:

Beh, quello delle cartilagini non è poi un elemento così ininfluente..se tutti ci dessero un'occhiata, già sarebbe grasso che cola.

Come bambolik...probabilmente non ho inteso cosa stai chiedendo..
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

GianniWest

Guarda DivinityOfDarkness, il tema molto semplicemente è: a che età il puledro va domato!

Non è una domanda, io non pongo nessuna domanda, propongo invece un argomento da approfondire con il contributo di chi ha voglia ed argomenti per partecipare.
Il tutto con una piccola ambizione, cioè dare le motivazioni delle tesi sostenute.

Questo perché ho idea, ma forse mi sbaglio, che in Italia, spesso, la conoscenza equestre purtroppo si ferma al colore del sottosella. Estremizzo ovviamente, ma ogni giorno mi capitano situazioni sbagliate (nell'approccio al cavallo, nel modo di sellarlo, nei tempi in cui certi lavori vanno fatti...), figlie, in buona fede, di ignoranza (nel senso di colui che ignora, beninteso).

Già in Italia ci sono pochi cavalli (ne sono censiti circa 500.000 mi pare) e probabilmente ce ne saranno meno visti gli andamenti  :horse-scared: e, tolti i professionisti, gli altri sono in mano a gente che, apprezzabilmente, acquista un cavallo per la passione ma con conoscenza dell'argomento non molto approfondita (in realtà il più delle volte senza alcuna conoscenza o quasi).

Mi viene da dire per molte situazioni: Poveri cavalli!!!

Allora credo che se argomenti importanti per il benessere (per quanto possibile) del cavallo si affrontano dicendo il cosa fare. il come fare ed infine, o forse prima, il perché fare, si ottiene una maggior consapevolezza equestre di chi va a cavallo con beneficio per lui e, soprattutto, per il cavallo.

Quindi credo che chi sa qualcosa (magari imparata sulla sua pelle :horse-wink: attraverso errori) ha il dovere di condividerlo argomentando e confrontandosi con altri che magari ne sanno di più o sanno altro :horse-smile:.

Tutto qua

GianniWest

Ora la foto che ho postato sopra è abbastanza inquietante. Nel senso che la parte della schiena (la parte rossa) arriva a maturazione tra i 4 ed i 4,5 anni!!!

Questo mi fa dire che ragionare esclusivamente sul tema delle cartilagini è insufficiente, necessario certo ma insufficiente.

Se le articolazioni della colonna vertebrale maturano dopo le cartilagini delle ginocchia, mettere una sella prematuramente pur con le cartilagini delle ginocchia apposto, può essere davvero dannoso, specie se l'animale viene montato male, con una sella sbagliata e/o con sessioni troppo dure...

cilla

Io ti avrei detto inizio doma a 3 anni, inteso come accettazione della sella e del cavaliere e prime istruzioni, lavoro dai 4 in su ma non sono un vet, è quello che farei se avessi un puledro mio, perché anche a me i vet hanno sempre detto dopo i 4 anni. Però io non ho velleità agonistiche, quindi diciamo che fino ai quattro anni farei addestramento e giretti di mezz'ora / un'ora, poi inizierei il lavoro di condizione per portarlo a reggere i trekking di più giorni, sperando che nel mentre maturi e acquisisca anche un po' di esperienza e di "testa"  ( ma ho constatato che per un cavallo da trekking a prova di bomba di solito si parla degli 8-9 anni, ma quella non è una questione fisica)

alex

Di quell'immagine contesto fermamente quel "maturo alla nascita" riferito all'osso triangolare; non tanto perchè non sia vero dal punto di vista dello sviluppo osseo - può essere - ma perchè insinua l'idea che lo zoccolo nel suo insieme sia "maturo alla nascita" quando invece anche lo zoccolo termina la sua maturazione molto tardi, e solo se è stato sottoposto a stimolazioni abbastanza energiche (altrimenti, come dagli studi anatomici di Bowker, può anche non maturare completamente mai).

La doma precoce delle razze con la disgrazia di essere definite "precoci" (quarter, PSI) comporta anche la ferratura di piedi non ancora completamente sviluppati.... con quel che ne segue. Guarda caso, le due razze che ho nominato sono note per avere di solito cattivi piedi (contratti i quarter, "collassati" i PSI).

GianniWest, hai approfondito anche l'argomento piedi, nel tuo percorso per la tutela del benessere del cavallo?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

GianniWest

Onestamente sui piedi potrei solo raccontare le mie esperienze ma sarebbero poca cosa, nel senso che, fortunatamente, non ho mai avuto problemi con i piedi dei cavalli, siano essi QH (uno stallone è stata la mia cavalcatura per una decina di anni senza mai problemi di rilievo) o Catria (ho avuto una puledra che è stata domata ed addestrata sempre scalza...). Insomma fortunatamente mai problemi di qualche importanza.

Gli approfondimenti sugli altri argomenti sono invece figli della passione per la costruzione delle selle. Volendo andare al di la del fatto puramente tecnico, di finiture del cuoio ecc, ma volendo invece approcciare alla sella anche e soprattutto sotto l'aspetto di vestibilità per il cavallo e per il cavaliere e ancora per fare una sella che faciliti la formazione del binomio, necessariamente ci sono questi aspetti da approfondire.

Un altro aspetto molto interessante ad esempio è l'alimentazione del puledro e come questa incida sull'accrescimento osseo quando è scarso ma anche quando è eccessivo... Magari un giorno ne parleremo. :horse-smile:

Non so dirti dell'accrescimento dello zoccolo, ma sulla schiena credo proprio che la figura sia verosimile.  :horse-smile:

Di qui, dome troppo precoci possono arrecare credo danni importanti, anche se magari le cartilagini delle giunture sono ben formate.