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Sala Di Lettura => "Questioni Equestri" - Generale L'Hotte. => Topic aperto da: raffaele de martinis - Ottobre 24, 2012, 10:16:44 PM

Titolo: Le "Questioni" del capitolo terzo.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 24, 2012, 10:16:44 PM
In questo capitolo, il Generale comincia a trattare la leggerezza, che diverrà la caratteristica principale della bella equitazione.

Per gustare della leggerezza non è necessario accedere al parnaso dell'Equitazione, anche un onesto cavallino da campagna può essere condotto in piena leggerezza con reciproca grande soddisfazione.
Titolo: Re:Le "Questioni" del capitolo terzo.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 25, 2012, 01:12:57 PM


Avevo dimenticato di indicare il link con il testo originale a fronte. Eccolo: -

https://docs.google.com/document/d/1fqWncBvVdCDPBd0sxyUpVRRFV5GiRa2WWRwV6l8RA7w/edit
Titolo: Re:Le "Questioni" del capitolo terzo.
Inserito da: bambolik - Ottobre 26, 2012, 08:21:48 PM
Sempre magnifico leggere questo capolavoro. Quello che adesso a mio modesta opinione manca è molto il lato psicologico e la consapevolezza del carattere e magari limite del cavallo che si sta montando e la presunzione di molti "cavalieri" di saper davvero chiedere bene. Il Generale insiste su questo punto come scontato ma specie in questi tempi frettolosi e brutali di "bassa equitazione" si pretende dai cavalli la medesima risposta a fronte di caratteri morfologie e attitudini diversissimi. Vero è che la "leggerezza" si puo ottenere con gradi modesti credo con un buon cavallino che non sia super blasonato applicando i principi della "bella equitazione"...con soddisfazioni.
Titolo: Re:Le "Questioni" del capitolo terzo.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 27, 2012, 11:07:57 AM
Questo lato, seppure sviluppato - ovviamente - secondo la sensibilità corrente del tempo, trova amplissimi riscontri nei "souvenirs" del Generale.

Il nostro tratteggia l'anima di decine di cavalli che ha conosciuto: i suoi, quelli di Baucher, di d'Aure, di Novital, di Rousselet ecc. ecc.

Una mia ideuzza era di pubblicare assieme le mie traduzioni di Questions e Un Officier.

Ora, sono ben felice di offrire il mio lavoro a titolo grazioso, ma pagare per pubblicare un libro oltre che fuori delle mie possibilità economiche è: imbecille.

Purtroppo, gli itagliani leggono pochissimo, quelli che vanno a cavallo leggono ancor di meno e se lo fanno acquistano i libri alla moda su questo o quel guru della beata che ci propina novità vecchie di secoli e antiche tecniche da circo  che spaccia per