Evvai! mi lancio aprendo questa discussione :happy1:
Credo di aver capito, grazie alle spiegazioni fornitemi, che l'assetto sia il peso del nostro corpo e quanto grava sul cavallo nei vari esercizi,salti, e corse, ora mi chiedo: come si usa? O meglio, voi come fate per usarlo bene?
Grazie per aver aperto la discussione, angy!
L'argomento interessa molto anche a me... secondo me riceveremo un sacco di spunti,
magari su cosa concentrarci e fare più attenzione per migliorarci quando siamo in sella.
No, non è il nostro peso sul cavallo, quello è invariabile ed inoltre un cavaliere può pesare 90 kg ed avere un assetto perfetto o pesarne 25 e avere un assetto orrendo.
L' assetto è la nostra posizione a cavallo.
La nostra posizione rispetto al movimento del cavallo. È un concetto dinamico.
La definizione di Luna è quella corretta, io l'ho semplificata :horse-wink:
Vediamo se riesco ad esprimermi.
Luna, nell'altro post mi ha portato un esempio sull'assetto che suonava tipo così:
"puoi fare trazione con la redine interna a sinistra, ma avere sguardo, bacino, busto a destra... e il cavallo non saprà cosa fare..."
da qui ho dedotto che guardando a destra e portandomi a destra con il busto, testa, bacino ecc... spostassi il mio peso in quella direzione, gravando un pochino di più il mio peso su una determinata parte del cavallo e lui , a questo punto non sapesse dove andare, sentendosi tirare a sinistra e avvertendo più peso a destra.
Sbaglio?
Che l'assetto sia una cosa dinamica non c'è dubbio, ma ,appunto, come si usa?
Se per esempio, vado dritta sulla pista ho un assetto, se decido di fare un cerchio ne avrò un altro, oppure no?
Certo Angy.
Potremmo dire che l' assetto è la posizione del tuo corpo che, in ogni momento, deve essere in armonia con quello che vuoi far fare al cavallo.
Nell'esempio di Luna il tuo corpo dà al cavallo segnali contrastanti ed incomprensibili, si dice di guardare sempre dove si va perché così il nostro corpo, senza che ce ne rendiamo conto, si dispone correttamente per indicare al cavallo la direzione.
La definizione di assetto mi è chiara, quello che mi risulta oscuro soprattutto a livello pratico è capire il perchè ed il come va usato.
Esempio, perchè lo sguardo è importante?
Capisco che guardare dove si vuole andare è importante,ma perchè?
Nell'esempio di Luna, lo sguardo è a destra quindi il cavallo dovrebbe girare a destra,ma la redine sinistra lo confonde perchè lo invita a sinistra e fini qui lo capisco.
Al contrario, se la redine non fosse tesa a sinistra, il cavaliere guardando a destra dovrebbe disporre il suo corpo per far girare il cavallo da questa parte. Ok?
Bene, fino a qui ci sono. Mi manca l'anello di congiunzione fra lo sguardo, disposizione del corpo (intendo mani,gambe, busto, anche ) e direzione presa dal cavallo :horse-embarrassed:
L'anello di congiunzione è la sensibilità del cavallo ;-) la perfezione a cui tutti aspiriamo con alterni risultati, è un cavallo tanto sensibile e connesso a noi che esegua i comandi solo di assetto, senza nemmeno dover usare mani e fambe
Citazione da: angy - Marzo 10, 2019, 12:47:59 PM
La definizione di assetto mi è chiara.....
Beata te :dontknow:
Citazione da: cilla - Marzo 10, 2019, 02:18:35 PM
L'anello di congiunzione è la sensibilità del cavallo ;-) la perfezione a cui tutti aspiriamo con alterni risultati, è un cavallo tanto sensibile e connesso a noi che esegua i comandi solo di assetto, senza nemmeno dover usare mani e fambe
Bellissima definizione, ma non riesco a capire :horse-scared:
Cosa sono i comandi di assetto? In pache parole, parlando come si mangia, adattandosi al mio livello da principiante, come fate a usare l'assetto, per esempio nel fare un cerchio?
angy, forse ho un esempio da fare...
(che gli altri mi correggano se scrivo cavolate :icon_rolleyes: )
Una volta al galoppo, il mio insegnante mi ha detto "NON piegarti all'interno! Non sei su una moto!"
Mi ha spiegato che se mi piego all'interno della curva, il cavallo sarà stimolato ad andare più veloce in curva o a farla più stretta... ed io finirò a terra come un salame.
Sicuramente un professionista può usare questa cosa per modificare l'andatura e la direzione... se la faccio io probabilmente rischio di sbilanciarmi e spiaccicarmi perché non sono in grado di gestirla.
Così mi consiglia di stare "dritta" quando vado al galoppo, cioè di sedermi sulla sella, guardare avanti e tenendo le spalle aperte e non ingobbirmi... perché se portassi il mio peso in avanti, il cavallo comincerebbe ad andare più veloce uscendo dal mio controllo.
Da queste discussioni sul forum ho dedotto che l'insegnante mi sta già insegnando l'assetto... senza dire "tieni questo assetto" ma dicendomi quali errori/posture evitare... e magari ad altri allievi dice cose diverse perché hanno pregi e difetti diversi dai miei, quindi ci mette a posto un po' alla volta... altrimenti credo ci manderebbe in tilt il cervello.
Citazione da: angy - Marzo 10, 2019, 12:47:59 PM
Bene, fino a qui ci sono. Mi manca l'anello di congiunzione fra lo sguardo, disposizione del corpo (intendo mani,gambe, busto, anche ) e direzione presa dal cavallo :horse-embarrassed:
Il cavallo è in parte capace (voglio dire istintivamente e biomeccanicamente) in parte addestrato a interpretare i segnali del tuo corpo e a reagire col suo.
Forse sono ancora un passo indietro a quello che dite, Luna e Aluna e vi ringrazio per le risposte. :horse-embarrassed:
Mi piacerebbe capire come si usa l'assetto per cose semplicissime.
Immagino di essere al passo e di voler condurre dritto il mio cavallo con l'assetto, abbandonando per due metri le redini
Che faccio? Perchè?
Forse partendo da qui riesco a capire...
Abbiate pazienza. :thanku: Help me!
Stai bella dritta senza pendere da nessun lato, guarda dritto il punto dove vuoi andare (questo ti aiuta a non pendere) e ascolta il movimento oscillatorio del cavallo.
Il cavallo al passo è un po' come se "ondeggiasse" (prossima volta a lezione facci caso), tu lasciati trasportare da questo movimento senza ostacolarlo in alcun modo, e poichè vuoi che lui vada dritto stai dritta e guarda dritto.
Siccome il cavallo ha suoi pensieri e volontà, può darsi che provi a spostarsi, allora per correggerlo si prendono le redini e si corregge. È anche un buon esercizio da fare.
Citazione da: angy - Marzo 10, 2019, 05:16:33 PM
Luna e Aluna
Dopo 1 settimana, accorgersi che la differenza è solo in una lettera ;D
fine OT, scusate
Luna, quello che dici tu io lo faccio ad inizio e fine lezione... o quando l'insegnante ci dice "tenete pure le redini lunghe..." e andiamo tutti tranquilli al passo (soprattutto alla fine quando de-fatichiamo i cavalli prima di scendere).
Così evito che un mio errore possa far danno o intralciare gli altri :)
Ti faccio un esempio proprio base, considerando che io non sono un genio di amazzone e il mio cavallo è ben lungi dall'essere ben addestrato. Domenica scorsa abbiamo fatto un giro, tornando indietro siamo andati ad asparagi selvatici. Eravamo nel bosco e se io guardavo da una parte cercando gli asparagi il mio cavallo andava in quella direzione. Le redini le avevo in una mano appoggiata al pomo della sella e le gambe erano rilassate nelle staffe. Lui sentiva il mio comando di assetto (tecnicamente il mio sguardo e le mie spalle che si giravano da quella parte) e girava da quella parte.
Citazione da: angy - Marzo 10, 2019, 05:16:33 PM
Mi piacerebbe capire come si usa l'assetto per cose semplicissime.
Immagino di essere al passo e di voler condurre dritto il mio cavallo con l'assetto, abbandonando per due metri le redini
Che faccio? Perchè?
Forse partendo da qui riesco a capire...
Abbiate pazienza. :thanku: Help me!
Brava, per capire bene, bisogna sempre cominciare dalle cose semplici, poi pian piano, si passa a cose un pò più impegnative.
Prova ad immaginare di avere sulle spalle uno zainetto, pesante e rigido, e di avere gli spallacci lunghi, quindi questo zainetto non ti sta appicicatissimo alla tua schiena, ma si può muovere.
Finché cammini in linea retta, lo zainetto influenzerà molto poco il tuo equilibrio, poiché se ne starà relativamente fermo al suo posto.
Immagina di metterti a saltellare...immagina di metterti a correre saltellando, in circolo. Lo zainetto influenzerà molto il tuo equilibrio e...ti darà pure fastidio. E questi, sono gli effetti di un assetto rigido.
Adesso immagina di caricarti sulle spalle un ragazzino. Alto. E immagina di fare le medesime cose che hai fatto con lo zainetto. Gli effetti saranno diversi rispetto a quelli dello zainetto perché in più, c'è l'altezza del ragazzino che disturba il tuo equilibrio. E questi sono gli effetti di un assetto meno rigido.
Immagina, sempre col ragazzino sulle spalle, che devi girare a sinistra ma il ragazzino è voltato dalla parte opposta...il suo peso e la sua altezza, contrastano tutti i tuoi movimenti. E questi sono gli effetti di un assetto che non segue il movimento ma si oppone ad esso.
Alternando il punto di vista tuo, con quello dello zainetto e del ragazzino, ti sarà facile capire come l'assetto del cavaliere e del cavallo si influenzino a vicenda.
Ecco perché è importante che lo sguardo segua la direzione: se ciò accade, il resto del corpo del cavaliere si dispone in modo tale da favorire la girata invece di ostacolarla.
Molto interessanti tutte e due le risposte, quella di Cilla e quella di Miky!
L'esempio dello zainetto e del ragazzo sono molto calzanti e rendono benissimo l'idea.
L'equilibrio del cavallo è influenzato dalla distribuzione del peso del corpo del cavaliere e dalla scioltezza di quest'ultimo , come il peso e la mobilità dello zainetto o del ragazzo influenzerebbero me se li portassi sulla schiena.
C'ho preso? :horse-wink:
Direi di sì.
Brava Micky esempio molto calzante :pollicesu:
Angy tieni anche presente quello che diceva Luna, ovvero che i cavalli rispondono (istintivamente e grazie all'addestramento ) alle variazioni del tuo assetto, mettendo insieme le cose adesso dovrebbe esserti chiara l' importanza di un buon assetto.
Citazione da: angy - Marzo 10, 2019, 08:45:10 PM
Molto interessanti tutte e due le risposte, quella di Cilla e quella di Miky!
L'esempio dello zainetto e del ragazzo sono molto calzanti e rendono benissimo l'idea.
L'equilibrio del cavallo è influenzato dalla distribuzione del peso del corpo del cavaliere e dalla scioltezza di quest'ultimo , come il peso e la mobilità dello zainetto o del ragazzo influenzerebbero me se li portassi sulla schiena.
C'ho preso? :horse-wink:
:pollicesu:
Poi immagina di fare qualche km, portando sulle spalle uno zainetto con più peso distribuito da un lato rispetto all'altro, e un ragazzino che non sta perfettamente dritto, ma pende un pò da una parte.
Sia a te che al ragazzino, a fine passeggiata, sarà venuto un pochetto di mal di schiena o come minimo un pò di indolenzimento.
Quindi: un buon assetto (sia del cavallo che del cavaliere), è fondamentale per restare tutti sani a lungo :horse-wink:
Poi ci sono altre cose da immaginare....se volete, continuiamo :blob9:
Mi viene in mente... che puoi guidare la bici senza mani, usando il peso del corpo per cambiare e tenere direzione.
Peccato che farlo non aumenti le abilità anche a cavallo, sarebbe davvero economico ahaha
Citazione da: Aluna - Marzo 10, 2019, 09:37:49 PM
Mi viene in mente... che puoi guidare la bici senza mani, usando il peso del corpo per cambiare e tenere direzione.
Peccato che farlo non aumenti le abilità anche a cavallo, sarebbe davvero economico ahaha
Ottima osservazione :pollicesu:
Immagina di guidare il cavallo senza mani....utilizzando il corpo e la voce...
https://youtu.be/fFXJgRb3yXk
Esercizi semplici, circoli, transizioni a scendere e a salire, alt.
E l'equilibrio migliora, l'assetto diventa indipendente dalle mani....e c'è una grande economia negli aiuti, che fa si che il cavallo sia molto, molto, molto più sereno.
Dài che dico una stupidaggine, giusto per fare un po' di letteratura e visto che la tecnica (a parte gli esempi chiarissimi di Miki) lascia il tempo che trova.
L'assetto è la risposta del corpo alla sindrome del centauro: se hai la malattia equestre e manifesti la sindrome del centauro il tuo corpo vuole reagire al sintomo.
Come fai a capire se il tuo corpo reagisce al sintomo? Te ne accorgi da sola quando la spalla del cavallo, la groppa del cavallo e qualunque suo distretto diventa il tuo: se il cavallo guarda qualcosa tu ti scopri guardare la stessa cosa, se il cavallo inciampa tu non ti attacchi a niente ma concorri a sostenere spostando in modo solidale la massa. Sei siamesizzato con il tuo cavallo.
Allo stesso tempo il tuo corpo si salda a quello del cavallo e lui non lo sente come una soma.
Anche lui è siamesizzato con te. Qualunque cosa tu faccia.
Potenza della sindrome del centauro!
E come si fa per non avere un'assetto da zia Caterina a teatro? Si va, allegri e saltellanti, per la campagna o, almeno, si va dove il percorso è difficile. Fossero anche solo birilli in campo.
Gli istruttori trascurano gli slalom casuali e non regolari perché pensano alla schiena del cavallo. Hanno ragione (soprattutto se il cavallo è loro), ma chi non risica...
Saluti a tutti,
Segreto
Siamesizzato mi piace :pollicesu: rende molto bene l'idea :occasion14:
Questa cosa del centauro è fighissima soprattutto per chi è appassionato di fantasy.
Ok, tornando seri: quello di sentire lo "strumento sportivo" come estensione del tuo corpo è davvero il sogno di ogni atleta, sia la ballerina che va sulle punte, la ginnasta, il pattinatore oppure lo schermidore.
Tentare di fare questo con un altro essere vivente è ancora più complicato e difficile. Romanticità dell'immagine a parte, spero di riuscire un giorno a trovare questa sintonia nel binomio.
Immagino sia molto più facile quando il cavallo è tuo e ognuno si abitua all'altro e si trova/costruisce un linguaggio personale e unico nel suo genere (altresì detto legame).
Con i cavalli della scuola diventa complicato, cambiamo spesso e ognuno ha una sensibilità diversa agli stimoli.
Nel mio piccolo, noto di avere più "sintonia" con un cavallino in particolare.
Ho notato che quando sono in sella a Fiero capisco cosa lui sta facendo o sta per fare (e lui, capisce me) capisco quando si sta fermando, quando sta partendo o no, quando rallenta il galoppo per passare al trotto... ed io riesco a reagire di conseguenza e lui capisce cosa intendo fare. Per questo, lui è il mio preferito.
Insomma, ci capiamo XD con altri cavalli della scuola è più difficile... magari perché hanno un trotto più scattoso o un galoppo pesante... o semplicemente sono diversi (per inciso, Fiero non è il cavallo migliore della scuola, altri allievi lo odiano tanto quanto io lo amo).
La prima cosa che un musicista fa, prima di cominciare a suonare, è accordare lo strumento. Immagino che ad un certo livello (alto) il cavaliere sia in grado di "accordare il cavallo", o meglio, di "accordare il binomio". Quello è l'obiettivo. Purtroppo adesso mi capita raramente di montare cavalli diversi dalla mia Asia; ma ho dei bellissimi ricordi al proposito, anche se a un livello assolutamente elementare. E alle volte monto Ami, la cavallina di mia moglie, con un temperamento e un fisico completamente diverso da Asia..... e un minimo dell'esperienza di "accordare" la mantengo.
Pwer querl poco che ho provato, questa esperienza dell'"accordare" è una delle cose più entusiasmanti dell'equitazione.
Citazione da: Aluna - Marzo 11, 2019, 12:13:47 AM
Immagino sia molto più facile quando il cavallo è tuo e ognuno si abitua all'altro e si trova/costruisce un linguaggio personale e unico nel suo genere (altresì detto legame).
un po' sì e un po' no
nel senso che il linguaggio dell'equitazione dovrebbe essere standard (in caso contrario, portandola all'estremo, se ogni binomio sviluppa un codice personale i cavalli sarebbero montabili da una persona sola, e ogni cavaliere ogni volta che cambia cavallo dovrebbe imparare a montare daccapo).
però è vero che montando sempre lo stesso cavallo ci si abitua l'uno all'altro... nel bene ma anche nel male.
Citazione da: Aluna - Marzo 11, 2019, 12:13:47 AM
Immagino sia molto più facile quando il cavallo è tuo e ognuno si abitua all'altro e si trova/costruisce un linguaggio personale e unico nel suo genere (altresì detto legame).
Con i cavalli della scuola diventa complicato, cambiamo spesso e ognuno ha una sensibilità diversa agli stimoli.
Nel mio piccolo, noto di avere più "sintonia" con un cavallino in particolare.
Ho notato che quando sono in sella a Fiero capisco cosa lui sta facendo o sta per fare (e lui, capisce me) capisco quando si sta fermando, quando sta partendo o no, quando rallenta il galoppo per passare al trotto... ed io riesco a reagire di conseguenza e lui capisce cosa intendo fare. Per questo, lui è il mio preferito.
Insomma, ci capiamo XD con altri cavalli della scuola è più difficile... magari perché hanno un trotto più scattoso o un galoppo pesante... o semplicemente sono diversi (per inciso, Fiero non è il cavallo migliore della scuola, altri allievi lo odiano tanto quanto io lo amo).
Si, è molto più facile instaurare un legame quando il cavallo è tuo, ma da quel che scrivi, noto con piacere che hai già imboccato questo sentiero con Fiero, cavallo della scuola.
Questo cavallo ha, al momento, caratteristiche che incontrano i tuoi gusti, quindi è più "facile" costruire il binomio. Il fatto che non sia il migliore della scuola, è irrilevante: lui, al momento, è il migliore per te.
Questa è una cosa da tener presente e considerare in un prossimo futuro, quando magari ti verrà voglia di una fida, o di comprare un cavallo tutto tuo. Sovente ci si fa guidare nella scelta del proprio cavallo, da una persona esperta, che però sceglie solo in base a criteri tecnici (importantissimi eh, non dico certo di no: cavallo sano, educato, adeguatamente addestrato, congruo al livello tecnico del cavaliere), tralasciando l'aspetto caratteriale, che è quello che assicura la creazione del binomio.
Mi è capitato di vedere binomi mal assortiti: cavallo con grandi mezzi, che il cavaliere non riesce a sfruttare non per incapacità tecnica, ma per incompatibilità di carattere, che porta al non capirsi.
Non sempre siamo la cosa migliore che poteva capitare al nostro cavallo....e viceversa.
Per questo, a mio avviso, è molto importante un buon assetto, una buona mano, una buona tecnica, ecc. ma, per fare bene, avere quel valore aggiunto in più, è utile avere una buona relazione...diventa tutto più "facile".
Citazione da: Luna di Primavera - Marzo 11, 2019, 08:54:12 AM
nel senso che il linguaggio dell'equitazione dovrebbe essere standard (in caso contrario, portandola all'estremo, se ogni binomio sviluppa un codice personale i cavalli sarebbero montabili da una persona sola, e ogni cavaliere ogni volta che cambia cavallo dovrebbe imparare a montare daccapo).
Leggendo questa tua frase Luna, io vedo dei vantaggi.
Più in alto, ho messo il video di Tony che montava Snoby da cucciolone, senza la testiera.
Non so se lo hai guardato, ma, immagina di poter montare per un pò di lezioni, un cavallo addestrato così.
Pensa alla grande quantità di cose che potresti imparare da lezioni del genere...
Impareresti, ad esempio, ad avere un assetto completamente (e realmente) indipendente dalle mani; ad usare correttamente la progressione per i comandi vocali; un uso molto molto molto parsimonioso della gamba; l'importanza di far seguire alcorpo il movimento del cavallo; e soprattutto, acquisiresti una buona dose di sicurezza, perché diciamocelo, le redini sono sempre un pò un ancora di salvezza e se non ci sono proprio, psicologicamente è una bella mazzata.
Certo, la domanda è: ma che mi frega, posso imparare le stesse cose su un cavallo addestrato normalmente, e, che mi frega, tanto i cavalli che monto non sono addestrati così.
E le risposte sono: certo che puoi imparare le stesse cose su un cavallo addestrato normalmente, ma come sottolineavo sopra, l'aspetto psicologico è diverso, e questo fa tanto.
Certo che monti cavalli addestrati in modo diverso, ma, se da queste lezioni impari quel che c'è da imparare (e c'è molto), questa esperienza la puoi riversare sui cavalli che monti per migliorare tutto.
Penso che il problema citato da Luna si risolva con la tecnica citata da Alex.
Segreto
P.S. una considerazione a quanto scritto da Aluna: mi sembra, ma potrei sbagliare, che più che di fantasy o di romanticismo si tratti di propriocezione reciproca.
certo, io però parlavo di "codice di segnali", che è bene che sia più o meno standard.
tu (tu generico) puoi insegnare al tuo cavallo per es. a partire al galoppo toccandogli un orecchio. e se sei un istruttore, puoi anche insegnare questo comando ai tuoi allievi che montano il cavallo.
però non so quanto questo sia conveniente 1. per il cavallo, che un domani potrebbe venire montato da uno che chiede galoppo mettendogli le gambe asimmetriche; e 2. per gli allievi quando un domani monteranno un cavallo che è addestrato "normalmente".
insomma, per fare una metafora col linguaggio, secondo me vanno benissimo le sfumature "dialettali" del binomio, però è opportuno che il binomio si parli in Italiano e non in una lingua inventata da loro.
Citazione da: Luna di Primavera - Marzo 11, 2019, 09:58:17 AM
però non so quanto questo sia conveniente 1. per il cavallo, che un domani potrebbe venire montato da uno che chiede galoppo mettendogli le gambe asimmetriche; e 2. per gli allievi quando un domani monteranno un cavallo che è addestrato "normalmente".
A questo punto mi sorge spontanea una domanda: " normalmente non si chiede il galoppo con le gambe asimmetriche?" :icon_rolleyes:
sì, ma appunto è una convenzione, universalmente accettata e conosciuta e insegnata a cavalli e cavalieri.
volendo, puoi insegnare al cavallo a partire al galoppo con un altro comando.
lo dicevo in riferimento all'idea accennata da aluna di avere un linguaggio "personale" col proprio cavallo: dipende quanto è personale, può diventare incomprensibile agli altri.
Citazione da: Luna di Primavera - Marzo 11, 2019, 09:58:17 AM
certo, io però parlavo di "codice di segnali", che è bene che sia più o meno standard.
tu (tu generico) puoi insegnare al tuo cavallo per es. a partire al galoppo toccandogli un orecchio. e se sei un istruttore, puoi anche insegnare questo comando ai tuoi allievi che montano il cavallo.
però non so quanto questo sia conveniente 1. per il cavallo, che un domani potrebbe venire montato da uno che chiede galoppo mettendogli le gambe asimmetriche; e 2. per gli allievi quando un domani monteranno un cavallo che è addestrato "normalmente".
insomma, per fare una metafora col linguaggio, secondo me vanno benissimo le sfumature "dialettali" del binomio, però è opportuno che il binomio si parli in Italiano e non in una lingua inventata da loro.
Una cosa non esclude l'altra.
Ci sono solo vantaggi, sia da parte del cavallo, che del cavaliere, ad avere un addestramento più ampio.
In pratica: si può saper parlare in Italiano, ma se sai anche altre lingue è buona cosa.
Come noi non ci confondiamo, se impariamo altre lingue, lo stesso è per il cavallo: può benissimo imparare più comandi per fare la stessa cosa.
Del resto è normale: partono al trotto in tondino, con comandi diversi rispetto a quelli che ricevono quando c'è il cavaliere in sella.
Non vedo dove sta il problema. Per lo meno, i miei non hanno manifestato nessun problema: ad esempio, partono al galopppo sia con gli aiuti classici, sia al solo comando vocale. Dove sta la differenza? Nelle loro preferenze.
Nella mia ignoranza, pensavo che "normalmente" venisse insegnato a partire con le gambe asimmetriche, tornando proprio al discorso del mettersi in armonia con il cavallo che montiamo.
Se non sbaglio, il galoppo è asimmetrico e la logicità di partire con le gambe disposte nello stesso modo è dettata da questo fatto.
Ho montato qualche volta una cavalla che partiva al galoppo solo con il fischio, se io rimanevo rigida (come lo zainetto di Miky) si innervosiva, se mi disponevo più consona al suo movimento, andava meglio ,nonostante partisse soltanto con il comando di voce.
Citazione da: segreto - Marzo 11, 2019, 09:48:43 AM
P.S. una considerazione a quanto scritto da Aluna: mi sembra, ma potrei sbagliare, che più che di fantasy o di romanticismo si tratti di propriocezione reciproca.
E' solo che la metafora mi piaceva in modo esagerato :horse-wink:
Sì, hai ragione. E' un po' come camminare ad occhi chiusi... hai consapevolezza di te, riesci ad andare dritto?
(Per inciso, è questo tipo di sensibilità che mi sta facendo amare tantissimo l'equitazione, anche al livello base a cui sono).
Citazione da: Luna di Primavera - Marzo 11, 2019, 09:58:17 AM
insomma, per fare una metafora col linguaggio, secondo me vanno benissimo le sfumature "dialettali" del binomio, però è opportuno che il binomio si parli in Italiano e non in una lingua inventata da loro.
Sìsì Luna, io intendevo proprio questo: che nel binomio consolidato si trova un "dialetto" personale (questione di millimetri per la differenza fra un comando e l'altro)... Il linguaggio madre resta ovviamente lo stesso.
Per esempio, a vedere i cavalieri e amazzoni di livello olimpico, ti sembra che stiano seduti in sella immobili, a non far niente... evidentemente a loro bastano comandi appena accennati per ottenere dal cavallo ciò che vogliono, al punto che i due sembrano parlare con il pensiero.
Citazionead esempio, partono al galopppo sia con gli aiuti classici, sia al solo comando vocale. Dove sta la differenza? Nelle loro preferenze.
Ecco, intendevo proprio questo: nel binomio consolidato sai esattamente cosa preferisce il tuo cavallo ed il cavallo reagisce bene a quello stimolo... sai come ottenere la massima resa.
Aluna, hai scritto ad occhi chiusi...
La mia vecchia istruttrice mi fece fare tanti esercizi a occhi chiusi...ti si apre un mondo, inizi a sentire il cavallo.
È incredibile come, togliendo qualcosa (la vista, le redini dalle mani, le staffe, la sella), entrino in gioco tante cose...
"I due sembrano parlare con il pensiero"
Diverso tempo fa un'istruttrice mi disse che il "comando" per partire al galoppo/trotto ecc. era PENSARE al galoppo/trotto ecc.
Sul momento pensai che desse i numeri, poi con il passare del tempo mi sono resa conto che davvero è così, io penso e la mia cavalla fa, sicuramente perchè ormai ci conosciamo molto bene e anche perchè, quando io penso ad un'azione il mio corpo si predispone per quella azione e la cavalla lo sente benissimo.
A me piace molto il sistema di Micky di usare cavalli addestrati alla voce, così il principiante può concentrarsi sull'assetto invece che sgambettare per tentare di far partire il cavallo, ottimo anche montare per piccoli tratti ad occhi chiusi, idem le lezioni a corda senza redini o anche senza staffe (queste però facendo molta attenzione che l'allievo non si irrigidisca e stringa le gambe modello polpo per paura di cadere)
eh. Far capire il concetto di assetto corretto a parole credo sia una delle cose più difficili (se non impossibili) dell'equitazione. Uno può dare una definizione, certo, ma sentirlo e capirlo a livello pratico richiede, a mio parere, anni. Dicono, in media, che servano circa 10 anni di equitazione per avere il giusto assetto (non perfetto eh, anche perché poi il perfetto è relativo, in base a corpo, fisico, cavallo, tipo di monta ecc), però diciamo quando si inizia ad avere un assetto decente ci si accorge, perché viene tutto un po' meno difficile, o meglio, si sente che il cavallo è con noi, che reagisce in modo corretto alle nostre rischieste.
Almeno, per me, che ho iniziato recentemente a poter considerare il mio assetto decente, è stato così: come l'accendersi di una lampadina.
Tra l'altro mi hanno aiutato molto due cose: gli stivali giusti e il cambio sella. Con la mia vecchia sella era praticamente impossibile per me, tenere un assetto decente. Come l'ho cambiata, in pochissimo tempo ho cambiato totalmente il mio assetto.
Poi qui, troverai gente che dice A e gente che dice B (ad esempio: la discussione della posizione delle gambe/talloni; chi dice gamba avanti e tallone alto, chi dice (come me) gamba in linea con spalle e testa, o al massimo leggermente indietro, tallone basso). Non voglio entrare nel merito perché se ne è già parlato a lungo e non ne siamo arrivati a una, perciò.... lo deciderai tu quando avrai raggiunto, a tuo parere, un livello decente di assetto :horse-wink:
Citazione da: milla - Marzo 11, 2019, 12:16:49 PM
"I due sembrano parlare con il pensiero"
Diverso tempo fa un'istruttrice mi disse che il "comando" per partire al galoppo/trotto ecc. era PENSARE al galoppo/trotto ecc.
Sul momento pensai che desse i numeri, poi con il passare del tempo mi sono resa conto che davvero è così, io penso e la mia cavalla fa, sicuramente perchè ormai ci conosciamo molto bene e anche perchè, quando io penso ad un'azione il mio corpo si predispone per quella azione e la cavalla lo sente benissimo.
Così come mi sono accorta che sentono benissimo quando NON vuoi partire al galoppo / trotto. Le prime volte partire al trotto era un incubo, perché avevo paura e sebbene ordinassi al cavallo di farlo, il mio corpo diceva "nonono".
Ora invece non vedo l'ora di partire a trottare e galoppare... mi sa che il cavallo lo sente: cambia il suo modo di incedere, si "attiva" quando penso di voler andare al trotto.
Magari i pensieri cambiano inconsciamente qualcosa nel tuo assetto... un po' come quando qualcuno fa per lanciarti una palla e tu sei pronto a scattare per prenderla?
CitazioneLa mia vecchia istruttrice mi fece fare tanti esercizi a occhi chiusi...ti si apre un mondo, inizi a sentire il cavallo.
Bello scoprire queste cose! Immagino in lezione privata... la vedo dura con altri cavalli davanti / dietro o che ti passano accanto. Così come mollare le redini al trotto sembra molto rischioso nel contesto di una lezione di gruppo.
Faccio un appunto sulla voce: molti dei cavalli della scuola dove vado io riconoscono quella dell'insegnante, si "attivano" quando parla.
In particolare, una cavallina araba quando sente "andiamo al trotto..." parte in automatico senza il tuo comando, ascolta l'insegnante (che per certi esercizi ha sempre la stessa intonazione di voce). Bellissimo all'inizio quando sei alle primissime armi e perfetto per imparare a stare in sella... un po' meno quando ti rendi conto di essere semplicemente il suo fardello (per inciso, se capisce che vuoi comandare tu, segue te... basta un po' di impegno).
Mi viene in mente: l'ultima volta che ho montato questa cavallina araba molto semplice da gestire, l'insegnante non mi ha dato il frustino.
Così che averci a che fare è diventato improvvisamente più difficile.
Che fosse un modo per insegnarmi a "usare" tutto il resto? Anche voi ogni tanto togliete il frustino ai vostri allievi?
Citazionelo deciderai tu quando avrai raggiunto, a tuo parere, un livello decente di assetto
ok... tornerò tra 10 anni :pollicesu: :)
Citazione da: Aluna - Marzo 11, 2019, 12:45:19 PM
ok... tornerò tra 10 anni :pollicesu: :)
ahahah ma no dai, per raggiungere un livello almeno discreto spero non ci si metta sempre così tanto (io ci ho messo un po' perché il mio cavallo non mi ha facilitato la vita, e quindi ho preso dei vizi a livello di assetto terribili), ma se si riesce a montare diverse volte a settimana e con cavalli che collaborano, si accorciano sicuramente i tempi. Poi magari uno è particolarmente portato e in un anno ha un assetto bellissimo eh, never say never!
Citazione da: milla - Marzo 11, 2019, 12:16:49 PM
"I due sembrano parlare con il pensiero"
Diverso tempo fa un'istruttrice mi disse che il "comando" per partire al galoppo/trotto ecc. era PENSARE al galoppo/trotto ecc.
A me piace molto il sistema di Micky di usare cavalli addestrati alla voce, così il principiante può concentrarsi sull'assetto invece che sgambettare per tentare di far partire il cavallo, ottimo anche montare per piccoli tratti ad occhi chiusi, idem le lezioni a corda senza redini o anche senza staffe (queste però facendo molta attenzione che l'allievo non si irrigidisca e stringa le gambe modello polpo per paura di cadere)
Eh milla, trovo bellissima questa frase, che fa bella mostra di se, su un disegno attaccato al muro sulla scrivania di Tony: "No darme nada mas, caballo en el tiempo, que bailar, a mi solo pensamiento", che tradotta, suona più o meno così: "cavallo, non darmi nient'altro, col tempo, che ballare al mio solo pensiero".
Per il resto, grazie e....dovresti vedere gli esercizietti carini che faccio fare alle mie povere vittime, ooops, pardon, volevo dire allievi :firuu: per non fargli fare i polipetti :laughter-485:
Citazione da: Aluna - Marzo 11, 2019, 12:45:19 PM
CitazioneLa mia vecchia istruttrice mi fece fare tanti esercizi a occhi chiusi...ti si apre un mondo, inizi a sentire il cavallo.
Bello scoprire queste cose! Immagino in lezione privata... la vedo dura con altri cavalli davanti / dietro o che ti passano accanto. Così come mollare le redini al trotto sembra molto rischioso nel contesto di una lezione di gruppo.
Anche voi ogni tanto togliete il frustino ai vostri allievi?
Ehm, veramente no, era lezione di gruppo...3 massimo 4, tutti con cavallo di proprietà.
Eh, ci faceva fare delle belle cose, che ci "svegliavano" parecchio :blob9:
Il top del divertimento era quando ci faceva lasciare le redini sul collo e poi cominciava con: per uno, mezza volta; per uno, tagliate; per uno, volta; per uno, alt....le prime volte...un delirio :icon_pidu:
A pensarci bene, forse mi capita più spesso di metterlo in mano, piuttosto che toglierlo il frustino agli allievi. Questo perché frustino da dressage e frusta da attacco per le redini lunghe, sono un pò particolari da usare ed entrano in gioco in una fase successiva, quando l'allievo a cominciato a capire come usare le mani.
Nel caso delle redini lunghe, devono capire anche come raccoglierle e gestirle...sono lunghe qualche metro...anche 8 :firuu: quindi la frusta arriva dopo, quando fanno meno casino :blob9:
Aluna io monto senza speroni e senza frustino, la mia cavalla è già sufficientemente reattiva :horse-wink: ma, come abbiamo detto, è sempre preferibile il frustino piuttosto che sgambettare per svegliare il cavallo.
Il fatto che i cavalli riconoscano la voce dell'istruttore e rispondano ai suoi comandi vocali è, come diceva Micky, una garanzia di sicurezza; metti che il tuo cavallo si spaventi e ti parta al galoppo pancia a terra, basta un segnale dell'istruttore per fermarlo. Avrai poi tempo per sostituire i tuoi aiuti a quelli dell'istruttore.
Ti racconto una cosa che mi fece tanto piacere all'epoca.
La mia cavalla era stata addestrata (non so da chi) a rallentare e fermarsi al suono PRRR, bene quando io montavo a lezione ogni tanto la mia istruttrice faceva PRRR e la cavalla inchiodava, era diventato una specie di gioco, finchè un giorno mi la cavalla NON si fermò più al PRRR dell'istruttrice ma continuò a fare quello che IO le chiedevo.
Citazione da: milla - Marzo 11, 2019, 02:26:47 PM
La mia cavalla era stata addestrata (non so da chi) a rallentare e fermarsi al suono PRRR, bene quando io montavo a lezione ogni tanto la mia istruttrice faceva PRRR e la cavalla inchiodava, era diventato una specie di gioco, finchè un giorno mi la cavalla NON si fermò più al PRRR dell'istruttrice ma continuò a fare quello che IO le chiedevo.
Risultato importante, direi! :blob3:
Quali azioni usi per fermarti?
Citazione da: Miky Estancia - Marzo 11, 2019, 02:05:13 PM
Anche voi ogni tanto togliete il frustino ai vostri allievi?
Il mio è un mulo più che un cavallo, nel senso che se potesse andrebbe a marcia indietro, quindi di solito frustino e speroni (speroncini piccoli e rotondi, e che uso raramente, solo se davvero serve). A volte quando è bello avanti uso solo il frustino. Che poi basta averlo, ora che ho un assetto decente basta la gamba, di solito, ma il fatto di averlo aiuta ad ottenere una maggior attenzione da parte sua.
Il frustino ci sta come aiuto, secondo me, per il motivo che diceva milla (se non serve tanto meglio); gli speroni meno, vanno saputi usare, e se si possono evitare meglio.
diciamo che gli speroni servirebbero ad altro e non a mandare avanti, comunque certo danno più autorità alla gamba, ammesso che come dice big uno li sappia usare e non martelli il costato del cavallo a caso. per questo motivo sono sconsigliati ai principianti, perchè normalmente non hanno la gamba abbastanza ferma e precisa.
io monto con la frusta lunga da dressage, per toccarlo in punti diversi se mi serve, oppure se sono in capezza e ne ho bisogno uso l'avanzo delle redini sulla spalla, destra sinistra con ritmo e fasi crescenti.
qualche volta per esercizio la mia istruttrice mi ha fatto montare con una cordicella legata al polso, non vi dico il casino a usarla ahahaha
Citazione da: Luna di Primavera - Marzo 11, 2019, 04:42:22 PM
diciamo che gli speroni servirebbero ad altro e non a mandare avanti
No, però aiutano molto :horse-wink: se i cavalli sono intelligenti.. avanzano anche senza usarli, o usandoli solo ogni tanto per "ricordare" che ci sono ma, ripeto, se non servono tanto meglio
Angy, francamente (per i motivi che doveco prima) non saprei dirti esattamente cosa faccio per fermarmi, io penso: "adesso faccio un alt in quel determinato punto" e la cavalla lo fa.
Sul libro della Swift (che anch'io ti consiglio vivamente) c'è scritto di immaginare di essere una nave che ad un certo punto butta l'ancora e splash si ferma; sono immagini che aiutano tanto.
io espiro, penso di aprire e arretrare le spalle, e se proprio serve chiudo i pugni.
Io dico: "Prince, ooooh", e lui, da quel pigro che è, alla seconda o, è già una statua di sale....il "fermo" è il comando che preferisce :laughter-485:
Milla, Miky e Luna, complimenti davvero! Avete dei cavalli ben addestrati e voi molta esperienza per far tutto questo, cosa che purtroppo io non ho.
Pur volendo usare l'assetto per fermarmi, temo che non sarà possibile, non ora almeno.
Conosco per sentito dire il libro che suggerite e spero di poterlo avere presto; il paragone con la nave e l'ancora mi stuzzica, ma non sarei in grado di farlo, se non tiro le redini il cavallo non penso si fermi. :chewyhorse:
Beate voi che montate così bene con l'assetto o la voce, vi invidio in senso positivo ovviamente :occasion14:
Citazione da: Luna di Primavera - Marzo 11, 2019, 06:04:03 PM
io espiro, penso di aprire e arretrare le spalle, e se proprio serve chiudo i pugni.
Buona idea anche per non finire sul collo del cavallo!
In genere contraevo gli addominali per evitare di crollare in avanti (che grezza!)... adesso tento di aggiungerci questo (magari dovrò tirare le redini per fermare la bestiola, ma resterò più dritta in sella anziché scompormi, immagino).
Angy non ti preoccupare, con pazienza e sudore, arriverai anche tu...fissati degli obiettivi e non mollare!
Di me hai poco da invidiare....monto pochissimo per problemi di salute, l'età avanza, sto diventando un rottamino pigro, preferisco il lavoro a terra, mi stanno venendo un sacco di capelli grigi e dei kg in più ...na tragggediaaa :laughter-485: :laughter-485:
Ma vaaaa, non è vero Micky, ma quale rottame!
Miky, in cuor mio so che sei come un mio amico...
capelli grigi, over 60, ma anche con tutta l'attrezzatura che si possono comprare i venti-trentenni, stanno ancora nella sua scia!
Angy, è tutta questione di peso ;)
Spostando indietro il peso del tuo corpo stai già dicendo qualcosa al cavallo.
Io apro le spalle, busto leggermente indietro, stringo le gambe e blocco il bacino. Chiudo le dita ovviamente ma a volte non è nemmeno necessario. Quando ti fermi in realtà dovresti riuscire a fargli venire sotto il posteriore e mantenere il collo flesso ma lo farai in seguito, intanto inizia a fermarlo solo con il corpo.
A me servì moltissimo lavorare in collare, sei costretto ad usare il corpo in un certo modo e capisci come le variazioni di peso influiscano ;)
Poi è bellissimo pensare di fermarti e farlo con le braccia conserte ;)
Citazione da: angy - Marzo 11, 2019, 06:33:03 PM
Milla, Miky e Luna, complimenti davvero! Avete dei cavalli ben addestrati e voi molta esperienza per far tutto questo,
Beate voi che montate così bene con l'assetto o la voce, vi invidio in senso positivo ovviamente
Guarda che Roma non fu fatta in un giorno.
Continua a prendere lezioni e impegnati, scommetto che impari come abbiamo imparato tutti, un po' meglio o un po' peggio.
Io ho cominciato a 21 anni e adesso ne ho 40. Così, per dire.
Citazione da: nala - Marzo 11, 2019, 07:59:53 PM
Angy, è tutta questione di peso ;)
Questo l'avevo intuito! :horse-wink:
poi metterlo in pratica sarà difficilissimo, ma cercherò!
Citazione da: Luna di Primavera - Marzo 11, 2019, 08:07:38 PM
Guarda che Roma non fu fatta in un giorno.
Continua a prendere lezioni e impegnati, scommetto che impari come abbiamo imparato tutti, un po' meglio o un po' peggio.
Io ho cominciato a 21 anni e adesso ne ho 40. Così, per dire.
Continuerò, perchè la passione covata sotto la cenere per anni, è decisamente tornata a farsi sentire.
Per ora mi sembrano miraggi le cose che sapete fare voi, penso che imparare a montare sia molto difficile...
Vi stimo molto per le vostre risposte e tanto di cappello per i risultati ottenuti.
Avrete molto da raccontare, sono tutta orecchi!
Avanti con spiegazioni, racconti, aneddoti! :happy1:
Angy, non sono miraggi. Certamente cercare di montare bene non è facile ma se posso darti un consiglio, divertiti! Non pensare a nulla se non a sentire ed emozionarti accanto a questi splendidi animali. È molto più importante questo che la mera tecnica ( importante per carità ma non è tutto). Quella con l'impegno si impara, l'emozione si deve coltivare. Conserva lo stupore dl bambino e conquisterai il cuore di un cavallo.
Hai perfettamente ragione, Nala,sarebbe bello montare senza pensieri...
Per qualche anno, da ragazzina ho montato senza pensare a niente, solo a divertirmi.
Quando ho ripreso a montare, con la mente da adulta, ho iniziato a voler fare qualcosa di più ed eccomi qui.
Il cavallo della scuola non mi basta (lo so, lo so, che è presto!), però un pensierino su averne uno tutto mio, lo sto facendo e vorrei dedicarmici consapevolmente, fare meno errori possibili.
La mia istruttrice ripete spesso che montare bene è rispettare il cavallo... il mio obiettivo è fare cose semplici ma fatte bene. :horse-embarrassed:
Fai una mezzafida, prima... così impari a gestire il cavallo.
Attualmente io non terrei un cavallo mio nemmeno se me lo regalassero, so che non potrei essere una buona padrona, ci sono tante cose che si devono imparare prima di averne uno, prima di tutto per la sua salute.
Potrei allevare un gatto o un cane... un cavallo è 10 volte più complicato.
Per esempio... tu riesci a pulire gli zoccoli, sellare, mettere il morso a tutti i cavalli della scuola? Con alcuni è difficile...
Io mi sa che prima dovrò diventare perfetta con loro che sono mansueti e abituati anche a movimenti bruschi, fretta e stress... poi potrò pensare ad un passo successivo.
Certamente, montare nel rispetto del cavallo è la prima cosa.
Io non dico di montare senza pensare, io dico di fare le cose per gradi conservando sempre il divertimento. Non c'è cosa peggiore per un cavallo avere un cavaliere troppo chiuso in schemi, preoccupato o ansioso di risultati.
Goditi il percorso ed augurati di sbagliare tanto e soprattutto monta tanti cavalli. Ognuno ti da delle opportunita, insegnamenti preziosi. E come dice una mia cara amica, donna di cavalli, diventa competente ma resta principiante!
Oh Nala, come mi riconosco in quello che dici!
L'ansia mi rendeva davvero tesissima all'inizio. Non solo per paura di cadere cadere...
ma perché quando sei bambino, come diceva angy, semplicemente ti diverti.
Da adulto... anche se sei libero da ansie di prestazione... capita che pensi "ho pagato per questa lezione, devo farla fruttare! Devono essere soldi ben spesi! Hai solo un'ora alla settimana, falla bene!"
Almeno, io sono così. E non riuscire a fare niente mi metteva sia nervoso che ansia... e per tornare in tema, questa rigidità forse si rifletteva sul mio corpo / assetto e quindi veniva percepita dal cavallo per rendere il tutto ancora più un casino.
(Per fortuna ora riesco almeno ad eseguire gli esercizi, anche male, ma li faccio, così evito la paranoia continua e son più rilassata).
E' difficile ritrovare il fanciullino che dici!
Ci proviamo comunque.
Citazione da: Miky Estancia - Marzo 11, 2019, 06:42:11 PM
Angy non ti preoccupare, con pazienza e sudore, arriverai anche tu...fissati degli obiettivi e non mollare!
Di me hai poco da invidiare....monto pochissimo per problemi di salute, l'età avanza, sto diventando un rottamino pigro, preferisco il lavoro a terra, mi stanno venendo un sacco di capelli grigi e dei kg in più ...na tragggediaaa :laughter-485: :laughter-485:
Ma con le belle cose che fate a terra, montare diventa ininfluente! Voglio dire, stare in sella è una sensazione impagabile ma saper comunicare a terra con questi animali è un emozione altrettanto impagabile! Grande Micky :pollicesu:
L'età che avanza, dove???
Citazione da: Aluna - Marzo 11, 2019, 10:33:20 PM
Oh Nala, come mi riconosco in quello che dici!
L'ansia mi rendeva davvero tesissima all'inizio. Non solo per paura di cadere cadere...
ma perché quando sei bambino, come diceva angy, semplicemente ti diverti.
Da adulto... anche se sei libero da ansie di prestazione... capita che pensi "ho pagato per questa lezione, devo farla fruttare! Devono essere soldi ben spesi! Hai solo un'ora alla settimana, falla bene!"
Almeno, io sono così. E non riuscire a fare niente mi metteva sia nervoso che ansia... e per tornare in tema, questa rigidità forse si rifletteva sul mio corpo / assetto e quindi veniva percepita dal cavallo per rendere il tutto ancora più un casino.
(Per fortuna ora riesco almeno ad eseguire gli esercizi, anche male, ma li faccio, così evito la paranoia continua e son più rilassata).
E' difficile ritrovare il fanciullino che dici!
Ci proviamo comunque.
I cavalli in questo sono maestri, a farci ritornare bambini. O ci lasciamo andare e ci mettiano a nudo o molliamo, non ci sono vie di mezzo.
Buon percorso ragazze! :love4: :ciao:
Citazione da: nala - Marzo 11, 2019, 10:35:29 PM
Citazione da: Miky Estancia - Marzo 11, 2019, 06:42:11 PM
Angy non ti preoccupare, con pazienza e sudore, arriverai anche tu...fissati degli obiettivi e non mollare!
Di me hai poco da invidiare....monto pochissimo per problemi di salute, l'età avanza, sto diventando un rottamino pigro, preferisco il lavoro a terra, mi stanno venendo un sacco di capelli grigi e dei kg in più ...na tragggediaaa :laughter-485: :laughter-485:
Ma con le belle cose che fate a terra, montare diventa ininfluente! Voglio dire, stare in sella è una sensazione impagabile ma saper comunicare a terra con questi animali è un emozione altrettanto impagabile! Grande Micky :pollicesu:
L'età che avanza, dove???
Grazie a tutte per le belle parole! Vi lovvo tutte :love4:
Questa settimana mi godro' il pre festino di compleanno che mi stanno organizzando gli amici, poi la prossima, festeggero' anche con maya, che mi viene a trovare....dopo tutta sta festa, avrò bisogno di almeno una settimana di vacanza per riprendermi :icon_pidu:
Effettivamente non è che mi manca il montare a cavallo, faccio tante altre cose...mai avrei pensato di appassionarmi così tanto ai vari tipi di lavoro a terra...
Ieri lezione e ho tentato di applicare alcuni dei suggerimenti sopra... la lista era mooolto lunga e ho tentato di ricordarmene il più possibile o comunque di darmi priorità.
Devo dire che:
- Al passo ok, sento dov'è il mio peso, non lo so usare, ma ho percezione di me
- Al trotto è un gigantesco punto di domanda... continuando a muovermi, il peso cambia in continuazione... BOH aiuto, qui non so esprimermi
- Al galoppo strano ma vero capisco meglio "dove sono", anche qui non so usare l'assetto ma almeno, riesco ad "aggiustarmi"quando sento che mi sto piegando in avanti o ingobbendo... ma almeno l'insegnante non mi dice più "sei tutta storta!" stavolta mi ha fatto altre correzioni.
Plus!
Ho fatto un esperimento al passo: a redini lunghissime, ruotare busto e spalle per vedere cosa faceva il cavallo.
E sì! Davvero bello vedere che girava la testa e andava in quella direzione...
problema: lo faceva soltanto verso il centro della pista. Esempio: a mano sinistra, ruoto il busto a sinistra e Hoggy va verso il centro della pista, che bravo! Ruoto il busto a destra... e Hoggy continua imperterrito verso il centro della pista (e devo usare le redini per farlo girare).
Ora... i cavalli della scuola sono abituati che quando vanno al centro stan fermi e oziano. Ad Hoggy questa parte piace davvero tanto.
(ad es. perché gli altri galoppano o fan barriere)
Probabilmente Hoggy era particolarmente disponibile ad andare in centro alla pista... allora mi assecondava?
O forse ero io che per ritornare in pista non facevo le cose correttamente?
La prima che hai detto :horse-wink: come la maggior parte dei cavalli della scuola Hoggy è un dritto e ti asseconda se la richiesta gli garba. In realtà lo fanno un po' tutti i cavalli.
Per il trotto è difficile perché suppongo che facciate trotto battuto però se tu provi ad inclinarti in avanti vedrai che il cavallo aumenterà il ritmo del trotto, se dai il peso indietro e apri le spalle rallentera'. Anche se aumenti o diminuisci il ritmo delle battute vedrai che il cavallo ti verrà dietro regolandosi in base al tuo ritmo
Citazione da: cilla - Marzo 13, 2019, 12:08:13 PM
La prima che hai detto :horse-wink: come la maggior parte dei cavalli della scuola Hoggy è un dritto e ti asseconda se la richiesta gli garba. In realtà lo fanno un po' tutti i cavalli.
Ahaha ok, questo mi consola. Lui è uno che si pianta prima di entrare nel maneggio e che poi cammina veloce per uscirne.
Citazione da: cilla - Marzo 13, 2019, 12:08:13 PM
se tu provi ad inclinarti in avanti vedrai che il cavallo aumenterà il ritmo del trotto, se dai il peso indietro e apri le spalle rallentera'. Anche se aumenti o diminuisci il ritmo delle battute vedrai che il cavallo ti verrà dietro regolandosi in base al tuo ritmo
Con Fiero ci riesco! Un po' meno anche con l'araba grigia...
Con Hoggy zero assoluto. Lui sembra avere una sola marcia... e anche quando lo prendono in mano gli altri, viene sempre raggiunto e superato dagli altri cavalli. E' un equino a risparmio energetico.
A meno di non essere veramente, veramente decisi e determinati, lui non lavora e non accelera. Mi sa che me l'ha rimesso in mano anche per questo motivo!
Di pro non si spaventa nè scarta mai e se tu in sella fai idiozie, massimo che fa è fermarsi. Fu il primo in assoluto che mi fecero montare, ora che ci penso.
Scusate, divago.