Dal ditionario 3cani:
Flessione: -L'atto di flettere, di piegare; con questo sign. attivo, quasi esclusivam. con riferimento agli arti:
Iperflessióne s. f. [comp. di iper- e flessione]. – Nel linguaggio medico, esagerata o forzata flessione di un segmento di un arto, rispetto al segmento prossimale.
Stranamente, il lallo può flettere et iperflettere: gli arti, il collo e - se vogliamo - la coda.
Il tronco, la spina dorsale dunque, è quasi rigida, la sua possibilità di flessione è minima, oserei dire insignificante.
In poche parole possiamo sollazzarci con le flessioni et iperflessioni soltanto con l'incollatura.
Ma a cosa servono ste benedette flessioni di baucheriana inventione?
Non certo a "ginnasticare" (che brutta parola), tantomeno a sciogliere la muscolatura lallina, gli animali - tranne casi particolari - sono di per se sciolti (JDO).
Certo sono utili.
Allora, se non intervengono sul fisico dello lallo, dove agiscono le flex?
La risposta è trefasil...
... agiscono sulla "mente" del lallo, la costrizione fisica, a forza di esser imposta, diventa costrizione mentale, conditionamento psichico.
Le flex e le iperflex sono sbarre di una gabbia che raggiunge la maxima segregazione nell'effetto d'assieme di baucheriana memoria:
http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=6256.0
A questo punto la domanda nasce spontanea: è possibile fare equitazione di qualità senza ricorrere a ramener, Rollkur, outrée e compagnia cantante?
La risposta ancora una volta è trefasil...