• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

Incontro di trek

Aperto da The Ghost, Maggio 20, 2013, 07:31:13 PM

« precedente - successivo »

The Ghost

Lo scorso we ho tenuto un incontro sul trek a cavallo in autonomia all'azienda Il Turchese di Cornate d'Adda. 6 partecipanti, soprattutto donne.
Il trek in autonomia in effetti pone molti problemi e richede parecchi accorgimenti poiché non si può contare su un supporto logistico e quindi bisogna arrangiarsi con quello che ci si porta dietro e con quello che si trova.

Il trek in autonomia è possibilissimo ma richiede delle conoscenze discrete e un ottimo affiatamento col cavallo con il quale si finisce per stare 24 ore al giorno.

Non c'é nulla da inventare sul trek in autonomia, sono miliaia di anni che l'umanità va in giro coi cavalli: tutto è stato scritto e riscritto....

bambolik

Uno dei miei "sogni proibiti" il treck solitario anche se l'ìessere donna un po puo avere dei limiti (non dico fisici ma di sicurezza da paret degli umani). Puoi esporre a sommi capi esempio il possibile problema "perde un ferro " ..scarpetta di riserva? Vero l'uomo ha sempre cavalcato e lavorato coi cavalli...peccato che adesso il mondo attorno sia cambiato...
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

The Ghost

niente scarpetta: ci si portano dietro un anteriore e un posteriore dell'ultima ferratura e si fa una rimessa.
Il trek continua, la scarpetta usata come ipotizzi tu, serve a rientrare in maneggio.

Ferri rimessi in trek sono andati avanti fino alla prossima ferratura.

Certo come donna corri dei rischi ma attualmente una grande trekker è Arianna Corradi che come suggerisce il nome.. è donna.

Si può fare!!

bambolik

Ecco...quindi mi farò insegnare a fare una rimessa (anche se il mio vecchio maremmano fino adesso mai perso ferri manco sui latricati da muli...ma mai dire mai) Si  infatti...e poi in una bisaccia possono starci molte "armi" difensive oltre gia ad avere una "cavallo" come guardia...
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

lavy91

Ecco, questa cosa del ferro perso mi aveva lasciato il dubbio anche a me.
E sinceramente anche io avevo pensato alla scarpetta.
Personalmente il massimo di trekking fatto è stato di poco più di mezza giornata (partenza presto e rientro nel tardo pomeriggio).

Il problema è... e se io il ferro non so rimetterlo?
Ovvio, dirai, non parti per trekking di più giorni.
E in effetti è quello che faccio... Qualche lezioni di mascalcia mi interesserebbe prenderla proprio per queste evenienze.
Però sinceramente non mi avventurerei per trekking lunghi senza delle certezze.
Per le strade che abbiamo qua (Toscana tra FI e SI) al massimo ci facciamo venire a prendere con un trailer.  :dontknow:



Comunque attendo sviluppi di questo topic, mi interessa molto come argomento, soprattutto perchè sono consapevole di conoscere poco o nulla in questo ambito.

La leggerezza non è il punto di partenza, ma il punto di arrivo. -cit.

The Ghost

ma per prima cosa direi che è importante una buona conduzione a mano.
Mentre la conduzione nella MI prevede il cavallo spalla a spalla tenuto con la mano destra a 20 cm dal moschettone etc. Nel trek si adotta il sistema americano e peraltro del mulattiere di tenere il cavallo a distanza dietro.
La corda ci parla del cavallo, di cosa sta facendo, se ci segue correttamente etc.

Provare, per cominiciare ad ottenere una corretta conduzione a mano, poi si riparla del resto.

Già che ci siamo facciamo su le staffe e per tratti lunghi di conduzione usiamo la longia e non le redini e inoltre allentiamo di un buco il sottosella...

segue nella prossima puntata.

lavy91

Citazione da: The Ghost - Maggio 21, 2013, 12:10:07 PM
ma per prima cosa direi che è importante una buona conduzione a mano.
Mentre la conduzione nella MI prevede il cavallo spalla a spalla tenuto con la mano destra a 20 cm dal moschettone etc. Nel trek si adotta il sistema americano e peraltro del mulattiere di tenere il cavallo a distanza dietro.
La corda ci parla del cavallo, di cosa sta facendo, se ci segue correttamente etc.

Provare, per cominiciare ad ottenere una corretta conduzione a mano, poi si riparla del resto.

Già che ci siamo facciamo su le staffe e per tratti lunghi di conduzione usiamo la longia e non le redini e inoltre allentiamo di un buco il sottosella...

segue nella prossima puntata.


Attendo la prossima allora.  :horse-smile: :pollicesu:
La leggerezza non è il punto di partenza, ma il punto di arrivo. -cit.

The Ghost

teniamo sempre il cavallo alla corda con la mano a monte: la testa segue la corda e il corpo segue la testa. Il cavallo per natura sta lontano dalle pareti e dai muri, sta sul ciglio. Per noi è meglio che stia più in dentro.

Se vogliamo farlo brucare, tipo per una breve sosta, deve brucare rivolto a valle, in modo che veda la discesa.
Anche quando si gira il cavallo su un sentiero stretto, lo si fa sempre con la testa rivolta verso valle.

The Ghost

facciamo sempre su le staffe e per lunghe conduzioni a mano allentiamo di un buco o due .