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Ricordi di un vet freelance

Aperto da Flavio, Maggio 17, 2012, 11:39:02 PM

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Midnight

Your horse is a mirror of your soul.
Sometimes you might not like what you see... sometimes you will.

rhox

c'è da dire che devi aver fatto un gran bel lavoro per avercela ancora come cliente!
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

madamen67

Questi aneddoti sono fantastici  :grin3:
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Shanna


vaniglia1981

Ne voglio assolutamente degli altriii! :happy1:

lovely

Ahahahah...troppo divertenti.

Ancora ancora....:)

Flavio

cerchero' di scavare nella memoria,  ...ma non e' facile 

Comunque....


Italiano vero.

Aver cominciato  a cambiare casa a 3 anni poi a 5  ed in seguito molte altre volte , cambiando addirittura nazione, mi ha portato ad essere un attimo senza radici vere e proprie. Non che la genealogia mi aiuti, un nonno francese di origine spagnola ( ecco il cognome ), e l'altro   austro ungarico.... Dal lato femminile invece sostanzialmente stabile   nonne entrambe delle prealpi orobiche.
Detto questo non mi sonmai sentito legato ad un posto in maniera particolare. Si certo i ricordi  d'infanzia a Brescia citta'  sono molto cari.
Comunque  , girando appunto si viene incotro ad un sacco di gente con modi , abitudini,  mentalita' diverse .
Bisogna adattarsi. Non c'e verso. Non posso pretendere si ragionare come un cinese  se sono in irlanda e nemmeno come un tedesco se sono in congo...
Molto utile ancora, chi l'avrebbe mai detto,l'addestramento da militare  nel reparto di guerra psicologica, dove ci insegnarono anche ad interpretare il linguaggio del corpo ,  abbastanza simile dovunque , se con con piccole varianti. Piccole ma significative, per esempio si puo riconoscere un anglofono rispetto ad un latinofono  facendogli contare sulle dita da uno a cinque...

Allora nelle mie peregrinzioni arrivo ad un certo punto in australia, zona Sydney. E' qui che comincia la mia carriera  di vet di cavalli.
Prima clinica, 9 vet circa a 70 km dal centro si SYD , ma da loro e' come essere appena fuori citta'.
Con una discrtea , quanto fortunosa spinta trovo da fare tirocinio da loro, tirocinio che si tradurra' dopo qualche mese in lavoro.

Bene si aspettano  " l'italiano " vet , non fruttivendolo o edile, , ed ecco che un lunedi' mattina ariva in clinica un tale di 1,81 cm biondastro, occhi chiari, che ama il rugby, la birra e si intende ben poco di vino, e non beve il caffe'.  Inoltre parla bene inglese seppure con un marcato accento americano.......
I loro stereotipi sugli italiani spaghetti, vinorosso,  bassi e scuri   non reggono molto. Reggeva allora , o meglio avevo fatto credere loro che reggeva   ( leggere bene : avevo fatto credere , non che in realta' fosse vero ) lo stereotipo di italiano  cuccador , insomma sempre pronto
a darsi da fare con femmine ( altrui ) ed allora mi aiutava anche la foto che girava a fine anni 80 della cantante Madaonna la quale indossava una maglietta con  la scritta " Italians do it better ".

Lavorare sotto gente di ceppo inglese , non americani pero', comporta dover entrare nella loro testa. la cosa non era facile, all'inizio pensavo , forte di esperienza di anni in America, che piu' o meno fosse la stesa cosa, invece no.  Sebbene in Australia, la lor mentalita' era molto piu' europea, anzi anglo sassone di stampo inglese ,ma con una discreta influenza irlandese, e perche' no un buon effetto anche del sole  che la splende sempre.
Per educazione, credo,  i capi Facevano poche battute sul mio conto, o per lo meno non si facevano accorgere da me .  Gli altri vet invece  bene o male mi tiravano sempre qualche frecciata nonostante fossimo piuttosto amici , e tuttora ogni tanto ci scriviamo mails.

Non avevano fatto i conti con uno che il mondo l'aveva gia' girato, incluso appunto UK ed Irlanda, dove unpo' avevo lavorato. In piu' col rugby di  gallesi od inglesi ne avevo conosciuti , ma tanti, e con la scusa che sapevo la lingua me li appippavano sempre addosso. Conobbi la loro mentalita'.

Le battute piu' pungenti erano sul fatto che noi , dal loro punto di vista, non siamo affidabili. Iniziamo la guerra con un alleato e la finamo con un altro.....etc..etc..
Come marcia l'esercito italiano.... ...all'indietro,..etc..etc..
E qui  quella  su cui si  accentra il racconto... Qual'è il libro piu' corto della storia ????  Risp.   " quello sugli eroi di guerra italiani..."

Me l'avranno detto mille volte, ormai ci er abituato, inutile rispondete. Era fare il loro gioco.

Detto che non ero nei loro canoni di italiano medio etc.. ,la battutina arrivava sempre...

ORA
un giorno siamo in clinica e c'e da operare un puledro all'intestino.
Ok prepariamo , anestesie etc,, camici, guanti , strumenti vari etc..
Si fa l'operazione.
Era forse si e no la mia quarta settimana in clinica, ed allora  anche  a poter dare  solo dei punti di sutura o fare qualcosa manualmente mi sembrava  di toccare il cielo. Era cio' per cui ero li : imparare.  Il vet 3 , era il chirurgo e quanto , ma quanto mi ha insegnato. Ma pure con gli altri nonera male.
Quel giorno dunque Vet 3,  io, e vet 4 anestesista. Ormai siamo alla sutura dell'addome e chiedo al vet 3 se posso continuare a dare i punti io, e lui Ok .
Comincio a suturare  la breccia operatoria lungo la linea alba dell'addome. Muscolo uno, muscolo 2 , sottocute e cute erano i diversi piani di sutura.
Arrivato alla cute, entra in sala il vet 5, inglese vero, da circa un anno  in australia. La tensione dell'intervento  stava scemando via, per quanto devo dire che i vet australiani e' difficile vederli tesi sempre calmi e tranquilli , grande dote e grande sicurezza, .
vet 5 .... ah sta chiudendo Flavio... ed io , beh dai non e'  una cosa da einstein....
Poi cominciano a guardarsi fra di loro  e balbettando  vet 4 a vet 5 ...ma sai dvo fare un regalo, ma non voglio spendere.....
forse un libro , ma deve essere corto.
Gia' cominciavo a capire  dove volevan parare... quest'ironia tipica loro, il partire da lontanissimo...gia' conoscevo...
Poi vet 4 ...un libro corto....ma vediamo... ehi vet 3 conosci un libo corto, ma mooolto corto...
vet 3 pero' e' impegnato fa una faccia strana e se ne esce dalla stanza...
Restano 4 e 5 . sembre con facce come se stessero pensando al libro corto...
Mi mancan solo due punti alla fine, vet 4 che era l'addetto all'anestesia ormai ha chiuso il circolo dell'anestetico e c'e solo il flusso d'ossigeno. In pratica finito.
Ok mentre do 'il penultimo punto..intervengo io ....  beh un libro corto io lo conosco, se volete...    Bum !  li colgo in contropiede   ,ma sembrano divertiti, ed allora uno dei due ...ma guarda  Flavio conosce un libro corto.... ed io ..in verita' cortissimo, anzi il piu' corto mai scritto...
Ben volevano cacciarmi quello sugli eroi di guerra italiani..... ma questa volta ero preparato....
Allora sempre con fare finto sorpreso fra di loro ..oddio flavio sa un libro corto, ma quale sara'... ??
Eccomi : sembrava un film....   io all'utltima parte dell'ultimo punto.
Tiro il filo . Li guardo,  fissi.    Taglio il filo finale.   Mi raddrizzo e metto le mani dui fianchi , atteggiamento del corpo per intimidire gli aversari,
Ma senza alzare la voce  ....beh E' IL LIBRO SUGLI SCOPATORI BRITANNICI  ( book??..., well,...... it's the one about  british  screwers ).

TA PUM !

Gli vola la mascella in terra. Ben sapevano che  " lì " avevan ben poco da discutere con noi...  Incassando il colpo  , uno dice  Ahhh.
Ma conoscevo la loro testa.... Li avevo distrutti , umiliati, fregati, annichiliti,  trombati e chi piu' ne ha piu' ne metta..
Giuro, mi e' comparsa davnti agli occhi una nuvoletta  in mezzo alla quale c' era  la faccia di Garibaldi col suo basco rosso, la barba ed il fazzoletto rosso al collo,  che rivolgendosi a me mi disse " BRAVO !!" puntandomi l'indice.

La cosa fini' li , ma da quel giorno ebbero un attimo piu' di rispetto per me ; non che le cose andassero male,ma andarono ancora meglio.
Tuttoggi mi sento  con loro, chiedo pareri magari. Quando vado giu' passo a trovarli etc.. Però' gli stette un gran bene.

Non frequentavo Italiani quando ero in australia, ma ricordo di aver telefonato quella sera ad una signora  che era la presidentesa dell'associazione " Lombardi di Sydney "  , non era politica sia chiaro, solo un modo di trovarsi. Aveva  circa 65 anni, e gli raccontai la scena.
La sentii ridere e ridere, addirittura mi disse che lacrimava dal ridere. Mi   invito' a cena.  Diventai in seguito molto amico suo del marito e dei figli. Anche oggi  ci sentiamo.

Non son mai stato orgolgioso delle mie origini, ma non me ne sono mai vergognato nemmeno. Sono quelle punto e basta.
Quel giorno pero'....un po' Toto  Cotugno di quei tempi lo canticchiai andando a casa

fm

Midnight

Sembra un po':
Heaven is where
the police are British,
the cooks are French,
the mechanics are German,
the lovers are Italian a
nd it is all organised by the Swiss.

Hell is where
the police are German,
the cooks are English,
the mechanics are French,
the lovers are Swiss,
and it is all organised by the Italians

Ma una cosa mi chiedo... nella storia.. Vet 1 e Vet 2 dove stavano?
Your horse is a mirror of your soul.
Sometimes you might not like what you see... sometimes you will.

Flavio

credo in giro per chiamate.
come 6 -7 ( unica donna ) ed 8.

In clinica si stava solo per chirurgia , poi eravamo sempre in giro presso scuderie od allevamenti etc..

flavio

rhox

conoscendo poi un po' australiani e neozelandesi hanno uno strano concetto rispetto a noi sia dello sfottò che del pudore..

colpiti e affondati! :blob3:
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

lovely

Sei troppo divertente da leggere.

Aspetto presto altri racconti.

Flavio

un cliente un po' duro...

Di casi ne ho visti di molti e dei piu' strani.  Bisogna imparare a capire col tempo se chi ti parla e' apprensivo od un minimizzalista , un ipocondriaco  col cavallo per forza malato , od il tipo che chiama solo per risparmiare sulla visita etc..etc...

Quando ho iniziato non c'erano nemmeno i cellulari...... ben ricordo la segreteria telefonica che si poteva ascoltare chiamando da un altro telefono, abitavo da solo allora,  e quindi ogni due ore circa non appena trovavo una cabina od altro via chiamare casa per vedere se c'erano messaggi...
Con l'avvento dei cellulari la cosa mi ha semplificato la vita , complicandomela  im un altro modo visto che mi trovan sempre . Per sempre dico sempre notte festivi etc..
Poi dal 1995 arriva internet , prima per pochi intimi e piano piano  arriva per me ad essere una cosa utilissima e mi sostituisce il cell. con appuntamenti per iscritto etc..etc.

Il punto e' che non si vede chi sta di là dal  monitor.
Una volta ricevo una mail da un tipo il quale , per altro scrivendo bene  esordisce  con gentilezza " so che lei e' in grado di  curare i cavalli che si son fatti male. la pregheri quindi se potesse venire da noi perche il cavallo di mio fratello piu' piccolo si e' " rotto " una zampa e dovrebbe  essere riparato etc.
A dire il vero  lo interpreto come un esg un po' strano, ma rispondo  " mi dia altri dati e quando posso venire "
Rispondono sempre di pomeriggio cosi' c'e anche la mamma etc..etc..

Chiedo se posso avere l'indirizzo ed il tel, e se i genitori son d'accordo. Arriva la risposta con indirizzo , tel  ..si la mamma dice che  si puo' aggiustare il cavallo.
Ok

arriva il giorno , parto , circa 35 km, arrivo. Villetta  senza nessun recinto o la benche' minima traccia di equino..
Boh, sara' qua vicino, mi porteranno loro , penso io.
Suono, ed ecco una signora sulla quarantina che esce...ah ecco  l'aspettavo,ma davvero si puo' riparare ??
Io .. beh vediamo cos'ha.... per il resto sta bene, mangia  etc..
Lei ride ,  si tutto aposto,  e ride , bella la battuta  mi dice, ma venga.
Io , beh prendo almeno  un termometro od altro, lei ride  ancora, ma e' sempre cosi' spiritoso ????Mi dice
ed io , beh, scusi come provo la febbre ad un cavallo,   e dicendo questo mi metto lo stetoscopio al collo.
L'espressione cambia improvvisamente... ma scusi mi chiede ...cosa fa , io non capisco bene cosa succede e comincio a pensare di avere a che fare con una matta.
Ma arrivano i bambini... quello di 11 anni era il mio interlocutore , tutti felici, mamma mamma, e' arrivato il veterinario, .....il piccolo dice che va a prendere il cavallo....
La mamma comincia ad arrossire ...fase di empasse ed ecco.....il caso clinico....
bello , scultoreo,  di taglia piccola,    un bel cavallino a dondolo in legno  con una gamba rotta.

La mamma pensava che fossi un falegname.......
Io quasi straluno,  " ma dove cavolo son finito  etc..etc.."

Vabbe ormai ci sono,  la signora non sa piu' come scusarsi , iperimbarazzata.
Comunque ormai ero li e decido di stare al gioco.
Signora , non deluda i suoi figli  vediamo se almeno loro possiamo farli felici,
e via
una bella pasta epossidica per rinsaldare il tutto. Quella che piu' o meno una volta preparate diventa dura come lo zoccolo.
ed una volta rinsaldato una bella fasciatura  giro di cotonetta, piu' tensioplat e giro di vetrap.
Dica ai suoi figli di toglierla fra due settimane. E fatemi sapere.

La signora non sapeva  piu' come ringraziarmi, altrimenti in casa avrebbe  avuto la rivoluzione.

So che la fasciatura e' stata tolta , ma ha fatto piu' arredo che qualche cavalacatina domestica coi figli.

Non cito molto quest'episodio, non so bene il perche' forse per non auto demoralizzarmi sulla considerazione che si ha per i vet. Oppure sorridere per la beata innocenza di due fratellini

Non mi hanno piu' chiamato per casi del genere. Non so ancora oggi dopo 20 anni se ho fatto bene a stare al gioco , o avrei dovuto risentirmi od altro. 
Di certo quel  cavallo  il giorno dopo non zoppicava piu'.

DivinityOfDarkness

....cavolo.... questa è tenerissima!

Però dì la verità, quanto hai chiesto in parcella per un'operazione del genere, che alla fine non necessitava neanche di medicazioni??
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

lovely


Shanna