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L'aspirina dei cavalli (spalla in dentro) e cavallo rigido

Aperto da Col. Paolo Angioni, Maggio 18, 2012, 01:06:09 AM

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Col. Paolo Angioni

Cavallo rigido
Esiste un esercizio che hanno chiamato l'aspirina dei cavalli: cura tutto. La spalla in dentro. Non intesa come movimento accademico, formalizzato nel 1733 da La Guérinière e oggetto di discussioni e di tradimenti, di due, tre e quattro piste, ma come semplice movimento , con il cavallo flesso lateralmente e obliquo (movimento circolare e obliquo l'ha definito La Guérinière) rispetto alla pista dei posteriori, di ginnastica. La ginnastica a corpo libero che facciamo noi in palestra per correggere una falsa postura o rinforzare i muscoli addominali o dorsali.

Cavallo rigido a destra? Pista a mano destra, passo. Con la redine destra diretta si chiede una leggera flessione a destra del collo e si cammina sulla pista con il cavallo che ha la testa leggermente a destra. Si retrocede più o meno il tallone sinistro per "tenere le anche", tallone destro alla regione delle cinghie. Arrivati nell'angolo, si fa una volta (6 m) arrotondando con precisione il cavallo sulla pista della volta (il cavallo diventa un segmento della volta). Si ripete la volta. Quando il cavallo con la testa è sulla volta e con i piedi posteriori ancora sulla pista all'interno dell'angolo (per capire basta fare su un foglio di carta un angolo e all'interno descrivere un circolo: quando il cavallo ha ancora i piedi posteriori sul circolo tangente l'angolo e il corpo obliquo rispetto alla pista della parete del maneggio), si inizia a spingere con la gamba sinistra verso destra, mantenendo con la redine destra la flessione del rachide come sulla volta, in modo che il cavallo percorra con i posteriori la pista vicina alla parete e con gli anteriori una pista interna di circa cm 50, per cominciare. Il cavallo è flesso a destra e obliquo. Si cammina così a lungo, lentamente, in modo che il cavallo abbia il tempo di passare l'anteriore destro sopra e davanti al sinistro e il posteriore destro sopra e davanti al sinistro.

Iniziate così al passo.

Cavallo rigido ad una mano
Se a mano sinistra le pare che vada peggio che a destra, per esempio: se a mano sinistra la cavalla è più dura da girare oppure taglia l'angolo, se stringe le girate, se accelera durante le girate, allora deve mettersi al passo e lavorare al passo. Andatura per lo più ignorata.

Al passo si mette in circolo a mano sinistra. Un circolo di circa 6 m (si dovrebbe chiamare volta). Flette pian piano la cavalla in tutta la sua lunghezza a sinistra, cioè dà al rachide (colonna vertebrale) la curvatura del circolo che percorre con i piedi. Non avverrà, perché riuscirà a flettere solo il collo a sinistra. Non importa, per iniziare può bastare.

A ogni passo con il tallone sinistro (occorre che abbia un paio di speroni, dolci), portando leggermente in fuori la punta del piede, preme con lo sperone immediatamente dietro la cinghia del sottopancia e cerca di spostare verso l'esterno tutta la cavalla, pian piano, senza pretendere troppo, senza arrabbiarsi o demoralizzarsi se non avviene. Bisogna insistere. Deve scegliere il movimento dell'anteriore sinistro e accompagnarlo con la pressione del tallone dalla levata alla posata (mentre è per aria). Quando è a terra lascia il tallone e come inizia la successiva levata accompagna di nuovo con la pressione. La pressione del tallone deve essere adeguata alla sensibilità della cavalla. Se la cavalla fosse sorda alla gamba, prenda una bacchetta (frusta) e associ il tocco della bacchetta alla pressione del tallone nella stessa zona. Con la mano sinistra, oltre che mantenere la flessione, sposta la redine verso destra, come se fosse rigida come un bastone. La deve tendere, ma senza tirare sulla bocca. Sta usando gli aiuti laterali interni (interni alla flessione della cavalla, che non c'è ancora, ma verrà) per spostare la cavalla verso l'esterno.

Deve ripetere a lungo l'esercizio, ma dopo che ha lavorato un po' al trotto e al galoppo, in modo che la cavalla sia calma e rilassata.

In questo modo, passo lento dopo passo lento, allarga il circolo, sempre mantenendo con la redine sinistra la flessione sinistra. Quando lo ha allargato di qualche metro, con la mano sinistra che si sposta a sinistra, ritorna sul circolo iniziale e riprende l'esercizio mandando la cavalla verso l'esterno.

Quando la cavalla obbedisce bene al passo (ci vorranno magari più giorni, il tempo dipende dalla sua abilità e dalla cedevolezza della cavalla), allora si fa l'esercizio al trotto. Con lo stesso procedimento, trotto seduto, lento.

Speroni. Da come tratta l'argomento sembra che io le abbia suggerito un rinforzo della gamba. E' soltanto questione d'abitudine. Preparo i puledri e i cavalli da riaddestrare facendo sentire lo sperone da terra. Tutti, puledri e cavalli, lo accettano bene. Il tocco, proprio un tocco, come se toccasse il tasto di un pianoforte, è un aiuto di finezza. Ma può diventare un aiuto più chiaro quando, per esempio, ha la necessità di spostare le anche o tutto il cavallo. Non è vero che lo sperone assuefà il cavallo a un aiuto forte e lo rende meno sensibile. E' l'abuso dello sperone o l'uso inopportuno, forte, che rende alla lunga il cavallo meno sensibile alla gamba.

Ci sarà pur un motivo per cui nelle prove nel rettangolo (internazionali e nazionali) gli speroni sono obbligatori.

Il cavallo che non sopporta il tocco leggero dello sperone (corto, con la punta arrotondata) è un cavallo non addestrato bene. Ho visto i cavalieri più fini a questo mondo, (secondo me) Chammartin e Oliveira, ma anche tanti altri, direi tutti gli altri, addestrare i puledri, fin dalle prime lezioni, con gli speroni. Lo sperone dà alla gamba la chiarezza e l'autorità necessarie.

Anche se lei non farà mai competizioni nel rettangolo, la sua cavalla è bene che impari ad accettare lo sperone. Ripeto, per non essere frainteso: lo sperone è come la bacchetta, la frusta. Il cavaliere la tiene in mano come aiuto supplementare, in caso di necessità. Non la prende per "frustare", per punire il cavallo. Il cavallo, anche puledro, deve avere confidenza nella frusta, a terra e in sella, deve accettarne il tocco ovunque sul suo corpo. Non deve essere intesa come strumento di punizione, ma come aiuto, per spostare, per tenere diritto, per decidere in avanti senza dover scomporre l'assetto con gran rinforzo di gambe. Così pure gli speroni.

La gamba agisce prima con la pressione del polpaccio, poi con la pressione del tallone, infine, se necessario, con il tocco dello sperone. Ripeto: usato bene è un aiuto di finezza.

Certo, non deve essere usato da un cavaliere principiante o da un cavaliere che non ha ancora la gamba ferma.