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Cavalli di piccola taglia

Aperto da alex, Ottobre 22, 2014, 08:45:14 AM

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alex

Le razze di cavalli di piccola taglia sono particolarmente esposte alla scomparsa; non sono adatti a gran parte delle attività sportive e non sono nemmeno adatti all'allevamento per la carne (che ad esempio, come ci ricorda Raffaele, ha salvato razze preziose ma "carnose" come i Sanfratellani, o il TPR).

Eè un vero peccato, perchè alcune razze di piccola taglia hanno un incredibile valore genetico e storico (i "pony di Mogods" tunisini sono i discendenti diretto dei cavalli dei Numidi), e hanno spesso delle doti di rusticità, robustezza, resistenza sorprendenti (vedi Islandesi o i nostrani Esperia o Bardigiani).

Fra quelli scomparsi, un cavallino friulano, "totipotente" come gli Haflinger, adatto sia a tiro leggero e a piccoli lavori in campagna che alla sella "da diporto"; mansueto, resistente, affidabile.

Ora, salvare una razza dall'estinzione è compito difficile e costoso; dovrebbe essere fatto nel quadro di una intelligente politica di conservazione della biodiversità; in pratica è quasi impossibile, soprattutto in uno stato confusionale incapace di progetti di ampio respiro come il nostro (intendo, lo stato Italia). Peccato.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

bionda

Non è difficile e costoso, volendo è persino redditizio. Basta che qualcuno lanci una moda. Pensa ai cani: vengono di moda razze di cani sostanzialmente deformi, eppure piacciono. Succede anche con i cavalli, anche con i cavallini piccoli, bruttarelli e non adatti allo sport. Esempio: gli islandesi, da noi no, ma in certi paesi sono di gran moda.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Ospitalazzo

Alla fine però queste razze 'di moda' un qualche impiego sportivo, anche stiracchiato, lo devono avere altrimenti vanno poco in là. In Germania i pony islandesi hanno circuiti di gare riservate alla loro razza come da noi ci sono quelle per arabi o haflinger. Che piaccia o no è lo sport o pseudo- sport che detta i numeri.  :icon_rolleyes:



alex

Dall'incentivazione economica diretta (contributi UE e simili) non c'è da aspettarsi un bel nulla: ho visto allevatori privi di scrupoli approfittarne, per poi sbarazzarsi dell'intera mandria non appena i contributi si sono esauriti. Bisogna che per queste razze vi sia richiesta; o forse che i contributi e il sostegno vadano solo ed esclusivamente a chi ha dato anima e cuore, per decenni e con uno sforzo solitario, al mantenimento della razza; ma ci vorrebbe un sistema serio di identificazione dei "meritevoli", non un banale, per quanto complesso, accertamento di tipo burocratico; qui in Italia non siamo in grado di farlo, non abbiamo la "cultura della verità" ma solo la "cultura della furbizia". Non che le persone meritevoli, meritevolissime non esistano: solo che sono perdenti di fronte ai furbi.
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blackhorse68

#4
Forse il problema non è allevarli , il problema è il dopo.
Mettiamo che io abbia soldi e volontà per poter far riprodurre alcuni soggetti a rischio di estinzione.
Porto a casa delle fattrici e uno stallone , produco dei bellissimi puledri , se volete prendo anche degli incentivi ,
ma quando poi sono adulti nessuno li vuole. Su tre puledri , 1 rientra negli standard di razza gli altri due no.
I conti facciamo presto a farli , potrò fare forse qualche puledro e poi il cerchio si sarà chiuso senza produrre nulla.
Purtroppo , come in tutti i settori , è la domanda che crea il mercato.
Lo si capisce benissimo con i cani , una volta si allevavano cani da caccia e pastori tedeschi , poi è venuto il momento del dalmata ,
poi degli Akita , ora spopolano i cani da gregge australiani , che puntualmente tra qualche tempo più nessuno vorrà.
Sono solo i capricci dell' uomo? In parte si , ma la legge del più forte e la selezione naturale è sempre la stessa.
I conigli spopolano in Australia dove sono arrivati grazie all'uomo , che adesso tenta di sterminarli perchè dannosi alle piantagioni.
Ma ricordiamoci anche i dinosauri : si sono estinti e l'uomo non c'era ancora.

Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e voglio cambiare me stesso.
                                                               Dalai Lama

alex

Preservare la biodiversità degli animali e delle piante domestiche è del tutto irrilevante nel quadro complessivo dell'evoluzione delle specie; è una piccola preoccupazione della specie Homo sapiens, l'ultima arrivata, con una storia culturale seria di poche migliaia di anni (un battito di ciglia in termine delle decine, centinaia di milioni di anni dell'evoluzione; il cavallo era ancora una specie di incrocio fra un cane e un coniglio 50 milioni di anni fa, l'altro ieri). Si sta parlando del futuro prossimo immediato, che potrebbe riservarci qualche (brutta) sorpresa, e in cui l'uso del cavallo potrebbe risultare vitale come era pochi secoli fa (ieri l'altro). Sprecare il lavoro di selezione di qualche millennio, fatto faticosamente dagli uomini, solo perchè il petrolio non è ancora finito e preferiamo viaggiare in macchina e arare la terra con i trattori, non è molto intelligente; tutto qui. Potremmo pentircene. Abbastanza presto: i più giovani del forum potrebbero constatarlo nel corso della loro vita.
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blackhorse68

Alex , condivido pienamente le Tue "paure" , ma la "roba vecchia" è sempre stata sostituita dalla nuova , poi diventa vintage e ritorna di moda.
Alcuni lavori stanno tornando , vedi cosa stanno costruendo Miky e Tony con i cavalli da lavoro.
Sono piccole cose , ma ci sono.
E' logico ritornino comunque cose di rinnovata attualità come ad esempio il lavoro agricolo appunto , non tanto l'inutile attuale (es. carrozza per andare a lavorare o simili).

Un giorno magari , anzi sicuramente , rimpiangeremo quello che abbiamo perso. L'uomo purtroppo ha generalmente la memoria corta e un'arroganza che gli impedisce di imparare dagli sbagli già commessi (es. le guerre , c'è nè sempre una anche se oramai sappiamo che non servono a molto)
Buona serata
Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e voglio cambiare me stesso.
                                                               Dalai Lama

PokerFace

beh faccio l'esempio dell'aas.
fattrici scarsissime, quasi ponette, brutte e inutili sportivamente.
fatte coprire da 4 stalloni dell'incremento ippico (di solito anglo arabi francesi di genealogia) per non pagare la monta.
allevatore che alla nascita del puledro prendeva un contributo statale, non in base alla qualità del prodotto ma così, dato a pioggia.
puleri allevati insieme alle pecore a mangiare sterpaglie, sui sassi.

ci si domanda poi perchè di aas in concorso se ne vedono sempre meno. se ne vedono meno perchè sono sottoprodotti. certo il singolo caso di allevatore super c'è anche in sardegna, che usa fattrici sportive, che seleziona i giusti stalloni anche se non ha il seme gratis, che cresce i puledri con alimentazione idonea ecc...

però nella stragrande maggioranza dei casi son cavalli che non possono competere con un allevamento scientifico come può essere quello del cavallo sportivo continentale.

ovvio che ce ne siano sempre meno. e della bio diversità non mi importa molto, se sono prodotti che nessuno vuole non ha senso continuare. o si fanno buni prodotti, ideonei all'uso sportivo (nell'endurance per esempio) oppure ciao ciao.

alex

Citazione da: PokerFace - Ottobre 23, 2014, 09:33:00 AM
.....  e della bio diversità non mi importa molto, se sono prodotti che nessuno vuole non ha senso continuare. o si fanno buni prodotti, ideonei all'uso sportivo (nell'endurance per esempio) oppure ciao ciao.

Già. Della biodiversità non importa molto quasi a nessuno; nemmeno del paesaggio; nemmeno delle culture o delle lingue tradizionali; in poche parole  di quanto il passato ha costruito (con fatica di secoli), del "patrimonio dell'umanità",  e che potrebbe essere utile in futuro. E' un'opinione maggioritaria, siamo in democrazia, è giusto che questa opinione prevalga. E... ciao ciao.
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blackhorse68

Citazione da: alex - Ottobre 23, 2014, 10:39:58 AM
E' un'opinione maggioritaria, siamo in democrazia, è giusto che questa opinione prevalga. E... ciao ciao.

Anche la democrazia ha le sue lacune.

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Wild

Il problema di noi italiani è che siamo convinti di non avere nulla di nostro e di valore e di conseguenza noj valoriziamo niente di ciò che ci appartiene sprecando ingenti investimenti nella ricerca di "cose migliori" all'estero., mentre l'estero usurpa il nostro potrimonio culturale prima di tutto, lasciamo andaee e non ci interessiamo del patrimonio ambientale e paseagistico, che non essendo vendibile a un paese estero pian piano si perde. Io concordo con Alex: le razze italiane somo delle validissime razze che andrebbero valorizzate molto molto di più, dovremmo farle conoscere,  essere noi i primi ad apprezzarne il potenziale e invece...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Wild

Scusate gli errori: sono son il cellulare... :horse-embarrassed:
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

alex

OT

Questi errori non mi succederanno mai: sono un uomo fossile privo di connessione web nel cellulare   :blob3:

FINE OT
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PokerFace

scusami wild ma non è vero neanche quello che dici tu.

gli haflinger/avelignesi? ce ne sono tantissimi, usatissimi, sono versatili in un sacco di discipline. ottimi cavallini e non solo per la montagna.

i maremmani ancora sfornano qualche soggetto competitivo, sia nella monta da lavoro, sia nel salto ostacoli (recentemente alle finali allevatoriali cavalli italiani/eccellenza ne abbiamo visti di davvero buoni di maremmani).

di murgesi ce ne sono in giro parecchi. io non li trovo particolarmente adatti a nessuna disciplina, ma vedo che comunque sono diffusi, forse perchè sono neri e quindi seguono le mode del frisone.

gli anglo arabi sardi sarebbero anche cavalli interessanti, se non fosse per l'impiego scriteriato di fattrici improponibili che ha contraddistinto l'allevamento di molti.

chiaramente per sopravvivere una razza deve trovare la sua collocazione sul mercato. poi sono perfettamente d'accordo che per fare quello che fanno la maggior parte dei cavalli in questo paese (4 andature, un giretto il weekend) sono buoni tutti. ma resta il fatto che non è redditizio allevare animali che ti verranno pagati 2 lire, proprio perchè van bene per la passeggiata della domenica o per la scuoletta. l'allevamento redditizio è o quello sportivo o quello di bellezza (cavalli di moda anche se non eccellono in alcuna disciplina). io allevatore giustamente dati i medesimi costi di gestione (terra, mangime, fieno, veterinario, strutture, maniscalco, tasse ec ec) cerco di specializzarmi in un prodotto piu remunerativo. le cose potrebbero stare diversamente solo se ci fossero contributi statali ma l'esperienza sarda ha dimostrato che il contributo statale non porta al miglioramento della qualità del prodotto. e comunque adesso come adesso non ci sono soldi per la sanità, figuriamoci se ci sono per la conservazione del cavallo. non sono ancora stati pagati i premi UNIRE a quanti nel 2012 hanno non solo prodotto i cavalli sportivi italiani ma pure li hanno portati a vincere e distinguersi nelle competizioni.... sarebbe il colmo che chi produce i buoni cavalli, che vincono, non viene pagato (e sono quasi 3 anni di arretrati.....) mentre chi produce cavalli che non hanno mercato e che sportivamente non hanno sbocchi, si piglia i soldi dallo stato....

kitiara

Citazione da: PokerFace - Ottobre 23, 2014, 03:16:39 PM
sarebbe il colmo che chi produce i buoni cavalli, che vincono, non viene pagato (e sono quasi 3 anni di arretrati.....) mentre chi produce cavalli che non hanno mercato e che sportivamente non hanno sbocchi, si piglia i soldi dallo stato....
la finalità dei due tipi di allevamenti è completamente diversa, ciò che ora il mercato reputa inutile domani potrebbe non esserlo e viceversa.
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.