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Il cavallo di razza Murgese

Aperto da old duck, Marzo 04, 2015, 02:02:10 PM

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Miky Estancia

 :love4: Spettacolare Erode dei Monti  :love4:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

zazzadelo

Citazione da: old duck - Marzo 04, 2015, 04:19:35 PM
https://www.youtube.com/watch?v=-DUzjlPUALM

Miki, la ragazza vive in Olanda ma ho trovato su you tube un video di Carletto alla Fiera di Verona 2014.


NO, in realtà vive a Roma dove lavora presso un centro ippico e dove ha trasferito il suo Carletto e anche il suo Fjord, Superguus. Carletto ha appena iniziato l'attività agonistica, lo vedremo crescere col tempo, del resto quest'anno compie 6 anni!

zazzadelo

PS: Carletto ha una sua pagina dedicata su FB, dove Jolanda carica sempre video e foto e aggiornamenti sulle sue attività.

old duck

Rhox, che bel post! Hai afffrontato uno degli argomenti più appassionanti per questa razza. Proverò a rispondere, e se scrivo castronerie, Oronzo mi correggerà.
Comincio col dire che il recupero e l'allevamento della razza cavallina delle murge è relativamente recente (sappiamo che 80 anni sono pochini) e quindi si può affermare che il lavoro è ancora tanto da fare. In questo arco di tempo l'uso del cavallo delle murge è cambiato col cambiare della società e di conseguenza la selezione si è indirizzata nel tempo a ciò che, via via, il mercato richiedeva. Si è passati da una struttura più possente per un cavallo destinato prevalentemente all'uso agricolo, ad un cavallo più snello e nevrile più adatto alla sella senza mai dimenticare di sfruttare una delle qualità più belle del murgese: la versatilità e la docilità. Per fortuna, le tre linee di sague maschili hanno permesso di allevare entro razza evitando problemi di consanguineità e dando al compratore cavalli diversi morfologicamente, a seconda dell'uso destinato dal fruitore. Per darti un'idea, oggi abbiamo un indice di consanguineità pari all'8% (Oronzo correggimiiiii) e quindi possiamo essere soddisfatti ma dobbiamo rimanere vigili per il futuro. I parametri di giudizio per la selezione dei razzatori (fattrici e stalloni) sono quelli indicati  sul sito dell ANAMF per chi avesse voglia di leggerli. Voglio però qui evidenziare pochi dati indicati per i puledri di 30 mesi:


     MASCHI                                           FEMMINE
     min - max (cm)                           min - max (cm)
Altezza garrese        155 - 168           150 - 162
Circonferenza torace   180                     172
Circonferenza stinco    20                   19

Se aggiungiamo il fatto che il cavallo murgese è considerato "tardivo" cioè che sviluppa la sua piena forma fisica verso i 4/5 anni, salta subito all'occhio il motivo per il quale vediamo cavalli morfologicamente diversi anche all'interno della stessa linea di sangue (che necessariamente deve essere "incrociata" per evitare consanguineità). E veniamo ai punteggi. Il criterio selettivo è molto rigoroso: da qui i pochi punteggi alti che hai notato. Generalmente, i cavalli che hanno conseguito il più alto punteggio, vengono acquistati dall'Istituto di Incremento Ippico che così assicura al maggior numero di allevatori di poter usufruire per le monte dell'eccellenza.
Da qui partono molte altre considerazioni che farò in seguito per non annoiarvi

Elleon! sicuramente Oronzo ti darà tutte le informazioni che desideri
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

old duck

zazzaleo mille grazie per la precisazione! Ero convinta che Jolanda vivesse in Olanda. Da quando si è trasferita a Roma?
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

zazzadelo

Dunque, se non erro nel 2013. Mi pare, ma non ricordo, che il maneggio dove si trova di base si chiami "I casali della Contessa". Da lì poi parte per fare stage.

zazzadelo
















Tutte le foto sono di proprietà della fotografa Petra Hapke. I murgesi in questione si trovano tutti presso il centro Tara, Pferd und Mensch, nel Baden Württemberg. In Germania il murgese è molto seguito ed apprezzato, grazie a personaggi come Fritz Junginger (Working Equitation) e ora questo centro.

http://www.caballo-horsemarket.com/de/pferdemarkt/verkaufspferde/25080-murgesenstute-2-12-jahre-alt/ un murgese in vendita in Germania

rhox

Mettiamola cosi Old.. A vedere il sito e il numero sempre crescente di stalloni approvati con 80 potrebbe far nascere l'idea che approvano con il minimo quasi quanto viene proposto.. Per queste chiedevo i criteri visto che quelli citati sono pochini e ho trovato poche indicazioni su come si vorrebbe avere il murgese tra qualche anno.
Per assurdo ho visto più uniformita' nel passato rispetto agli approvati degli ultimi anni, quindi mi chiedevo quale fosse la strada percorsa dall'associazione..
Ho visto foto di animali splendidi con punteggio pari ad altri presentati molto male quindi chiedevo se dietro c'e' una precisa linea allevatoriale o meno, per capire meglio
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Oronzo Marangi

Devo necessariamente fare una breve storia per far capire come stanno andando le cose oggi. I primi Cavalli delle Murge, pur essendo dei cavalli "tutto fare", non avevano la stazza dei cavalli da "lavoro" come intendiamo oggi: quindi cavalli possenti, dalle masse muscolari imponenti, alti, massicci; i Murgesi erano dei cavalli più piccolini, resistenti, che ben si prestavano agli usi più disparati.  Negli anni '70 si è cercato, purtroppo, di avere dei cavalli più "grossi" dal momento che lo scopo principale era la carne. Quindi si è fatta una selezione in quel senso, per poi tornare, per fortuna, verso la metà degli anni 80, a un cavallo dalle forme più gentili, più idoneo non solo agli attacchi, ma anche all'equitazione.Ma  se si vedono le foto (e i dati) dei tre capostipiti (Nerone, Granduca da Martina e Araldo delle Murge) potrete già notare che abbiamo tre cavalli "diversi" tra loro. Uno più piccolino e con profilo della testa più dritta (Nerone) e gli altri due più grandi con testa più montonina. Queste diversità si continuano ad avere anche oggi anche se non è detto che sia la "linea paterna" quella dominante. Ecco che quindi si potranno trovare cavalli della stessa linea, ma che sono "diversi" come struttura e come forma. I parametri su cui si stabilisce se un cavallo possa essere o no iscritto in razza come riproduttore sono, oltre a quelli canonici per tutti i cavalli (correttezza appiombi, mancanza di difetti strutturali), sono il mantello, andature, testa, sviluppo  scheletrico, portamento. Non nascondo che in più di qualche occasione l'Associazione e alcuni allevatori hanno manifestato qualche perplessità sulla uniformità di giudizio degli esperti di razza. Purtroppo, al momento, il libro genealogico è ancora in mano all'AIA, che per motivi economici, non istituisce, come da più parti richiesto,  corsi per nuovi esperti di razza o corsi di aggiornamento per quelli esistenti. Noi vorremmo che nella rassegna ci siano almeno tre giudici (e non uno solo come avviene ora), perchè così si potrà fare la media dei voti per ottenere (si spera!!) un giudizio più corretto. Poi Rhox pone una domanda "da un milione di dollari": come lo vogliamo il Murgese?!?!?! Bhe, non è facile da dirsi. Io posso dirti quale è la mia "idea" di Cavallo Murgese: un cavallo non molto grande (1,55-160 di altezza), corto, nevrile, con zoccoli forti e larghi, petto e cassa toracica ampia, testa piccolina.

zazzadelo

Citazione da: Oronzo Marangi - Marzo 10, 2015, 04:36:26 PM
Devo necessariamente fare una breve storia per far capire come stanno andando le cose oggi. I primi Cavalli delle Murge, pur essendo dei cavalli "tutto fare", non avevano la stazza dei cavalli da "lavoro" come intendiamo oggi: quindi cavalli possenti, dalle masse muscolari imponenti, alti, massicci; i Murgesi erano dei cavalli più piccolini, resistenti, che ben si prestavano agli usi più disparati.  Negli anni '70 si è cercato, purtroppo, di avere dei cavalli più "grossi" dal momento che lo scopo principale era la carne. Quindi si è fatta una selezione in quel senso, per poi tornare, per fortuna, verso la metà degli anni 80, a un cavallo dalle forme più gentili, più idoneo non solo agli attacchi, ma anche all'equitazione.Ma  se si vedono le foto (e i dati) dei tre capostipiti (Nerone, Granduca da Martina e Araldo delle Murge) potrete già notare che abbiamo tre cavalli "diversi" tra loro. Uno più piccolino e con profilo della testa più dritta (Nerone) e gli altri due più grandi con testa più montonina. Queste diversità si continuano ad avere anche oggi anche se non è detto che sia la "linea paterna" quella dominante. Ecco che quindi si potranno trovare cavalli della stessa linea, ma che sono "diversi" come struttura e come forma. I parametri su cui si stabilisce se un cavallo possa essere o no iscritto in razza come riproduttore sono, oltre a quelli canonici per tutti i cavalli (correttezza appiombi, mancanza di difetti strutturali), sono il mantello, andature, testa, sviluppo  scheletrico, portamento. Non nascondo che in più di qualche occasione l'Associazione e alcuni allevatori hanno manifestato qualche perplessità sulla uniformità di giudizio degli esperti di razza. Purtroppo, al momento, il libro genealogico è ancora in mano all'AIA, che per motivi economici, non istituisce, come da più parti richiesto,  corsi per nuovi esperti di razza o corsi di aggiornamento per quelli esistenti. Noi vorremmo che nella rassegna ci siano almeno tre giudici (e non uno solo come avviene ora), perchè così si potrà fare la media dei voti per ottenere (si spera!!) un giudizio più corretto. Poi Rhox pone una domanda "da un milione di dollari": come lo vogliamo il Murgese?!?!?! Bhe, non è facile da dirsi. Io posso dirti quale è la mia "idea" di Cavallo Murgese: un cavallo non molto grande (1,55-160 di altezza), corto, nevrile, con zoccoli forti e larghi, petto e cassa toracica ampia, testa piccolina.

Io aggiungo che è bello avere esemplari molto diversi tra loro anche per le diverse esigenze di chi lo sceglie. A me per esempio piacciono le teste importanti e i profili montonini, oltre al cavallo abbastanza pesante. La mia cavalla è della linea di Granduca da Martina. E' forte e robusta, e va benissimo per i trekking e le passeggiate sui terreni impervi, che è la mia attività principale. Io trovo sia giusto che vi siano le differenze, è un valore aggiunto...

Oronzo Marangi

Per chi invece chiedeva informazioni sul mio allevamento posso dirve che si trova tra Martina Franca (TA) e Crispiano (TA). Per chi avesse Google Earth e vuole "divertirsi" a vedere dove si trova l'azienda queste sono le coordinate:  40°39'3.89"N   17°15'7.05"E  :horse-wink: . Ma invito chiunque volesse avvicinarsi al Murgese a non visitare un solo allevamento. Poichè sono sicuro che esiste un Murgese per ognuno di noi, dovete solo girare per trovarlo!!! E  quando lo trovate, quando dallo sguardo capite che avete trovato il "vostro" cavallo, dovrete solo pensare al come e quando portarlo a casa vostra!!  :love4:

Piccola rassegna dei nuovi nati:
Leonida





Lavinia







Libera. Due paroline su questa puledra. Come vedete dalla foto ha un colore grigio. Devo ammettere che non sono molto "esperto" di nascite di Murgesi dal mantello "Capezza di Moro" (L'unica variante ammessa, che è una variante recessiva rispetto al morello). Quindi potrebbe essere una futura Murgese capezza di moro oppure, come dicono alcuni, potrebbe cambiare alla prima muta e tornare nera. Se dovesse essere confermato il mantello capezza di moro, mi mangerò le mani: fosse stato maschio sarebbe stato l'unico Murgese di quel mantello appartenente alla linea di Nerone!! :icon_eek:.







Leucotea







Oronzo Marangi



Io aggiungo che è bello avere esemplari molto diversi tra loro anche per le diverse esigenze di chi lo sceglie. A me per esempio piacciono le teste importanti e i profili montonini, oltre al cavallo abbastanza pesante. La mia cavalla è della linea di Granduca da Martina. E' forte e robusta, e va benissimo per i trekking e le passeggiate sui terreni impervi, che è la mia attività principale. Io trovo sia giusto che vi siano le differenze, è un valore aggiunto...
[/quote]

Approvo e condivido!!! :blob3:

old duck

Oronzo, ma che meraviglia  :love4: :love4: :love4:
tantissimi complimenti per questi bellissimi puledri. Libera poi è uno spettacolo.  :blob3:
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Oronzo Marangi

Dimenticato di dire due paroline sulla consaguineità. Al momento , se si prende il dato generale, non ci sono grossi problemi di consaguineità. Quel che preoccupa sono la tendenza ad aumentare, e la situazione in alcune microaree dove la % di consanguineità è particolarmente alta rispetto alla media. Questo sta a significare, senza ombra di dubbio, che la maggior parte di noi non ha dato il giusto peso a questa problematica. Quindi, d'ora in avanti, dobbiamo cercare di dare più importanza a questo fattore.
Inoltre, a Dicembre 2014, abbiamo svolto una conferenza con il Dott. Verdini (noto genetista che collabora da anni con l'AIA) in cui si ipotizza di poter effettuare i test genomici come con i bovini. In questa maniera si potrà scegliere lo stallone per le proprie fattrici in base al bisogno del proprio allevamento; giusto per capirci: se nel mio allevamento dovessi avere, per esempio, problemi con il colore del manto, allora userò come stallone un cavallo che ha comprovato in maniera scientifica migliorare quell'aspetto. Il mio problema è la testa troppo poco montonina? Bene, vado a cercare il cavallo che con i test genomici mi ha indicato essere un miglioratore da quel punto di vista. A mio avviso se riuscissimo in questa impresa (considerando che abbiamo le schede di valutazione di tutti i soggetti dal 1956 ad oggi!!!) il Cavallo delle Murge potrà fare passi da gigante!

zazzadelo