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Il cavallo da trekking

Aperto da Wild, Giugno 14, 2016, 07:16:59 PM

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Wild

Il cavallo da trekking e quello da passeggiata...esistono entità meno definite di queste?
Chi lo vuole caldo, chi freddo, chi grosso, chi piccolo, chi americano, chi italiano, di nevrile, chi tranquillo, chi morfologicamente perfetto e chi ritiene che qualche difettuccio ci possa stare...
Su una sola cosa sembrano essere tutti d'accordo: il coraggio. Il cavallo da trekking deve essere coraggioso.
E poi? Come definiamo questa entità tanto indefinita?

Inizierei col distinguere il cavallo da trekking da quello da passeggiata. Quello da passeggiata può non essere adatto per i trekking, quello da trekking sarà adatto per le passeggiate? Penso di sì, ma cerchiamo di definire le caratteristiche del cavallo da trekking e decidere quali di queste possono non trovarsi in un cavallo da passeggiata.

Per il trekking sarà più indicato un cavallo più in avanti o meglio indietro? Ovvio, dipenderà dal cavaliere, ma appunto, voi che dite, in generale?

Le prime caratteristiche che mi vengono in mente se penso a un cavallo da trekking sono:
- il coraggio
- una certa tendenza alla dominanza, ma controllata
- intelligenza
- docilità
- l'essere in mano
- appiombi se non perfetti, i migliori possibili
- buonissimi piedi
- piede sicuro
- stazza contenuta, ma sempre proporzionata al cavaliere che lo monta
- agilità
- controllabile a tutte le andature e disponibile alle richieste
- generoso
- più o meno nevrile a seconda dei gusti e delle capacità di chi lo monta, ma mai troppo indietro: deve essere un cavallo che se c'è da galoppare galoppa
- ottimo addestramento generale: le figure di maneggio e andature come il canter o il trotto riunito, sono tutt'altro che inutili in trekking
- se il proprietario è una guida equestre dovrebbe preoccuparsi del fatto che, in caso di necessità, il proprio cavallo sia montabile da molti tipi differenti di cavalieri
- desensibilizzato o di suo insensibile a rumori, cose svolazzanti o sbatacchianti soprattutto se esse si trovano sulla sua schiena.

Altro?

Col cavallo da passeggiata sarei molto meno severa:
- la stazza ha meno importanza, può essere anche un gigante alto due metri
-può avere un addestramento meno accurato e approfondito
- Può avere difettucci di appiombi
-può essere un po' più impacciato e rigido
- l'intelligenza intesa come capacità di tirarsi fuori dai guai diventa meno determinante
- sicuramente più tranquillo è meglio del nevrile.
- deve essere tendenzialmente più docile e paccioso di quello da trekking: in passeggiata è più facile incontrare gente in gita e spesso bambini, cani e chi più ne ha più ne metta.

Inoltre forse è più facile trovare cavalli di determinate razze nei trekking rispetto alle passeggiate.

Voi che ne pensate?

Vi sono razze che, coi loro pro e i loro contro, meglio rispondono ai requisiti del cavallo da trekking?
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

rhox

Definisci passeggiata e trekking, poi forse si possono fare distinzioni...  :horse-wink:

Personalmente non vedo differenza tra i due perché le situazioni che si possono presentare sono perfettamente uguali, forse solo con una cadenza differente  (siamo sicuri che in un trekking di 4 giorni in pianura padana ci siano molte più difficoltà che 2 ore di passeggiata in montagna?)

Boh, io sono dell'idea che il cavallo deve essere adatto al suo lavoro e il cavaliere deve conoscerlo e adattarsi di conseguenza..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Ina:)

Citazione da: rhox - Giugno 14, 2016, 07:39:20 PM

Personalmente non vedo differenza tra i due perché le situazioni che si possono presentare sono perfettamente uguali, forse solo con una cadenza differente  (siamo sicuri che in un trekking di 4 giorni in pianura padana ci siano molte più difficoltà che 2 ore di passeggiata in montagna?)

Boh, io sono dell'idea che il cavallo deve essere adatto al suo lavoro e il cavaliere deve conoscerlo e adattarsi di conseguenza..

:quoto:

Wild

La passeggiata ha durata più breve, sentieri pianeggianti, larghi e piuttosto semplici e si svolge, come dice al termine, interamente o quasi al passo.

Il trekking è più impegnativo o per la sua durata o per la difficoltà dei sentieri che possono essere pianeggianti, collinari o montuosi (si consideri di non poter cambiare cavallo in base alla topologia dei sentieri perché la maggioranza ne possiede uno solo). I sentieri nei trekking sono più stretti, lunghi e, a volte, ripidi. Il trekking, pur svolgendosi prevalentemente al passo, prevede che si cambi andatura più di frequente a seconda delle possibilità offerte dal terreno. Nel trekking è più frequente incontrare ostacoli naturali come alberi caduti, rami bassi, pietraie, strapiombi, guadi ecc.


Citazione da: rhox - Giugno 14, 2016, 07:39:20 PM

Boh, io sono dell'idea che il cavallo deve essere adatto al suo lavoro e il cavaliere deve conoscerlo e adattarsi di conseguenza..

Ok, su questo siamo d'accordo, ma la domanda è, come deve essere un cavallo per essere adatto a questo tipo di lavoro piuttosto che al lavoro in campo? E c'è una differenza tra cavallo Trekker e cavallo passeggiatore? (A questa domanda so che hai già risposto, era solo per specificare...)

"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

rhox

Quindi se io abito in collina o in .montagna faccio trekking si 1 ora perché non ho sentieri aperti e pianeggianti? O se a me piace uscire e galoppare tanto in campagna che cosa faccio?  :horse-wink:
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

Io propongo un criterio molto semplice: deve essere allenato.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Wild

Citazione da: rhox - Giugno 14, 2016, 08:12:49 PM
Quindi se io abito in collina o in .montagna faccio trekking si 1 ora perché non ho sentieri aperti e pianeggianti? O se a me piace uscire e galoppare tanto in campagna che cosa faccio?  :horse-wink:

Questi sono situazioni in cui scegluerai il cavalli in vase alla zona in cui vivi e a qual che ti piace fare.

Ai fini del topic potremmo parlare quindi di trekking come disciplina, restringendo quindinil campo a quei trekking di più giorninin cui si ha un percorso da seguire e si viene valutati per la propria perfoemance durante il percorso, le uscite di più giorni e i trekking in autonomia. E chiamare "passeggiata" tutto il resto.

Non lo so, personalemnte se dico "faccio passeggiate" voglio dire uno cosa diversa da "faccio trekking". La passeggiata prendo il cavallo e esco, posso improvvisare, farlo per puro piacere, il trekking presuppone che io mi alleni seguendo un programma per poi riuscire a reggere l'impegno di trekking sempre più lunghi e complessi.
La passeggiata posso svolgerla sempre nella solita zona, il trekking prevede di cambiare terreno, inteso sia come tipologia di terreno, sia come zona.

Magari è solo un'idea errata che mi sono fatta...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Wild

A volte sul web vedi annunci di vendita di PRE da trekking,  ad  esempio, possibile ? Io sapevo che avessere piedi piuttosto fragili...
Ovvio che tutto si puó fare, ma dove è più probabile trovare caratteristiche adatte alla campagna e quali sono queste caratteristiche?
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

rhox

Mah, io dopo tanti anni di equitazione di campagna ritengo che ci sia più il cavaliere che fa la differenza sul cavallo e le ore in sella..
Ho visto cavalli che sulla carta erano pessimi per la campagna perché paurosi finire a farla senza grossi problemi perché chi era sopra compensava il tutto. .
Oppure cavalli caldi imparare benissimo a regolarsi macinati km..

E spesso conta più l'individuo che la razza: un Pre può essere adatto anche se la razza mediamente ha brutti piedi  (quanti quarter vedi in campagna? E neanche li si scherza coi piedi brutti)
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Wild

Sul fatto che conti più l'individuo e che il cavaliere sia, nella maggioranza dei casi, determinante non hi dubbi. Però se io mi trovoad esempip  da un commerciante e per me un cavallo vale l'altro perchè non ne conosco nessuno e lui inizia a propormi cavalli da trekking, ho un modo per regolarmi? Cioè ho dei criteri per capire se quei cavalli potrebbero esseree realmente adatti o no, così a occhio e dopo una prima prova in campo?

Sui QH c'è una bella discussione tra chi li apprezza e chi no in trekking, proprionper i piedi...eppure...eccoli lì. Fatto sta che tra loro e un bardigiano, è più probabile che il bardigiano sia avvantahgiato.

Discissione anche sul lungo giuntato e il cortogiuntato: il primo è più comodo per il cavaliere, ma il secondo è più solido e, potrebbe essere migliore sui terreni più impervi e acciddntati.

Discissione anche sul grosso e sul piccolo: il grossozsembra dare più sicurezza, ma sul piccolo ci sali e scenfdi meglip e prendi meno rami in testa,. Nei sentieri stretti inoltre è avvantaggiato il piccolo.

Addirittura qualcuno discute sulle balzane! Balzane sì, perchè non cambiamo nulla, balzane no perchè il piede bianco è più fragile...

Insomma, perchè non si riescono a trovare criteri che distinguano un cavallo da trekking da un qualunqie cavallo? Un cavallo adatto al dessage o al SO o al trail o al raining, siamo in grado di vedere che sono adatti ognuno alla propria disciplima. Per ol trekking no, eppure non vedo disciplina più impegnativa...allo stesso tempo, per esperienza, stento a credere che un cavallo da morfologia o performance se la caverebbe bene in trekking e sarebbe in grado di tenere il passo dinun Monterufolino, ad esempio o di un argentino...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Kimimela

e' vero che un trekking e' molto piu impegnativo di una passaggiata ma in entrambi I casi ci vuole un cavallo affidabile e serio.
la razza poco importa, bisogna guardare il carattere e l'addestramento.
per l'equitazione di campagna io preferisco un carattere freddo (e infatti ho due cavalle molto calde  :firuu: ) ad ogni modo la cosa fondamentale e' che siano "in mano" altrimenti e' solo pericoloso uscire.
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

rhox

Bah per me queste caratteristiche sono spesso questioni personali..

Se vai da un commerciante non puoi pensare di capire se è buono per trekking perché è il lavoro che lo fa adatto o meno.. non basta 1 o 2 ore per valutare il carattere e il fisico del cavallo, quindi se adatto o meno a cosa cerca il cavaliere
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Kimimela

beh partiamo dal presupposto che IO dal commerciante non ci vado :horse-wink:
detto questo, non sono  questioni personali perche' chiunque ami l'equitazione di campagna desidera divertirsi in sicurezza...pertanto suppngo che magari si orienti verso un cavallo tranquillo piuttosto che verso uno sclerato.
e' vero che in 1/2 volte non capisci fino in fondo come puo' essere un cavallo ma un'idea te la fai
La Medicina (Canto Apache)
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alex

Penso che chi offre un "cavallo da trekking" intenda, traducendo, "cavallo che non sa fare niente di particolare"; un po' come il "cavallo da passeggiata" ma detto in modo più suggestivo  :horse-wink:

Nel trekking a cui ho partecipato molti anni fa, Palmanova-Roma, l'organizzatore, molto esperto, aveva fornito un unico requisito: che prima della partenza, il cavallo fosse adeguatamente allenato; in particolare aveva raccomandato che per parecchi giorni fosse portato in campagna e fosse in grado di fare almeno un'ora di buon trotto di seguito. Non aveva dato alcun altro requisito, nè di razza nè di stazza nè di carattere nè di esperienza.

Ovviamente la raccomandazione non è stata seguita da tutti, e chi non l'ha seguita si è trovato con il cavallo "in crisi" nei primi giorni. Superata la crisi, tutti ce l'hanno fatta senza problemi - arrivando a destinazione in condizione uguale, o migliore, della partenza.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

AnnaQ

Questo topic mi fa capire che ogni tanto ci si riesce ad astrarre anche dalle cose più banali.

Che cos'è un cavallo? Un erbivoro predato.
Che fa tutto il giorno? Mangia erba scappando.
Cosa sarà quindi la cosa che gli viene meglio? Arrampicarsi sugli alberi? Nuotare? Cacciare topi? Pulirsi le ali? Andare a zonzo per il mondo?

Io voterei per l'ultima. Viene da sè che il cavallo da trekking deve semplicemente essere un cavallo. Certo deve essere sano dalla testa (=no pazzo furioso) ai piedi (=no piedi schifosi), morfologicamente corretto e allenato. Ma per quale disciplina non si ricercano queste qualità?

Non ci sono razze specifiche semplicemente perchè ogni cavallo è atavicamente capace di fare un trekking. Ci sono razze selezionate per le altre discipline perchè in natura i cavalli non spinnano, saltano e piaffano dalla mattina alla sera. Poi ci saranno singoli soggetti meno portati (troppo paurosi, poco resistenti, incapaci di stare con altri cavalli, e così via) e più portati all'interno di ogni razza.

Con questo non voglio assolutamente sminuire il trekking wild  :horse-smile: ma solo dire che per farlo bene occorre un buon cavallo come in qualsiasi altra disciplina
And but for the sky there are no fences facing