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Osteopata , istruzioni per l' uso

Aperto da Bubba, Dicembre 08, 2016, 11:18:33 AM

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MixRoyal

personalmente ho riscontrato buoni risultati dopo il trattamento dell'osteopata sui miei due trotter, uno dei due non riusciva ad andare in distensione, nemmeno con l'utilizzo di redini ausiliarie alla corda; dopo il trattamento ha iniziato a riuscirci senza alcun aiuto, in capezza e anche a sella. :) :happy_birthday-736:
"We can judge the heart of a man by his treatment of animals..."

Kimimela

presente!
ogni 6 mesi faccio trattare Africa in quanto necessita di essere sbloccata a livello anche e cervicale sinistra.
lei ne ha bisogno in quanto si irrigidisce e lavorarla bene non e' sufficiente.
d'altra parte io vado dall'osteopata una volta al mese...da quasi 8 anni  :horse-scared:
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Melis

io sottoponevo il nanetto a trattamenti periodici, ho sempre notato benefici, ma non sempre erano duraturi.

L'idea che mi son fatta comunque è che

A) non tutti gli osteopati sanno quello che stanno facendo (e soprattutto cosa ti serve, a te e al cavallo)
B) per vederne i benefici realmente, il cavallo dovrebbe essere in lavoro, lasciatemi dire "pesante". è ovvio che chi non esige e non mette sotto pressione, non vedrà gli stessi benefici di chi invece lo fa.
C) L'osteopatia non è nulla senza un seguito. Ovvero, un osteopata capace darà anche dei consigli su come riscaldare il cavallo, come lavorarlo per risolvere determinate rigidità. Ignorarli rende il trattamento inutile. Così come non posso sperare in miracoli dopo il trattamento se poi inchiodo il cavallo in "quella posizione lì".

Melis Yalvac Equine Photography - www.melisyalvac.com

Nefferit

l'osteopata che è venuto per la mia cavalla. non esce a trattare cavalli di persone che poi non se ne occupano più.

segreto

Scusate, ma qual'è la qualifica di un osteopata che opera sugli equini? Chiedo perché non ne conosco.
Intendo: lui cos'è? Un medico, un fisioterapista, o cosa? Esistono scuole riconosciute per quel ruolo?
Sarà mica un autoreferenziante, avrà qualche "cancello" da passare, o no?

Segreto

Giada88

Quello che viene da noi é un vet ed ha fatto corsi di specializzazione.

In Italia, comunque, non é riconosciuta nè la figura professionale dell'osteopata, né quella del fisioterapista per equini.
Thoroughbred is not just a horse, it's an adventure.

bionda

Non è richiesta nessuna qualifica. Se cerco con Google "osteopatia bufala", il primo link che mi esce è questo, e dice quasi tutto, ma ovviamente chi ama credere a queste cose non lo leggerà: http://medbunker.blogspot.it/2016/01/osteopatia-e-chiropratica-scienza-o.html
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

bionda

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
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Kimimela

anche il mio e' un medico veterinario specializzato in osteopatia...
La Medicina (Canto Apache)
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segreto

Non posso che ringraziare Bionda per i link: non sapevo neppure che esistesse un simile universo.
Ora che mi son fatto due risate torno a cercare di annodare una capezza di corda. Ho già disfato tutti i nodi tre volte.
La capezza non riuscirò a farla, ma ora le mie dita sono scioltissime: ho inventato la nodoterapia e cercherò di "venderla" come approfondimento di un qualche metodo di equitazione naturale.
Prometterò a tutti una mano leggerissima e dita chiacchieranti con la bocca del cavallo. Come auspicava quel francese là, gran cavaliere, che è andato a Calcutta in canoa (Jd'O?).

Segreto

silviasco

Io sono tendenzialmente molto scettica sulle "medicine alternative", ma per dovere di cronaca devo riportare che qualche anno fa ho sofferto di episodi di vertigine piuttosto seri. In quel frangente, furono i medici "ufficiali" (otorinolaringoiatra e neurologo) a non capire nulla delle cause del mio disturbo (purtroppo le vertigini sono una di quelle patologie per cui spesso non è nota una causa, e le poche cause certe sono cose poco simpatiche come tumori del nervo acustico o del cervello), e ad avere un atteggiamento poco corretto (soprattutto il neurologo mi dismise con una diagnosi di "otolitiasi", nonostante il test diagnostico specifico fosse negativo!). Ero molto preoccupata perché, documentandomi, appresi che in casi di vertigini gravi a causa non nota la medicina "ufficiale" propone il taglio del nervo cocleare, o la distruzione chimica delle cellule ciliate responsabili della percezione dell'equilibrio: in pratica, l'equivalente di una amputazione. Su consiglio di una dottoressa mia conoscente, mi rivolsi ad un osteopata. Lui si accorse, non ditemi come, che gli occhiali da vista avevano un ruolo in tutto ciò. Riscontrava delle differenze se li portavo o no, e mi consigliò di usare le lenti a contatto per un po'. Decisi di rivolgermi a un ottico, che mi confermò che erano ormai disallineati con l'asse ottico, una cosa di cui in qualche modo mi ero già accorta da tempo ma non ero riuscita a identificare con certezza; e me li rifeci nuovi. Nel frattempo feci un lungo periodo solo con le lenti a contatto, e i sintomi migliorarono fino a divenire rari, e scomparire.
Ora, le vertigini sono anche un po' così, succede che vanno e vengono (quelle senza cause certe), e sono consapevole che potrebbero essere passate anche per conto proprio, e che magari fra un mese tornano (spero di no, corna facendo). Ma a me torna l'idea che il disallineamento degli occhiali mi avesse alterato la postura e mandato in qualche modo in tilt il sistema dell'equilibrio, e se non fosse stato per l'osteopata non avrei risolto. In ogni caso non è che l'osteopatia mi ha guarito, ma mi ha aiutato a identificare una possibile causa ed a rimuoverla, una causa che nessun medico ufficiale avrebbe pensato di considerare.
Per inciso, durante i trattamenti lui ha ipotizzato, sulla base di quel che sentiva, altre patologie, mi pare disturbi digestivi, che non ho e quindi ho risposto di no, e la cosa è finita lì.
Cosa concludo? Che nel dubbio, e soprattutto per cose strettamente connesse all'apparato muscolo-scheletrico, io l'osteopata lo sentirei. Magari non per una gastrite, ma sarei curiosissima di vedere, ad esempio, se risolvesse la sinusite cronica di mio marito (ho sentito almeno due persone che hanno risolto la sinusite grazie a trattamenti osteopatici). Se riesco a convincerlo ad andare si vedrà  :icon_rolleyes:
Una rondine non fa primavera, si sa, ma in certi casi tentar non nuoce, se non al massimo al portafoglio  :firuu:
Penso che applicherei lo stesso principio per un cavallo, quindi, magari badando a che sia anche un vet possibilmente.

alex

Immagino che segreto si riferisse al sito "debunker" (debunker è colui che "svela l'inganno". C'è una breve voce su wikipedia sull'argomento, la considero molto equilibrata perchè prende in considerazione anche la critica al debunking; sono temi che hanno a che fare con le credenze e con l'atteggiamento verso le credenze, e se si esagera nell'entusiasmo si rischia lo stesso errore che potrebbe commettere chi è ateo militante; ossia, quella di cadere da una credenza a una credenza opposta, da una religione assunta come certa a un'altra religione (l'ateismo) ugualmente presa come certa.

Molto migliore un atteggiamento ragionevolmente agnostico; io penso che in medicina nelle nozioni scientifiche vi sia molto di vero, ma non tutto (e chi di scienza lo capisce lo sa già, la ricerca continua serve proprio a correggere gli errori); nelle medicine alternative c'è molto di falso, ma non tutto (purtroppo molte medicine alternative non lo ammettono).

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

segreto

@ Alex:
Ahimé, Alex: non è questa la sede ma penso tu meriti una risposta che vuole essere un invito alla cautela semantica.
Il contenuto del termine "religione" è abbastanza condiviso e preciso: presuppone atteggiamenti e soprattutto effetti che è ben difficile riscontrare nell'universo dell'ateismo.
i due termini implicano realtà di pensiero con meccanismi diversi, aspettative diverse, risultati diversi.
L'opzione agnostica che tu suggerisci è certo più cauta (non credo si possa usare il termine "ragionevole") e lascia spazio a tutto.
Inoltre "ateismo" non è il contrario di "religione". Ateismo è il contrario di teismo, come ben sai.
Forse il contrario di "religione" è "laicismo" in senso russelliano.
Quanto al credere, mi piace pensare che il mondo non si divida tra "chi crede" e "chi non crede", ma, in ultima analisi tra chi pensa di avere un'anima e chi pensa di non averla. Io, come molti, penso di non averla.

Segreto

carodubbio

Racconto un fatto;

il gestore di un maneggio dove vado di rado per il fatto che mi resta fuori mano, ha preso in regalo un PSI scarto della pista che dopo una corsa dove ha vinto si è stirato un tendine, non avendo ne fretta ne capacità di stare in sella a un soggetto da corsa che fa? nel primo periodo lo a tenuto fermo , poi lo faceva sellare saltuariamente da un ragazzo semi professionista, una volta tornato in condizione per tenerlo in forma da corsa lo lavora con una macchina.

Metodo vecchoi dalle nostre parti, 1 guida l'auto , il 2 tiene il cavallo in capezza con la lunghina , si fa di regola un trotto da lavoro .

Il cavallo è tornato a vincere in pista.

Allora i danni chi li fa? chi ci sta sopra :ciao:

carodubbio

Citazione da: carodubbio - Dicembre 17, 2016, 01:08:30 PM
Racconto un fatto;

il gestore di un maneggio dove vado di rado per il fatto che mi resta fuori mano, ha preso in regalo un PSI scarto della pista che dopo una corsa dove ha vinto si è stirato un tendine, non avendo ne fretta ne capacità di stare in sella a un soggetto da corsa che fa? nel primo periodo lo a tenuto fermo , poi lo faceva sellare saltuariamente da un ragazzo semi professionista, una volta tornato in condizione per tenerlo in forma da corsa lo lavora con una macchina.

Metodo vecchoi dalle nostre parti, 1 guida l'auto , il 2 tiene il cavallo in capezza con la lunghina , si fa di regola un trotto da lavoro .

Il cavallo è tornato a vincere in pista.

Allora i danni chi li fa? chi ci sta sopra :ciao:

La MORALE di questo fatto è la seguente:

i cavalli in natura sono delle prede, l'unica loro arma vincente resta una fuga veloce e potente, per restare in forma la natura gli ha donato doti particolari che l'uomo per vari motivi li porta all'eccesso,

ma i cavalli si curano da soli dalle loro malattie basta non continuare a rompere le scatole di continuo, il tempo cura ogni dolore al cavallo se questo  è messo in grado di autogestire i suoi movimenti. :ciao: