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Della morfologia del cavallo e del suo uso

Aperto da Nicola, Giugno 21, 2012, 11:20:23 AM

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Nicola

Provo a riproporre un tema a me caro....con la speranza di trovare qualche nuovo spunto.

Mi sono messo ad analizzare le immagini che circolano, ad esempio su:

Iconografia del corsiero napolitano

François Robichon de La Guérinière

François Baucher

Cosa accomuna questi cavalli, secondo la mia osservazione?

- Muso piccolo e tendenzialmente arabeggiante
- Spalla inclinata
- Attaccatura del collo molto alta
- Arti molto sottili
- Posteriori potenti

In sostanza sembrerebbero cavalli arabi, o derivati molto prossimi

Molto simili, nell'iconografia, sono anche i cavalli del Generale de l'Hotte, che nelle questioni scrive:

L'energia, l'elasticità e la franchezza di azione del cavallo è determinata dalla sua percentuale di sangue che lo apparenta più o meno strettamente alle razze "nobili": - quella araba e quella di purosangue inglese.

Nuno Oliveira ha esaltato le caratteristiche dei cavalli lusitani, che, in effetti, sono ben più vicini all'arabo di quanto non lo siano le "moderne" razze utilizzate nel dressage.

Ed in ultimo Odin, il cavallo che diede notorietà a Karl, è iberico

Ed allora mi chiedo, se Maestri riconosciuti dell'equitazione "dotta" di ieri e di oggi, si sono affidati a cavalcature arabe o iberiche (ed il ceppo è comune in ogni caso), occorrerebbe verificarne i motivi, e studiare più approfonditamente le indicazioni morfologiche che provengono dagli scritti dei succitati cavalieri.

Cosa ne pensate?
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Dal libro di Cavendish, Duca di Newcastle, un'immagine utile anche per valutare assetto, sella, ecc; non è più monta medioevale, è l'alta scuola della prima metà del 1600:



Qui trovate la collezione di tutte le interessanti, e famose, stampe contenute nel libro.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Nicola

In sostanza io mi sto interrogando sul fatto che l'odierno mondo equestre sembra aver selezionato razze molto differenti dai canoni morfologici dettati dai cavalieri che ho citato.

La domanda è: dipende dalla perdita di un patrimonio di conoscenze, oppure è una, più o meno passeggera, moda?
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Muriel

Moda. Può darsi.
Ma grazie a dio non ci si e' fossilizzati. Sono nate nuove razze, nuovi incroci, e nuovi scopi, nuove necessita lavorative e di attivita che deve svolgere il cavallo. Nuovi continenti con peculiarità di territorio e dunque necessita di adattamento di razze conosciute e sorgere di razze nuove o razze conosciute modificate al bisogno. Dunque anche l'allevamento cambia a secondo delle necessita del momento.

Nicola

Sarà ma non mi pare che siamo di fronte ad una evoluzione:

Il dressage olimpico, ad esempio, è sotto il dominio delle razze tedesche che hanno morfologia, attitudine ed impulso di molto diversi dai cavalli "amati" da Baucher o, più di recente, da Oliveira.

I cavalli iberici trovano oggi il loro maggioritario impiego negli spettacoli equestri (dalle più nobili Vienna e Jerez alle meno blasonate), e l'arabo è assolutamente escluso dalle manifestazioni/competizioni incentrate sull'addestramento.

Eppure sono le razze più vicine all'ideale "classico" 
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

piciopacio

#5
La monta inglese e i cavalli inglesi presero piede, in Europa come in America, nella prima parte dell'ottocento se non si fossero imposti quel modo di montare e quei cavalli - probabilmente - non  sarebbero nati Baucher e d'Aure, il salto ostacoli, lo steeple chase, il completo ecc. ecc.

Il cosidetto "purosangue inglese", che tutto è tranne che "puro", deve questo nome ad una traduzione errata francese della parola "thoroughbred" che significa: - "allevato con cura, ben selezionato", bene, questo magnifico cavallo, da quel tempo in poi, ha "migliorato" tutte le razze da sella destinate ad attività sportive, dressage compreso; dunque praticamente tutte le razze che vanno per la maggiore oggi risentono - in percentuali diverse - della introduzione di PSI.

Una razza, animale o vegetale che sia, quando è persa è persa, la si può ricostruire ma non è la stessa cosa, vedi il tentativo fatto vicino Sorrento riguardo il cavallo napoletano.

Per rispondere a Nicola, la "moda" dura da 200 anni, dunque non la chiamerei più una moda; anche nelle razze iberiche - che pure hanno conservato molte delle caratteristiche antiche - è stato introdotto l'arabo e il PSI, in quanto ai frisoni, non li considero lalli da sella nell'accezione intrinseca del termine, sono carrozzieri, devono il loro successo in questa versione - oltre che alla loro bellezza ed imponenza - ad alcuni film e pubblicità televisive.

vedo ora l'intervento di Nicola: -
Baucher, amava/addestrava ogni tipo di lalli, Partisan il suo miglior prodotto era uno PSI, Oliveira, essendo portoghese dava la preferenza ai lusitani, ma ebbe anche di anglo arabi e meticci iberici presi dalle corride.



old duck

io credo che il Cardre Noir e la Reale Escuela del Arte Equestre facciano ben più di spettacoli equestri: doma classica e Alta Scuola
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Nicola

Citazione da: old duck - Giugno 21, 2012, 05:28:28 PM
io credo che il Cardre Noir e la Reale Escuela del Arte Equestre facciano ben più di spettacoli equestri: doma classica e Alta Scuola

Do alla definizione di "spettacolo equestre" la più alta accezione possibile, la medesima definizione la attribuirei con estremo rispetto alle esibizioni di Baucher, alle performance circensi di Oliveira, a Bartabas, al Cadre Noir e alla Real Escuela, che peraltro definiscono essi stessi le loro esibizioni spettacoli.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Muriel

Citazione da: Nicola - Giugno 21, 2012, 05:01:28 PM
Sarà ma non mi pare che siamo di fronte ad una evoluzione:

Il dressage olimpico, ad esempio, è sotto il dominio delle razze tedesche che hanno morfologia, attitudine ed impulso di molto diversi dai cavalli "amati" da Baucher o, più di recente, da Oliveira.

I cavalli iberici trovano oggi il loro maggioritario impiego negli spettacoli equestri (dalle più nobili Vienna e Jerez alle meno blasonate), e l'arabo è assolutamente escluso dalle manifestazioni/competizioni incentrate sull'addestramento.

Eppure sono le razze più vicine all'ideale "classico"

Gli ideali cambiano nei secoli. Anche le donne erano preferite cicciotte in passato. Ora e' l'opposto.

old duck

OK Nicola! Troppo spesso invece "spettacolo equestre" viene ridotto e sminuito di significato. Così mi piace! :occasion14:
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Nicola

Citazione da: piciopacio - Giugno 21, 2012, 05:25:02 PM

vedo ora l'intervento di Nicola: -
Baucher, amava/addestrava ogni tipo di lalli, Partisan il suo miglior prodotto era uno PSI, Oliveira, essendo portoghese dava la preferenza ai lusitani, ma ebbe anche di anglo arabi e meticci iberici presi dalle corride.

Due considerazioni:
Partisan, dall'iconografia, pare molto più simile ad un arabo....mah
Oliveira, in esibizioni pubbliche, a mia memoria ha presentato sempre, o quasi, cavalli lusitani

Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

DivinityOfDarkness

Citazione da: Nicola - Giugno 21, 2012, 11:20:23 AM

Mi sono messo ad analizzare le immagini che circolano, ad esempio su:

[.....]

In sostanza sembrerebbero cavalli arabi, o derivati molto prossimi

Molto simili, nell'iconografia, sono anche i cavalli del Generale de l'Hotte [...]



Io credo che basarsi sull'iconografia e sulle stampe sia oltremodo fuorviante. Misure, proporzioni... è come se ci si basasse sul'arte antica greca per immaginare l'aspetto degli antichi greci. Sarebbe inesatto, visto che l'arte greca non rappresetava il reale, bensì l'ideale.

Basandosi su quelle stampe, i cavalli dell'epoca erano microcefali, insellati e culturisti...
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Nicola

Questo, ammesso che la riproduzione sia "abbastanza fedele" era Partisan
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Nicola

In termini morfologici sembra molto più un arabo di un psi......
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

piciopacio

Da: - http://butler.cc.tut.fi/~fabre/ratsastajat/BAUCHER_FR/BaucherChevaux.html#Chevaux

Ecco chi era e come era Partisan: -

Bai-châtain, avec une étoile en tête, pur sang, avait une construction légère et des formes élégantes. La greffe de l'encolure, le port de queue ne laissaient rien à désirer. Le cheval, dans son ensemble, était des plus séduisants. Venu d'Angleterre, il avait été payé un gros prix à son arrivée en France. Lorsque, pour 500 francs, Baucher s'en rendit acquéreur, le cheval avait été perverti dans les allures, autant que dans son caractère.


Ecco a cosa era stato addestrato Partisan: -

- Transition du piaffer précipité et près de terre au piaffer le plus noble, lent, élevé et merveilleusement rythmé
- Trot en arrière
- Arrêt instantané, avec une épaule au soutien, en marchant de deux pistes
- Balancer du devant
- Reculer au galop
- Changements de pied au temps
C'est sur Partisan que Baucher pratiquait tout d'abord ses essais, et le maître me disait que, si ce cheval, bien âgé lorsque je l'ai connu et monté, avait le don de la parole, il étonnerait fort, en faisant connaître les moyens, si divers, auxquels il avait été soumis
(Voir, pour comparaison, les commentaires de Jules Janin sur Baucher et Partisan et ceux recueillis par Armand Charpentier, ci-dessous)


Ecco l'epitaffio che Baucher scrive per la morte di Partisan: -

LA BELLEZZA E' SVANITA, IL RITMO SI E' SPENTO: - OH, MIE DOLCI ILLUSIONI !...ADDIO !!