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L'anfibio e lo zufolo.

Aperto da raffaele de martinis, Gennaio 19, 2019, 03:51:33 AM

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raffaele de martinis

Anfibio: non mi riferisco allo scarpone per il PLOCCIO, nemmeno al mezzo da sbarco militar, manco alla rana, alla raganella e alla salamandra, men che mai al cognome del noto produttore di tortellini che di nome fa Giovanni, ma al suono schioccante che si fa colla lingua per incitare lo lallo che - in gergo equestre - si appella col nome di un anfibio: rana, appunto.

Perché sto pipponcino?
Ho scoperto che l'anfibio è usato dal Canada alla Terra del Fuoco, dall'Islanda al Giappone, dalla  Siberia al Marocco.
Assieme allo anfibio fa il globe trotter - in maniera indissolubile - lo zufolo, detto con altra palabra il fischio.

Eh già, l'homo fa la rana per incitare et fischio per quietare lo lallo a tutte le latitudini et longitudini... qualo è il motivo? Se c'è un motivo.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Luna di Primavera

(T'è proprio piaciuto questo termine "ploccio"!)

La domanda è lecita, e interessante. La risposta non la so, però se mi concedi un tentativo, possibilmente non classificandolo subito come stupidaggine, magari potrebbe avere qualcosa a che vedere con lo sfuggente senso dell' "energia" e del ritmo: crescente e stimolante quando si fa la rana e descrescente e rilassante nel fischio lungo e basso. In effetti quel che vuoi comunicare al cavallo con rana e fischio è più un cambiamento di stato d'animo che un comando vero e proprio.
Non so eh, sono idee così pour parler.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

raffaele de martinis

Mia cara, il vostro affetionatissimo non si inventa niente, riprende sempliciemente quello che VOI scrivete, ad esempio LALLO, era un termine in uso tra di voi, assieme a puccipucci e pelosetto, anca cavagliere era usato da una utante convintissima dell'esistenza della cavaglieria, così come scomodità, fastidio, sgambata ecc. ecc. ma quelo più forte fu: topa, una utante ci informava dell'arrivo della sua nuova "topa" ed era impaziente di mostrarcela... ho conservato come pretioso cimelio tutta la surreale conversazione alla quale partecipai con magno sollazzo decameronico.

PLOCCIOo non so da quale dialetto derivi, di sicuro ha la stessa sigificatio di plocchio, picio, pacio (piciopacio   :horse-wink: ), paciugo tutte palabras onomatopeiche che rimandano al suon della fanga che si attanaglia e si stanaglia ai pedi barefutti dei vostri lalli...

Per rana et zufolio, credo che sei tu sia completamentye fuori strada...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

https://www.focus.it/comportamento/psicologia/la-paura-di-ragni-e-serpenti-e-davvero-innata

Se avete la patientia e l'interesse di leggere quanto sopra, capirete immediatamente il perché la rana fa scattare in avanti il lallo (lospaventa) mentre il fischio, il borbottìo, il canticchiare lo tranqullirizza.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Luna di Primavera

Non so Raffaele, parla di paura atavica per la nostra specie mica per i cavalli.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

raffaele de martinis

#6
Infatti, stranamente tutte noi siano animala, al pari dei ramarri, dei tafani, delle cinciallegre e dei cercopitechi.
Nel nostro corredo genetico conserviamo delle informationi innate essentiali per la sopravvivenza della specie.
I ragni e i serpenti erano e sono magno periculo nelle lussureggianti foreste di 8 miglioni di anni fa dove vivevano i nostri proproprogenitori, che li fuggivano o li accoppavano.

Plobabilmente, anche in quel periodo si è sviluppata la nostra innata paura del vuoto, cadere da un albero di 30 metri non era e non è igienico.
Stranamente, i nostri cugini scimmieschi hanno queste stesse nostre stesse "fobie" provate sperimentalemente in serie accademie scisciscientifiche.

A proposito di vuoto, lo sapevate che agli initii del 900, quando si cominciò a costruire verso l'alto, si scoprì che delle tribù di nativi non avevano paura del vuoto e furono loro a fare da "apripista" per la costruzione dei gratacieli di Niuiorc e Cicago:


Solo a veder sta foto, i testicoli mi son arrivati nello stomaco !!

Plobabilmente, in quele tribù - che vivevano nella zona del granchenion - il gene della paura del vuoto è scoparso o si è modificato dato che la ggente era costretta ad arrampicarsi su costoni ripidi et altissimi.
Gli scisciscienziati non ci hanno ancora spiegato per bene il come avvengono sti meccanismi, che, se esistono nell'uomo devono esistere in milla altre specie e, siccome mi interessavo di lalli, ci ho ragionato su e son giunto a questa lieta conclusione... attenzione sta cosa è una mia deduzione personale, non l'ho appresa da nessuna parte, questo non esclude che milla altre persone siano giunte alle mie stesse conclusioni cognoscendo i lalli e facendo funzionar le meningi.

I lalli, come tutti i grossi mammiferi son seguiti da un piccolo stormo di uccelli, nomati genericamente bufanghe e aironi guardabuoi... Oddo ha il suo stormo personale di piccioni (una ventina) che appena lo vede avvicinarsi al trugolo delle granaglie scende in picchiata per raccogliere, accuratamente la biada che cade fuori dalla mangiatoia.
Ogni tanto ne trovo uno spiaccicato per terra, si tratta di un piccionicidio involontario, già, perché i lieti volatili si affannano a rubarsi l'un l'altro gli appetitosi granelli di mais, tra gli anteriori dello lalloo che prima o poi ne calpesta uno in maniera letale.

A questo punto, è chiaro a tutte voi perché dalla Cina all'Islanda, per tranquillizzare il lallo si usa il fischio, il dolce borbottio, il "ronron" così lo chiama JDO.

Questi suoni ricordano all'animala equino quello degli augelli che sono semper intorno a loro alla ricerca di vermi, insetti, semi... se gli augelli zittiscono o peggio volano via, vuol dire che qualcosa non va, una tigre coi denti a sciabola si aggira nei paraggi oppure è in avvicinamento una banda di neanderthal col chiaro intento di farlo a pezzi.

Dunque, per motivazioni ancestrali, fissate nei cromosoni, il fischio, lo zufolìo vuoglion dire al lallo: tutto va bene, stai tranquillo, nessun periglio in vista... compris?
Empiricamente, l'homo sapiens ha scoperto che fischiando/sufolando il lallo si cheta e - senza indagar oltre - ha adottato questo aiuto di voce.

Altrettanto empiricamente, il sapiens ha scoperto che la rana, lo schiocco della lingua...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Luna di Primavera

Ah quindi dici che il fischio ricorda al lallo il lieto cinguettio degli amici uccellini?
Boh, può essere. Vagamente disneyano ma simpatico.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

alex

Nell'avvicinarsi di un pericolo gli uccelli fanno una cosa.... tacciono d'improvviso. Un improvviso silenzio dovrebbe allarmare il cavallo, metterlo sul chi va là. Scervelliamoci ancora.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Appunto, il silenzio è inquietante, il fischio o comunque un suono ripetuto sempre uguale è rassicurante (il tubar dei colombi).
Tu che hai letto JDO sai del suo "ronron" che vuol dire semplicemente: tutto va ben... madama la marchesa.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Aluna

Dopo breve ricerca google, ho trovato questo che vedete nell'immagine (spero si veda): da studi scientifici i cavalli sono in grado di percepire suoni anche debolissimi e la voce umana è fra i suoni meglio percepiti.



Riflessione mia che ne deriva: la "rana" ed il fischio che noi emettiamo con la nostra voce, hanno frequenze diverse, riconosciute dai cavalli.
Può essere che in natura queste stesse frequenze rappresentino rispettivamente situazioni di pericolo e di calma.
La rana è uno schiocco, simile ad un ramo spezzato o all'erba secca calpestata da un predatore = allerta, reagisci, corri!
Il fischio deve avere frequenza simile a suoni innocui, o comunque è un suono lungo e continuo, simile al rumore del vento = calma, rilassati, stai fermo!

O ancora, fischio e rana potrebbero essere sulla stessa frequenza di quei versi sonori che i cavalli usano per comunicare fra loro in situazioni di calma o pericolo.

La fonte dell'articolo che parla della frequenza è questa: http://www.etologiadelcavallo.it/wordpress/?page_id=120

p.s.: la mia è solo un'ipotesi fatta su quanto scritto nell'articolo linkato (e reminiscenze di documentari sulla comunicazione degli animali)

raffaele de martinis

Bé, la teoria del "ramo spezzato" per far scappare il lallo era ben conosciuto dalla noche dei tempi, io ho cercato la causale uguale e contrario del fischio.
Come spiegatione, mi è parsa ragionevole, la vicinanza canora degli augelli.

Lascio a voi scisciscienziati i lieti ragionamenti sulle frequenze sonore e le gudvaibrescions.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#12
Parto dallo schiocco. L'idea mio è venuta "in parallelo" con la notizia, sorprendente, che esiste un pianista sordo (non un pianista che è diventato sordo dopo aver imparato a suonare; un pianista che è diventato pianista essendo sordo),

Sia la rana, che lo schiocco (lo schiocco molto di più!)  sono rumori simili a quello dello zoccolo sul terreno. IL famoso "suono di nacchere" dei buoni zoccoli. Suono di movimento di cavalli; e il movimento di cavalli induce movimento. Questro spiegherebbe perchè quello che viene generato non è fuga, ma solo movimento più energico, senza segni di paura.

Riguardo all'evvetto calmante del borbottio, bè, mi pare di ricordare che lo usano anche i cavalli fra di loro, Tabi spesso borbottava sottovoce rivolta a Asia puledra.


La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Il borbottìo spiegherebbe il "ronron" di JDO ma non il fischio usato da milla anni e in ogni loco del mondo et io a quello mi riferivo.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...