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Equitazione.

Aperto da mimmo77, Settembre 10, 2021, 06:44:02 PM

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mimmo77

Mi direte: ma sei scemo?
Tutte noi sappiamo di cossa si tratta!
Vero.

Ma io voglio proporvi la definizione che sentii tanti ani fa da Alvaro Domecq Diez.

Premetto che sto parlando di un fascionazista, pilota nella guerra civile spagnuola, probabilmente tra i vili massacratori di Guernica; in seguito divenne un politico di rango nel regime franchista e principale responsabile della reintroduzione (ahimé) della corrida a cavallo in Spagna.
Naturalmente era di nobili origini, ricchissimo latifondista, produttore di vino sherry di marchio mondiale, allevatore di cavalli e di tori da combattimento.

Per tutto questo, se l'avessi incontrato ai tempi bellilli, invece della stretta di mano ci avrei dato una testata in faccia, però: riguardo a tori e cavalli bisognava fargli "chapeau"!

Lui definiva il lallo: el noble bruto e riguardo l'equitazione disse (vado a memoria): ... è la scienza di far fare cose logiche ad una creatura irrazionale.

Perfetto!
... fatti non fummo per "viver el noble bruto" ma per condivider virtute et cagnoscenza...

raffaele de martinis

#1
Sempre in tema di definitione di equitazione, vi offro quella di Dom Duarte, sovrano portoghese del XV secolo, autore del libro: Bem cavalgar o Livro da ensinança de bem cavalgar toda sela.

Credetemi, è accaduto!
Negli anni 70 del s.s. una rivista equestre della quale non faccio il nome: Cavallo Magazine, pubblicava periodicamente l'oroscopo per cavalli... eh già, in quel periodo si "rompeva il ghiaccio", si stabiliva un'amicizia, si stringeva una relazione, si impostavano le condizioni per una "sveltina", si cominciava una conversazione con queste parole: di che segno sei? 

Non ho mai creduto a queste scemenze, ma dovetti adeguarmi anch'io sopratutto per poter accedere ad eventuali "sveltine".
Dunque, mi informai sullo zodiaco, sugli ascendenti, sulle "case", sulle effemeridi e altre stercate di questo genere.

In quegli anni, per puro caso, conobbi un astrologo di fama internazionale, un belga che per simpatia volle farmi l'oroscopo scientifico, subito rifiutai ma - date le sue insistenze - e per non essere scortese nei riguardi degli amici che ci ospitavano alla fine mi sottoposi al "rito".

La faccio breve: quel signore aveva delle carte astrali in base alle quali
sci-sci-scientificamente collocava i pianeti al momento della nascita del soggetto, da quì calcolava un sacco di parametri che non ricordo, infine, radunati tutti i dati sci-sci-scientifici dava il suo lieto responso: una puttaneta... un generico quadro di ovvietà dedotto - forse - dai segnali del corpo dell'esaminando.

Ecco, ammesso che tutti i calcoli fatti sul transito dei pianeti in quel dato momento fossero stati esatti, quell'oroscopo era comunque una ca**a monumentale per il semplice fatto che avevo dato all'illustre astrologo, luogo e data di nascita deliberatamente sbagliati.
Alla stessa maniera, gli sci-sci-scienziati che applicano le loro conoscenze all'equitazione, all'andare a cavallo sbagliano perché considerano l'equitazione una scienza mentre è:
un lavoro.
Uno sport.
Un'arte.
Uno stile di vita.
Una religione.
Una filosofia.
Una.... una gioia del cuore.

Secondo me, la più bella e calzante definizione di equitazione fu quella dettata da Dom Duarte: "una gioia del cuore", ed è evidente che la gioia non può essere sottomessa a troppe regole siano esse sci-sci-scientifiche siano esse empiriche... attenzione, la frase completa del Sovrano è questa: i buoni cavalli portano la gioia nei cuori dei cavalieri, se sono  almeno ragionevolmente abili.  Te capì?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...