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Nigntmare

Aperto da mimmo77, Ottobre 03, 2021, 06:53:14 PM

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mimmo77

Nightmare, tradotto alla lettiera significa "cavalla della notte", ma tutti sappiamo che il suo significato è incubo; allora cossa c'entrano gli incubi colle giumente?

Poco, assai poco. Infatti, nel contesto la parola "mare" derriva dall'anglosassone e significa spirito maligno, demone, satanasso,
Nella mitologia britannica, il "mare" era uno malizioso diavoletto che, di notte, si appollaiava sul petto di fanciulle in fiore ma anche di grasse carampane soffocandole col suo peso luciferino.
Ma questo era niente, spessissimo l'allegro demonietto si accoppiava con le sue vittime che si dimenavano e si soffocavano in un sonno tumultuoso, in un incubo erotico, appunto.

Si dicevava che i figli nati da queste terrribili situazioni erano dei disgraziati malformi accolti dalle streghe nel loro regno satanico.
Giudicando la leggenda con oculi moderni e scisciscientifici possiamo dire che le imprese notturne di questo demone, servivano a giustificare delle gravidanze imbarazzanti e a far sparire dei bambini deformi.
Anche le frustrazioni sessuali femminili e i loro normali sogni erotici potevano essere spiegati con l'intervento del "maligno".

Lo sfondo sessuale degli incubi è noto da secula, infatti, nel 1621 Robert Burton scriveva: le vedove e le ragazze nubili sono particolarmente soggette a terribili incubi notturni, sintomi che possono esser curati col matrimonio, appunto.

Dunque, si tratta di una confusione tra le palabras "demone" e "giumenta" lemmi che in inglese si traducono entrambi con "mare", infatti, il pittore svizzero Fusil eseguì una serie di dipinti dove si vede il diavoletto acquattato sulla panza della "bella" mentre dallo sfondo si intravede la testa di un cavallo cieco.
Così, l'animale cieco che fissa la scena demoniaca diventò la "cavalla" (mare) dell'incubo (nightmare).

E' difficile dire se Fuseli avesse giuocato colle parole o se avessee fatto dei ragionamenti più complessi, comunque i critici d'arte hanno optato per la seconda ipotesi.
Scriveva uno di loro: A parte il fatto che il lallo - da sempre - simboleggia la sessualità maschile, questo cavallo dagli occhi fosforescenti potrebbe essere la cavalla con la quale il demone cavalca nei cieli.
Bah... la cavalla sarà cieca, ma è sempre meglio di una scopa!



Liberamente tratto da: Il Cavallo tutti i pereché - Desmond Morris (chapeau) - 1990 Mondadori ed.

 
... fatti non fummo per "viver el noble bruto" ma per condivider virtute et cagnoscenza...