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"Alta scuola" di campagna

Aperto da alex, Agosto 04, 2012, 12:36:09 PM

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piciopacio

Citazione da: Pac8 - Agosto 22, 2012, 05:23:50 PM
ovviamente, se non è aggirabile...
l'unica cosa che ti posso dire con certezza è che certe discese, se lunghe, meglio affrontarle "dritte per dritte" che a zig zag, come molti credono.. il cavallo lavora veramente scomodo in diagonale...



Le salite e le discese quando sono molto lunghe, e la loro ripidità è tale da poterlo permettere, saranno fatte di traverso ed a serpeggiamento, perché così il cavallo le può compiere più comodamente e con minor fatica.

(Parma, gennaio-febbraio 1901 - Tenente Caprilli)



alex

Magnifica affermazione, di quelle che affermano senza spiegare.

la loro ripidità è tale da poterlo permettere.... e come si decide?

Tanto valeva dire: se potete farlo, fatelo, ma se non potete farlo, non fatelo. Oppure: l'intensità dell'aiuto non deve essere nè troppo forte, nè troppo leggera; deve essere quella giusta.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Come tutti quelli della mia generatione, i primi approcci giusti colla equitazione li ebbi coi militari, quelli da maneggio cercai di dimenticarli il più in fretta possibile, quelli da campagna: pure...lasciando libertà di fare fare al mio istinto da scavazzacollo...simpatiche galoppate in piano, in salita e in discesa.

Alcune reminiscenze mi son rimaste tra le quali lo scendere da cavallo ogni tanto, allentare le cinghie, e gustarsi una petit promenade e il farsi le salite e discese troppo ripide a piedi, dello zigzag non mi ricordavo ma era in uso anche quello; comunque per anni abbiamo avuto come compagno di avventure un ex appuntato dei carabinieri il quale ha partecipato ad uno dei nostri Sicily coast to coast, in quell'occasione sperimentai la prima volta le salite al traino della coda.






Pac8

Citazione da: piciopacio - Agosto 23, 2012, 02:03:50 AM


Le salite e le discese quando sono molto lunghe, e la loro ripidità è tale da poterlo permettere, saranno fatte di traverso ed a serpeggiamento, perché così il cavallo le può compiere più comodamente e con minor fatica.

(Parma, gennaio-febbraio 1901 - Tenente Caprilli)

sembro troppo presuntuoso se su questo punto non concordo con il Ten. Caprilli? per quanto ho potuto osservare durante i miei trekking in montagna, se è vero che talvolta in salita, se lasciati liberi di scegliersi la strada, procedono a zig zag, in discesa puntano dritti nella direzone richiesta... e, sempre per quanto ho osservato io, hanno più difficoltà a procedere di traverso su un dislivello che ad affrontarlo in perpendicolare... 

piciopacio

Figurati...io non concordo con il Papa !

Pac8


alex

Su un sentiero serpeggiante è stata la prima volta che ho rischiato la pelle.... ma lo racconterò in altro topico adatto.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

cz

per mia modesta esperienza, sono convinta che uscire per trek non e' la cosa piu' semplice del mondo, anzi tutt'altro.
il trek e' sopratutto fatica, sudore, freddo o caldo, molte ore di sella e di cammino a piedi per alleggerire lo sforzo del cavallo.
e' lavarsi nei torrenti, dormire in un saccoapelo che dopo 3 giorni vive di vita prorpia, mangiare di solito solo alla sera (perche' come fai a pranzare e poi pensare di stare in sella delle ore, magari con l'acqua razionata??? ho imparato a mie spese, che e' meglio glissare sul pranzo)

concordo con rhox, quando dice che ci sono cavalli che nascono per fare trek. io ne son sempre stata convinta. poi ovvio, l'esperienza fuori e' la cosa fondamentale, ma secondo me trasforma solo i soggetti "gia' predisposti" in mestri di escursione.

ho una cavalla assolutamente calda, molto competitiva, nata in pianura, ma ragazzi, dovete vedere con che grinta e precisione si arrampica su sentieri pietrosi; ha un solo difetto: li aggredisce ad una velocita' che dalla sella ti imressiona  :o ho a volte tentato di trattenerla , ma le ho solo creato problemi. devo lasciarla fare, e lei mi porta su in un attimo............. senza sbagliare:icon_eek:

adesso (oddio, son 2 anni ma non abbiamo aftto quasi iete nel tempo passato) ho preso un puledro, e siamo alle prime uscite serie. comincio ad insegnarli le cose con calma, nelle nostre passeggiate intorno casa: tutto fa scuola; mi cerco fosse da saltare, lo porto al fiume e lo faccio entrare in acqua, mi cerco le strettoie (di cui ha una folle paura) , le strade trafficate e piccoli passaggi anche con strapiombi (non da cardipalma ma comunque interessanti), lo costringo ad affrontare le sue paure. deve affrontarle in sicurezza, vicino casa, dove in caso di problemi, io possa gestire in qualche modo la situazione.................... mi sono per esempio resa conto che non apprezza le altezze;  ovvio che gli tocca fare ponti a go-go, ;D altrettanto ovvio che adesso cominciamo anche a fermarci sui ponti.

se sono situazioni che possono mettermi in pericolo le affronto con il cavallo alla mano. anche questa e' scuola. il cavallo deve poter essere condotto alla mano nella massima sicurezza. anche questo va insegnato. stare dietro, venire quando ti chiamo, non saltarmi sui piedi, cose cosi'.
sembrano banalita', ma in un trek avere ad esempio un cavallo che non ti rispetta a piedi puo' essere parecchio snervante (o nel peggiore dei casi anche pericoloso)

presto affronteremo il nostro primo trek di 2 giorni. mi son scelta un percorso non proprio corto, anzi,  ma dove non ci sono insidie particolari. ci saranno dislivelli e strade con leggeri strapiombi, un guado, greggi di pecore (orroreeeee :laugh3:) e strade di bosco fattibilissime; l'ho scelto di proposito, perche' e' la sua prima esperienza e non lo ritengo ancora pronto per passaggi difficili e stretti, che invece con ombra potrei fare ad occhi chiusi............ insomma, un cavaliere deve sempre sapere cosa ha sotto il sedere  o no???


Hadban

Interessante discussione! Una domanda...tra i miei cavalli ho avuto un argentino molto caldo ma in mano, ottimo addestramento poi rifinito con lavoro in piano. E proprio lavorando mi sono resa conto che aveva due addestramenti interessanti e molto tipici : se facevo finta di sbilanciarmi lui si fermava subito da solo,  se lasciaci le redini in terra restava li fermo immobile, cosa che più volte nei trekking mi è tornata comodissima. L'unica cosa è che da cavallo caldo diventava un bradipo appena provavi a scendere e a condurlo a mano, praticamente era a traino, una fatica immane, risalivi  e si accendeva, riscendevi e tornava ad essere un peso morto. Mai capita questa cosa.. come ve lo spiegate?

cilla

Il mio segue benissimo a mano ma anche lui rimane fermo con le redini a terra e le volte che sono caduta si è fermato immediatamente. Una volta invece mi stavo sbilanciando di lato, ero a pelo al galoppo e ti giuro che ho sentito che si spostava come lateralmente con la schiena per recuperarmi...gran addestramento per un soggetto da campagna, si vede che il gaucho sa quello che fa ( metodi magari non proprio etologicamente corretti per arrivarci forse...)

Comunque di cavalli che si fanno tirare a mano ne ho conosciuti diversi e con addestramenti diversi, non saprei perché lo fanno, forse non lo considerano un lavoro e perdono d'impulso?

Nicola

Sono tutti comportamenti piuttosto "tipici" degli argentini ben addestrati che mi sono capitati a tiro. Sono tutte derivazioni dal lavoro con i bovini.

Quanto alla conduzione a mano credo dipenda dall'idea che, se un gaucho scende di sella, tendenzialmente lo fa in casi di estrema necessità.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Hadban

Cavolo, ma veramente Nicola facevo una fatica assurda, tanto che avevo quasi smesso di scendere, in salita era come prenderselo in braccio !! Se montavi su andava che era una bellezza, ma io mi sentivo in colpa... anche in discesa era sempre a traino..

Non ho mai trovato una soluzione

Bubba

Forse ( sottolineo forse) era uno di quelli abituati a seguirti " senza niente" e sentire tirar le redini lo bloccava o gli ricordava qualche altro comando. Che morso avevi? Montavi con il romal?


Hadban

Avevo provato anche quello ma mi seguiva talmente piano che me lo ritrovavo a 20 metri... di solito usavo la testiera-capezza, quindi agganciavo alla capezza, sul morso praticamente diventava un pezzo di marmo...
Veramente era l'unico difetto che aveva, escluso un pelo da orso invernale con tanto di riccioli quando sudava

Bubba