Arbeit, travail, work, trabajo, fatiga, lavoro...

[piciopacio]

Una volta, un barefutto - orgogliosissimo - mi disse che i suoi lalli scalzi lavoravano anche 4 ore al giorno !

Presumo che quelle 4 ore consistessero in comode passeggiatine salutari o di girovagare per il maneggio per il sollazzo di figli e figlie di papà.

Se questo è lavoro io sono una suora carmelitana scalza.

[Winter Mirage]

Se io lavorassi quattro ore al giorno con la mucca, oltre alle chiappe quadrate, avrei il marchio wintec tatuato sul chiurlo...
Se riesco a lavorare quattro ore a settimana è tanta roba... (appunto, escluse passeggiatonze)
... ma sono comunque OT, perchè Mu è ferrata. 

[DivinityOfDarkness]

Al maneggio che frequentavo quando ho reiniziato a montare, i cavalli da scuola eran tutti sferrati e, in estate, facevano ciascuno di media 2 lezioni la mattina e due la sera.
Più o meno il 'lavoro' quotidiano 7 giorni su 7, era passo, trotto in sezione, barriere a terra e 2 crocette da 30 e, coi più 'esperti', qualche giro di galoppo. Il tutto, su campo in terra battuta...oppure la passeggiata di 1 o 2 ore intorno al maneggio, tutto passo, forse trotto a tratti e 40 metri di asfalto e una galoppata andata e ritorno lungo campi di pannocchie sfalciati.

Quindi più o meno...

Presumo che quelle 4 ore consistessero in comode passeggiatine salutari o di girovagare per il maneggio per il sollazzo di figli e figlie di papà.

...non ci si discosta molto.

[piciopacio]

Shot at 2012-09-11

Lannetta - alla lettera: piccolo pezzo di latta, in realtà si trattava di una targa per veicoli a trazione animale vidimata dal comune di competenza dove erano descritti i dati saliente del mezzo.

Come si vede, il carretto siciliano pesava dai 200 ai 300 kg, e caricava dai 600 agli 800 kg.Dunque un carro a pieno carico portava 1000 kg...ufficialmente, in realtà si viaggiava spessissimo in sovrappeso.

Dunque era normale che un lallo portasse 1200 kg per 40/60 km al giorno (si partiva all'alba e si tornava al tramonto), salite e discese compreso.

Chi dice che i nostri lalli lavorano ci dò una testata in faccia.

[Midnight]

In Cina ci sono fabbriche che costringono operai a turni massacranti di lavoro, oltre le 16 ore, dormono in piccoli loculi iper affollati ed hanno le sbarre alle frineste per evitare i suicidi.
Io lavoro una media di 10 ore al giorno.
C'è chi ha turni di 6.

Vuol dire che sono i cinesi lavorano?

Il fatto che qualcuno lavori meno non vuol dire che non lavori...
Ok mi preparo per la capocciata...

[piciopacio]

Anni 50 del s.s. discussione tra due professori universitari, uno americano l'altro russo, l'americano: - da noi c'è la libertà, la democrazia, tutti possono diventare ricchi, ognuno può dire la sua....si va beh - fa il sovietico - ma noi non bruciamo un negretto ogni tanto.

Il ragionamento è questo e non fa una piega: - siccome era vero che in America in quel periodo si bruciavano dei negri quasi ogni giorno, non può essere vero che lì c'era la democrazia, la libertà ecc.ecc.

Ma cosa c'entra, il KKK con la sostanza della discussione ??

Cosa c'entrano i cinesi tra il concetto di lavoro del lallo odierno con quello che avevano i nostri nonni, data la seguente premessa che probabilmente ti è sfuggita ??

Una volta, un barefutto - orgogliosissimo - mi disse che i suoi lalli scalzi lavoravano anche 4 ore al giorno !

Presumo che quelle 4 ore consistessero in comode passeggiatine salutari o di girovagare per il maneggio per il sollazzo di figli e figlie di papà.

Se questo è lavoro io sono una suora carmelitana scalza.

[Midnight]

Chiaro che se prendi il concetto di cinese estrapolandolo dal resto del discorso, non vuol dire niente.
Inoltre era un post sostanzialmente scherzoso, ma il significato è lavori pure se fai 4 ore sostanzialmente al passo, non è che per lavorare devi per foza tirare una tonnellata di carico per 20 ore al giorno...

Il concetto, che forse ti è sfuggito, si può applicare al lavoro odierno, dei nostri nonni e dei nostri bisnonni...

[rhox]

la questione al di là del lavoro come mole è anche quale è il lavoro "etico".
4 ore sono relativamente poche, ma quanti danni fa un lavoro così pesante come quello dei carrettieri? se si deve sopravvivere si passa sopra al rispettoso del fisico dei propri collaboratori. ma visto che sono ben pochi i cavalli odierni usati per sopravvivere da parte dei proprietari che senso ha continuare ad utilizzare un certo metro di confronto?

[piciopacio]

Infatti, volevo dire/ho detto proprio questo, ciò che alcuni chiamano lavoro è tutt'altra cosa.

Continuiamo pure a chiamarlo - per convenzione - lavoro ma in realtà trattasi di attività assimilabili al passatempo ludico.

Una volta, un barefutto - orgogliosissimo - mi disse che i suoi lalli scalzi lavoravano anche 4 ore al giorno !
Presumo che quelle 4 ore consistessero in comode passeggiatine salutari o di girovagare per il maneggio per il sollazzo di figli e figlie di papà.
Se questo è lavoro io sono una suora carmelitana scalza.

Dunque, dato che - con tutta evidenza - non faccio parte della congregazione delle amabili suorine, quello considerato lavoro dal bravo barefutto lavoro non è.

Lascerei da parte l'etica, altrimenti il discorso ci porta ai bimbi cinesi, ai carusi delle zolfatare siciliane di 60anni fa, ai ninos de rua ecc. ecc.

[DivinityOfDarkness]

A parte il portar carretti da tonnellata, quale potrebbe essere considerata, ad oggi, un'attività equina assimilabile al lavoro, come lo intendi tu?

[piciopacio]

Beh, un lallo maremmano, sellato all'alba e rimesso al tramonto sicuramente lavora.

Anche questi lalloni lavorano: -

Certamente i cavalli da competizione lavorano, nel senso che vengono allenati/addestrati - più o meno duramente - alle loro discipline.

Ma il punto non è questo, perchè è evidente che - in percentuale, i lalli ai quali ho accennato, sono una esigua minoranza.

La situazione reale - in genere - è questa: -

nel nostro maneggio ci sono 20 lalli, quelli da squola lavorano (ho detto come) perfino 4 ore al giorno, gli altri - quelli di proprietà - quando lavorano 10/12 ore la settimana è grasso che cola...due o tre sono praticamente fermi.

Rimangono i tre lalli da sciò che - a vario titolo - sono in addestramento, questi lavorano una decina di ore la settimana ma di certo intensamente e razionalmente e costantemente.

Probabilmente sono quelli che fanno un'attività che di più si avvicina al concetto di lavoro, non tanto per il carico sostenuto e il tempo dedicato quanto per l'impegno e la serietà del programma perseguito.

[DivinityOfDarkness]

Ma in questo hai pienamente ragione... la situazione nel tuo maneggio attuale è raffrontabile a quella in cui parlavo a inizio pagina e a quella di centinaia di dozzine di altri maneggi in giro per lo stivale.

I lalloni del video lavorano sì, faticano, fanno uno sforzo aerobico non poi molto lontano da quello dei carrettieri di cui parlavi prima.

Diciamo allora che il cavallo attaccato è molto più facile che faccia un 'lavoro', piuttosto che un cavallo da sella? O meglio, che da quando il cavallo è diventato prettamente da sella e sollazzo NON lavora più ed è più sedentario?

[piciopacio]

Stare in sella a lungo costa fatiga, bisogna essere terribilmente in forma ed allenati per fare 6/8 ore di lallo al giorno.

Inoltre ci vuole tempo...tanto tempo, se si è dilettanti  dell'equitazione - quando si è giovani e forti - chi ce l'ha ??

Oggi - il tempo - ce l'avrei, ahimè, non ho più la forma mi accontento di fare quello che posso.

[alex]

Capisco bene e condivido quello che dici pp; proprio per questo mi è sembrato interessantissimo quello che ho trovato dentro Horses and roads, a proposito del barefoot; perchè quello è un libro scritto in un periodo in cui i cavalli lavoravano. Il contenuto è talmente sorprendente che tu, con qualche ragione, hai sospettato che fosse un falso e che affermasse cose impossibili. 

Riprendendo un tuo vecchio paragone, per fare in piede equino calloso probabilmente la strada è la stessa di quella che si deve percorrere per sviluppare una mano contadina o operaia callosa: ci vuole lavoro vero. A meno che non abbia ragione il vecchio Senofonte....

Quanto all'essere "terribilmente in forma" per fare 6-8 ore di sella al giorno, te lo posso dire per esperienza. Nelmio unico "trekking lungo", sotto la guida di Dario Masarotti, traversata dell'Appennino, io ero certo "fuori forma" e il mio cavallo, Mister, aveva unicamente fatto "vita di maneggio". Lui ce l'ha fatta bene (è anche guarito in corsa da terribili fiaccature a sangue sul garrese, procurate da una sella "normale" e guarite immediatamente con una sella "adatta"), la mia esperienza è stata questa: primo giorno, fatica; secondo giorno, spossatezza e dolori in ogni muscolo, chi mi guardava diceva "non ce la può fare"; alla fine della settimana, avrei continuato per sempre. Quindi, se vi capita: superate i primi due giorni, e poi sarete "a cavallo".

[piciopacio]

Da una parte abbiamo Aimè che si scarpina 16.000 km cavalcando due lalli scalzi, dall'altra abbiamo testimonianza di interi convogli militari fermi per mesi perchè si era consumato l'unghio dei lalli perché: - ogni giorno uscivano in operazioni di guerra e galoppavano su sentieri in terra battuta.

Il bravo barfutto, da questi due fatti, dovrebbe trarre lampanti conclusioni...probabilmente le ha tratte. Se così non fosse, le tragga !