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Cavallo che prende in giro... vero o falso?

Aperto da The Shire, Maggio 18, 2016, 03:03:20 PM

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The Shire

Buongiorno,
A volte durante la lezione, l'istruttrice dice che il cavallo che monto è viziato e mi prende costantemente in giro, per poi accusare me di lasciarglielo fare.
Io cerco sempre di non umanizzare gli animali, e non credo che un cavallo possa arrivare a prendere in giro, ma mi chiedo se per caso sbaglio visto che questo commento è arrivato da un'istruttrice.
Cosa ne pensate?

Luna di Primavera

è un modo di dire.
non è che il cavallo prende in giro, ma certo sfrutta le tue debolezze per fare meno fatica. è lo stesso principio per cui tanti cavalli della scuola non entrano negli angoli: tagliando l'angolo fanno meno strada e non devono flettersi.. e se il cavaliere glielo permette (perché impreciso, o poco efficace) chiaramente lo fanno. e pian piano si consolida questo comportamento (cioè, si "viziano".. anche questo è un modo di dire).

la realtà è che sono animali a risparmio energetico, tutto qui.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Kimimela

La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Idunas-Sanni

Concordo in grande linea con Luna.
Ma più di risparmio energetico si tratta di sottrarsi o difendersi a disagi. Una grande parte dei cavalli soffre di mal di schiena e presumo che tra i cavalli da scuola non ne esiste uno che non ne soffre. Per di più hanno quasi mai selle adeguate e posso solo minimamente immaginare quale male hanno. Poi sono raramente ben addestrati cioè ginnasticati e piegarsi nel angolo o sul circolo diventa un'impresa. Certo che poi un cavaliere esperto ce la fa lo stesso in qualche modo (normalmente neanche tanto corretto) ma un principiante no visto che gli manca sensibilità e tecnica.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

Nefferit

come dice Luna... sono modi di dire, per far capire da cosa sono generati certi comportamenti.
Il cavallo "cambia" e si adegua al cavaliere che lo monta, per questo è fondamentale che l'istruttore rimonti regolamente i cavalli che utilizza nelle lezioni, per riconfermare le buone abitudini e per fargli fare della ginnastica che con il principiante non può fare.
Quindi il cavallo riconosce immediatamente quali sono i punti "deboli" del cavaliere, lo fa perchè è nella sua natura.. è una preda, deve sapere di chi può fidarsi, deve sapere se ha sopra una guida o un ippotrasportato di cui eventualmente liberarsi in caso di pericolo. E' un fatto di sopravvivenza. Non è cattiveria. Il cavallo segue un unico principio: quello della sua comodità, la capacità del cavaliere sta nel trasformare le cose scomode (come richieste esercizi ecc..)  in cose meno scomode. Più è elevata la difficoltà della richiesta maggiore deve essere la capcità del cavaliere e la fiducia che il cavallo sente di poter avere nei confronti del cavaliere.
All'inizio tutto il corpo del cavaliere è messo male, non sa stare, e non può stare perchè mancano i muscoli, l'allenamento ecc. quindi il cavallo "da scuola" sa che trasporta sostanzialmente un peso morto, non una fonte di pericolo, ma neanche uno da ascoltare poi tanto.. perchè in realtà pur non accorgendosene, il cavaliere continua a dare istruzioni al cavallo in modo discordante. Basta pensare alle mani ... tallonate per andare e poi pugni serrati sulle redini. che può pensare il cavallo? allora s enon ha nessuna istruzione valida il buon cavallo da scuola, che ha imparato dove trovare la comodità prende iniziative, scegliendo traiettorie..

aDy_90

Per dire ... Ieri giravo il mio cavallo. Viene da un mese di fermo pur uscendo a paddock e ha i suoi anni, quindi un po' di fatica la fa per forza al momento. Chiedendo disimpegno (di spostare il chiurlo all'esterno e guardarmi negli occhi, fermandosi) spostava il sedere il minimo sindacale ... E non aveva mai la testa completamente rivolta verso di me. In più si trascinava senza avanzare davvero. Dopo un po' di riscaldamento allora l'ha preso in mano l'istruttrice e lui è cambiato subito radicalmente. Perché? Perché non sono chiara nelle richieste, perché spesso sbaglio e sto ancora imparando il lavoro da terra, perché poi penso poverino sta riprendendo ora e gli passo ogni cosa. E sì che lei non è stata cattiva con lui, non gli ha fatto il chiurlo a mandolino per farsi ascoltare, ha usato solo maggiore precisione nelle richieste e decisione. Poi mi ha comunque fatto riprovare aggiungendo osservazioni sui miei errori e ho ottenuto un risultato migliore. Il cavallo sa benissimo quando può fare meno fatica e la fa. Sta a noi rendergli più faticoso alla fine ciò che non rientra nelle reazioni da noi desiderate.

The Shire

Quindi alla fine occorre essere precisi nelle richieste.
Però io mi chiedo, se è un modo di dire, perchè lo dicono ad un principiante (me) se poi il risultato è quello di farlo arrabbiare e quindi essere meno preciso?

Kimimela

Citazione da: The Shire - Maggio 18, 2016, 07:48:36 PM
Quindi alla fine occorre essere precisi nelle richieste.
Però io mi chiedo, se è un modo di dire, perchè lo dicono ad un principiante (me) se poi il risultato è quello di farlo arrabbiare e quindi essere meno preciso?
A volte gli istruttori non lo fanno con cattiveria... spesso li fanno x spronare  :horse-smile:
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

aDy_90

Ehhh secondo me un istruttore non dovrebbe dirlo così, senza aggiungere altro. Può dirlo benissimo ma deve anche spiegarti cosa fare per evitare che il cavallo faccia così, altrimenti è inutile.

alex

Un bellissimo libretto di Mark Rashid si intitola: Horses never lie (i cavalli non mentono; e quindi non prendono in giro). Io sono d'accordo. Cerchiamo di non mentire nemmeno noi, mai, ai nostri cavalli. Possibilmente, non mentiamo nemmeno a noi stessi.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Nefferit

Citazione da: The Shire - Maggio 18, 2016, 07:48:36 PM
Quindi alla fine occorre essere precisi nelle richieste.
Però io mi chiedo, se è un modo di dire, perchè lo dicono ad un principiante (me) se poi il risultato è quello di farlo arrabbiare e quindi essere meno preciso?

non ha nessuna utilità se provoca reazioni negative... in alcuni serve per chiarire lo stato del cavallo, per far rendere conto il cavaliere inesperto del fatto che sia tutto dovuto al suo comportamento inadeguato. Per far uscire dalla testa del cavaliere le scuse che purtroppo spesso si sentono tra i box e che fanno ricadere la "colpa" sui cavalli ( perchè sono della scuola, perchè sono vecchi, ecc... ).
E' come dire: "guarda che il cavallo sa benissimo quello che fa e quello che dovrebbe fare... solo che tu sopra no sai chiederglielo quindi agisce come gli sembra meglio... cioè cercando la sua comodità".
Nel tuo caso dovresti parlarne con l'istruttore, spiegando come ti fa sentire la sua affermazione e chiedendo di darti indicazioni per risolvere questa condizione (che non sia il: " ti sta prendendo in giro").

Nefferit

Citazione da: The Shire - Maggio 18, 2016, 03:03:20 PM
per poi accusare me di lasciarglielo fare.

più che altro è che essendo ancora inesperta NON SAI come fare per fargli fare le cose. Tieni presente che anche se la tua testa capisce le indicazioni dell'istruttore, non è detto che il tuo corpo esegua nel modo corretto ... a questo serve l'istruttore, perchè corregga pian piano le cose finchè ne prendi coscienza e impari a stare nelle posizioni in modo naturale. Per questo ci vuole solo pazienza, tempo e allenamento. Non si possono forzare le tappe, il corpo ha un tempo preciso per imparare. Non esistono metodi che ti fanno fare prima. ( E non solo in equitazione .. chi ha mai impararto a ballare ha idea di cosa parlo).

The Shire

Oggi ho provato a lavorare più su di me e infatti è andata molto meglio. Prima cercavo in qualche modo di correggere il cavallo, perchè l'istruttrice diceva sempre "rendilo simmetrico" quindi tralasciavo me e tentavo di rendere simmetrico lui, oggi invece ho lavorato sulla mia assimetria e il cavallo si è corretto praticamente solo  :horse-smile:

Wild

Citazione da: The Shire - Maggio 19, 2016, 09:27:39 PM
Oggi ho provato a lavorare più su di me e infatti è andata molto meglio. Prima cercavo in qualche modo di correggere il cavallo, perchè l'istruttrice diceva sempre "rendilo simmetrico" quindi tralasciavo me e tentavo di rendere simmetrico lui, oggi invece ho lavorato sulla mia assimetria e il cavallo si è corretto praticamente solo  :horse-smile:

Questo penso sia un ottimo spunto di riflessione riguardo le modalità di insegnamento e apprendimenti nell'equitazione.   È vero che il centro di questo sport o attività che dir si voglia è il cavallo, ma non per questo è sempre utile concentrarsi su di lui, anzi, per allievi ancora alle prime esperienze può essere decisamente controproducente: l'allievo non è infatti in grado di sentire il cavallo, tanto meno di correggerlo adeguatamente, concentrarsi troppo su qualcosa che ancora gli è estraneo può mettere ansia e rigidità in sella. In tal caso ritengo giusto che l'istruttore ricordi di istruire l'allievo, che ancora non è cavaliere, tanto meno allenatore, e lasciare che il cavallo tragga giovamento dai miglioramenti del cavaliere che porta piuttosto che dalle sue azioni.
Spesso vediamo allievi e cavalieri con vizziaccio di dare sempre la colpa al cavallo e non notano i propri errori, forse perché nessuno glieli ha mai fatti notare e corretti...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

The Shire

Citazione da: Wild - Maggio 19, 2016, 10:32:22 PM
Spesso vediamo allievi e cavalieri con vizziaccio di dare sempre la colpa al cavallo e non notano i propri errori, forse perché nessuno glieli ha mai fatti notare e corretti...
Difatti è di questo che ho paura, di non essere corretta. Ho tre istruttori diversi che mi fanno montare in tre modi diversi  :icon_eek: un casino, ci manca solo che non mi correggano e siamo a posto.
L'unica colpa che dò al cavallo al momento è l'infinita pazienza. Ho scoperto che gli spostavo l'equilibrio sugli anteriori e quindi per questo lui non saltava o non si fermava correttamente. Però questo l'ho scoperto da sola...