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La differenza tra imboccature

Aperto da The Shire, Ottobre 01, 2016, 01:45:49 PM

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The Shire

Buongiorno,
I diversi tipi di imboccatura sono davvero così diversi?
Di solito uso sul cavallo che monto un filetto simil-elevatore, che in più ha una specie di barbozzale in corda (si chiama TN bit della Nathe). L'ho montato anche con un morso "escargot". Entrambe le imboccature me le fanno usare col chiudibocca. Ieri invece ho montato nel piccolo coperto con un semplice filetto a oliva con due snodi senza chiudibocca, ed è andata bene, credevo però che il cavallo andasse alla giusta velocità solo perchè non aveva lo spazio per accellerare tanto. Mi sono ricreduta quando montando nell'enorme campo fuori, non c'era quasi alcuna differenza.
Dopo tutto questo mi chiedo come sia possibile, montando con tutte queste imboccature,che l'effetto sia lo stesso. Forse tra tutte col filetto correva di meno. Mi riuscireste a spiegare come ciò sia possibile?  :icon_eek:
Grazie

sissy

 la vera differenza la fa la mano  e non tanto l'imboccatura.

Anzi,più che la mano  soltanto,direi l'assetto e anche l'addestramento del cavallo,la sua disponibilità ad accettare la mano.



Luna di Primavera

giusto il commento di sissy

a te sembra di non aver notato differenze, ma citi solo l'effetto freno e la giusta velocità, che è un po' riduttivo perchè l'imboccatura non serve solo come freno.
potresti magari farti spiegare gli effetti delle diverse imboccature che mettete al cavallo e perchè mettergli l'una o l'altra e a seconda di cosa.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Kimimela

l'imboccatura cambia tutto.
cosi come la mano e l'assetto.
non e' possibile che un cavallo reagisca nello stesso modo con imboccature diverse.
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

sissy

il filetto può agire sulla commessura della bocca e/o sullalingua

il morso agisce sullalingua e sulla barre

Il filetto ha la funzione diestendere rilevando

il morso ha la funzione di flettere abbassando

Per ottenere queste funzioni occorre,però che il cavallo abbia la boccapermeabile,cioè decontratta e che  sappiaseguire la mano;  d'altro canto la mano deve "saper chiedere" in relazione a tutto il resto.

E' per questo che ho scritto nel post precedente,che dipende molto dalla mano,assetto e addestramento del cavallo.

Posso essere leggero con il morso ,posso essere pesante con il filetto,dipende da come uso le mani e come le coordino con gli altri aiuti e dal grado di risposta del cavallo.


sissy

 Morso,ovviamente agisce anche sulla nuca

aDy_90

Per me è semplice da come ne parli: Il cavallo è più a suo agio con il filetto e senza chiudibocca. Che è quel che uso io (doppio snodo compreso).

BigDream

io non sono esperta di imboccature quindi non mi dilungo sull'effetto dell'uno e dell'altra, però posso dir equello che ho notato io: meno l'imboccatura è severa, più il cavallo è sereno. poi chiaramente dipende dal caso e purtroppo con alcuni cavalli servono imboccature diverse per XXX motivi. Però io ho riscontrato questa cosa. Infatti sono molto pro filetto semplice, anche se per un periodo ho utilizzato un Pelham Happy Mouth quando avevo un problema da risolvere (in realtà non ho notato particolari problemi nemmeno con quello, il cavallo non lo rifiutava e non dava segni di fastidio o dolore o altro). Appena risolto sono tornata al filetto e il cavallo è comunque più sereno.

alex

La storia delle imboccature è molto interessante, ma mi sembra di individuare una tendenza alla semplificazione oltre che una tendenza all'alleggerimento. Mi secca citare vecchi autori per i noti motivi, ma se date un'occhiata alla varietà di imboccature cinquecentesche, e alla enorme (tendente all'infinito) numero di possibilità offerte da diverse guardie, diversi barbozzali, diversi pezzi boccali veri e propri combinati diversamente fra di loro.... c'è da chiedersi che razza di mago potesse individuare la giusta combinazione di elementi adatta al singolo cavallo, fra molte centinaia di possibilità.

Anche oggi, sfogliando cataloghi di articoli equestri, resto comunque un po' impressionato.... ma poi scrollo le spalle e chiudo il catalogo per il motivo che ben sapete  :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

Il discorso sulle imboccature è interessantissimo e si riflette su tutta la "meccanica" del cavallo,essendo questi un "insieme",un tutt'uno" e ciò che viene fatto ad una estremità si ripercuote,giocoforza, all'altra estremità;

quello che agisce sul treno anteriore,in definitiva, agisce sul treno posteriore.

Se vogliamo fare un salto indietro,ai tempi del Grisone,tanto per citare qualche maestro del passato, l'equitazione allo si basava su controllare il cavallo attraverso la forza(anche perchè il cavallo serviva  a scopi bellici) e quindi i morsi i freni,come venivan chiamati, servivano egregiamente a questo scopo,accompagnati da speroni adeguati che "mitigassero" le inflenze negative che il morso usato severamente,produceva sul movimento in avanti.


Successivamente, grazie a Pluvinel prima e  De la Gueriniere poi,si ha una evoluzione dell'equitazione che contempla un maggiore rispetto del cavallo e della sua fisiologia, che raggiunge  l'apice attraverso la Scuola Spagnola di Vienna Seeger, per arrivare a Steinbrecht e suoi successori.



Un cavallo adeguatamente "condotto" con uso degli aiuti corretto,avrà sempre meno bisogno di essere "trattenuto" dall'imboccatura, questa servirà soprattutto da comunicazione con la bocca (prima "molla" per la decontrazione,dalla cui cessione dipende tutto il resto).

E' vero che per arrivare a questo si dovrà  prima avere un cavallo che sappia rispondere,che sappiadialogare con la mano.

Io ho l'esperienza del mio cavallo,ex galoppino,per lui l'imboccatura equivaleva ad avere un appoggio forte su cui "attaccarsi" per trovare equilibrio in avanti e sviluppare velocità con un andatura "radente".

per tentare di fargli capire che non doveva agire così ce ne è voluta...

Idunas-Sanni

"Die Trense richtet auf, die Kandare zäumt bei!"
Non saprei con quale termine si traduce "Beizäumung" (messa in mano?? Boh.)
Ma vuol dire che con il filetto sollevi mentre con il morso regoli l'apertura della nuca. Inoltre puoi flettere lateralmente solo con il filetto e non con il morso, e l'appoggio hai sul filetto non sul morso.

Le differenze le senti quando sentirai la bocca del cavallo!
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

segreto

Citazione da: alex - Ottobre 06, 2016, 07:13:43 PM
... alla enorme (tendente all'infinito) numero di possibilità offerte da diverse guardie, diversi barbozzali, diversi pezzi boccali veri e propri combinati diversamente fra di loro.... c'è da chiedersi che razza di mago potesse individuare la giusta combinazione di elementi adatta al singolo cavallo, fra molte centinaia di possibilità.
Anche oggi, sfogliando cataloghi di articoli equestri, resto comunque un po' impressionato.... ma poi scrollo le spalle e chiudo il catalogo per il motivo che ben sapete  :horse-wink:

Sembra quasi che la vera rivoluzione sarebbe il chiedere al cavallo (in senso metaforico, s'intende); ovvero fare un po' di bioingegneria sulla bocca di ogni cavallo, a fine doma, per determinare cosa usare. Anche il niente, magari. E poi, aggiornare, aggiornare, aggiornare alla luce dei cambiamenti che sopravvengono (morfologici del cavo orale, della psicologia o dell'equilibrio dell'intera massa-cavallo).
Come per gli "apparecchi" dei bimbi.

Segreto

sissy

hai ragione Segreto, io ho usato ed uso varie imboccature per vari motivi.

In questo periodo sto usando (ai fini di una gara che dovrei fare a breve) solo il morso,anche se normalmente usao o il filetto baucher o "le quattro redini".

Nel corso degli anni ho imparato a sentire molto la differenza che hanno sul mio cavallo (e su altri).


Una cosa che non mi torna, e mi riallaccio al discorso di Idunas Sanni è che con "il morso non si possa flettere".

Io con il morso ci faccio tutto;m quando ho iniziato  iniziando a lavorare con la briglia completa, con il  filetto ho fatto la "cessione della mascella",mentre la flessione della nuca l'ho fatta sollevando la redine interna del filetto,mentre la redine esterna del morso  regolava il piego e fletteva la nuca.

L'appoggio si può avere anche sul morso, questo agisce sulle barre (azione sulle barre non significa sempre dolore,dipende da come agisce la mano),usando un movimento leggerissimo di "scorrimento" l'appoggio lo hai corretto anche con il morso.






alex

Citazione da: sissy - Ottobre 08, 2016, 08:15:40 AM

Una cosa che non mi torna, e mi riallaccio al discorso di Idunas Sanni è che con "il morso non si possa flettere".
Io con il morso ci faccio tutto; .....

Non ne dubito, quando un cavallo risponde ad aiuti veramente leggeri non ne dubito affatto. Probabilmente sarebbe vero se si dicesse "con il morso non si può costringere un cavallo a flettere l'incollatura" ma questo è un altro discorso. In effetti, i vecchi morsi cinquecenteschi, con le loro enormi leve e con la incredibile durezza della parte boccale e talora pure dei barbozzali, prevedevano che il cavallo non flettesse l'incollatura, e inoltre tenesse la testa a posto (verticale); la flessione dell'incollatura penso venisse vista come una ribellione, e vi erano tecniche per scoraggiare la flessibilità e anzi sopprimerla, fino al punto di legare in posta il cavallo ai due venti corti, in modo che non potesse flettere l'incollatura mai, nemmeno a riposo; che glie ne "passasse la voglia".

Adesso sembra inverosimile, eppure.... con un principio così stravagante, l cavalieri della Scuola Napoletana riuscivano a fare tutto quello che facevano, e non era mica poco.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Winter Mirage

Io faccio un'osservazione da due punti di vista differenti.

Uno, ci sono i cavalieri storici, del passato: loro con i cavalli DOVEVANO fare di tutto.
Il cavallo non poteva permettersi delle opinioni. E ci mancherebbe altro! Erano mezzi di trasporto veloci ed essenziali, quando gli andava bene; erano lavoratori necessari alla sopravvivenza del contadino, piuttosto che del taglialegna o del mugnaio; erano soldati a tutti gli effetti, carri armati a quatto zampe motrici; oppure erano i cavalli da liesure dei signorotti che forse fin meno degli altri potevano permettersi sgarbo alcuno verso il proprio cavaliere.

Quel tipo di equitazione ha generato una serie di imboccature e di tecniche di doma ed addestramento che a noi pischelli moderni fanno vanire i brividi.
Ma hanno anche ottenuto qualcosa che nessuno di noi pischellos saprebbe mai replicare: un uso funzionale, regolare, normale, quotidiano ma soprattutto AFFIDABILE del mondo equino.

Inutile dire che l'affidabilità di un equino che passava di mano come i cavalli di posta (onore ai pony express) o quelli da caccia, non poteva essere basata sul binomio, ma doveva essere cementata con l'assoluta sottomissione del cavallo.
Il che, lo sappiamo tutti, si ottiene molto facilmente con imboccature forti e mani forti.



Ma torno un secondo alla domanda inziale di Shire che si chiedeva come mai i cavalli cambiano con le varie imboccature...
E credo che la cosa migliore per aiutarti a capire sia fare esempi...

Dunque... noi altri pischellos abbiamo in mano cavalli con cui essenzialmente, vogliamo divertirci.
Gli agonisti di mestiere, quelli che campano di questa professione, sono la nostra Formula 1: un bacino d'utenza estremamente limitato e con pochissimo ricambio.
Al 90% i possidenti di equini sono certamente dilettanti. Magari anche agonisti, ma sempre dilettanti.

E la mentalità di un dilettante è diversa: noi tendiamo a porre il cavallo davanti ad alcune delle nostre esigenze, cercando un bilanciamento tra quello che vorremmo fare e quello che il cavallo riesce a fare... ogni tanto pendendo dalla parte del cavallo (e riempiendo noi e loro di orrendi viziacci, giustificandoli con un "buon rapporto" che è quasi sempre solo nella nostra testa) oppure pendendo più dalla nostra parte (e solitamente mettendoci due etti di soppressata sugli occhi per essere proprio certi di non capire che stiamo volontariamente causando tanti dei problemi che lamentiamo, e scassiamo cavalli uno dietro l'altro).


E tutto questo per dire: le imboccature fanno una IMMENSA differenza nel mondo di noi dilettanti.
Non ce ne sarebbero a decine, altrimenti.
(Shire, prenditi un bel libercolo, e studia. Meglio un libercolo non della fise, che ti insegna solo i nomi, ma uno di quelli che ti mostra anche le direzioni di trazione.)


Ma non è sempre un discorso di mano, di ferro, di abitudini o di doma... è anche questione di cavallo.
Ci sono cavalli che con certe imboccature sono immontabili. Punto e fine.

La mia cavalla è immontabile con un filetto a snodo a tre a D.
Pensate un po'.
Un filettino da cavallino bravino... ma Mu mi ha fatta venire pazza con quello.
Perchè?
Perchè il cannone è sottilino, le pizzica, le dà fastidio e pur di non poggarsi su quello, serra e ti porta via, oppure sta a testa alta rigida come uno stoccafisso, e se smanacci, scarta.
Preferiva il pessoa, che è più forte, che fa leva, ma che almeno aveva un cannone grosso.
Sono gusti.


Ogni cavallo ha sicuramente un'imboccatura che va meglio di un'altra, e non è detto che sia la stessa per tutta la vita.
Su questo non ci piove.
Voglio dire: mettevi un paio di scarpe, magari anche comode, e camminateci vitanaturaldurante, e poi ditemi come vi stanno i piedini.


Poi, vogliamo metterci il lardo di colonnata a mo' di ombretto?
Ok... parliamo dei morsi (che ultimamente è come sparare sulla croce rossa).
Mi viene da ridere.
Senti dire un sacco di persone: "Ma io monto in baucher, o in pelham... ma sai, ha delle asticine così corte che praticamente non è nemmeno un morso."

Ok. Intanto è un concetto sbagliato tecnicamente.
Non posso andare dal fruttivendolo e, indicando un melone, dire: Mi dia quell'anguria nana.
Cacchio, un morso è un morso: tutti conosciamo la differenza, punto e fine, non contiamoci storiacce.
Non c'è niente di male, non è una svastica nazista tatuata in fronte, porcotutto; per cui stiamo tutti un po' più tranqui, eh.
Là.

Secondo... non te l'ho chiesto.
Se fai presente una simile "leggerezza" del tuo morso, è perchè hai bisogno di giustificarti.
E se senti la coda di paglia che ti si chiude nelle porte, è perchè sotto sotto lo sai che usi quell'imboccatura per un motivo non esattamente giustificabile. Sostanzialmente, perchè ti sei comprato un cavallo che è mille volte sopra le tue possibilità e ora hai una paura fottiuta, ma non vuoi ammetterlo.
Altrimenti invece che rompere perchè il cavallo si incappuccia, alleggerisci la mano, leva ste mierda di redini fisse che hai messo apposta lunghe come uno stuzzicadenti, poi prova sto cacchio di filetto e tanti saluti.
Se dopo scendi, e dici Signoregesusantissimoelamadonna, mai più!!! ...guarda, ne parliamo che sono sempre curiosa.
E sennò vai a fare l'uovo due nidi più in là, che mi indisponi.


Fai come faccio io, che esco in campagna in bitless... e poi la cavalla scemeggia per 2 volte di fila, io me la faccio sotto, e la porto un paio di volte in filetto.
Almeno so che la tengo sotto controllo e rifacciamo un pelino di convergenza alle gomme.
So che si potrebbe fare la convergenza anche in bitless, ma non sono in grado: c'ho caga. Punto. Esco una volta con le olive e buonanotte.


Preferisco l'onestà di chi mi dice (spesso, è un'amica) la mia cavalla in filetto va da dio, ma quando esco in gara ci esco in pelham. Tiè. Perchè voglio vincere. Lo so che se lavorassi e montassi meglio potrei saltare in filetto, perchè lo facevo, ma adesso sto facendo altro e se non esco in morso, mi schianto. Poi ogni tanto provo il filetto e a volte esco con una coccarda, ed altre pensando che quella dopo mi presento in briglia.

Olè.
Almeno è chiara l'idea.

Ossia: l'imboccatura forte su una mano leggera, non è dannosa come un'imboccatura leggera su una mano forte.
Hai paura (di non frenare, di non vincere, di ammazzarti); tranqui, esci in tandem.
Esiste per essere usato, ed usiamolo, santocielo.
Basta che non mi si venga a dire che dopotutto è una bitless un po' rinforzata.


Quell'altra... mi dice che monta solo in bitless per rispetto del cavallo.
Mitico.
Monta una bitless di terz'ordine, in cuoio che negli anni ha perso qualsiasi possibilità di scorrere negli anelli (posto che l'abbia mai posseduta), stretta sulle narici del cavallo che è un chiudibocca-turanaso più che una nasalina, e sotto la mascella esercita una trazione pari ad un carroponte.
No.
Minchia no.
Metti su uno stramaledetto pessoa e vedrai che ti senti meglio sia tu che il cavallo.


E ridiamo un po' anche di chi monta in filetto per partito preso.
Ho visto un binomio saltare qualche settimana fa (sempre nel maneggio di questa mia amica).
La creatura montava con un filetto semplice; l'equino bellissimo, potente, scattante, giovane ed irruente.
Un binomio che, visto lavorare, mi ha affascinata per le grandiose potenzialità.
Ma metti un pelham.
Ti prego.
Metti su un menga di pessoa con le ciappe, metti quello che ti pare, ma leva quel filetto al cavallo!!!!!

Non me ne frega niente che ti piace dire ai tuoi amici che monti un cavallo potentissimo in filetto perchè sei un fenomeno.
Sto cavallo gira delle mezze ore con un sorriso alto due spanne.
Tra un po' o lo spacchi, o lui spacca te.



E veniamo ad una folletta che abita in maneggio.
La folletta posside un baule magggico.
Dentro c'è una selleria per traverso.

Credo, onestamente, che abbia almeno 20 imboccature, tra cui bitless, filetti di mille tipi, collari telligton, pessoa, hackamore e ciappe di riserva per non so che morso.
Ed io gliene ho appena regalate altre due (almeno le colleziona! ...e mi sono disfatta del filetto a D di Mu!).
Parlando con la folletta, lei si gratta la zucca perplessa e, in tono di allegra disperazione mi dice: "Ma secondo te la trovo, prima o poi, una che va bene alla mia cavalla?!"

Ecco, folletta, ti stimo.
Non ti invidio, perchè hai una cavalla complicatina.
Ma ti stimo perchè ci stai provando con tutta te stessa. E, per mera statistica, alla fine troverai quella che funziona.



Per cui... Shire vuoi capire come funziona un'imboccatura?
Leggi la teoria.
E poi regolala in modo corretto (quasi tutti i cavalli della scuola hanno testiere in comune o quasi, e raramente sono regolate come si deve: già solo quello fa una grandissima differenza).

Cerca anche di considerare l'uso che fai delle mani, ascolta la bocca del cavallo e cerca di ragionare sulla sua (eventuale) delicatezza, rapportandoti prima con le dita che non con le spalle.


Ed infine, tanto per cambiare (una cosa che non ti abbiamo mai detto  :firuu:) cambia maneggio.
Trovane uno dove puoi chiedere, fare domande, eventualmente provare imboccature differenti su cavalli differenti (ciascuno con la sua, beninteso) ed educa la tua mano a qualsiasi possibilità.

Perchè non sarò certo io a dire che tutto si può sempre fare in filetto, su ogni cavallo, sempre.
Ma se non si può usare un'imboccatura semplice con buoni risultati, è giusto quantomeno sapere come mai, farsi domande ed ottenere risposte che possano far crescere la tua cultura e la tua esperienza, risposte diverse da un brillante: "Ma questo cavallo è sempre stato montato così."



Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit