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La differenza tra imboccature

Aperto da The Shire, Ottobre 01, 2016, 01:45:49 PM

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sissy

Citazione da: Bubba - Ottobre 16, 2016, 07:46:55 AM
No dai, il morso usato a redini tese no :icon_confused:


Anche qui,probabilmente non ci si intende sui termini, quando il cavallo "tende le redini" significa che è lui,con la sua azione di "spinta" che si porta sull'imboccatura e "appoggiandosi" (NON pesando) crea la tensione (giusta) delle redini che permette il dialogo con la mano.


Tendere le redini non significa che il cavaliere le tiri,ma tutto il contrario,ma che è il cavallo che un'azione leggera,dovuta all'accettazione dell'imboccatura le tenda.

Se non c'è questa tensione,il dialogo con la mano cessa,il contatto non è più elastico come dovrebbe essere,ma discontinuo.

Questo tanto con il filetto che con il morso

Se trovo delle immagini significative le posto.



sissy

l`impulso del posteriore segue fluido attraverso la schiena decontratta e si rispecchia nell`atteggiamento dell'anteriore. Lo stinco del posteriore destro e`parallelo a quello dell`anteriore sinistro, quindi corretto. La nuca e`il punto piu`alto, il naso leggermente avanti alla verticale. La ganascia del Cavallo e`libera, che significa che l`incollatura si allunga verso la mano che avanzando, permette alla schiena di muoversi libera.

Winter Mirage

 ...pensa, io invece vedo un collo rigido, la schiena sotto sforzo asimmetrico perché al cavallo è stato insegnato a lanciare davanti senza impulso dietro, il posteriore è in ritardo, e le mani dell'amazzone intrecciano le redini nel classico freno a mano, senza distinzione tra morso e filetto, al punto che se guardi da vicino il filetto disegna un sorrisola di mezza spanna in bocca al cavallo.
Se poi vogliamo essere pignoli, mi viene anche il sospetto che sia stellato troppo avanti.
E non so come fai a dire che la ganasce è libera: una cosa del genere la può dire solo chi ha le redini in mano.
Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

alex

#33


Giusto per ricordare sempre, parlando di imboccature, quanto la zona delle barre è stretta. Non è una cosa intuitiva, noi le barre sul cavallo vivo le vediamo quasi sempre "da un lato solo", ricordare quando la mandibola è stretta può servire a raffigurare meglio l'azione delle diverse imboccature sulle barre; ad esempio, a raffigurarsi l'azione di una "sbrigliata" fatta con un filetto snodato a due pezzi, in cui c'è in genere uno dei due anelli che sporge parecchio verso il basso e che quindi, in  caso di "sbrigliata" energica, ha sulle barre un'azione totalmente diversa (e molto più severa) rispetto all'azione di un cannone liscio o anche di un filetto snodato a tre pezzi. Immagino che anche negli aiuti normali, oltre che nelle punizioni, ricordare la forma delle barre possa sugerire i motivi di alcune differenze di effetto..... ma lascio la cosa a voi per il solito motivo che non ripeto.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

sissy

Citazione da: Winter Mirage - Ottobre 16, 2016, 11:19:30 AM
...pensa, io invece vedo un collo rigido, la schiena sotto sforzo asimmetrico perché al cavallo è stato insegnato a lanciare davanti senza impulso dietro, il posteriore è in ritardo, e le mani dell'amazzone intrecciano le redini nel classico freno a mano, senza distinzione tra morso e filetto, al punto che se guardi da vicino il filetto disegna un sorrisola di mezza spanna in bocca al cavallo.
Se poi vogliamo essere pignoli, mi viene anche il sospetto che sia stellato troppo avanti.
E non so come fai a dire che la ganasce è libera: una cosa del genere la può dire solo chi ha le redini in mano.


Chiedo prima di tutto scusa perchè erroneamente ho omesso la fonte di foto e descrizione (pensavo di averlo fatto), l'ho ripreso da una pagina di dressage "Lieningshof".

Mi torna la descrizione fatta dall'autore dell'articolo.mi piacerebbe sapere dove vedi la rigidità del collo,l'asimmetricità della schiena, il fatto che non uso il posteriore ecc... la scioltezza della ganascia si vede (oltre che sentire) è anche valutata ad "occhiometro" dai giudici.

Una spia della libertà di ganascia è data proprio dal piego

sissy

questo è un orroere che mostra tutte le cose sbagliate dovute ad un appoggio errato

sissy

Citazione da: alex - Ottobre 16, 2016, 11:24:02 AM


Giusto per ricordare sempre, parlando di imboccature, quanto la zona delle barre è stretta. Non è una cosa intuitiva, noi le barre sul cavallo vivo le vediamo quasi sempre "da un lato solo", ricordare quando la mandibola è stretta può servire a raffigurare meglio l'azione delle diverse imboccature sulle barre; ad esempio, a raffigurarsi l'azione di una "sbrigliata" fatta con un filetto snodato a due pezzi, in cui c'è in genere uno dei due anelli che sporge parecchio verso il basso e che quindi, in  caso di "sbrigliata" energica, ha sulle barre un'azione totalmente diversa (e molto più severa) rispetto all'azione di un cannone liscio o anche di un filetto snodato a tre pezzi. Immagino che anche negli aiuti normali, oltre che nelle punizioni, ricordare la forma delle barre possa sugerire i motivi di alcune differenze di effetto..... ma lascio la cosa a voi per il solito motivo che non ripeto.



L'uso "cattivo" della mano ha sempre effetti deleteri,qualsiasi imboccatura si usi.

Io non sono "pro" morso ,credo che ,come ho avuto modo di dire altre volte,che sia l'uso "improprio" o errato delle imboccature che genera danni.


il morso agisce anche sulle barre e può far male e creare danni,ma ricordiamoci che la lingua è più sensibile delle barre e anche un filetto usato male crea molto dolore.

Ho letto "una certa idea di dressage" di Karl,dove spiega molto bene le azioni  del filetto e del morso,alcune cose che ho scritto qui sono frutto anche di questa lettura,che mi ha aiutato a capire meglio quello che faccio una volta in sella.


Sulla tenuta delle redini, in realtà non esiste un modo "giusto" o "sbagliato"di tenerle, non viene ,ad esempio sanzionata, in una gara la "tenuta delle redini",ma l'eventuale cattivo uso.

Io personalmente le tengo "alla francese",cioè la redine del morso sotto e quella del filetto sopra (modificando però le dita su cui appoggiano,per una questione mia personale,ma il principio è lo stesso)  e mi ci trovo bene,la cosa importante è sapere su cosa si agisce e come si agisce,cioè separare la funzione delle dita.


alex

Non parlavo di effetti deleteri, ma solo di effetti; ricordare la forma delle barre e la loro distanza aiuta a immaginare che un'eventuale sporgenza verso il basso, come quella di uno dei due anelli dello snodo di un filetto, può modificare e  aumentare l'effetto di ogni azione laterale. Negli snodati a tre pezzi, penso che la larghezza del pezzo centrale corrisponda più o meno alla distanza fra le barre, con un'azione del tutto diversa.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Idunas-Sanni

Alex, sarà per questo motivo che tanti cavalli preferiscono un morso o comunque un'imboccatura non spezzata rispetto a un filetto normale.

E ovviamente non ha a che fare con la mano del cavaliere ma solo con la posizione del imboccatura, la mano incapace può poi amplificare il disagio.

Sissy, dunque il piego = flessione laterale (a sinistra o a destra) del collo tra 1° e 2° vertebre, mentre flessione longitudinale o semplicemente flessione = la flessione di tutta la colonna vertebrale necessaria p.e. per fare un circolo?
Da dove trai questi termini? Perché il termine "piego" tra i cavalieri italiani si sente/ legge rarissimo che per me vuol dire che non esiste una definizione così precisa da nessuna parte.

Citazionequando il cavallo "tende le redini" significa che è lui,con la sua azione di "spinta" che si porta sull'imboccatura e "appoggiandosi" (NON pesando) crea la tensione (giusta) delle redini che permette il dialogo con la mano.
CitazioneTendere le redini non significa che il cavaliere  le tiri,ma tutto il contrario,ma che è il cavallo che un'azione leggera,dovuta all'accettazione dell'imboccatura le tenda.
Certo, d'accordo.
"Il cavallo cerca l'appoggio, il cavaliere gli lo consente!"

CitazioneSe non c'è questa tensione,il dialogo con la mano cessa,il contatto non è più elastico come dovrebbe essere,ma discontinuo.
D'accordo in parte. Se sono nella fase di addestramento nel quale il cavallo non si porta ancora completamente da solo, cioè non è riunito/ "seduto" sul treno posteriore, e perdo il contatto per incapacità mie o il cavallo abbandona l'appoggio per incapacità mie il dialogo e nullo e il cavallo cadrà sulle spalle. D'accordo.
Ma una volta che il binomio va oltre, che supera la fase del cavallo montato in equilibrio, cioè la scuola di campagna (sempre se il cavaliere ci vuole andare oltre, chi salta non avrà né voglia né necessità), allora le redini  del morso possono tranquillamente essere senza tensione perché c'è una tale permeabilità degli aiuti che appena io cavaliere esercito una vibrazione o muovo un dito il cavallo reagisce (grazie alle leve del morso questi movimento minimi arrivano chiaramente in bocca del cavallo). È questa la meta, la perfezione.

Dopo si può differenziare vari tipi di monta con le loro particolarità e ognuno è libero di decidersi per l'una o l'altra.
Nelle monte da lavoro le redini del morso usato senza filetto durante le varie manovre lavorando con il bestiame erano tese, certo. Per ovvie esigenze. È giusto che sia così? È una bella equitazione? È quella la meta alla quale voglio arrivare con il mio cavallo? Se per te è un sì, benissimo, non c'è problema. Per me è un no, non vedo il senso di sacrificare la bocca del mio cavallo, perché io il bestiame lo vedo da lontano nelle stalle o sui pascoli.

Nelle scuole classiche le redini del morso usato senza filetto, caso mai in combinazione con un capezzone, cercando di perfezionare un'arte erano raramente tese. Non serviva e non era la meta. Si voleva un cavallo perfettamente allenato fisicamente e grazie a quello perfettamente ubbidiente.

Nella scuola da campagna e militare dalla quale man mano siamo arrivati a uno sport e al agonismo ai livelli più alti si usano il morso insieme con il filetto – che personalmente ritengo poco compatibile con lo spazio nella bocca del cavallo, magari i cavalli di una volta con le teste grosse avevano più spazio pero quelli di oggi con le teste fini . . . . Qua vale quello che avevo scritto l'altra volta. L'appoggio vero è proprio ce l'hai sul filetto mentre al morso spettano altri compiti e le redini del morso sono sempre più allentate di quelle del filetto. Almeno se lo voglio fare correttamente, se invece voglio montare come quello che si vede maggiormente nei rettangoli internazionali, allora tendo tutte e quattro le redini frenando e mando in avanti il cavallo con gli speroni.

Il risultato è quello che si vede nella foto. E qua concordo abbastanza con Winter (anche se ci sono esempi molto peggiori): il posteriore è indietro rispetto al anteriore, la parallele tra stinco del posteriore e avambraccio del anteriore è interrotta (fai conto che la foto non è scattata dal lato del binomio ma leggermente spostato davanti).
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

sissy

probabilmente non diamo lo stessi significato a "tendere le redini".

Ciò che intendo io è che quando il cavallo tende le redini si appoggia delicatamente e spontaneamente sull'imboccatura.in questo caso il cavaliere ha nelle mani solo il"peso delle redini.

Sia che tu usi un morso od un filetto,
ovviamente se lavoro con la briglia completa e non avrò necessità di usare il morso non dovrò "azionarlo"  escluderò l'appoggio del cavallo da questa imboccatura.

Quando lavoro solo con il morso non "tiro",chiedo al cavallo di appoggiarsi sul ferro come faccio sul filetto,,faccio una leggera trazione sulla redine che mi serve,quando mi serve...uso poco le redini,perchè il cavallo si guida con le gambe!

lo lascio stare in bocca,in poche parole e quando devo agire agisco delicatamente..per il resto è lui che va sul morso e non viceversa.
E' proprio il servirsi delle gambe e dell'assetto che "risparmia" la bocca del cavallo.



Sulla monta da lavoro e sulla foto in questione avrei molto da dire,ma andremmo OT.

Bubba


Idunas-Sanni

 :horse-embarrassed:

Comunque ib grande libea concordo con Sissy.
E magari intendiamo pure la stessa cosa per quanto riguarda la comunicazione montando con il solo morso.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

sissy

Si lo penso anche io!spesso nascono equivoci per  i termini usati e non per i concetti