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Due lezioni a confronto

Aperto da alex, Agosto 09, 2013, 01:34:53 PM

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alex

Citazione da: bionda - Agosto 11, 2013, 08:43:40 PM
I miei brutebun sarebbero quegli argentini da passeggiata che a 25 anni vanno ancora in giro mezzi sdomi, ma stanno bene lo stesso.

Esatto: proprio a cavalli del genere, penso; cavalli che non sono mai stati addestrati "bene" e che quindi, secondo molti, dovrebbero avere la schiena spaccata..... e invece non ce l'hanno. Io ho visto un argentino di trent'anni arrampicarsi in montagna come una capra, pieno di energia, sembrava ne avesse sei o sette. Questo mi fa pensare; mi fa pensare parecchio. Mi fa pensare parecchio alla differenza fra "bello" e "buono" e a quanto si è disposti a sacrificare di "buono" per il "bello". A scapito del cavallo, ovviamente, ma a proprio vantaggio; perchè, come diceva Piciopacio, bisogna ricordarsi che una delle principali motivazioni storiche della bella equitazione è il pavoneggiamento.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Bubba

Piu' che mezzi sdomi direi " diversamente domati"  :horse-smile:
Son perfetti per far quello a cui son destinati : portare il cavaliere, ovunque e per molto tempo  :firuu:
Certo, son longevi perche' la loro selezione, il loro allevamento, il modo in cui li crescono mira a cio'.
Partono avvantaggiati diciamo  :horse-cool: ma poi becchi i cavalli mezzi sdomi ( quelli su) di Jimmy che trottano feluci oltre i 30 ( 34 mi pare) e allora.. un dubbio viene.

alex

"tenere la testa a giusto segno" (ossia, sulla verticale) era uno dei punti iniziali dell'addestramento cinquecentesco; e si faceva senza imboccatura, col capezzone (magari "aiutato da una seghettina": ma una seghettina leggera, buona.... )  :horse-scared:

Viste le imboccature del tempo, il perchè del "giusto segno" mi pare sia chiaro: i morsi erano così pesanti e terribili che solo il cavallo con la testa verticale poteva sopportarli e solo un cavallo con la testa perfettamente verticale era in grado di sentira la mano senza impazzire di dolore, e quindi senza reagire malamente.

Quasi mi viene il sospetto che la famosa "verticalità della testa" sia condizionata dall'uso del morso e poi giustificata da migliaia di pagine di pretestuazioni.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

#18
Per non angustiare ulteriormente i povero Raffaele, osservo qui che quella che lui chiama "equitazione" io la chiamo "equitazione seria" ossia "equitazione senza sorriso". Parelli e L'Hotte/Karl hanno moltissimo in comune, entrambe sono "serie", Parelli (stranamente) oltre che "seria" è anche "muta", e precisamente si basano su "aumento dell'intensità dell'aiuto fino ad ottenere la risposta + rinforzo negativo + piccole dosi di punizione positiva (opzionale)". L'Assioma parla del promo aspetto, basta aggiungere il secondo punto e il metodo è, praticamente, descritto. Questa è la buona strada dell'obbedienza (è una buona strada quando ci si ricorda del rinforzo negativo; è cattiva se lo si dimentica).

C'è altro? Secondo me, sì, ci sono altre strade: l'equitazione del sorriso. Si riconosce perchè gli istruttori sorridono spesso, soprattutto al cavallo (se poi sorridono anche al cavaliere, meglio). Occhio: sorridere è diversissimo da ridere.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Shanna

Citazione da: bionda - Agosto 10, 2013, 09:11:03 PM
Secondo me Karl lo si ritrova spesso accostato a Parelli solo per un fatto di marketing, si rivolgono allo stesso tipo di clientela, almeno a casa nostra.

prendo spunto da questo e mi permetto di fare una riflessione 

che tipo di clientela?

da quanto vedo/leggo/sento in giro, la maggior parte delle persone che hanno scelto parelli, karl o quant'altro di "alternativo" al maneggio tradizionali, non fanno agonismo e praticamente non lo hanno mai fatto e pare che mai lo faranno (in genere lo demonizzano), hanno cavalli "particolari", con passati "problematici"...

anche nel video sulla scuola della leggerezza trasmesso da Class Horse tv mi è sembrato volessero far passare il messaggio: è un metodo adatto a tutti i cavalli... e i cavalli presenti erano tutti "particolari", quarter, psi/trotter ritirati, cavalli di razza ignota figli di n.n. .... insomma, un meltin pot di cavalli vari ma nessun cavallo ad esempio nato, cresciuto, acquistato per fare dressage.

Sembra un po' una provocazione ma non lo è, è una cosa che mi sono sempre chiesta.
Mi chiedo, ma c'è qualcuno che sceglie queste strade e ha un cavallo buono, "nato per fare dressage" o "nato per saltare" (genealogie etc), senza problemi di addestramento vario?

Mi viene in mente Moneta, ma avevo sentito voci che avesse cavalli particolarmente problematici...



Winter Mirage

#20
Beh...
Una volta Rhox mi ha detto una cosa molto vera: il metodo Karl è una forma avanzata di ippoterapia.

E' la definizione più giusta e meno imbellettata della faccenda: è un metodo di comunicazione con il cavallo che non procede finchè la bestia non risponde. Quindi lentissimo. I progressi sono veloci come l'orogenesi, praticamente. Tocca stare lì, giorni, mesi, anni... senza coercizione, in attesa che il cavallo si degni di dare la risposta buona.... roba da far scappare la pazienza anche ai santi.
Ma se uno ha un passato di problemi (soprattutto cavalli che tendono a portarti via e mancarti di rispetto), effettivamente in metodo ti permette di lavorare rispettando i tempi del cavallo, con una buonissima probabilità di stabilire DAVVERO una buona comunicazione e reciproca fiducia.
E questo percorso, questo pellegrinaggio vissuto alla ricerca dei più piccoli gesti di collaborazione volontaria da parte del cavallo è sicuramente un processo catartico, soprattutto per il cavaliere.

Moooolto ippoterapico, insomma.
Certamente avanzato... perchè poi comunque ti permette di arrivare a fare cose anche piuttosto carine.

Ma se uno ha un cavallo perfetto, buono, facile, di talento... e vuole gareggiare... beh, ovviamente ha da rispettare dei tempi che con il metodo Karl giudicherei abbastanza impossibili da mantenere.
Non puoi scendere in rettangolo con un cavallo che ti dice che non ha voglia di fare passage.
Ad un certo punto, se lo scopo è avere un cavallo-atleta, anche il cavallo deve fare dei sacrifici, proprio come il suo cavaliere: allenarsi tanto, controllarsi accuratamente, rispondere all'allenatore e dare il 110% in ogni prestazione.
Credo siceramente che il metodo Karl, rispettando appunto i limiti del cavallo, abbia le potenzialità di far arrivare una bestia fin dove può... e dare il meglio di tutto quello che ha... ma non oltre.
E se non si va oltre, ora come ora, non si esce nemmeno dai socialini della domenica.



Quanto a parelli... beh, sapete che io ho un'opinione poco decorosa in merito...

Comunque penso che il sistema sia lo stesso: accalappia il cliente con il cavallo drammaticamente irrispettoso e ti propina una teoria per sbrogliare la matassa.
La differenza rispetto a Karl, è che spesso non cavano un ragno dal buco.
Spesso non trovano nemmeno il buco.
I soli consigli che io personalmente personalmentisssssimamente trovo utili ripresi dal metodo parelli, sono delle idiozie di livello così base, ma così base, ma così base... che se uno che va a cavallo non ci arriva da solo e ha biosgno di pat parelli che gliele venga a spiegare... forse forse è meglio se considera l'eventualità di cambiare sport...
:firuu:
Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

raffaele de martinis

Equitazione del sorriso  :blob3: ovvero l'equitazione sorridente !

Da sempre l'equitatione si è definita usando delle specificazioni in alcune sottospecie per ottime ragioni pratiche: l'equitatione da campagna era/è cosa assai differente da quella da maneggio che a loro volta hanno altre esigentie da quella da corsa, dunque, l'aggettivazione era necessaria.

Ma ora mi pare che si stia esagerando !!

Ogni testa di beata che dice di aver inventato un metodo tutto suo, appioppa con sua VEVS un marchio alla sua attività con definizioni a volte assai azzardate:

Eq. naturale; eq. sentimentale; eq. etologica; eq. dolce; eq. leggiera...ecc. ecc. oltre ciò i più spregiudicati mettono semplicemente il loro nome accanto al metodo rivoluzionario che hanno inventato. Metodo Barrelli; metodo Borotalco; metodo Pugaciof; metodo Schift ecc. ecc.

Ora, chi di voi sceglie la eq. seria, burbera, pesante, amara, cinica a fronte di: eq. sorridente, leggiera, dolce, sentimentale ?

La spiegazione di questo fiorir di nomi e metodi e attrezzini si trova nel fatto che stì signori fanno bisiniss e come tutti quelli in questo settore hanno bisogno della reclame, dello slogan per promuovere i loro affari.
Inoltre, hanno individuato il targhet (bella parola inglese che significa: il pollo) e si adeguano a quello sia per l'immagine sia per la sostanza sia per gli accessori...io sto facendo fare (in Cina) delle cuffiette per orecchie fichissime fatte all'uncinetto che invaderanno il mercato globale con vostra e mia VEVS.









... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

carodubbio

 :congrats: per Raffaele sei di un'altra categoria :laughter-485:

bionda

Citazione da: Shanna - Agosto 13, 2013, 12:52:54 PM
che tipo di clientela?

sfigati

Citazioneda quanto vedo/leggo/sento in giro, la maggior parte delle persone che hanno scelto parelli, karl o quant'altro di "alternativo" al maneggio tradizionali, non fanno agonismo e praticamente non lo hanno mai fatto e pare che mai lo faranno (in genere lo demonizzano), hanno cavalli "particolari", con passati "problematici"...

...esatto...

CitazioneMi chiedo, ma c'è qualcuno che sceglie queste strade e ha un cavallo buono, "nato per fare dressage" o "nato per saltare" (genealogie etc), senza problemi di addestramento vario?

Sì, ma magari non lo dice, quantomeno non lo sbandiera. Karl ha riportato alla luce tanti principi tecnicamente giusti. Ignorarlo, oggi, è essere ignoranti (secondo me), volerlo ignorare per partito preso (esiste anche questo) è ridicolo. Gli istruttori migliori io li ho trovati tra quelli che conoscono Karl, lo applicano, ma senza seguirlo, integrando.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

bionda

E comunque la messa in mano for dummies come te la insegna Karl non te la insegna nessuno  :happy_birthday-736:
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Shanna

Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 13, 2013, 06:22:47 PM
Ogni testa di beata che dice di aver inventato un metodo tutto suo, appioppa con sua VEVS un marchio alla sua attività con definizioni a volte assai azzardate:

Eq. naturale; eq. sentimentale; eq. etologica; eq. dolce; eq. leggiera...ecc. ecc. oltre ciò i più spregiudicati mettono semplicemente il loro nome accanto al metodo rivoluzionario che hanno inventato. Metodo Barrelli; metodo Borotalco; metodo Pugaciof; metodo Schift ecc. ecc.

Ora, chi di voi sceglie la eq. seria, burbera, pesante, amara, cinica a fronte di: eq. sorridente, leggiera, dolce, sentimentale ?

:pollicesu: :pollicesu: :pollicesu:


Citazione da: Winter Mirage - Agosto 13, 2013, 05:03:36 PM
è un metodo di comunicazione con il cavallo che non procede finchè la bestia non risponde.

scusa ma questa non  è la base di ogni "metodo" di addestramento? non solo di karl.

bionda

Winter, non sono mica tanto d'accordo con la tua definizione del metodo.

Pensa che al primo stage con un karlista molto ortodosso un insegnamento (molto utile peraltro) che mi ha dato è stato: "non devi MAI permettergli di prendere iniziative". Quasi ci bisticciavo, perchè lui pretendeva che il cavallo durante le pause-premio stesse fermo immobile, mentre per Olliver "pausa" è passeggiare a redini lunghe, e fermo non ci voleva stare, non era un premio quello, era una costrizione in più.

Se molti cultori del metodo restano fermi anni e anni a lavorare sulle basi, i motivi sono altri. Forse anche il fatto che il target commerciale di Karl sono appunto binomi un po' negati...  :firuu:

Il metodo però lo definirei elencandone le regole tecniche tipo
- mano senza gamba, gamba senza mano
- il costato non si flette
- la mano controlla le spalle, la gamba sposta le anche
- il peso va sempre nella direzione del movimento
- si cerca prima l'equilibrio, poi il movimento

ecc. ecc. ...ci vorrebbe Max, io magari scrivo anche boiate  :horse-embarrassed:
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Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

alex

Siamo sempre fermi allo stesso punto.

Esiste un "mercato delle ovvietà" con molti clienti, a detta di chi ironizza su Parelli et al. Esiste anche un "mercato delle ovvietà" riguardo alla salute del piede (la prima ovvietà è che il 90% dei cavalli, trattati decentemente, non avrebbe necessità dei ferri ma solo di scarpette da usare "al bisogno"). Se c'è un mercato delle ovvietà, significa che molti ne sentono la mancanza  (altri ne avrebbero bisogno... ma non se ne rendono conto o perfino rifiutano di rendersene conto per pigrizia o per conformismo o per quieto vivere o o per sfuggire alle pesanti ironie di chi ha avuto la fortuna di assimilare queste ovvietà fin da bambino).

Io sento grande simpatia/empatia per chi si rende conto di avere bisogno dell'ovvietà, e la ricerca attivamente, anche mediante "tentativi ed errori". Non ci rido sopra e non faccio loro degli sberleffi; men che meno li definisco sfigati. Certo, se posso li metto in guardia da eventuali venditori di fumo a caro prezzo; ma la lista dei venditori di fumo, in equitazione, in mascalcia e in veterinaria è lunga e l'impresa è improba, e trovo molto scorretto dare addosso a una specifica categoria di venditori di fumo (quelli a cui si è dichiarata una specie di "guerra personale") e non a tutte. E nel non dargli la croce addosso tengo conto di un fatto: che se ancora sono alla ricerca dell'ovvio, significa che nessuno, prima, glie l'ha offerto in modo semplice e convincente.


La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Shanna

Nelle lezioni a cui ho assistito di SDL o pseudo tale, io personalmente ho trovato un sacco di tempi morti... E insegnamenti troppo teorici.

Poi io sono della parrocchia vivi e lascia vivere. Cerco di non deridere o dare dello sfigato a nessuno, mi informo su quello che non conosco anche se su alcune cose sono prevenuta...
Ognuno secondo me è libero di vivere il cavallo come vuole (se  non arreca gravi danni di salute al cavallo).

Mi innervosisco, ed è un difetto del mio carattere, quando invece incontro persone che credono che la loro strada sia in assoluto la migliore, e ti guardano dall'alto in basso, ti criticano, quasi ti compatiscono.

Purtroppo con il metodo Karl è una cosa che ho un po' sperimentato... "Sì sì per carita, fai come vuoi....  tu povera ignorante che monti il tuo cavallo con le mani basse perchè non sai"
(le mani basse è una cavolata per fare un esempio eh!)

p.s. Per la cronaca anni fa sono stata anche ad uno stage di un metodo "naturale". Tanto fumo, poco arrosto. All'epoca ero principiante assoluta, un foglio bianco, e certe cose mi sono sembrate lo stesso di una banalità incredibile. Tutto molto, troppo "marketing".

alex

Ma guarda la combinazione; osservando molti aspetti dell'equitazione agonistica corrente e anche alcuni aspetti dell'equitazione MW anch'io ho la stessa impressione che si tratti di business. Per non parlare dell'ippica.

Il bue che dice cornuto all'asino? O a ben vedere il 90% e passa dell'attuale equitazione, "tradizionale" o "innovativa", è business?

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.