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Come scegliere la sella giusta?

Aperto da rhox, Luglio 25, 2012, 02:55:43 PM

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rhox

dato che è un argomento che mi sta a cuore e su cui noto che ci sono sempre dubbi, fantasie, dicerie mi piacerebbe far luce tutti assieme su come scegliere la sella più adatta.

anatomicamente bisogna contare la dimensione del garrese, la lunghezza della schiena, la forma della schiena (laghezza dei processi spinali, lunghezza del garrese, muscolatura ai lati della colonna vertebrale, ecc), escursione della scapola, ecc..

a spizzichi e bocconi sono giunsta a questi accorgimenti per valutare se la sella sulla schiena è adatta:
- mettere la sella sulla schiena e poi passare la mano sotto ai cuscini: la pressione che riceve la mano deve essere uniforme e corrispondere solo al peso della sella, senza forzare nessuno passaggio. poi passare la mano nella zona dall'arcione all'attacco del sottopancia e pressione uniforme, spazio corretto, passaggio agevole.
- mettere le dita dove finisce la scapola e chiedere a qualcuno di portare avanti e indietro l'anteriore del cavallo e controllare che le dita non vengano pizzicate contro la sella.
- controllare che il canale tra i cuscini sia ampio abbastanza e che nessuna parte della sella tocchi la colonna vertebrale, neanche con le flessioni del cavallo.
- controllare che le anche non battano contro la sella col movimento e in posizione ferma (un problema per lo più per le selle western su cavalli corti come gli avelignesi o gli arabi)
- se possibile ripetere tutte le operazioni con il cavaliere in sella
- provare con il lenzuolo bianco e controllare le varie zone di pressione in sella

contando che il cavallo quando si muovo gonfia sia la muscolatura che la gabbia toracica meglio una sella un briciolino larga, che consenta questa espansione a una sella un briciolino stretta in posizione statica.
se la schiena è infortunata, mal muscolata, ecc trovare una sella adatta a quella schiena per poi lavorarci su è controproducente perchè impedisce alla muscolatura corretta di trovare spazio per espandersi. meglio cercare delle selle di transizione man mano che il cavallo cambia il fisico e cercare quella "definitiva" alla fine del lavoro

altre idee?
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

#1
Intanto che gli altri utenti riflettono sulla tua domanda "altre idee?", apro una piccola parentesi medica (spero che la sorbirete con pazienza).

Lasciando da parte i problemi di "ingombro meccanico", vorrei darvi un paio di elementi sulle fiaccature.

Le fiaccature - danni visibili della pelle - sono due tipi:

1. per sfregamento
2. per compressione prolungata

Tutti temiamo e conosciamo le prime, ma sono le seconde ad essere più serie, più infide, più persistenti e nettamente più pericolose.

La fiaccatura per sfregamento deriva, appunto, da un ripetuto sfregamento sulla superficie cutanea. Il pelo si spezza e si consuma, poi si abrade l'epidermide, infine si può arrivare "a sangue", quando l'intero spessore dell'epidermide è stato grattato via. Non c'è danno ai tessuti profondi della pelle, del sottocutaneo, men che meno dei muscoli. La lesione è evidentissima.

La fiaccatura per compressione è tutt'un'altra cosa. Il modello a cui dovete pensare (mi spiace di farvi ricordade cose dolorose ma... sono le cose della vita) è l'ulcera da decubito di persone gravemente malate, e immobilizzate a letto. Ogni punto in cui vi sia una compressione prolungata, anche se molto "morbida" (che compressione mai potrà causare un materasso morbido?) rischia di ulcerarsi. Il meccanismo è semplice da capire: nei punti di pressione, la circolazione del sangue è impedita. I tessuti soffrono per la carenza di ossigeno e contemporaneamente per l'accumulo delle sostanze di rifiuto. La sofferenza riguarda tutti i tessuti compresi fra la superficie della pelle, che riceve la pressione, e le ossa sottostanti. Tutti i tessuti: epidermide, strato profondo della pelle, sottocute, muscoli. Se la pressione continua, i più sensibili, fra questi tessuti, vanno in necrosi; ma anche i tessuti circostanti sono danneggiati, e le lesioni, per questo motivo, riparano lentamente, e talora non completamente.

Le fiaccature da compressione possono realizzarsi ogni qual volta la pressione della sella è costante, "senza respiro", e prolungata. Anche una sella apparentemente perfetta e morbidissima può causare questo tipo di fiaccatura, se indossata molto a lungo in modo continuativo (come può avvenire nei lunghi trekking) che ha due posizioni "classiche": sotto i cuscini, e sotto il sottopancia. Non si manifesta subito, ma dopo qualche minuto, o più, dal momento in cui si toglie la sella. Il segno non è un'abrasione del pelo.... il pelo è perfetto.  Il primo segno è il rigonfiamento della pelle, avete presente il gonfiore della pelle infiammata, come attorno a una puntura d'insetto o sulla pelle che ha toccato un'ortica? Non si sviluppa subito, nel momento in cui togliete la sella non vedete nulla. Dovete imparare a riconoscere questo gonfiore, e dovete prendere l'abitudine di sentire sistematicamente se è presente, un po'di tempo dopo aver tolto sella e sottopancia.

Tenete conto che anche il sottopancia ben tirato causa una pressione; una pressione forte sulla pelle immdiatamente sottoil sottopancia, ma anche una certa pressione sui cuscini della sella. Le cinghie del sottopancia sono fatte in modo da poter sviluppare - se li tirate forte - una notevolissima pressione. Se il sottopancia è elastico, questa pressione assume i caratteri di pressione continua: pericolo! Se i cuscini, pur morbisiddimi, non distribuiscono la pressione in modo uniforme, ma la concentrano leggermente in qualche zona (come fanno i cuscini ben imbottiti, "belli tondi"): pericolo!

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

rhox

correttissimo alex, infatti la seconda tipologia di fiaccatura viene normalmente chiamata scaldata e si vede poi con il comparire di chiazze di pelo bianche, non ben definite che non se ne vanno. non c'è danno cutaneo eppure si vede chiaramente non  c'è un problema.
solitamente compaiono nella zona sternale  (dove quasi nessuno vede mai) e nella zona subito dietro le scapole dove la sella spesso comprime di più..

se si cambia l'attrezzatura con una più adatta a lungo andare tendono a scomparire, se non del tutto comunque a ridursi parecchio. questo non ho capito bene come funziona come meccanismo. alex avresti voglia di approfondire?
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alex

Non è difficile. Premi la pelle di una mano con il polpastrello di un'altra, non forte, basta leggermente: come togli la pressione, vedrai che la pelle compressa è pallida (poi immediatamente torna di colore normale). Quella leggera pressione ha impedito completamente la circolazione del sangue nella zona compressa. Non succede assolutamente nulla, per una temporanea interruzione della circolazione sanguigna. Ma se applichi la stessa leggera pressione per molto tempo, blocchi la circolazione del sangue per molto tempo; e nonostante che la pelle resista benissimo a periodi di ischemia, prima o poi comincia a soffrire; se lieve il danno è reversibile (si manifesta, come moltissimi danni ai tessuti) con una infiammazione, non appena il sangue ricomincia a circolare, ma se grave il danno non è reversibile: il tessuto muore e si forma un'ulcera (un'ulcera da decubito).

Non è l'intensità della compressione a causare il danno: è la sua persistenza.

E' per questo motivo che un sottopancia elastico è più pericoloso di uno non elastico; e che un gel, che distribuisce bene le pressioni ma proprio per questo le rende sempre identiche, è più pericoloso di un sottosella normale, e un sottosella molto spesso e molto liscio è più pericoloso di un sottosella più ruvido e più sottile.

Rimedio: fare in modo che le pressioni non siano "senza respiro", ma abbiano delle continue variazioni.

Ma nulla di questo che ho detto è farina del mio sacco, tranne qualche analogia medica! Guardate il link al sito di Homocaballus, capitolo "The saddle", e da qui altri: http://www.huertecilla.net/Eng%20Frameset%20Welkom.htm
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GianniWest

Ogni cavallo è un soggetto unico ed irripetibile, come lo siamo noi :horse-smile:,

questo vuol dire che ogni schiena è diversa, anche all'interno delle stesse razze. nella monta western ad es, quando si dice che un arcione è "quarter" o "semiquarter" non significa che vada bene per tutti i quarter, tutt'altro. La definizione sta semplicemente ad indicare un gruppo di tipologie che per affinità ricadono sotto le misure di quel tipo di arcione, indipendentemente dalle razze cui appartengono i cavalli con quel tipo di schiena.
Provo a spiegarmi meglio, è stato messo a punto un criterio di misurazione delle schiene dei cavalli che raggruppa delle tipologie simili e che possono ricadere nello stesso tipo di arcione. Comunicando al costruttore di arcioni le misure di un cavallo questo farà l'arcione più adatto a quel cavallo. E' anche possibile, in presenza di particolarissime caratteristiche, costruire un arcione "fuori standard", che si adatti alle misure di quel particolarissimo cavallo.

Quindi è possibile ottenere la sella più adatta al nostro cavallo.

Ovviamente questo comporta una considerazione sui costi. Facendo selle ho visto che il primo criterio di scelta di una sella è spesso, purtroppo ma anche comprensibilmente, il prezzo. Sull'onda di questo fattore il mercato ci presenta una serie di selle così economiche che non si capisce come si possano realizzare (o meglio smontandole si capisce pure quando troviamo cartone pressato sotto un sottile strato di cuoio, arcioni approssimativi, cuoio scadente con fender che magari tendono a deformarsi ed a deformarsi in maniera non uniforme ecc ecc).
Nella considerazione del prezzo dovremmo anche considerare cosa portiamo a casa e quanto tempo deve durarci l'oggetto che portiamo a casa, insieme alla valutazione della sua "comodità" per il cavallo e per il cavaliere. A volte una scelta ben ponderata all'inizio può metterci nella condizione di evitare di entrare in quel corcolo vizioso di cambi di selle una dietro l'altra che tante volte mi capita di vedere e di sentire e che alla fine comportano una spesa più alta, oltre al disagio di un oggetto inadatto.
Dall'altro lato ci sono selle costosissime, in cui quello che veramente si paga è il nome, reso accattivante dalla pubblicità e anche dai trainer che spesso usano ad arte una sella piuttosto che un'altra, senza alcuna considerazione sull'adattabilità di quella tal sella a quel particolare cavallo.
Si sente parlare di selle specifiche per determinate discipline, il che a volte è vero ma spesso è solo marketing mirato a movimentare il mercato.
Io faccio selle western e posso dire che con una buona sella, con un buon arcione, che ti mette in equilibrio con il cavallo, puoi fare tutte le discipline, o quasi.

Parlo di selle western ma anche per le selle inglesi esistono criteri di valutazione, peraltro simili, che mirano a definire bene il tipo di arcione più adatto a quel particolare cavallo. Questo non vuol dire che dobbiamo buttare la nostra sella ogni volta che cambiamo cavallo, ma una considerazione sull'adattabilità della stessa al nuovo cavallo andrebbe fatta più spesso di quanto oggi non si faccia (praticamente mai o quasi mai per quanto mi risulta)

alex

Citazione da: GianniWest - Luglio 28, 2012, 07:17:15 PM
Si sente parlare di selle specifiche per determinate discipline, il che a volte è vero ma spesso è solo marketing mirato a movimentare il mercato.
Io faccio selle western e posso dire che con una buona sella, con un buon arcione, che ti mette in equilibrio con il cavallo, puoi fare tutte le discipline, o quasi.

Non pratico la MW (che peraltro mi piace per la vera leggerezza che permette; dovrei saperne di più sull'addestramento MW per capire bene come quella leggerezza è ottenuta nell'addestramento standard). Quindi di selle e discipline MW non so nulla; ma sono sempre rimasto stupefatto nel vedere delle serie di selle MW che a me sembravano sostanzialmente uguali, e che invece erano etichettate Questa per reining... questa per pleasure.... questa per questo e questa per quello....  :icon_eek:

Quello che hai detto mi conforta.  :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

DivinityOfDarkness

OT

Citazione da: alex - Luglio 28, 2012, 10:55:47 PM
dovrei saperne di più sull'addestramento MW per capire bene come quella leggerezza è ottenuta nell'addestramento standard

Pazienza, ripetizione e coerenza.
Per più info, puoi chiedere in area apposita.

FINE OT.
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

kitiara

Siamo in periodo di fiera e forse quest'anno mi tocca cambiare la mia prestige 25enne  :horse-scared: che si è sempre rivelata un'ottima sella e che in via generale si adattata piuttosto bene a diversi cavalli (anche se poi amando cavalli di un certo tipo lo standard fisico è pressappoco lo stesso).
Sto puntando una marca tedesca che ha preso qualche anno fa una mia amica so che fanno tutte le operazioni descritte da rhox per adattare la sella al cavallo (hanno un sistema di cuscini e arcione che lo permettono), è ovvio che poi tutto sta alla capacità ed alla perizia di chi fa il lavoro ma avete altre indicazioni e consigli da poter offrire?
Oltre alla vestibilità per il cavallo avete qualche indicazione da potermi dare per valutare la qualità del cuoio e la durabilità del prodotto? Qualche elemento che vuoi stessi sconsigliereste o consigliereste?
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

Nicola

Citazione da: GianniWest - Luglio 28, 2012, 07:17:15 PM
Si sente parlare di selle specifiche per determinate discipline, il che a volte è vero ma spesso è solo marketing mirato a movimentare il mercato.
Io faccio selle western e posso dire che con una buona sella, con un buon arcione, che ti mette in equilibrio con il cavallo, puoi fare tutte le discipline, o quasi.

Non sono troppo concorde con questa affermazione. Sfido chiunque a lavorare decentemente con una sella da barrel.

Possiamo certamente dire che le selle da performance sono spesso equivalenti, ma trovo difficile immaginare di poter lavorare di fino su una wade.

Poi c'è anche il gusto. Io non mi trovo con i seggi scamosciati, e nemmeno amo molto che il seggio sia troppo imbottito, specie sulla zona dietro l'arcione.

Ci sarebbe poi da dire che, nel mondo western, ci sono tipologie di sella con i fender molto mal posizionati, in genere troppo avanzati rispetto al seggio.

Ma qui si parlava di rapporto sella/cavallo, per cui chiudo l'OT.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Sulle selle penso che si possa procedere per esclusione:

1. innanzitutto si escludono tutte le selle inadatte all'attività che dobbiamo praticare
2. poi si escludono tutte le selle che non siano assolutamente e perfettamente adatte al cavallo, senza necessità di alcun aggiustamento/gel/alzapalette ecc.
3. solo fra le selle che sopravvivono alle prime due selezioni si sceglie in base alla comodità e all'estetica dal punto di vista del cavaliere.

Siccome non vi è alcun rapporto fra prestigio della sella (e suo costo) e il criterio al punto 2, è del tutto inutile parlare di marche; ed è un errore molto grave anteporre il punto 3 al punto 2.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

kitiara

Citazione da: alex - Ottobre 10, 2013, 09:20:26 AM
3. solo fra le selle che sopravvivono alle prime due selezioni si sceglie in base alla comodità e all'estetica dal punto di vista del cavaliere.

Io però non concordo in pieno sulla scaletta che hai fatto, la sella è come un biadesivo deve andar bene al cavallo ed al cavaliere, la nostra comodità non è secondaria a quella del cavallo, una sella perfetta per l'equino che ci mette in un assetto sbagliato per la nostra conformazione fisica, che ci rende scomodi a lungo andare è deleteria per entrambi perchè si finisce per montare male. Noi possiamo adattarci di più? Non sempre.

Per l'estetica ormai le selle sono talmente tante e con possibilità talmente varie (ed assurde) di scelta che almeno sul nuovo non ha senso prendere in considerazione.
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.

GianniWest

Citazione da: Nicola - Ottobre 09, 2013, 08:40:54 AM
Citazione da: GianniWest - Luglio 28, 2012, 07:17:15 PM
Si sente parlare di selle specifiche per determinate discipline, il che a volte è vero ma spesso è solo marketing mirato a movimentare il mercato.
Io faccio selle western e posso dire che con una buona sella, con un buon arcione, che ti mette in equilibrio con il cavallo, puoi fare tutte le discipline, o quasi.

Non sono troppo concorde con questa affermazione. Sfido chiunque a lavorare decentemente con una sella da barrel.

Possiamo certamente dire che le selle da performance sono spesso equivalenti, ma trovo difficile immaginare di poter lavorare di fino su una wade.

Poi c'è anche il gusto. Io non mi trovo con i seggi scamosciati, e nemmeno amo molto che il seggio sia troppo imbottito, specie sulla zona dietro l'arcione.

Ci sarebbe poi da dire che, nel mondo western, ci sono tipologie di sella con i fender molto mal posizionati, in genere troppo avanzati rispetto al seggio.

Ma qui si parlava di rapporto sella/cavallo, per cui chiudo l'OT.

Mmmmh, consentimi di dissentire sulla considerazione in merito alla Wade  :horse-smile: