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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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raffaele de martinis

Infatti, ogniduno fa quelo che vole, ci mancherebbe.

Ma indubitabilmemente, il fenomeno è evidente: il cavallo è diventato - da animala da lavoro/da guerra -  animala da compagnia, compagna di giuochi (che  essi siano o non sino parrellati differentia non fa) sopratutto grazie all'arrivo/all'invasione di noi ragasse nel suo mondo.

I libro della Ravello è un'ottimo punto di partenza per tentare di comprendere perché il cavallo è diventato lallo la passione di donne, appunto.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Vediamo la questione da un altro punto di vista.

La "fiammata della civiltà dei consumi" è destinata a auto-consumarsi: è matematica elementare, basta conoscere non gli integrali, e nemmeno i logaritmi, e nemmeno la moltiplicazione: basta conoscere la sottrazione.  :horse-wink:

Oggi il cavallo viene utilizzato - statisticamente - come dici.

Ebbene ci sono due possibilità:
1. verrà perduta la cultura equestre (poco male, i documenti sono parecchi, chi vorrà, in futuro, la ricostruirà simile in pochi decenni);
2. verrà perduto il patrimonio genetico del cavallo (e questo sarebbe un disastro, perchè per ricostruirlo ci vorranno millenni, come ci sono voluti millenni per costruirlo)  :horse-scared:

Esiste il rischio che il lallismo provochi il danno, pressochè irreparabile, di tipo 2? E se esiste questo rischio, che azione andrebbe intrapresa, per prevenirlo?

Se il rischio di tipo 2 non esiste, o è modesto.... chissenefrega!  :chewyhorse:

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Puretroppo la historia si ripete, i corsi e ricorsi storici sono un fatto.

Le due possibilità che indichi sono attività già in essere et già successe in altro tempo et in molti luogo.

L'addestramento equestre, sia pur nelle differenti squole, aveva come base comune: disciplina, tecnica, costanza, rigore e diventato lallorelazione, lallocomunicazione, reciproca guarigione, sollazzo et giuochi della minchiazza per giolive ragasse.

Le rasse da lavoro son diventate da carne, quelle da carne da sollazzo, l'arabo è diventato una bella statuina immontabile/da guardare; il frison, che è un lallo da tiro/un carrozziere, è diventato nsiderato un lallo da sella, i trottatori e i PSI o vanno in pista o al macello,

I veri lalli da lavoro son scomparsi da anni, così come i muli e gli asini, i quarterors in giro per le arene, se li vedese un vero cauboi direbbe: ma di che minchia di razza sono?

Non so se questo sia giusto o wrong, so che è inevitabile.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Insomma non c'è più religione, non ci sono più le mezze stagioni, ai nostri tempi invece...

alex

Mi pare evidente che la tua "lattina di birra" ossia: quello che tu puoi fare per evitarlo, lo fai; senza la speranza di ripulire il mondo dalle lattine di birra, quello che puoi, e questo è il senso anche della tua attività qui; la "parola contraria".

Ma non tutti hanno le tue conoscenze e la tua esperienza, e la tua capa tosta. Che lattine di birra possiamo raccogliere noi, secondo te?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#800
Citazione da: milla - Marzo 10, 2015, 09:46:52 PM
Insomma non c'è più religione, non ci sono più le mezze stagioni, ai nostri tempi invece...

Non banalizzare, nessun rimpianto dei miei tempi, Alex ha fatto una intelligente osservazione ho cercato di rispondere, le condizioni sociali culturali cambiano e cambiano anche i rapporti humani: rapporti di genere, di razza, di religione, famigliari, educativi etc. etc. dunque son cambiati anche i rapporti con gli altri animala e con l'ambiente.

I cambiamenti di questi rapporti hanno plasmato/cambiato gli usi e i costumi della gente ma anco l'ambiente è cambiato, son cambiate fisicamente anco le nove generationi, figuriamoci gli animala... possiamo fare dei tremendi pipponi sociologici sull'argomento, la materia è vasta, non è il nostro compito.

Cambia l'uso, non serve più quell'uso, e l'oggetto/l'animale deputato a quell'uso vien buttato via o cambia si evolve nella forma "migliore".
Parlo solo della Sicilia: il cavallo siciliano curtu e nano si è estinto negli anni 60 del s.s.; l'asino pantesco pure (stanno cercando di ricostruirlo, ma quello che è perso e perso); la capra girgentana è ridotta a poche centinaia di unità; la mucca cinisara è ai limiti di sopravvivenza, per contro, abbiamo nuove razze di conigli nani, maialini vietnamiti e pseudo allevamenti di frison in provincia di Agrigento.

Per scrivere queste palabras, fino a poche settimane fa pigiavo dei tasti, adesso sfioro un pezzo di vetro, qualche anno fa le avrei battute con una macchina da scrivere, a squola usavo biro e penne stilografiche coll'inchiostro blù, alle elementari facevamo letioni di "bella calligrafia": penna, carta assorbente e calamaio, ricordo che il maestro raccomandava di acquistare il pennino cavallotti numero... non ricordo il numero, un'altra volta vi parlerò di quando usavo la penna d'oca, e prima ancora il bulino sulle tavolette di creta.  :icon_eek:
Tutto buono e benedetto, il progresso, la tennologia ci aiuta tantissimo ma ci fa perdere - inevitabilmente - la facoltà, il mestiere, l'arte di fare delle cose.

Quanti di noi son capaci di fare a mente questa semplice operazione: 34 x 23 : 7 - 44 ?

Citazione da: alex - Marzo 11, 2015, 12:29:50 AM
Che lattine di birra possiamo raccogliere noi, secondo te?

Quanti veri antigui uomini di cavalli son rimasti in Itaglia, e dove sono?

Non parlo di cavalieri/istruttori sportivi o classici, ma proprio di uomini di cavalli, gente che ha passato la vita a lavorare coi cavalli ad allevarli/domarli/addestrarli/curarli, gente che non scrive libri, non va nei fori, non cerca aglievi, non inventa metodi.

Ecco, bisogna cercare lì, tra tante lattine di ferro arrugginite, ce ne sono ancora tante di alluminio bellillo che ruggine non ne fanno mai.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Aimè.... da quando è stata inventata la scrittura, la trasmissione orale della cultura non funziona più; o meglio, funziona, ma è continuamente esposta a estinguersi, o a modificarsi in modo mostruoso passando di bocca in bocca.

Se questi personaggi non scrivono, occorre scovarli e scrivere al posto loro. Prima che si estinguano e portino ciò che sanno nella tomba.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Già, ma bisognerebbe che i testi fossero letti e - sopratutto - capiti direttamente dall'interessato; se il medium (traduttore o divulgatore nel caso di corrispondenza di lingua) sono incompetenti o dolosamente interessati a far passare un tornaconto di parte il ploblema rimane.



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

PokerFace

comunque non è neanche così, RaffaelLA
a Etrea questo weekend ci sono oltre 500 binomi a saltare le gare del primo grado (dalla 115 in su).
a Manerbio sempre questo weekend ci sono oltre 300 binomi a fare la stessa cosa.
e in concomitanza ci sono anche altri 4 concorsi NELLA SOLA LOMBARDIA.

e saltare certe gare non è cosa che esula dall'equitazione. nè è cosa da pavidi.

quindi no, la tendenza non è quella che tu descrivi, il cavallo non sta diventando una bambolina da pettinare per le sciure.
ci sono un sacco di persone (ma veramente tante, visti i numeri che ho elencato e che sono solo della lombardia per dire) che si fanno un mazzo quadrato, affrontano orari impossibili, combattono in campo prova e in campo gara e usano le armi del mestiere (senza tante menate, se servono, speroni e frusta ecc) e sanno affrontare i cavalli riottosi (magari che guardano, che sgroppano, che si mettono in piedi alla porta) e li fanno funzionare.


raffaele de martinis

Presenza femminile in Equitazione.

Italia, dati FISE 2005 donne: 60%

di questo 60% il 76% non è agonista; mentre del 40% maschile il 63% non è agonista.

Gran Bretagna dati BeTA 2005/2006 donne 75%.

USA, dati AHCF 2005/2006 donne 85%

Interessante rilevare la differenza tra due regioni italiane similmente popolate.

                                                     Praticanti equitatione:

Lombardia:   20.190                                 
Campania:     3.784

Donne agoniste.

Lombardia       3.823 
Campania           439 

Donne non agoniste

Lombardia          9.678
Campania           1.527

Uomini  agonisti

Lombardia         2.865   
Campania             697

Uomini non agonisti

Lombardia           3.824
Campania            1.121     

Fonte: Passione di Donne -  R.Ravello - Equitare 2009

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raffaele de martinis

Cara Faccia da Giuoco di Carte Americano, non è quela la materia di questa discascion, o meglio, è una parte minoritaria, chi ha detto che le donne sono tutte lallopucciose?

So benissimo che ci sono sono intrepide ragasse in equitatione come in tanti altri campi "tosti" delle humanae attività, ad esempio nell'astronautica... un caro saluto a Samantha Cristoforetti che  ci guarda da lassù.

Non è necessario essere dei tennici statistici per capire a colpo d'oculo che l'alta percentuale di presenza femminile nell'equitatione si nota nei paesi/nelle regioni più sviluppate economicamente ma sopratutto più avanzate culuturalmente, negli USA è all'85% a quanto sarà nella pur ricchissima Bubai?

La statistica sopra riportata non ha un confronto col passato, ma queli di noi che da un cicinin frequentano i lalli, ricordano che  - in Itaglia - fino a non tantissimo tempo fa, le donne che montavano a lallo erano pochissime ed erano considerate delle eccentriche virago, oggi son la maggioranza di coloro che mettono le chiappe sulla schiena di un lallo, perché?

La Ravello lo spiega mirabilmente, vediamo:
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alex

La Ravello cita questa cultura equestre?



Inchiostro e colore su seta, Cina, XII secolo, da un precedente disegno del VIII secolo.

Notate: non sono semplicemente donne, sono mamme; e notate l'impressione di tranquillità, di naturalezza, che esprimono. Non è la prima volta che riproduco questo affascinante disegno, ma qui mi pareva interessante farlo.

Termina pure, Raffaele, quello che stavi per dire.... poi se vuoi aggiungi il tuo commento su questa cultura equestre.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Beh, in Cina/in Asia erano/sono presenti varie popolazioni equestri, pertanto quell'antica bellissima scene era normale, è ancora attuale a quelle latitudini.
La Ravello accenna all'Estremo Oriente ma in chiave mitologica astrologica, fa riferimento all'oroscopo cinese che recita catzate grosse quasi quanto quelle che spara il mago di Acerra e l'oroscopista del Messaggero:  Brankolo.  :icon_eek:

Purtroppo, in Cina come in Itaglia c'è gente che crede a queste sciocchesse, pertanto le donne nate nel 1906 - 1966 - e nasceranno nel 2026 - anni nei quali la combinazione è: lallo ragassa fuoco - sono considerate "indomabili" pertanto evitate come la peste...
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raffaele de martinis

Si sa, a me piace aprire una parente ogni tanto,  e da un pò che non mi dedico a questo sollazzo, pongo rimedio aprendo una parente su una mia parente che vive a Roma.
Attenzione:
Ogni riferimento a fatti persone accadimenti di questo inclito foro è puramente casuale, l'esempio è portato assolutamente in maniera generale.

Si chiamava Alice ed era un coniglietto nano maschio... eh si, la mia nipotina lo aveva battezzato così credendo fosse femmina e il nome gli rimase, la ragazzina avrà avuto 12/13 anni e volle fortemete il gingilletto di pelusc.

Dopo un pò - crescendo - l'interesse della ragassina per la bestia scemò ma guai a toccare Alice, dunque, mia cognata, poareta, si prese completamente in carico coniglio... passarono gli anni, la ragassa si impegnò a studiare, trovò fidanzati, cominciò a lavoricchiare... stava maturando era cambiata, il coniglietto non la interessava proprio più ma - sempre - guai a toccarlo!
Quando tornava a casa gli faceva puccipucci e poi se ne andava in discoteca o in vacanza col ragasso.

Il circolo vitioso che si era creato è questo: la ragassa era affezionata al coniglietto, la mamma era affezionata alla ragassa per accontentarla lo accudiva con tutte le cure, il padre affezionato/succubo delle due donne di casa non fece la sola cosa giusta: abbacchiare/regalare/dare via il malefico pelusc.

Alice ha battuto tutti i record di longevità cunicola: 11 anni, il veterinario era allibito, massimo 5/6 anni e questi roditori se ne vanno via... Alice diventò un incubo per mia cognata, a parte l'accudimento: pulizia della lettiera, spazzolatura,  la limatura dei denti, il pareggio degli zoccoli, i vaccini, le carotine,  il mangime, il fieno da comprare a peso d'oro in boutique, Alice - in 11 anni di lieta convivenza - ha lasciato il segno su buona parte della mobilia, ha scappellato i fili della corrente di casa, e - in vecchiaia - ha cominciato a scacazzare e a pisciare in giro, tant'è che l'hanno dovuto ingabbiare e aspettare - fiduciosi - la conigliesca dipartita...


la historia non finisce quì, mi fermo per superamento pippon limit, continua.


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#809
... Alice, dopo un breve soggiorno nella gabbietta passò a miglior vita,  :icon_eek: non si celebrarono funerali solo perché la ragassa - diventata hostess aereonautica - non era a casa.

Ora, quel giocondo coniglietto ha scassato per 11 anni i cabasisi ad una anziana coppia, ha rovinato mezza casa, ha costituito una spesa - negli anni - non indifferente, a fronte di che?

Ha passato la sua esistenza in un appartamento e un balconcino, mai visto un prato, mai visto un cunicolo... cunicolo nel senso di galleria sotterranea. ma quello che è peggio non ha mai visto una cunicola nel senzo di femmina di coniglio e - per un coniglio che si sa: scopa come un coniglio  - est lo maximo ploblema; per lo vero, il poareto cercava - con dovizioso impegno - di accoppiarsi con pantofole, strofinacci e bambole di pelusc ma la cosa - per problemi tennici - non andò mai a buon fine... almeno per quanto io ne sappia.

Quante ragasse ho visto  - nel corso degli anni - acquistare con vivo e vibrante entusiasmo un lallo per poi capire che l'equitazione non faceva per loro?
Non so, ma sicuramente tante; le più sagge - appena capito la situescion -  hanno svenduto tutto e si sono date - con viva e vibrante applicazione - al cucito,  allo zumba, e, assai spesso alle collezioni ornitologiche...  :icon_eek: altre, hanno insistito - con viva e vibrante ostinazione - nel tenere il lallo, a questo proposito, ricordo un caso eclatante... ma ve lo dico in un'altra parente, ora continuo con la Passione...

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...