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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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raffaele de martinis

... aperto il cereviello e che - invece delle scomuniche - si fosse instaurato un dialogo con gli "scismatici", forse oggi non saremmo in queste condizioni, ma questa è ucronìa... ma vediamo chi era Ubertalli: fece amicizia con Caprilli fin da quando erano tenentini e Caprillone già faceva disperare i superiori per il suo temperamento ribelle e il modo di montare fuori dalle rigide regole militari.

La loro amicizia et collaborazione durò fino alla morte del Capitano che vedeva nell'amico la perfetta realizzazione pratica dell'assetto da lui studiato; Ubertalli aveva una elasticità e una morbidezza di assetto naturali - lo chiamavano il gatto - che gli fecero raggiungere importanti traguardi nel s.o. tra l'altro detenne il primato di elevazione con metri 2.20 dal 1909 al 1937.

Aveva una enorme "senso del lallo", sentiment direbbero i francesi, che gli facevano trarre risultati da lalli difficilissimi come nel caso di Itomìr che vale la pena di descrivere...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

La photo che ho pubblicato sopra e quella di Ubertalli su Itomir e si trova nel manuale da lui pubblicato nella "Tavola Rotonda" licenziata alle stampe dal compianto Lucio Lami, indubbiamente è esemplare per quanto riguarda i dettati caprilliani: ginocchio che pinza, staffa ben calzata, suole degli stivali che guardano in fuori ad adiuvantum, mani basse.
Ormai nessuno dei grandi cavaglieri da s.o. monta più così, ma di questo parlerò un'altra volta...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#453
... Itomir era un lallo di enormi possibilità ma con una senzibbilità fuori del comune, bastava un nonnulla per metterlo in disordine, Ubertalli - forse grazie al suo assetto felicissimo - riuscì ad interpretarlo e ne fece un generosissimo saltatore: passava i due metri con facilità irrisoria, eseguiva esercizi straordinari su una serie di ostacoli da un metro messi "a gabbia" ad un tempo solo di galoppo, li passava anche in diagonale e con in aggiunta una siepe larga sette metri che sorvolava con estrema facilità: il lallo era pronto per intraprendere una carriera luminosa, ma Ubertalli fu trasferito e dovette lasciare la squola di Pinerolo.

Cambiata la mano, insorsero di nuovo i ploblemi, Itomir fu giudicato un lallo pericoloso e messo a tirare i carretti delle salmerie militari, non essendo adatto neanche a quello, fu riformato e mandato al macello.  :dontknow:

Ubertalli fece una luminosa carriera militare, raggiunse il grado di genarale e - anche da penzionato - fu un fervente apostolo di Caprilli ingaggiando furiose polemiche coi devianti, con tutti coloro che  non accettavano acriticamente il sistema del suo maestro che - d'altronde - aveva la massima considerazione verso di lui: arrivò a dire: "Ubertalli monta meglio di me".

Ubertalli scrisse il suo manuale "affinché nel mondo della Cavalleria italiana, non facessero breccia inquinamenti tennici, specie tra gli istruttori".

Il che è concettualmente sbagliato, sbagliatissimo, gli "inquinamenti" le contaminazioni, gli scambi son
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#454
Un  commento laterale, spero che non sia "il nonnulla che ti mette in disordine"  :horse-wink:, in questo caso sposteremo.

Con il sistema caprilliano puro in breve tempo si può mettere in sella chiunque (quasi) permettendogli il controllo del lallo, la monta in campagna, il salto, le prove di resistenza, le corse di galoppo e le siepi. Il "principio magico" è: libertà di incollatura.

In nessuna di queste pratiche si raggiungerà l'eccellenza; per raggiungere l'eccellenza occorre, a chi lo voglia fare, ripartire da zero, e imparare tecniche fini che mal applicate comportano danni al cavallo e rischi al cavaliere.

Mi domando: visto che l'eccellenza, per il 99% di chi monta a cavallo, è una chimera e - se promessa - quasi una truffa, non sarebbe meglio insegnare a montare sempre e comunque alla Caprilli e riservare a pochi il Caprilli  modificato e migliorato, o le basi dell'alta scuola?

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#455
Il sistema caprilliano riguarda l'equitazione militare e il salto, già L'Hotte parla ammirato della libertà di incollatura dei lalli dei contadini (dei civili) che non si "coronavano" perché liberi di bocca rispetto ai lalli militari tenuti in bocca.

Caprilli ha demolito la vecchia squola militare mentre ha appreso osservando i civili, i grooms perfino, leggiete:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/09/di-brutto-muso-caprilli-praticava-la.html

E' facile supporre che al di fuori dell'esercito: butteri, vaqueri, cauboi, mongoli non seguissero le regole dei marmittoni ma praticassero una monta "naturale" ben prima di Caprilli, il grande merito di Caprilli è di aver codificato "militarmente" quello che la natura indicava, questo gli costò parecchio: a 40anni era ancora capitano!

Per l'alta squola il discorso è a parte: esisteva prima di Caprilli e continua ad esistere ancor oggi, non confondiamo/mischiamo la lana colla seta.
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raffaele de martinis

...Il che è concettualmente sbagliato, sbagliatissimo, gli "inquinamenti", le contaminazioni, gli scambi sono il lievito del progresso, le basi dell'evoluzione darviniana, i mattoni della bellezza e dell'intelligenza.
Qualcuno cercò di mettere in pratica le teorie che predicavano la superiorità e la purezza di una certa razza, sappiamo come andò a finire.

Ora, Ubertalli scrive il suo manuale con questi propositi:

Dopo aver pietosamente radunato nell'urna, con le mie mani, le ceneri de compianto Capitano Caprilli; passati alcuni anni.... ...mi pare di compiere un sacro dovere nel cercare di completare l'opera che il destino Gli ha troncata.
Innanzitutto sento la necessità di dichiarare che non ho la benché minima pretesa di fare critica al sistema lasciatoci dal Maestro... ...urgeva togliere la situazione di contrasto in cui si trovavano i Reggimenti, fra il regolamento ancora antico e le nuove teorie già conquistanti specialmente la massa dei giovani... ...il mio modesto lavoro non ha altra speranza ed altro scopo che questo: dare un metodo  per insegnare gli inoppugnabili principi del nostro sistema di equitazione, nel miglio modo e nel più breve tempo.


I risultati - secondo me - sono lontani dai propositi appena enunciati, a parte lo stile trombonico, il libro è incomprensibile ai più, almeno il sottoscritto ha dovuto applicarsi fortemente per tentare di capire il senso di periodi prolissi  che - spesso - si attardano in descrizioni di azioni semplici descritte in maniera complicata.

Comunque, a sua parziale discolpa, il Nostro - nel libro - si rivolge ai militari o per meglio dire alla preparazione delle reclute secondo il sistema di Caprilli, viceversa Mueseler spazia dall'equitazione di campagna a quella di squola con cenni all'alta scuola, alla caccia, alla doma, alla correzione dei vitii dei lalli ecc. ed è - a tutt'oggi - un ottimo testo per un primo approccio all'equitazione per noi ragasse debuttanti nel mondo dei lalli.

Ma cos'è il sistema di Caprilli, erroneamente chiamato monta itagliana, quali sono i


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alex

Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 27, 2014, 02:00:57 AM
ed è - a tutt'oggi - un ottimo testo per un primo approccio all'equitazione per noi ragasse debuttanti nel mondo dei lalli.

:icon_eek: Allora devo essere deficente, perchè io l'ho letto come "primo approccio" e a distanza di anni ho capito che non avevo capito una beatissima mazza.

Ci vuole una semplicità ben maggiore, per il "primo approccio".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 22, 2014, 01:19:58 PM
... Eppure Mueseler ha un grande merito: quello della chiarezza e ad esso si deve il successo internazionale dell'opera.

Parole di Lucio Lami...
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alex

Ok. Allora il mio bollino da deficente me l'ha messo direttamente tale Lami.  :dontknow:

Vai pure avanti, che il "cuore" della monta Caprilli mi interessa molto.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

In realtà Caprilli non fece a tempo ad organizzare in maniera organica il suo sistema costruito contro la monta itagliana in anni di prove, diecine di cadute e varie ossa rotte.

Chissà se avrebbe approvato i dogmi dettati dai suoi discepoli, e come avrebbe preso le innovazioni dei miscredenti della prima ora: Bacca, Mueseler, Danloux, etc. etc.

Non lo sapremo mai, quello che sappiamo è che la sua formidabile intuizione ha avuto sviluppo e risultati al di fuori dell'Itaglia, da noi, ha prodotto - in cent'anni nel s.o. - 4/5 campioni che hanno mascherato la pochezza generale del nostro movimiento; quando son finiti quelli, quando son cambiati i lalli, quando son cambiati gli ostacoli, quando son cambiati i percorsi: buio pesto.







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alex

#461
Mica vorrai dare per scontata la formidabile intuizione? Ce n'è una che riassumerei: "meno si disturba il naturale equilibrio e movimento del cavallo e meglio è" o ce n'è più di una?

Inoltre vorrie un tuo commento sulla tardiva illuminazione di Rosselmini in "Dell'obbedienza del cavallo", che mi sembra sia stata dimenticata senza lasciare traccia alcuna ma che mi pare che potrebbe essere una specie di premonizione. Anche Rosselmini, in breve, esegue una specie di autocritica al principio "spostare l'equilibrio del cavallo sui posteriori", il che è quasi sinonimo di "lasciare al cavallo il suo equilibrio naturale". E' sufficiente leggere la prefazione, anche se incoraggio gli interessati a leggere almeno l'utlima parte, sull'allevamento in "famiglie" libere, molto interessante dal punto di vista dell'etologia.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Ben prima che Caprilli desse la svolta nel s.o. , pur senza arrivare alla sua ceduta, altri personaggi avevano capito che bisognava lasciare libertà di incollatura allo lallo nel salto, lo facevano in maniera differente, ma era diventato di  comune sentire, solo i militari insistevano a saltare buttandosi all'indietro col lallo acchiappato in bocca



Quello che vedete è Gustavo Le Bon, scienziato di vaglia inventore del cefalometro,  :icon_eek:  tra l'altro, pare che i suoi scritti fossero molto ammirati da Mussolini, pubblicò uno studio scientifico sull'equitazione:

http://fonds-ancien.equestre.info/component/joodb/article/3-bibliotheque-numerique/177-l-equitation-actuelle-et-ses-principes-recherches-experimentales-gustave-le-bon-firmin-didot-paris

Dunque i tempi erano maturi, prima o poi sarebbe nato un "caprilli".
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milla

Alex se ti può essere di conforto neanche io ho trovato il Mueseler così semplice e chiaro, quindi mi aggrego al club dei deficienti :icon_confused:

alex

Citazione da: milla - Ottobre 27, 2014, 04:07:40 PM
Alex se ti può essere di conforto neanche io ho trovato il Mueseler così semplice e chiaro, quindi mi aggrego al club dei deficienti :icon_confused:

:love4:
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