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Equitazione etica

Aperto da alex, Luglio 17, 2015, 08:03:10 AM

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Wild

Citazione da: Ina:) - Dicembre 28, 2015, 05:29:51 PM
Quello che mi incuriosisce é come agisca questa equitazione etica in caso di difese
Perché in generale, un cavallo che fa quelle che gli chiedi solo quando si sente a suo agio (ha voglia) é anche un cavallo viziato
Le varie equitazioni naturali agiscono tutte, per vie più o meno esplicite, attraverso le mazzate o comunque lo stress, la scomodità ecc (vedi vari join up, parelli et simili)
E dire che le difese sono colpa del cavaliere, in certi casi può essere vero, in altri no.

L'equitazione etica mira a evitare le difese evitando fonti di stress o/e sovraccarichi di energia. Laddove un cavallo presenti difese a mo' di vizio, laddove sia, diciamo, recidivo, allora tenta di risalire alla causa di tale comportamento e tenta di eliminarla o sostituirla con qualcosa di positivo. Si tenta anche di prevenire la difesa prima che si manifesti ed evitarla in partenza così che il cavallo non apprenda che a un comportamento negativo corrisponde una pausa o qualcosa di piacevole, ma impari che l'umano lo prevede e lo ascolta, ma si fa comunque qualcosa che l'umano vuole anche se è andato incontro alla richiesta dell'equino di cambiare gioco, più tardi si tornerà sullo stesso gioco, fino a ottenere una risposta positiva e la si premierà...non so se si capisce cosa voglio dire...
due sono le caratteristiche proprie di questo tipo di equitazione: la ricerca della relazione positiva col cavallo come punto di partenza per una buona equitazione e la gestione dei cavalli in branco e in ampi spazi in modo da riprodurre il più possibile la situazione naturale. I due aspetti aiutano a ridurre il rischio di difese. Non ho mai avuto difese da uno dei loro cavalli, sono rilassati e sereni durante il lavoro, quindi ciò che dico non è esperienza personale, ma il poco che ho compreso fino ad ora delle lezioni che ho seguito. C'è un'utente nel forum certamente più preparata di me e spero voglia approfondire.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

fede_nouchy

Citazione da: Ina:) - Dicembre 28, 2015, 05:29:51 PM
Quello che mi incuriosisce é come agisca questa equitazione etica in caso di difese
Perché in generale, un cavallo che fa quelle che gli chiedi solo quando si sente a suo agio (ha voglia) é anche un cavallo viziato
Le varie equitazioni naturali agiscono tutte, per vie più o meno esplicite, attraverso le mazzate o comunque lo stress, la scomodità ecc (vedi vari join up, parelli et simili)
E dire che le difese sono colpa del cavaliere, in certi casi può essere vero, in altri no.

:quoto: in toto :4pres:
L'aria del paradiso è quella che sfiora il naso di un cavallo...

SilvyCH

Mi pare di capire che soltanto Wild conosca per davvero l'Oasi Equiluna e chi la gestisce.

Io li conosco indirettamente perché ai tempi della creazione della sezione etologica nell'Endas (che si chiama proequi mi pare e non so nemmeno più se esiste, é passato più di un anno da quando ho "terminato i rapporti"), loro erano appena diventati il riferimento per la loro zona.

Ho seguito però la creazione del posto tramite social network e devo dire che, pubblicità o non pubblicità, scelte etimologiche corrette o meno, hanno fatto un lavorone enorme e bellissimo e a loro va tutta la mia stima.

Il metodo a parere mio non é niente di nuovo ma tanto può dare a chi cerca quella strada.

Inoltre, organizzano passeggiate e trekking meravigliosi.

Mi diceva un'amica, però posso aver capito male io, che il "boss" di mestiere (o comunque di studi professionali) fa proprio marketing o cose del genere.
Quindi ha solo applicato ciò che sa alla sua nuova attività.

A me non pare che facciano propaganda. Hanno creato la loro scuderia, il loro sito e la loro pagina sui social network.
Chi ha bisogno può contattarli.
Non mi risulta vadano in giro a smaronare la gente nei gruppi e sui forum come tanti altri fanno (e io stessa faccio regolarmente  :chewyhorse: ).

Wild ha fatto bene a consigliarlo nel senso che più si sa, meglio si sceglie.


elleon

Leggendovi, mi pare ovvio che dite tutti la stessa cosa. O sono io che ho frainteso? Il tanto amato assioma di Raffaele si ritrova in colori e parole diverse nella stessa metodologia di Parelli e simili. Tutti cerchiamo l' obbedienza spontanea nel cavallo e la si può ottenere. Prima però ci sono da stabilire 2 o 3 regolette di comportamento ( alcuni le chiamano 7 giochi, altri addestramento, altri leggere mazzate) che una volta confermate, rendono il cavallo volenteroso e collaborativo. Non a caso si utilizza capezzina con nodi e stik, oppure frusta. Non è necessario menare un cavallo a sangue, si può ottenere molto anche con questi semplici strumenti che a loro modo provocano dolore. Dopo un pò di tempo, certo che si può comandare un cavallo in libertà ma prima si passa da lì. Dall' amato assioma di Raffaele.
Io seguo Parelli e non mi illudo che sia tutto rose e viole. La coercizione esiste. Distribuita in piccole dosi piuttosto che una botta in un colpo solo. Sempre coercizione è. Il mio cavallo mi ascolta e mi segue, non perchè mi vuole bene ma perchè ha capito che collaborare con me è più comodo.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

domino

quando sono stato all'Equiluna ed ho passeggiato in mezzo al branco, alcuni dei cavalli sono venuti a conoscermi lasciando gli amici ed interrompendo il loro pasto alla rotoballa......sembrava che volessero capire come essermi di aiuto.....credo che se nella loro routine quotidiana riescano a fare i cavalli, la presenza dell'uomo li incuriosisca al punto di essere contenti della nostra presenza anche per lavorare con sella e capezza Montare un cavallo sconosciuto che non mi conosce e trovare tutta la collaborazione che mi ha dato in mezzo ad altri cavalli che pascolano serenamente, mi ha lasciato piacevolmente colpito Ascoltava le mie richieste e cercava di interpretarle nel modo migliore senza cercare gli altri cavalli e tantomeno cercare difese......

Miky Estancia

Citazione da: domino - Dicembre 29, 2015, 10:19:39 AM
quando sono stato all'Equiluna ed ho passeggiato in mezzo al branco, alcuni dei cavalli sono venuti a conoscermi lasciando gli amici ed interrompendo il loro pasto alla rotoballa......sembrava che volessero capire come essermi di aiuto.....credo che se nella loro routine quotidiana riescano a fare i cavalli, la presenza dell'uomo li incuriosisca al punto di essere contenti della nostra presenza anche per lavorare con sella e capezza Montare un cavallo sconosciuto che non mi conosce e trovare tutta la collaborazione che mi ha dato in mezzo ad altri cavalli che pascolano serenamente, mi ha lasciato piacevolmente colpito Ascoltava le mie richieste e cercava di interpretarle nel modo migliore senza cercare gli altri cavalli e tantomeno cercare difese......

Deve essere stata proprio una bella esperienza  :love4:  :pollicesu:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

segreto

Citazione da: elleon - Dicembre 28, 2015, 10:55:46 PM
Il mio cavallo mi ascolta e mi segue, non perchè mi vuole bene ma perchè ha capito che collaborare con me è più comodo.
Credo che questa frase possa sostituirsi all'Assioma (che in fondo si riduce al risultato di un'analisi): lo attualizza (in accordo con le sensibilità odierne), mostra un'uscita in direzione di un lavoro positivo e soddisfacente e, soprattutto, si configura come un'ottima mission.
E' implicito che al termine "comodo" va associato il significato che tutti noi diamo per sottinteso: meno stress, meno ansia, nessun dolore fisico.
Segreto

raffaele de martinis

Possibile che le nostre ragasse non si rendano conto di quello che scrivono?

La cosa normale era andare in mezzo a quei lalli, prenderne uno a caso, sellarlo e andare per monti e per valli, per mercati e per officine in piena sicurezza, da solo, senza il conforto del giolivo branchettto attorno.

Ad esempio, parlando degli stalloni che ho cognosciuto:

Gorgo: french montaignes, sauro, puledrone di 3 anni, più largo che lungo, un pacioccone, fu acquistato dai miei ex soci quando la nostra impresa fu convertita a produzione di carne equina.
Pur non essendo domato, per scommessa, lo cavalcai solo con la capezza, fece un paio di ridicole scrollatine, poi si accodò alle sue femmine come se niente fosse, credo che da allora in poi non sia stato più montato.
Se mi avesero detto: prendilo e vai in paese, ovviamente avrei rifiutato... sarebbe stato impossibile.

Ma ormai non conta più, siamo arrivati ai lalli da relazione, ecco perché si trasformano lalli da carne in lalli da sella... e Domino lo ha mirabilmente spiegato il perché.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Attenzione. Con tutto il mio interesse per mettere in dubbio l'Assioma, lo apprezzo moltissimo perchè dice pane al pane e vino al vino. Confermo quanto già detto: Parelli e le sue "fasi crescenti" fino alla "fase 4" è perfettamente dentro l'assioma; e che parli di comodità e scomodità, invece che di dolore, mi innervosisce un pochino.

Teniamo conto anche di McLean, altro "assiomatico", che fa un esempio molto interessante. Un sacco di cavalli, presi alla longhina, seguono con una trazione minima; ma solo quelli correttamente addestrati rispondono sempre alla tensione minima, gli altri, quando non gli va, si fermano e resistono, e se si insiste può avvenire la "trasformazione da dr Jekill in mister Hide".

Io spero di trovare un'alternativa all'Assioma, e continuo a cercarla, ma non è per niente facile.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Alexis85

Citazione da: segreto - Dicembre 29, 2015, 01:34:31 PM
Citazione da: elleon - Dicembre 28, 2015, 10:55:46 PM
Il mio cavallo mi ascolta e mi segue, non perchè mi vuole bene ma perchè ha capito che collaborare con me è più comodo.
Credo che questa frase possa sostituirsi all'Assioma (che in fondo si riduce al risultato di un'analisi): lo attualizza (in accordo con le sensibilità odierne), mostra un'uscita in direzione di un lavoro positivo e soddisfacente e, soprattutto, si configura come un'ottima mission.
E' implicito che al termine "comodo" va associato il significato che tutti noi diamo per sottinteso: meno stress, meno ansia, nessun dolore fisico.
Segreto

concordo.

Wild

Citazione da: domino - Dicembre 29, 2015, 10:19:39 AM
quando sono stato all'Equiluna ed ho passeggiato in mezzo al branco, alcuni dei cavalli sono venuti a conoscermi lasciando gli amici ed interrompendo il loro pasto alla rotoballa......sembrava che volessero capire come essermi di aiuto.....credo che se nella loro routine quotidiana riescano a fare i cavalli, la presenza dell'uomo li incuriosisca al punto di essere contenti della nostra presenza anche per lavorare con sella e capezza Montare un cavallo sconosciuto che non mi conosce e trovare tutta la collaborazione che mi ha dato in mezzo ad altri cavalli che pascolano serenamente, mi ha lasciato piacevolmente colpito Ascoltava le mie richieste e cercava di interpretarle nel modo migliore senza cercare gli altri cavalli e tantomeno cercare difese......

Esattamente ciò che ho vissito anch'io! É un'esperienza bellissima tutte le volte!
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

raffaele de martinis

Come ho scritto, anco io provai la situazione che voi dite: montai uno stalllone a pelo (ci misi un giornale sulla groppa per non sporcarmi troppo, dovevo andare a lavorare) in mezzo alle sue giumente, per lo vero, quelle che a voi sollazza a me e sembrato una scemata.

La senzazzione bellissima?
Avere un lallo che risponde quasi automaticamente alle mie richieste.

Ma questo costa: applicazione, costanza, tempo e competenza, che poi si abbia abbia una relatione o meno con quel lallo... non fa differentia.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Miky Estancia

Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 29, 2015, 01:44:57 PM

Ma ormai non conta più, siamo arrivati ai lalli da relazione...

E dove starebbe il problema?
I cavalli da relazione, come li chiami tu, svolgono anche mansioni molto utili (tipo riabilitazione equestre, ippoterapia, ecc), che nulla hanno a che vedere col lallismo...
Pensi che queste cose siano "giolive minkiate"?
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

raffaele de martinis

No, gioliva terapia per femmine di homo sapiens con piccoli ploblemini , o, come dice la Ravello: gioliva Passione di Donne.

Tu l'hai letto il libbriccino... j suppose.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

PokerFace

la mia cavallina, come quelli dei miei amici, è stata assiomata.
facciamo tutti concorsi, quindi cavalli abituati a posti nuovi, sali e scendi dal camion, salta di qua e di là, fosso, riviera, tavole, muri, cancelletti ecc...
quest'estate eravamo a fare un trekking in quota coi nostri cavalli (si beh noi siamo così, il cavallo da concorso fa le passeggiate, fa il trekking ecc) quando siamo capitati in un branco di avelignesi, con tante cavalle, puledrini e un paio di stalloni credo. sicuramente erano sdomi, di quelli a pascolo tutta estate per i fatti loro e poi finiscono bresaole.
alcuni cavalli ci attaccavano, ci venivano incontro al trotto rampando ecc... erano abbastanza minacciosi.
è stata una delle poche volte che ho sentito che la mia cavalla poteva uscire di testa. non ha fatto niente eh (in quanto ben assiomata) ma sentivo una specie di vulcano sotto la sella. aveva un'energia un pò malvagia. non mi voleva fare male ma la situazione era pericolosa, si sentiva minacciata da questi cavalli sconosciuti che facevano i bulli e ci venivano addosso.
alla fine siccome stare fermi stava diventando pericoloso, noi coi nostri cavalli da concorso damerini abbiamo caricato alcuni cavalli (quelli che ci venivano addosso) galoppandogli contro e brandendo il frustino per aria.
ovviamente sono scappati via. ogni tanto facevano timidamente per rifarsi sotto ma bastava girare i cavalli nella loro direzione che facevano marcia indietro e stavano comunque a distanza di sicurezza.
il fatto di avere sotto la testa cavalli che hanno accettato l'idea dell'obbedienza senza discussioni, senza nemmeno pensare di poter dire la loro, è stato un bel vantaggio.
non so "di natura" cosa avrebbero fatto 2 castroni e una puledra di 5 anni che incontrano, sul loro cammino, un branco numeroso e ben formato.
quello che fa il branco numeroso e ben formato quando vede arrivare 2 castroni e una puledra di 5 anni sconosciuti adesso lo so: gli esemplari piu ganzi del branco fanno i bulli. quindi esibiscono forza, coraggio, una pantomima di aggressività e di muscoli.
ma in natura i nostri cavalli che cosa avrebbero fatto davanti a una tale accoglienza?
non lo so, ma non penso che avrebbero caricato (come abbiamo fatto) e che avrebbero allontanato i nemici avelignesi puzzoni.
però ecco, per me cavaliere, ogni altra reazione sarebbe stata pericolosa. non posso lasciar scegliere al cavallo come reagire davanti alle vicessitudini della vita. non posso lasciare che dica la sua, perchè in genere io in qualità di umano posso valutare le cose un pò meglio. per esempio so che un determinato oggetto è innocuo (es: sacchetto di plastica svolazzante). so che il cane bianco del contadino ti abbaia nei garretti ma non ti morde. so che dietro quella curva c'è un burrone. so che se entri in quel fondo perdi i ferri e magari anche i tendini. quindi non posso fare decidere un bel niente al cavallo.
quando lasciamo fare i cavalli, è tutto finto. non è vero che decidono loro, che li lasciamo liberi di scegliere cosa fare. li lasciamo liberi in uno spazio recintato, dove non ci sono pericoli (sabbie mobili, dirupi, motoseghe), dove non ha infinite scelte ma solo tot scelte e sono tutte state da noi ponderate prima di lasciarlo fare (nel senso che lo lasciamo scegliere solo quando abbiamo ristretto il numero di scelte a sua disposizione e tutte ci vanno bene anche a noi).
è tutto falso. il cavallo non è mai libero di scegliere.
quelli che vendono questo concetto come vero e autentico mentono.
chi monta in collare ha in mano il collare o il cordino. e sta in un campo chiuso o comunque in un luogo in cui non ci sono macchine che sfrecciano a manetta, dirupi, sabbie mobili, puma inc***ati ecc...
sembra che il cavallo sia libero ma è sempre un prigioniero. mettiamo che mi metto in campo a pelo in collare sulla mia cavalla. lei è bene assiomata, abbiamo detto. però mettiamo che la metto in galoppo e le chiedo di avanzare a manetta. può capitare che si esalti. lo dico serenamente, si, può esaltarsi. io metto voce e  peso per dirle di rallentare. lei se è ancora in sè (quindi non completamente esaltata per i fatti suoi) rallenta o si ferma. se non si ferma? posso lasciarla veramente libera di decidere cosa fare e quindi lasciarla galoppare a 300 all'ora, ma tanto alla fine si fermerà... perchè il campo è piccolo... perchè prima o poi si rompe le palle di correre... perchè è recintato e non ho pericoli tipo un burrone dove posso cadere se non si ferma.... insomma l'ho davvero lasciata libera di scegliere? no. si fermerà per forza. è una palla che è libera....