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Ferro di cavallo.

Aperto da raffaele de martinis, Gennaio 21, 2022, 10:11:04 AM

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raffaele de martinis



Da secoli e in tutto il mondo, il ferro di cavallo è considerato un lieto portafortuna, lo trovate in questa sua veste un pò dovunque come amuleto: negli orecchini, nei braccialetti, nei portachiavi, sulle vetture, nei biglietti d'auguri, ecc. ecc. ancor'oggi lo vediamo frequentemente appeso alle porte di case di campagna o di stalle.
Anche i marinai, ai tempi, usavano appenderne uno all'albero maestro della nave...
Aveva e ha sempre lo stesso significato: proteggere e portar fortuna, già... ma perché?
La maggior parte della gente lo dà per scontato e non ha idee precise riguardo l'origine di questa credenza, di questa superstizione.

L'idea che subito ci balza alla mente è perché, dato che protegge i piedi del cavallo dalle asperità del terreno e dalla eccessiva usura, forse può difenderci anche dai triboli quotidiani.
A sostegno, si faceva ascendere al ferro di cavallo anche una proprietà magica... perché magica?
Perché, quando l'anatomia del piede del cavallo non era ancora ben conosciuta, il fatto che si applicasse il ferro rovente sotto il piede del lallo,  per il popolino era spiegabile con la magia, inoltre, il ferro era/è fissato con 7 chiodi, numero magico per eccellenza.
Determinante era il fatto che fosse di ferro, metallo che, ben prima che si inventassero i ferri di cavallo, si credeva che scacciasse il demonio, ecco perché si dice: tocco ferro, e addirittura lo si tocca veramente in presenza di iettatori o presunti tali.

Bene, ma perché si appende proprio lui alle porte e non qualcos'altro?
Quì entra in giuoco la sua forma, infatti se viene appeso con la parte aperta verso l'alto, il ferro ricorda le corna, e l'uso di mettere delle corna per proteggere gli edifici risale a migliaia d'anni fa.
Le corna le portava un benefico dio pagano, che fu trasformato in diavolo dai cristiani che si sono sempre appropriati delle antiche immagini per adottarle o per profanarle, vedi il serpente sacro per gli egizi, demoniaco e tentatore di Eve, per i cristiani.

Nonostante la trasformazione cristiana della buona divinità in diablo - ancor'oggi - il corno, le corna vengono usate come amuleto o come gesto scaccia disgrazie.

Visto che la gente indefessamente continuava ad appender corna e ferri di cavallo alle lor porte, portoncini e portoni, i lieti cristiani, proposero di appendere il ferro in orizzontale, in maniera tale che indicasse una "C" l'initiale di Cristo.
La cosa non ebbe molto successo; mentre invece, era molto diffuso il modo di appender il ferro con la parte aperta verso il basso che - come significato simbolico - riporta alla vulva.
Forse, oggi ci sembra strano quest'abbinamento, ma ai tempi, in tanti frontoni di chiese medioevali, facevano bella mostra di se chiare immagini di genitali femminili, si riteneva che queste figure oscene distraessero gli spiriti maligni - così - non entravano nel sacro luogo.

Il ferro di cavallo rovesciato, essendo meno esplicito, venne accettato più facilmente, e infatti, lo si vede ancor'oggi esposto in questa versione..
Che avesse un chiaro richiamo sessuale è dimostrato dal fatto che - nel diciottesimo secolo - ferro di cavallo indicava - in gergo - i genitali femminili, e in Germania, quando una ragazza perdeva la sua virtù, si diceva: ha perso un ferro di cavallo (Sie hat ein Hufeisen verloren).

I cristiani, mai rassegnati, tentarono di imporre una spiegazione pro domo loro: il ferro di lallo simbolizzerebbe l'aureola dei santi e dunque, appendendolo sull'uscio di casa elargirebbe la sua sacra protezione sugli abitanti dellaa magione.

Un'altra intepretazione che ci riconduce al sacro e questa: per forma il ferro ticorda quella della luna crescente e - pertanto - invoca la protezione di una fantomatica dea lunare.

Infine, c'è questa spiegazione che giustifica, che il valore di portafortuna del ferro - per avere il massimo di proprietà scaramantiche - debba esser usato e possibilmente di un posteriore, meglio se destro, eccola:
Pare che Cesare Borgia, detto il Valentino, per ingraziarsi il popolo bue - a volte - usava far ferrare il suo cavallo - ai posteriori - con ferri d'argento fissati con due o tre chiodi, in maniera tale, da perderli velocemente, ecco perché il "popolo" lo seguiva festante, e fortunato era chi avesse trovato il prezioso manufatto.

Da vecchio cavallaro noto che l'operazione veniva fatta usando i posteriori, infatti, perdere un ferro al posteriore consente al cavaliere di procedere senza problemi per un periodo relativamente lungo, mentre se fosse l'anteriore sferrato bisognerebbe fermarsi o scendere di sella, pena rovinare lo zoccolo.

Come che sia, il fatto stesso che questa credenza sia sopravvissuta fino ai giorni nostri e sia così popolare in tutto il mondo, dimostra la validità dei suoi significati simbolici: protettivi e sessuali.

Io stesso ho avuto - per tanti anni - un portachiavi simile a questo, eppure non sono superstizioso, poi ho perso chiavi ed amuleto.

Allora, mia moglie mi regalò un portachiavi con un cornetto d'argento, è passato tanto tempo, ora è assai malconcio... è irriconoscibile.

Ferro di cavallo o cornetto, non credo che scaccino il malocchio né che portino fortuna, ma... non si sa mai. :horse-wink:
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...