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scalzo e ahi,ahi,ahi...

Aperto da raffaele de martinis, Luglio 12, 2014, 01:44:44 PM

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carodubbio

Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 18, 2014, 02:04:51 PM
Caro Caro, sto parlando di un lallo navicolitico, a detta dei vet. andava ferrato chiuso, rullante e con soletta ai tacchi.

Questa ferratura ha funzionato perfettamente per quasi un anno, forse/certamente sarebbero andate bene anche le scarpelle ma la vedo dura fare piroette e cambi di galoppo in velocità con quegli attrezzi attaccati ai piedi.

Anche le scarpelle sono chiuse e ammortizzanti, forse sono più costrittive per l'elaterio: stringono tutto lo soccolo, i ferri lasciano liberi quarti e talloni.

Ho sempre avuto sotto  le mie natiche cavalli considerati finiti, ho scelto una strada, quella del MOLTO passo e pochi sforzi fisici, poi una bella ripassata del lavoro nel rettangolo anche se solo alla maniera BASE niente di complicato e frivolo, l'essenziale.
Ci abbini una gestione del cavallo buona senza fargli mancare niente , e a forza di strigliare e di fare semplici massaggi rilassanti della muscolatura ottieni un ATLETA.

Il fatto è che alla gente interessa il subito e mica da oggi ma da  ieri  :ciao:

alex

Interessante, la sottolineatura del passo. Ovviamente per fare molto passo ci vuole molto tempo.... ma dimmi, hai trovato qualcuno a cui insegnare quello che sai?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Citazione da: carodubbio - Settembre 18, 2014, 09:02:30 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 18, 2014, 02:04:51 PM
Caro Caro, sto parlando di un lallo navicolitico, a detta dei vet. andava ferrato chiuso, rullante e con soletta ai tacchi.

Questa ferratura ha funzionato perfettamente per quasi un anno, forse/certamente sarebbero andate bene anche le scarpelle ma la vedo dura fare piroette e cambi di galoppo in velocità con quegli attrezzi attaccati ai piedi.

Anche le scarpelle sono chiuse e ammortizzanti, forse sono più costrittive per l'elaterio: stringono tutto lo soccolo, i ferri lasciano liberi quarti e talloni.

Ho sempre avuto sotto  le mie natiche cavalli considerati finiti, ho scelto una strada, quella del MOLTO passo e pochi sforzi fisici, poi una bella ripassata del lavoro nel rettangolo anche se solo alla maniera BASE niente di complicato e frivolo, l'essenziale.
Ci abbini una gestione del cavallo buona senza fargli mancare niente , e a forza di strigliare e di fare semplici massaggi rilassanti della muscolatura ottieni un ATLETA.

Il fatto è che alla gente interessa il subito e mica da oggi ma da  ieri  :ciao:

E' curioso come due persone lontanissime - geograficamente e per approccio lallino - giungano, in situazioni simili alle stesse conclusioni:  quella del MOLTO passo e pochi sforzi fisici in effetti è quello che sto facendo (in progressione) da tre mesi, i risultati ci sono.

Lasciando i ferri avrei evitato tutta sta tarantella, grazie alla barefutteria sto esplorando nuove situescions... la cosa più difficile?

Trovare - nella barefutteria - tra le tante ***te quello che c'è di buono.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

carodubbio

Citazione da: alex - Settembre 19, 2014, 12:49:19 AM
Interessante, la sottolineatura del passo. Ovviamente per fare molto passo ci vuole molto tempo.... ma dimmi, hai trovato qualcuno a cui insegnare quello che sai?

Ho frequentato diversi tipi di persone equestri,

1)!il cosiddetto: uomo di cavalli, che mi ha insegnato a uscire scalzo.


2)mio cugino che è un appassionato del settore , mi ha trasmesso le prime nozioni sui PSI da corsa.

3) mi sono rivolto hai professionisti e sono andato a sellare all'ippodromo di Corridonia.

4) un bravo istruttore di equitazione Massimo Basili , che mi ha insegnato che se oggi hai ottenuto dal cavallo dei buoni risultati, ti fermi e domani nel lavorare il cavallo tutto viene più facile.

Il tempo si trova, basta alzarsi alle ore 05,00 :ciao: 



alex

Non da chi hai imparato: a chi hai insegnato!

E tu, Raffaele, hai sottomano qualche ragazzetto a cui insegnare?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Mettiamo sù l'Accademia Cavallo Planet!!! YEAH!!! :icon_pidu:
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

carodubbio

Citazione da: alex - Settembre 19, 2014, 02:51:21 PM
Non da chi hai imparato: a chi hai insegnato!

E tu, Raffaele, hai sottomano qualche ragazzetto a cui insegnare?

:firuu:  oggi non ho prestato molta attenzione e ho frainteso, alla tua domanda rispondo NO per il semplice fatto che se incontro cavalieri faccio quello che fanno loro,

delle semplici uscite rilassanti a cavallo, alla massa l'agonismo attira poco, e poi va sottolineato che per arrivare a un certo livello tecnico serve SACRIFICIO .

Parola poco di uso comune per la massa :ciao:

raffaele de martinis

Cosa c'entra tutto questo col tentativo di riabilitare in maniera barefutta un lallo navi soloiddiolosa.

Eppure, l'esperimenta dovrebbe essere interessante nell'ottica barefutta, come abbiamo visto le idee barefutte sono poche ma confuse, ci si attacca a 2/3 testi amerikani, variamente interpretati, senza avere un becgraund sul quale poggiarlo.

Le ragasse più vispe di voi dovrebbero aver capito perché sto tentando questa via, son partito dalla "guarigione" data dai ferri speciali e da un giolivo concetto di Ramey...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Caro Raffaele, l'esperimento è di certo interessante, ma .... a quanto so, il caso è rarissimo; è la prima volta che sento di un cavallo sferrato da anni, che sviluppa una navicolite (Ipparco, hai mai sentito di altri casi?). E non è l'unica particolarità di Oddo: ammetterai che il suo addestramento è particolare, che la sua attività è particolare, e pure che il suo proprietario è assai particolare.

Questo insieme di particolarità purtroppo ha una conseguenza: trovare un altro caso simile, in cui replicare l'esperimento,  è pressochè impossibile. Oppure tu pensi che questo caso particolare autorizzi a trarre assiomi di applicabilità generale?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Mandiamo a farsi fottere tutte le "particolarità", ormai è fatta e il ploblema c'è: come risorverlo?

In effetti era risolto, ferrato andava dritto come una spada e se avesse dovuto continuare a lavorare mai avrei penzato a togliergli i ferri, punto.

Data la circostanza mi son detto: proviamo, mi son riletto le tue traductioni ma sopratutto ho osservato et ragionato:  la ferratura terapeutica ha funzionato: quando è stato ferrato era zoppo, dopo circa un anno è stato sferrato ed era "guarito": andava latino. :icon_eek:
C'è stata la parentesi di ritorno di zoppìa perché ha abbassato troppo precocemente i talloni, ma non mi sono scoraggiato e ho insistito: se era latino doveva ritornare latino!

Baffon, una diecina di anni fa ebbe lo stesso ploblema, più o meno la stessa ferratura per un paio d'anni dopodiche è stato ferrato normalmente.

Da cosa son dipese le "guarigiona"?

Quì ci attacchiamo a Ramey:

Spesso, i cavalli con una ridotta salute dei fettoni e dei cuscinetti digitali mostrano zoppia e/o atterraggio volontario di  punta su ogni   tipo di  terreno,  e  lo fanno anche se  indossano scarpette o ferri.  Ho visto che aggiungendo solette  in schiuma nella scarpetta sotto il fettone questi cavalli si muovono immediatamente in modo comodo e corretto. Siccome la   scarpetta   di   per   sé   allevia  molto   efficacemente   la   pressione   sui   fettoni   e   l'aggiunta   della   soletta   aumenta
notevolmente la pressione in quest'area, posso solo presumere che il dolore originale sia causato dalla vibrazione, più che dalla pressione. Forse lo smorzamento della vibrazione è un importante ruolo del fettone e dei cuscinetti digitali e la soletta imita artificialmente questo effetto. I cavalli di cui parlo hanno dei progressi drammatici nella guarigione quando fanno molto esercizio con questi accorgimenti.


Prima di proseguire, devo dire che Ramey e i suoi referenti - malgrado i loro tituli -  fanno ragionamenti empirici e sono conditionati dalla mascalcofobia, anco io faccio ragionamenti empirici ma non sono mascalcofobico.

Dunque diamo per buona la guarigione coi ferri speciali e colle scarpelle solettate, del perché avvenga/possa avvenire me ne strasbatto i cabasisi, guardo i risultati.

Anche perché, Ipparco dice di tenerlo coi talloni alti, Ramey dice di portarli a livello della forchetta per riallineare le strutture interne... ricordo che una volta Alessandro disse: da come è conformato lo soccolo si capisce l'ordine o il disordine delle interiora, il maniscalco da fuori deve aggiustare il didentro, quindi ho dato credito a Ramey.

Lasciamo perdere i teorici e vediamo l'atto pratico, ma mi fermo: questo è già un mezzo pippone,,, un pipponcino.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Forse è stato sto brano che mi ha veramente convinto a provare, allo stesso tempo ha confermato la mia vecchia idea: i pedicure lallini concordano solo sulla mascalcofobia, per i resto hanno idee confuse, assai confuse, confusissime; beccatevi sto pipponcino, è importante per qello che dirò:

Molto rapidamente, il fettone e i cuscinetti digitali si irrobustiranno ed il cavallo si sentirà a suo agio. Se c'è danno al navicolare, il danno rimarrà presente a lungo dopo che il cavallo avrà superato la zoppia, ma il cavallo probabilmente non se ne accorgerà. Alcuni sostengono che il danno verrà riparato nel corso del tempo, ma nessuno se ne preoccupa più di tanto, una volta che il cavallo si sente meglio, e così non ho ancora sentito di nessuno che l'abbia provato o l'abbia documentato.  Sono molto eccitato dalla scoperta che il Dott. Bowker sta sistematicamente documentando  la progressiva guarigione nel tempo di molti cavalli navicolitici. Non vedo l'ora che siano pubblicati i suoi risultati.

Il Dott. Rooney sostiene ancora che il danno al navicolare, una volta iniziato, è irreversibile. D'altra parte, ho visto con i miei occhi questi cavalli ritornare al lavoro e ad un apparente pieno benessere. Dopo aver dibattuto a lungo questa apparente contraddizione, stavo cominciando a pensare che stavamo andando verso "un accordo sul fatto di essere in disaccordo" . Poi ho capito che stavamo parlando di due cose diverse. Uso me stesso come esempio. Una notte, da ragazzo, ho incontrato la macchina sbagliata e mi sono spezzato quattro vertebre della parte bassa della schiena, che
adesso sono fuse in un unico blocco dall'opera del chirurgo. I miei polsi sono irreversibilmente danneggiati dal fatto di appendermi sulle dita, quando ero rocciatore. Le bici da fuori strada mi hanno rovinato le spalle. La corsa nei letti dei ruscelli asciutti mi ha rovinato le ginocchia. Sarebbe possibile definirmi clinicamente sano? No di certo. I Rx rivelano sempre gli errori del mio passato ed un buon test di flessione mi immobilizzerebbe dal dolore per tre giorni. Tuttavia io mi sento benissimo, e svolgo ogni giorno uno dei lavori più pesanti che un uomo possa sopportare con un gran sorriso
sul volto. A me basta e avanza, e lo stesso vale probabilmente per la maggior parte dei cavalli navicolitici.


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Piccolissimo particolare: Rooney e Bowker non fanno parte dei barefooters, sono due veterinari (di diverse generazioni).  :horse-wink:

Bowker, in particolare, collabora anche con Gene Ovnicek, che è maniscalco: http://www.hopeforsoundness.com/cms/gene-ovnicek.html
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

carodubbio

Non tutto si cura usando tempo e omeopatia,

la scienza ci da una mano e una volta valutato bene il tutto con l'aiuto di un veterinari si interviene con una cura medica, poi il cavallo va usato sapendo bene le sue condizioni.

raffaele de martinis

L'omeopatia funziona benissimo: infatti mi arrivò un cucciolo in piena estate, pessime le conditioni: ventre gonfio, quasi si trascinava, gli offrii dell'acqua sicuramente omeopatica  :icon_eek: e del cibo che rifiutò, il giorno dopo mi ripromisi di vedere se era il caso di aiutarlo... era sparito.

Dopo, più o meno, una settimana forse, lo vidi arricamparsi di nuovo vispo e giolivo: Nerone, diventò un bestione, una specie di maremmano nero con bevente e piedi anteriori  bianchi, è stato con noi 7/8 anni, mai vaccinato, mai curato le ferite che spesso si procurava nelle tenzoni amorose, non diventò mai veramente domestico ma era rispettosissimo dei bambini.





... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

carodubbio

Non ricordo il titolo del film tema un  cavallo.

Pochissimi dialoghi molto su paesaggi rapporto tra uomo e il cavallo , tra natura e cavallo  e eventi della vita.
La trama semplice; un ragazzino giovane e un puledrino tra i 2 nasce un rapporto viscerale, per colpa della guerra il ragazzino per diventare uomo deve combattere le avversità della guerra, il cavallo per diventare stallone deve combattere contro la natura ( il film è ambientato sul deserto).

Il ragazzino diventa un uomo retto e combattente,
il cavallo un CAPOBRANCO.

La semplice regola della vita: il più forte è quello che la natura seleziona :ciao: