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I puledri di Save the Working Horse

Aperto da Miky Estancia, Febbraio 24, 2015, 06:50:44 PM

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alex

Ho pochi dubbi che il cavallo ideale per primeggiare sulle lunghissime distanze non sia un cavallo pesante. Chi vince la maratona di New York ha certamente il fisico da maratoneta; ma non è detto che chi conclude la maratona di New York in modo dignitoso e senza ammazzarsi abbia quel fisico. Anzi: sono certo che l'allenamento è più importante del fisico.

Vi sono alcuni indizi che mi fanno pensare che sui cavalli pesanti posa esserci un pregiudizio.

1. nell'evoluzione del cavallo è documentata la presenza di un "Equus giganteus", a prova che il "modello cavallo" è compatibile con dimensioni più grandi di quelle attuali.
2. nella domesticazione del cavallo, fra le specie/varietà da cui i cavalli attuali provengono, esiste un "cavallo delle foreste"  indicato come il progenitore dei cavalli pesanti.
3. esistono i "percheron mustang", ossia cavalli di linea Percheron che vivono in libertà, il che dimostra che mollaccioni non sono. Non sono "naturali", sono frutto di sostituzione degli stalloni mustang originali con stalloni pesanti nei branchi liberi.

Questi tre indizi mi fanno pensare che il cavallo possa essere pesante e possa, nonostante questo, essere forte e resistente - tanto da sopravvivere nelle durissime condizioni dell'evoluzione naturale.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Hai una strana idea del primeggiare.
Io ho portato due esempi di normale routine: lungo trasferimento lento pede (c'erano dei bambini) et tiratina di trequarti d'ora.

I lalloni dai quali derivano i lalli pesanti odierni si sono evoluti nelle foreste del nordeuropa, appunto, dunque, la loro resistenza in lunghe havalcate non era messa alla pruova al contrario di quelli delle rasse leggiere che si sono evolti nelle steppe asiatiche e nelle zone semmidesertiche del medio oriente.
Da quì anche la differentia di harattere: mollaccioni gli uni nevrili gli altri ma di questo parliamo dopo.

Ste ragasse hanno la fissa del comtuà, io ho parlato di experientia diretta coi frison et aveglinesi, e il paragone coi bastadi siculi era solo contingente, il risutato sarebbe stato lo stesso anco a Bergamo alta con leggieri meticci lombardi.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#107
La differenza fra il primeggiare e il non primeggiare sta nel fatto che anche chi non ha il fisico ideale, se è allenato, può fare molto; ma non vincere, ha dei limiti molto più modesti. Sui fatti che riferisci, li accetto come fatti, ma aneddotici - quindi, non avere la pretesa che li consideri prova di nulla. Altri possono benissimo portarmi aneddoti opposti. Inoltre non commenti il fatto, molto interessante, dei  "Percheron mustangs".

Per "trekking impegnativo" intendo: percorrenze di decine di chilometri al giorno per vari giorni, , dislivelli, terreni vari. Come sa bene chi fa questo tipo di escursioni, l'andatura è, per la maggior parte del tempo, il semplice passo.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

maya

Alex a proposito di percheron, conosco una ragazza che ne ha uno e ha partecipato a diverse Gare di endurance piazzandosi sempre molto bene.... Il percheron è una razza tra i pesanti credo più insanguata... Qui da noi c'è il pregiudizio che siccome è pesante oltre il passo non vada...credo che dipenda molto dal fatto che non abbiamo riscontri con cui confrontarci,tolti i TPR i cui soggetti validi si contano davvero su un palmo di mano,gli altri possono andare tutti meritatamente al macello...comunque una 30 di endurance per dire è' accessibile a qualsiasi cavallo abbia un minimo di allenamento...la puledra che ho preso adesso tramite MIky e Tony e' stata preparata all'attacco su strada e faceva 20 km al giorno tra campagna,dislivelli e strade,alimentata solo a fieno,ti posso assicurare che le si può dire tutto tranne che sia patita e non ce la faccia,dove tengo i cavalli valle del salto nel reatino,ci sono dislivelli che le razze americane che appassionano tanti non hanno vita lunga,questi cavalli in genere vengono cambiati nell'arco di un anno, la maggior parte possiede Maremmani o Pesanti mischiati con il maremmano o angloarabo,però hanno qualche problemino al cervello,per dirti,a qualcuno il cavallo è andato in panico per delle vere stupidaggini, uno è scivolato in un dislivello e se l'e' cavata insieme al cavallo,un altro ha fatto in tempo a buttarsi dalla sella perché il cavallo e' partito in retro ed è caduto in un dirupo....
Per quello che ho visto fino adesso e parlo della mia zona dove se fai uscite lunghe di 8 ore per più giorni,chi ne è uscito letteralmente sconfitto sono stati i Frisoni,i quarter e i paint,molto meno gli appalosa, problema principale ai piedi,zoppie e poca resistenza...

raffaele de martinis

Siamo nell'ottocento... il mustango era piccolino come lallo e il marcket - che si stava sviluppando - richiedava lalli di majori dimenzioni, pertanto fu imbastardito con sangui diversi; nell'Oregon il mustang venne incrociato con il clydesdale e ne venne fuori un lallo compatto con ossa possenti e lungo pelo sulle zampe; i caubois li disprezzarono sempre chiamandoli: "lumaconi dell'Oregon".
Nel Dakota et nel Montana, l'incrocio fu fatto coi percheron, ma anco in questo haso il risultato non godé mai delle simpatie dei caubois che lo soprannominarono: piedidolci.

Dato che uora, i cauboi sono pochi e le ragasse molte, ritengo che i lumaconi e i piedidolci siano rivalutati.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Miky Estancia

Citazione da: alex - Maggio 25, 2015, 11:38:09 AM


Per "trekking impegnativo" intendo: percorrenze di decine di chilometri al giorno per vari giorni, , dislivelli, terreni vari. Come sa bene chi fa questo tipo di escursioni, l'andatura è, per la maggior parte del tempo, il semplice passo.

In effetti Alex, avevo capito proprio questo e a questo ho risposto.
Quando la sottoscritta e il consorte "domatore di elefanti" erano più giovincelli e meno sommersi dal lavoro, si dedicavano a questi trek impegnativi.

Facevamo dei bei percorsi su terreni misti con dislivello...in media 8/10 ore di sella... la maggior parte al passo e, dove si poteva, un bel galoppino corto corto comodo comodo, che non sfianca il cavallo ne lo manda su di giri col cervello.
I cavalli erano ben affardellati (soprattutto il mio, visto che mi piacciono le piccole comodità, tipo le ciabatte da indossare all'arrivo, bibite e panini da mangiare rigorosamente in sella, vestiti di ricambio, copertina di pile per l'equino, plaid per eventuale pic nic, attrezzatura per interventi di mascalcia di primo soccorso, medicinali per sfighe varie durante il tragitto, macchina fotografica, ecc.).
Si viaggiava in gruppo, la maggior parte erano cavalli argentini, c'era un Camarguese e poi c'era il mio cavallo: un polacco da tiro "leggero" di oltre 7 quintali, gigantesco rispetto agli altri cavalli. Mai avuto problemi.
Passava nei sentieri stretti e nei passaggi  difficili esattamente come il più  esperto degli argentini, galoppava in frotta come se fosse un cavallo a dondolo senza entrare in competizione o gasarsi (ah...quando si galoppava, lo si faceva dove si poteva: non per 50 o 100 metri, ma sulle stradine sterrate trai i campi...per qualche km  :horse-wink:), salite e discese senza fiatare e con piede sicuro.

Il miglior cavallo da trek in montagna che abbiamo mai avuto? Un cavallo francese pezzato (onc) di 155 cm di altezza per 8 quintali di peso...Tony lo aveva preso da un berge' che lo utilizzava a basto in montagna.
Lo avevamo chiamato Conan (Tatuzzo per gli amici). Il bestione aveva una dozzina di anni e sapeva solo andare a capezza col basto.
Una settimana di addestramento e abbiamo organizzato un bel giro in montagna....non vi dico le prese per il c.... da parte del gruppo....pensavano tutti che avremmo dovuto andarlo a recuperare col van da qualche parte...e invece il bestione si arrampicava come una capra di montagna e filava come un siluro...c'era un pezzo ripidissimo che si saliva con un sentiero che procedeva a tornanti....Conan, approfittando di un attimo di distrazione di Tony che si era girato a parlare con noi dietro, imbocco' il sentierino iper ripido tracciato dalle acque piovane e in poco tempo spari' dalla nostra vista...lo raggiungemmo in cima un quarto d'ora dopo.
Rimase capofila per tutte le 9 ore di passeggiata distanziandoci spesso e volentieri sia in piano che in salita e il giorno dopo facemmo ancora un bel giretto Piossasco-Piscina andata e ritorno per mangiare la pizza (si partiva nel tardo pomeriggio e si ritornava col fresco della sera tardi)....giretto con molto molto galoppino lento lento comodo comodo, perché le strade erano tutte larghe e piane...addirittura, c'era un pezzo che costeggiava la tangenziale da ponte a ponte, che chiamavamo "il km del pianto" perché il terreno era adattissimo per prendere quella velocità che ti fa venire le lacrime agli occhi  :firuu:

Che bei ricordi Alex!  :blob3:

Ora abbiamo meno tempo a disposizione, ma Tony con Matador (8 quintali di criollo percheron) e Snoby di giri in montagna e percorsi misti ne ha fatti...mai avuto nessun problema.

La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

maya

Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2015, 02:36:04 PM

Dato che uora, i cauboi sono pochi e le ragasse molte, ritengo che i lumaconi e i piedidolci siano rivalutati.

Hai dimenticato di menzionare i vecchiardi che apprezzano tutti i San fratellani e i meticci che parlano siculo!!!!...

Miky Estancia

Di "coi boi" (da noi coi, vuol dire cavolo) ce ne sono ancora troppi: sempre li a disprezzare quel che non conoscono. :icon_rolleyes:
Disprezzano disprezzano e poi? E poi loro sono a piedi la maggior parte delle volte, poiché i loro rinomatissimi cavalli, hanno documenti altisonanti e a scelta,  piedi di pasta frolla o cervelli ballerini....abbonati al veterinario o al trainer  a vita :firuu:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

old duck

magnifico Miki! immagino che meraviglia potevano essere quei trekking e quelle lunghe e rilassanti passeggiate. Qualche posto che hai menzionato lo abbiamo fatto a piedi e quindi ho rivisto con la memoria bellissimi posti.
Per il resto, bisogna portar pazienza: abbiamo tuttologi sapienti che scopiazzano facendo copia/incolla dal web dimostrando la loro maestria e cultura a tutto tondo. Non c'è argomento che non conoscono, non c'è cavaliere che non possano citare; non c'è maestro che non possano criticare. Noi semplici e umili ragazze sorridiamo e ce la spassiamo un mondo in sella ai nostri brutti cavalli da carne che tu e Tony vi ostinate a salvare.
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Miky Estancia

Tornando in topic, vi aggiorno su Elan 6.
Continua a comportarsi molto bene, apprende molto velocemente ed è  collaborativo al massimo, mai che si metta contro l'uomo.
Siamo passati a lavorare in campo grande ed è molto serio, gli altri cavalli li guarda, li chiama, ma è  sempre super agli ordini.
Ieri si è guadagnato i finimenti nuovi fiammanti, con testiera coi paraocchi...qualche atimo di incertezza e poi si è affidato alla voce di Tony. Domani comincerà il lavoro sotto le barre.



La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: old duck - Maggio 25, 2015, 03:26:52 PM
magnifico Miki! immagino che meraviglia potevano essere quei trekking e quelle lunghe e rilassanti passeggiate. Qualche posto che hai menzionato lo abbiamo fatto a piedi e quindi ho rivisto con la memoria bellissimi posti.
Per il resto, bisogna portar pazienza: abbiamo tuttologi sapienti che scopiazzano facendo copia/incolla dal web dimostrando la loro maestria e cultura a tutto tondo. Non c'è argomento che non conoscono, non c'è cavaliere che non possano citare; non c'è maestro che non possano criticare. Noi semplici e umili ragazze sorridiamo e ce la spassiamo un mondo in sella ai nostri brutti cavalli da carne che tu e Tony vi ostinate a salvare.

Si old, erano proprio dei bei giri!  :love4:
Partivamo da Vigone, facevamo tappa a Bruino, poi il mattino dopo si ripartiva e nel tardo pomerighio si arrivava a Druento al parco della Mandria al maneggio El Pueblo. Il mattino dopo Luciano col suo merens Bibi ci scarrozzava per le vostre zone e sovente si veniva da voi per fare un saluto a Maury e Tizi.

Un altro bel giro era quello che facevamo alla Sacra di San Michele partendo da Piossasco...era duro, ma panorami mozzafiato.
Poi c'è  stato il periodo delle gimkane...ora ci vanno tutti col van o col trailer....noi si andava a sella: si partiva da Piossasco all'alba e si raggiungeva Piscina, Vigone, Cercenasco, o Giaveno, si mangiava, si faceva la gara, si attendeva la premiazione e poi via a sella a casa....bei tempi...pesavo quasi 20 kg in meno, ero allenata e avevo un culturista sotto la sella! Ora lavoro....però  mi diverto a farlo!

W i cavalli da carne, che ci fanno divertire e risparmiare! :happy_birthday-736:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Bubba

( perdonate, ma per disputare a tre anni una gara come il futurity di reining un cavallo deve avere un fisico di acciaio e una testa in grado di reggere pressioni mica da ridere. Quello dei quarter delicati e pazzi e' un pregiudizio. Ci swranno delle eccezioni per carita'.. ma la regola e' un' altra. Non so quanti altri reggerebbero)

Miky Estancia

Bubba, non tutti vanno al futurity a tre anni: moltissimi si scassano durante il tragitto. I quarter di qualità ci sono, ma costano cifre importanti. Poi ci sono quelli decisamente a più buon mercato, e se sono a buon mercato i motivi validi ci sono, che fanno la felicità di veterinari e maniscalchi...guarda caso, ho un marito maniscalco, che collabora con parecchi veterinari... ed è  molto molto felice :horse-wink:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

maya

Bubba non dubito quello che dici,io ho solo riportato una situazione presente nella zona dove esco in trekking,i dislivelli sono molto impegnativi e il fondo e' roccia frastagliata e tagliente, qualcuno ha perfino tentato il barefoot con le razze americane,ma purtroppo non ci sono le condizioni ideali, quelli che erano Ferrati,diciamo che fossero tutti soggetti anche a buon mercato(anche se non proprio così...) sono stati cambiati per razze più rustiche,tra i quali ho dimenticato di menzionare i murgesi,quelli che ho avuto modo di incontrare avevano un pessimo carattere,ma un passo davvero niente male!
Comunque io personalmente mi sono convertita al Comtois perché ho un marito di stazza che si è appassionato agli attacchi e ultimamente grazie a Miky e Tony ha rispolverato anche l'idea di uscire in passeggiata...ma solo a patto che avesse sotto il sedere un Comtois...o lallo da carne se vogliamo definirlo come ama chiamarli il vecchiardo che si sollazza solo con i San fratellani!!!! :ciao:

raffaele de martinis

Caro Alex, questa ragassa che cognosciamo molto bene, così si esprime:

Poiché il cavallo da sella deve essere veloce e scattante,  la prima qualità richiesta è la leggerezza,  essendo la sua dinamicità inversamente proporzionale al suo peso.

E' un po' quello che avviene per i ginnasti,  infatti tra questi non si vedono uomini dalla costituzione fisica possente,  erculea,  perché il loro stesso peso finirebbe con l'ostacolare la loro indubbia potenza fisica.
     
Perdendo in agilità il cavallo perde anche in personalità: sembra che i cavalli pesanti - tranne alcune eccezioni - sotto la sella siano tutti uguali; al contrario,  i cavalli agili e leggeri - anche se non di particolare distinzione - conservano sempre una loro personalità.

Tuttavia i cavalli di gran mole trovano il loro utilizzo come monta per cavalieri pesanti e corpulenti dal momento che - ovviamente - il cavallo porta tanto più facilmente il suo cavaliere quanto più il peso di questi è giustamente proporzionato al suo.


Ora, il Nostro parla di lalli di gran mole pereché ai suoi tempi i lalli non erano allevati per la carne ma esclusivamente per il laboro et per la sella, e questa è già una magna differentia, andavano al macello e finivano sulla tabla dei poveracci solo a fine carriera o per accidente, la loro harne era considerata di scarto et pertanto venduta in apposite differenti macellerie.
Oggi la harne di polledro costa più di quella di vaccina.

Che questi bestii possano fare delle giolive passegiate è lovvio, anche gli elefanti (veri caterpillar animali) a volte sono usati per il trasporto di ragasse che vanno a caccia alla tigre o di turisti danerosi.

Alla stessa maniera i lalloni da carne possono fare ciò, dirò di più: in mano a prodi cavallerizzi - vedi Bartabas - possono accedere alle figure di alta scuola, in alcuni paesi sono adibiti al tiro di speciali carri a testimonianza di perdute tradizioni, a volte sono usati al circo per il volteggio e per esibitioni spettacolari... tutto benissimo!
Per queste ed altre ragioni, benissimo l'allevamento dei lalli da carne, guai, se passasse la legge che vorrebbe equiparare i lalli ai cani o ai gatti come animala d'affezione ed impedirne la macellazione, sarebbe la fine del lallo.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...