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Accesso alla biblioteca equestre di Pinerolo

Aperto da alex, Maggio 24, 2012, 12:03:30 PM

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alex

Caro colonnello Angioni, innanzitutto è un piacere incontrarla di nuovo.

Immagino che la Scuola di Cavalleria abbia una biblioteca storica, ma dubito che abbia le risorse per digitalizzarla e metterla in rete. Se così fosse, farei un pensiero a digitalizzare personalmente alcuni fra i testi più importanti. Per trasformare questa idea in un progetto, a chi mi suggerisce di rivolgermi per un contatto non informale? Il destino delle opere digitalizzate, nel mio progetto, sarebbe quello di pubblicarle in it.wikisource.org o nei progetti delle altre lingue. Ovviamente, si parla soltanto di testi liberi da copyright, ossia gli originali nella lingua dell'autore per i casi in cui il copyright sia scaduto (70+ anni dalla morte) o le traduzioni libere da copyright, che sono quelle dove sia l'autore, che il traduttore siano morti da oltre 70+ anni.

La digitalizzazione completa avviene in due fasi, ossia la raccolta delle pure immagini (mediante scan o ottima fotografia), relativamente rapida, e la fase di riscrittura o correzione dll'OCR, estremamente impegnativa, ma che ha il vantaggio di poter essere fatta in modo collaborativo; e chissà che non possa raccogliere qualche volontario in questo forum....  :icon_rolleyes:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Col. Paolo Angioni

Caro Alex, deve scrivere al direttore della Rivista di Cavalleria (la stessa sulla quale Caprilli scrisse i suoi articoli, iniziando con il primo, "Per l'equitazione di campagna" nel 1901) facendo a lui la proposta. Con un mp le ivierò il nome del direttore e il suo indirizzo di posta.

alex

La  ringrazio. Anche se il progetto non potesse realizzarsi (è molto ambizioso), alla fine avrò comunque appreso molte cose interessanti.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

#3
Spero che gradirà ospitare in questa discussione una bella immagine da La cavalleria italiana e le sue riforme, il testo in lavorazione su wikisource, primo risultato di questo piccolo progetto, dopo l'estrazione dal file pdf pubblicato su Google e una piccola "ripulitura digitale" per eliminare alcuni difetti di scansione. Il testo è compreso anche nel sito della Rivista di cavalleria, sezione Biblioteca multimediale - Pubblicazioni varie.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Il testo citato, La cavalleria italiana e le sue riforme, la cui digitalizzazione è in corso (da poco è stata superata la metà delle pagine) su wikisource, riporta come autore la sigla A.B. e Google Books attribuisce l'opera a tale Augustine Birrell. Su Google si trova un solo Augustine Birrell, politico inglese, appartenente a un'altra epoca.

caro colonnello, Lai sa dirmi se l'identificazione dell'autore A.B. con Augustine Birrell è corretta? E se è corretta, dove trovo qualche notizia dell'autore (basterebbero l'anno di nascita, di morte, la nazionalità e l'occupazione)?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Col. Paolo Angioni

Caro Alex, bisogna domandare direttamente a Franco Apicella oppure al direttore del Museo della Cavalleria (ha il suo sito il Museo) che, indubbiamente, sarà un competente e amante della ricerca. Purtroppo non posseggo elementi per Augustine Birrell. Un caro saluto, Paolo Angioni

alex

Grazie.

Riguardo all'illustrazione che ho riprodotto, è corretto affermare che si tratta di un esempio di assetto "a la bride"? Interessante (non lo conoscevo) il fatto che l'autore dell'opera afferma che la lancia era "l'arma perfetta" della cavalleria, più efficace e temibile della sciabola; ho trovato curioso il sistema di "aggancio"della lancia in marcia, anche quello mi era sconosciuto. Suppongo che la lancia fosse temibile, durante l'attacco, perchè la punta, nonostante la sottigliezza, poteva causare grandi danni a causa del movimento del cavallo rispetto all'avversario nel momento del ferimento.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Col. Paolo Angioni

Durante la marcia (cavaliere in sella), il calciolo della lancia è introdotto nell'astuccio porta lancia fissato alla branca esterna della staffa destra per mezzo di una correggia di cuoio, per cui l'astuccio si poteva estrarre. Siccome l'astuccio aveva la forma di un bicchiere, penso (e l'ho letto non ricordo dove) che "il bicchiere della staffa" sia l'ultima bevuta prima di montare in sella servendosi dell'astuccio come bicchiere.

Durante l'attacco la lancia era tenuta orizzontale saldamente con la mano destra per mezzo di un correggiolo fissato alla giubba tra ii braccio e il torace in modo che fosse la massa del cavallo a rendere forte l'urto Al tempo in cui i cavalieri avevano la corazza, la lancia era tenuta "in resta". La resta era un uncino fissato al fianco destro della corazza che impediva alla lancia di retrocedere durante l'urto.

alex

Spero di non sembrare cinico o peggio, ma il mio "spirito di medico patologo" mi ha fatto riflettere sull'effetto devastante di un colpo di lancia su un avversario, dato da un cavallo in rapido movimento; immagino che la lancia penetrasse e poi ruotasse all'interno del corpo a seguito del movimento relativo fra cavaliere e avversario, causando una lesione interna ben più grave della semplice perforazione lineare; un effetto che immagino letale per qualsiasi ferita toracica o addominale. Questo mi spiega alcuni passi della prima opera che ho utilizzato per prova, La cavalleria italiana e le sue riforme, in cui la lancia viene definita "l'arma perfetta" della cavalleria della seconda metà del secolo XIX, più della sciabola e perfino più della pistola; la cosa mi aveva sorpreso.
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