• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

Il Vincolo Paesaggistico

Aperto da DivinityOfDarkness, Ottobre 18, 2012, 12:08:13 AM

« precedente - successivo »

DivinityOfDarkness

Ogni volta che si parla di coperto, scuderie, capannine.. viene sempre fuori questo vincolo paesaggistico.
Da quand'è che i cavalli con i loro ricoveri in legno deturpano il paesaggio?

A 3km ci sono capannoni e fabbriche..e io non posso fare una tettoia per metterci sotto il fieno per questo 'vincolo paesaggistico'?
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Nicola

Citazione da: DivinityOfDarkness - Ottobre 18, 2012, 12:08:13 AM
Ogni volta che si parla di coperto, scuderie, capannine.. viene sempre fuori questo vincolo paesaggistico.
Da quand'è che i cavalli con i loro ricoveri in legno deturpano il paesaggio?

A 3km ci sono capannoni e fabbriche..e io non posso fare una tettoia per metterci sotto il fieno per questo 'vincolo paesaggistico'?

I cosiddetti vincoli "paesaggistici" fanno riferimento, sommariamente, al seguente quadro normativo nazionale:

Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni Culturali e del Paesaggio (il quale all'art.2, innovando rispetto alle precedenti normative, ha ricompreso il paesaggio nel "Patrimonio culturale" nazionale), modificato con D. Lgs. 24 marzo 2006, n. 157.

Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ha inteso comprendere l'intero patrimonio paesaggistico nazionale derivante dalle precedenti normative, che, nelle specificità di ciascuna, sono tutt'ora vigenti.

La disciplina edificatoria, che ricordo è prettamente normata in ambito Comunale, è sempre vincolata al rispetto del Piano Paesistico (o meglio Paesaggistico), emanato dalla Regione.

Questa gerarchia di competenze è teoricamente ineccepibile, perché costituisce un organo di controllo (che si vorrebbe efficace) di ordine sovra comunale, che tutela il paesaggio.

Ora, non tutte le aree normate dai piani regolatori sono soggette a tali vincoli, ma è alta la probabilità che i luoghi adatti all'insediamento di attività equestri lo siano.

Quando lo sono, il Comune deve predisporre il corpo normativo in modo tale che le prescrizioni del Piano Regolatore (o strumento equipollente) siano coerenti con la vincolistica Regionale.

Venendo brevemente ai tuoi quesiti:

Da quand'è che i cavalli con i loro ricoveri in legno deturpano il paesaggio?

La risposta è: molto spesso avviene. Per questo, in particolari situazioni, il Comune richiede di redigere un progetto che effettivamente preveda l'edificazione (o installazione) di manufatti che non deturpino il paesaggio.

A 3km ci sono capannoni e fabbriche..e io non posso fare una tettoia per metterci sotto il fieno per questo 'vincolo paesaggistico'?

Qui il tema è più complesso perché bisognerebbe leggere per intero lo strumento urbanistico. Non è infatti da escludere che la norma, che in ambito urbanistico ha sempre la finalità di "programmare" il futuro sviluppo di una città, preveda, in tempi medio lunghi, di restituire ad ambiti rurali/agresti/boschivi etc, distretti industriali dismessi o mal collocati, ecomostri e così via.

Pensa a Punta Perotti.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

DivinityOfDarkness

Citazione da: Nicola - Ottobre 18, 2012, 09:35:39 AM

Qui il tema è più complesso perché bisognerebbe leggere per intero lo strumento urbanistico. Non è infatti da escludere che la norma, che in ambito urbanistico ha sempre la finalità di "programmare" il futuro sviluppo di una città, preveda, in tempi medio lunghi, di restituire ad ambiti rurali/agresti/boschivi etc, distretti industriali dismessi o mal collocati, ecomostri e così via.


Cioè in pratica potrebbero dirmi "eeh, ma è previsto che tra 10 anni quei capannoni e quelle fabbriche (in attività, non è che son chiuse o dismesse) vengano demoliti"? Beh, che mi diano un permesso per 10 anni!
E poi via, in nessun ambiente rurale disturbano dei manufatti in legno bellini, con degli animali.

Ma poi com'è che funziona sta roba..cioè, metti che io ho 10 ettari (magari! non ne ho manco mezzo)... c'è qualcosa che regola la costruzione basandosi chessò, sul rapporto 'terreno VS cubatura', quindi io che ho 10 ettari posso costruire un box, il tizio con 300 ettari può fare un ipermercato?
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Nicola

Se il tuo caso è di un distretto produttivo adiacente alla zona dove si trova il centro equestre, e l'insediamento industriale è sufficientemente recente, bisognerebbe capire se, ad esempio, è il centro equestre ad essere situato in area urbanisticamente "azzonata" per un diverso uso.

Se vuoi propormi un caso specifico mandami pure un MP.

Di strutture in legno deturpanti in ambienti rurali ne ho viste molte, ti assicuro. Resta il fatto che io sono un convinto assertore dell'interpretazione del diritto urbanistico favorevole, a esempio, alla libera installazione di capannine in aree agricole dedicate alla gestione di equini.

Quanto alla tua seconda domanda: ciò di cui stai parlando sono gli "indici urbanistici" e dipendono strettamente da:
- destinazione d'uso ammessa (residenziale, commerciale, terziaria, agricola, etc)
- collocazione all'interno del contesto
- carico urbanistico (esempio: se su un'area posso costruire 100 appartamenti, ovvero ospitare 100 famiglie, dovrò considerare se la zona soddisfa, per quelle nuove 100 famiglie, il fabbisogno di scuole, ospedali, parchi, parcheggi, servizi collettivi, esercizi commerciali etc, rispetto a quanto già esiste)
- vincoli di asservimento pubblico
- accessibilità
- vincoli di natura idrogeologica
- ....

Tipicamente gli indici connessi alle aree agricole sono molto bassi.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est