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Monta all'inglese

Aperto da alex, Luglio 11, 2012, 05:00:33 PM

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alex

Guardate un po' questa pagina (c'è in google books l'intero libro) che parla della monta all'inglese e ditemi secondo voi in che anno, decennio più, decennio meno, questo libro è stato stampato.



L'ho scoperto grazie al "rovistamento" di Rivista di Cavalleria, serie "Istruzione delle reclute", che se siete d'accordo importerei in blocco in questo forum, aumentando la probabilità che vengano lette. Che ne dite: posso farlo?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

old duck

sembra un intervento di PicioPacio.............
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

PokerFace


bionda

Avevo già citato il libro qui: http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=91.0
Ma nessuno si è preso la briga di aprire il link che avevo messo.
E' del 1805.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

planetadmin

Citazione da: alex - Luglio 11, 2012, 05:00:33 PM
L'ho scoperto grazie al "rovistamento" di Rivista di Cavalleria, serie "Istruzione delle reclute", che se siete d'accordo importerei in blocco in questo forum, aumentando la probabilità che vengano lette. Che ne dite: posso farlo?

Fai pure.
"Siete stato pesato, siete stato misurato e siete stato trovato mancante"

alex

Esatto, 1805. Scuola di equitazione (tomo II), Federigo Mazzucchelli, citato in: Rivista di Cavalleria, Volume I, pag. 416.

[ok per la ripubblicazione, grazie!)

Sbagliate a ritenere questo un intervento piciopacioso.... questo è l'esatto contrario, anche se non sembra. Il fatto è che gli estremi si toccano.... la citazione mette in chiaro che esisteva qualcosa chiamata "monta all'inglese" già nel 1805; e che leggendo il testo sembra di molto precedente; questo è un fatto e non è discutibile, è "provato", ma nulla dice cosa precisamente questa monta fosse, e men che meno nega che l'evoluzione caprilliana sia stata tale, da rivoluzionarla, o almeno: da portarla a livelli tali da meritare un altro nome. Lascio a voi leggere, e farvi una vostra idea.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Se aveste letto quanto, linkato e scritto dalla Bionda: -

Da pagina 285 spiega cos'è la monta inglese. Analoga spiegazione ho trovato in libri d'epoca tedeschi. Mi sembra di capire che la monta in assetto leggero, trottare battendo la sella e galoppare in sospensione sulle staffe, sia stata un'invenzione inglese di epoca ben successiva a Grisone & co. e ben precedente a Caprilli....

Avreste dedotto che Caprilli montava all'inglese http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/search/label/Caprilli

Probabilmente, durante il fascismo, fu imposto (in Itaglia) la dizione: "Equitazione Italiana" in riferimento al modo di zompare studiato da Caprilli...fu appropriazione indebita.



Nicola

Ricordo d'aver letto, ma la fonte non la saprei recuperare, che detto tipo di monta, l'inglese appunto, ebbe grande diffusione, tra la classe borghese di Francia, già 20 anni prima del 1805; erano i tempi che preludevano alla Rivoluzione e certe idee illuministe e borghesi avevano radici nell'Inghilterra di metà settecento.

Se riesco a reperire la fonte ve ne do riferimenti.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

bionda

Ma cribbiolina, leggetevelo quel capitolo nel libro di Mazzucchelli! E' l'unico capitolo del libro che merita di essere letto, imho.
I tratti distintivi della monta all'inglese sono l'assetto leggero, e gli inglesi l'hanno sviluppato per adeguarsi ai loro cavalli, diversi dai cavalli di modello spagnolo che si usavano nell'equitazione di scuola, selezionati per la corsa, usati per le cacce, veloci ma rigidi, impossibili da montare seduti ...così per riassumere la questione in minimi termini, ma leggetevi il capitolo nel libro.
Se non ho capito male, la versione originaria del trotto "all'inglese" era addirittura un movimento assimetrico, che accompagnava persino la naturale assimetria del cavallo senza la pretesa di correggerla.
Vedo se trovo qualche documento al riguardo.

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

alex

Intanto io carico i due volumastri in Internet Archive, così si producono un djvu e un OCR decente senza fatica.... :-) In genere l'OCR Google  non è gran che. Però, c'è.
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alex

Fatto; i server di IA stanno correndo e facendo il loro lavoro. Domani, a lavoro finito,  vedrete che anche solo sfogliare i due testi con il visualizzatore IA non è niente male. :-)

http://archive.org/details/ScuolaEquestretomoI
http://archive.org/details/ScuolaEquestretomoIi
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piciopacio

#11


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Come si vede, già ai tempi di de La Guerriniere, esisteva la sella inglese, dunque l'equitazione inglese.

I maestri dei maestri francesi furono italiani o meglio furono dei cavallerizzi nati nell'Italia geografica, ma si sentivano napoletani, ferraresi, pavesi ecc.
Essi non si sentivano italiani, per il semplice fatto che l'Italia non esisteva.

Pertanto, nella storia del'equitazione, viene ricordata la "Scuola Napoletana": - Grisone, Pignatelli, Ferraro Pirro ecc; fanno parte di questa scuola anche il Fiaschi e il Corti e il Mazzucchelli, ecc. che napoletani non erano.

alex

Ed ecco che i bravi server ci hanno serviti.... Il capitolo del Mazzucchelli sulla monta inglese può essere sfogliato con l'ottimo visualizzatore da qui in poi (ditemi se non è carino, il visualizzatore!): http://archive.org/stream/ScuolaEquestretomoIi/ScuolaEquestreIi#page/n129/mode/2up

Vediamo com'è venuto l'OCR...

Citazionelow solamente all 9 alta scuola, alia pompa militare, ed alia
battaglia sono destinati i cavalli da sella : ma quelli vi socio
ancora , che si debbono istruire nell' uso della caccia della vol*
pe, 6 del cervo . Questi cavalli riceveranno la medesjma edu-»
cazione, che conviene al cavallo di battaglia, ma sanftino anche
piu di quelio esercitati nelia forza di resistenza per sostenere le
lunghe riprese : ed all' incontro minor cura esigeranno per la
loro istruzione uella intelligenza di gaiuba.

Altro genere ancora di eqaitazione si presenta in ora pev es-
sere esaminato: genere in oggi molto alia moda, e che chiamasi
cavalcare all' inglese • Quest a maniera di contenersi a cavallo
molti motivi produce di dispareri , e di questioui . Non vi e
persona, per ignara che sia della equitazione , che non abbia
il suo modo particolare di riguardarla *

Convien distingnere I'andare all' inglese. Si pud andarvi bene 4
e andarvi male. In Inghilterra pure succede lo stesso ; e non
crediamo gi&, che molti sia no quelli, che vi vanao bene; anzi
questi si rimarcano a dito fra tutti gli altri, e si esaltano me*
ritamente. Infinite h il num6ro coik de* cavalcatori ; ed una
maniera vi si & introdotta facile, e confacente per quelli, che
non vi hanno abilita, o che non vogliono prestarvi studio alcu-
no. Tal maniera b fatal mente per 1' Europa creduta degna di
essere imitata, come la migliore di quella scuola, mentre ella
non b , che la maniera propria della turba , ignara di questa
parte ginnastica interessante. •

Eh, non è gran che... me lo aspettavo, la risoluzione grafica delle immagini è così così. Sistemarlo sarebbe un bel lavoro. Ma in fondo non è dei peggiori.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Direi che a questo punto la questione inglese/italiana comincia ad essere dissodata in modo documentato.

Il problema che propongo per andare avanti è il seguente.

Stante che la monta inglese esisteva, ed aveva una serie di caratteristiche, prima che Caprilli studiasse e poi pubblicasse il suo metodo di equitazione; stante il fatto che Caprilli, utilizzando il suo metodo, riuscì in imprese mai prima riuscite; preso l'insieme di tutto ciò che era la monta inglese prima che lui ci mettesse le mani, e eliminato, punto per punto, dal metodo di Caprilli ciò che è già compreso dalla monta inglese: esattamente, cosa rimane? quali sono, in dettaglio, gli elementi di novità? Il complesso di questi elementi di novità (grande o piccolo che sia) costituisce la componente innovativa che è legittimo chiamare "monta italiana".

Domanda per piciopacio. Tenendo conto che la monta alla gineta si distingue (fra l'altro, ma questo altro non lo conosco bene...) da quella alla bride per una staffatura più corta, ho il sospetto che la monta inglese costituisca l'evoluzione della monta alla gineta. In questo caso, la nascita della "monta inglese" andrebbe indietro nel tempo fino a una indeterminata fase storica, collegata alla civilità  araba e risalente a ben prima del 1400; e "chi la fa l'aspetti", perchè gli inglesi avrebbero  a loro volta fatto una "appropriazione indebita". E' un sospetto fondato?
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PokerFace

ahahahah io per aver detto queste cose due settimane fa su questo forum mi son preso dell'ignorante che non conosce la storia....