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Monta all'inglese

Aperto da alex, Luglio 11, 2012, 05:00:33 PM

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alex

Fra l'altro, mi è ricapitato in mano il prezioso fascicoletto "Avremmo avuto Caprilli senza paderni?" del compianto Carlo Faillace, che ho avuto il privilegio di conoscere via web. Scopr pertanto che questa strana idea (monta inglese che è cllegata alla monta araba alla ginetta) è scritta lì, semplicemente non me ne ricordavo/non avevo letto con sufficiente attenzione per imprimere in mente la fonte), compresa una vecchia immagine da una miniatura che ritrae un antico cavaliere arabo che indubitabilmente monta con un assetto "all'inglese"  :horse-smile:. Direi che non ci sono molti dubbi....

Guardate bene gli stivali e la posizione dei talloni di questi cavalieri arabi ritratti in una pittura del 1600 (soprattutto di quello vestito di bianco, al centro sulla destra) e ditemi se non vi ricorda qualcosa....



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Se non ci fosse stato Caprilli, ci sarebbe stato qualcun altro, i tempi erano maturi; se Jobs fosse nato cent'anni prima o cent'anni dopo non avrebbe mai potuto fare ciò che ha fatto; probabilmente quacun'altro - nato al momento giusto - avrebbe fatto quello che - in realtà - Jobs ha realizzato.

L'assetto dei cavalieri arabi mi ricorda più quello dei cavalieri mongoli che l'equitazione inglese.

http://www.youtube.com/watch?v=iTkEzpgmc5c&feature=related

All'occasione metto il link su Gengis Kahn, un dio per i miei amici mongoli.

alex

#17
Io ero impressionato dalla posizione della caviglia e del tallone, oltre che dallo stivale nero che pare uscito da una moderna e premiata calzoleria.... in particolare da quell'aspetto "disossato" della caviglia che vedo in parecchie foto attuali e che mi fa impazzire.

Per il resto, non vi è dubbio che il ginocchio è flesso, e il tronco inclinato in avanti; tanto mi basta.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Citazione da: alex - Luglio 12, 2012, 08:50:49 AM
Direi che a questo punto la questione inglese/italiana comincia ad essere dissodata in modo documentato.

Il problema che propongo per andare avanti è il seguente.

Stante che la monta inglese esisteva, ed aveva una serie di caratteristiche, prima che Caprilli studiasse e poi pubblicasse il suo metodo di equitazione; stante il fatto che Caprilli, utilizzando il suo metodo, riuscì in imprese mai prima riuscite; preso l'insieme di tutto ciò che era la monta inglese prima che lui ci mettesse le mani, e eliminato, punto per punto, dal metodo di Caprilli ciò che è già compreso dalla monta inglese: esattamente, cosa rimane? quali sono, in dettaglio, gli elementi di novità? Il complesso di questi elementi di novità (grande o piccolo che sia) costituisce la componente innovativa che è legittimo chiamare "monta italiana".

Domanda per piciopacio. Tenendo conto che la monta alla gineta si distingue (fra l'altro, ma questo altro non lo conosco bene...) da quella alla bride per una staffatura più corta, ho il sospetto che la monta inglese costituisca l'evoluzione della monta alla gineta. In questo caso, la nascita della "monta inglese" andrebbe indietro nel tempo fino a una indeterminata fase storica, collegata alla civilità  araba e risalente a ben prima del 1400; e "chi la fa l'aspetti", perchè gli inglesi avrebbero  a loro volta fatto una "appropriazione indebita". E' un sospetto fondato?

No, penso di no.
L'equitazione inglese, è essenzialmente un'equitazione sportiva: - caccia alla volpe o al cervo, point to point, corse in piano, steeple chase, salto ostacoli; tutto nacque in Gran Bretagna e se non vi nacque, furono i figli della perfida Albione ad importarlo in Europa: - vedi il polo.

Gli orientali, montavano alla gineta, monta da guerra adatta ai loro lallini: - cavalli arabi, mongoli, turchi ecc. fermate improvvise, giravolte, cambi di direzione, le loro selle: - arabe, mongole, turche sono "avvolgenti", appunto

La monta inglese è fatta su misura per il PSI e i suoi derivati come gli hunter, lalli in avanti, con andature radenti che bisogna lasciare il più possibile liberi nella loro azione, vedi la sella inglese: - essenziale, leggera, concepita per montare leggeri, in avanti.

Detto questo, nulla osta di montare un lallino mongolo all'inglese, o uno PSI alla mongola.




alex

Ricordo a chi non lo sapesse che la ginetta (o gineta) era la sella per i ginetti (cavalli leggeri e veloci, berberi? arabi?) la cui morfologia e carattere generoso ma "permaloso" è già descritta nei vecchi autori della scuola napoletana, che raccomandavano di trattarli con delicatezza (mentre raccomandavano la cura Montessori, non so perchè, ai "frisoni", che dubito fossero i frisoni attuali).

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Bene, abbiamo detto quasi tutto sulla Equitazione Inglese, sarebbe ora di definire con altrettanta dovizia  l'Equitazione Italiana: - che beata è ??

PokerFace

in linea teorica dovrebbe essere quella del grisone, credo.
però poi s'è preso il vezzo di chiamare monta italiana in genere la scuola legata a caprilli (con i limiti che si son già detti)...

piciopacio

Quella del Grisone era la "Scuola Napoletana", vista coi nostri occhi è : - la terribile Scuola Napoletana, ma fu giudicata: - gentile e delicata rispetto alla equitazione medioevale.

Caprilli, è ecumenico, lui definisce la sua monta: - Sistema di Equitazione Naturale nessun riferimento alla italianità della sua equitazione.

bambolik

trovo molto interessante questa disquisizione come il riassunto del Colonnello nella sezione Storia di equitazione piuttosto esaustivo.
A proposito di "ginetti...

http://www.circoloippicolacontessa.it/mauroAurigi.html

la foto del cavallo "montato alla leggiera" su che documento si trova?
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

bambolik



Castello di Venafro...sono francamente ignorante...chi sa illuminarmi?
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

piciopacio

Le foto che hai pubblicato non corrispondono al lallo bardato alla liggiera, ma a corsieri alleggeriti adatti alle due selle: - selle per armare e selle alla liggiera.
Le bardature che indossano sono alla moresca.

Probabilmente la sella per armare (avvolgente) serviva per i tornei e per la battaglia, quella alla liggiera (simile ad una sella da lavoro) serviva per le passeggiate, la caccia ed altri sollazzi del genere.

bambolik

picciopaccio la dizione e relativa foto la trovi nel link precedente.
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

piciopacio

bammbbolikk, perché non lo hai detto prima ??

bambolik

"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).