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Azzardo e agonismo

Aperto da alex, Luglio 20, 2015, 07:42:07 AM

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alex

Vediamo le analogie fra gioco d'azzardo e agonismo.

In entrambi i casi vi è una organizzazione proponente, professionale e quindi fondata sul lucro, che presenta a un giolivo pubblico pagante un bene che consiste nella "probabilità di vincere".

Nel caso degli sport professionistici, "vincere" ha un significato economico: i campioni di alcuni sport vincono molto denaro.

A livello non professionistico, il premio in denaro è inesistente o irrilevante; "vincere" significa solo una bella botta di adrenalina.

Il banco (ossia: chi organizza la cosa) vince sempre. I giolivi clienti si dividono in vari gruppi: quelli che non vincono mai; abbandoneranno appena si convincono di essere "irremediabilmente perdenti" (sai che bella soddisfazione...), pazienza, si troveranno nuovi clienti; quelli che vincono poco: reggono di più, ma i pochi successi li spingono a darci dentro e a diventare clienti ancora più fedeli; la carota in cima al bastone sembra più vicina;  quelli che vincono molto, che sono pochissimi, vengono  presentati come le carote in cima al bastone, e funzionano come "pubblicità gratuita".

Business first.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Hahahaha non ci avevo mai pensato a questa analogia, bravo!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Fioravante Patrone

L'analogia fa acqua da tutte le parti

Principalmente perché componente essenziale di ciò che viene chiamato "gioco d'azzardo" è la forte predominanza della componente aleatoria, cosa che non ha nulla a che fare con l'agonismo in equitazione o in altri sport. Ovvio che la sfiga è sempre lì che guarda, ma il suo ruolo non è "nettamente prevalente"

https://pure.uvt.nl/portal/files/687795/148_Marcel_Dreef.pdf

"According to the
Dutch Gaming Act, a licence is required for a casino to exploit a game of
chance, whereas anyone is allowed to offer a game of skill. Therefore, from
a juridical perspective, it is important that one can objectively determine for
a game whether the players have sufficient influence on the game result to
classify it as a game of skill.
"

alex

Citazione da: Fioravante Patrone - Luglio 20, 2015, 09:19:22 AM
L'analogia fa acqua da tutte le parti

Ottimo! Con Caronte che imperversa, un po' d'acqua è quello che ci vuole  :horse-smile:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

carodubbio

Ma guarda IO ho vinto con Gassman a Roma con sopra un allievo alla sua 6 gara di qui le prime 5 riservate solo a allievi, invece dove lo ho fatto gareggiare IO c'erano i professionisti, va bene che era un premio piccolo 2450euri al primo ( nell'ippica sono noccioline), sta di fatto che il premio in denaro non è mi ha cambiato la vita , quello che resta solo le emozioni visto che vincere in pista professionale contro gente che campa di quello non ci sono parole per esprimere la gioia, poi dopo aver battuto un fantino come Umberto Rispoli è stata una apoteosi.

Ci metti che con 100euri che ci ho giocato sopra ne ho presi altri 1100, ma l'unica cosa che mi è restato resta l'adrenalina della gara e lo strillo che fai quando sul palo sei PRIMO.

Conosco tutte e 2 le emozioni e non ci vede nessuna analogia, almeno nel mio modo di vedere le cose.

segreto

Ma cosa c'entra il gioco d'azzardo con l'agonismo? Non capisco.
Il gioco 'azzardo demanda un'azione di cui ci si propone di raccogliere i frutti e premia una fittizia abilità nello scegliere, se son scommesse, e neppure quella, se son lotterie.
L'agonismo è quello che ti fa attaccare con i denti alle braghe di quello che ti precede finchè il suo fiato lo senti dietro. Non mescoliamo la cacca con l'acqua santa.

Segreto

alex

Vi faccio notare che esiste, nei giochi d'azzardo, anche qualcuno che ha terrificante agonismo e forti dosi di abilità.... il poker, tanto per dirne uno. Tutti i giochi d'azzardo hanno però in comune due cose: la possibilità, più o meno remota, di vincere; e la botta di adrenalina che si sente durante il gioco. Esiste invine il caso della "fusione perfetta" fra gioco d'azzardo e agonismo, che è il mondo dell'ippica: in quel caso le due cose coincidono, anche se stentiamo - chissà perchè - a chiamare "sport" le corse al trotto o al galoppo.

In breve: l'analogia sta nel fatto che qualcuno ha successo sicuro (il banco; il sistema economico che ruota intorno all'agonismo; chi organizza il gioco) vendendo la speranza di avere successo ai polli da spennare (i giocatori).

L'agonismo, inteso come competitività, è profondamente naturale; basta vedere con che energia competono fra di loro i maschietti della gran parte delle specie animali, per conquistare il diritto alla riproduzione. La furbata sta nel trasformare questo istinto competitivo in un business.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

segreto

Non condivido la tua analisi, Alex. Credo che l'azzardo sia un tentativo superstizioso e irrazionale di attivare un intervento superiore.
Il fascino dell'azzardo mi sembra simile a quello del bambino che vuole modificare la realtà senza conoscerne i meccanismi. Stato d'animo che, se permane ad età più avanzate, sconfina nel patologico.
Il fascino dell'agonismo non te lo descrivo: lo trovi nei giochi dell'Iliade.

Segreto

alex

Bene. Che ne diresti se cambiassi titolo del topico in : "Gioco d'azzardo e agonismo mercificato"?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Lascia stare, non vedono l'analogia perché ci sono dentro, guarda caso ti han risposto picche gli agonisti del forum.

Diciamo che forse intendono che in equitazione il costo viene compensato comunque dal fatto stesso di stare a cavallo, come dire, ho vinto comunque perché ho passato la domenica a cavallo (che è meglio che passarla a qualche gioco al bar). Gareggi perché ti diverti comunque anche se non vinci. Diciamo che però io mi diverto lo stesso spendendo un decimo, ecco.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Fioravante Patrone

Citazione da: max - Luglio 20, 2015, 06:07:48 PM
Lascia stare, non vedono l'analogia perché ci sono dentro, guarda caso ti han risposto picche gli agonisti del forum.
...
Uh, a 'sto punto devo cominciare almeno a riuscire a distinguere la testa dalla coda del cavallo!

segreto

L'agonismo mercificato non è agonismo. E' marketing. Se ti danni l'anima per vincere per soldi o per dare spettacolo non sei un agonista. Sei schiavo del prossimo che ti guarda. L'agonista va da solo, anche in una gara di cento concorrenti. Il mio coach ci spingeva sui risultati, non sulla classifica. E così quello di mio figlio.
Ma, ancora una volta, le parole hanno più di un significato.
Segreto

alex

Citazione da: segreto - Luglio 20, 2015, 06:29:22 PM
L'agonismo mercificato non è agonismo. E' marketing. Se ti danni l'anima per vincere per soldi o per dare spettacolo non sei un agonista. Sei schiavo del prossimo che ti guarda. L'agonista va da solo, anche in una gara di cento concorrenti. Il mio coach ci spingeva sui risultati, non sulla classifica. E così quello di mio figlio.
Ma, ancora una volta, le parole hanno più di un significato.
Segreto

Concordo. Ma tu concorderai allora che "non tutto" l'agonismo di cui si parla è agonismo. Hai ragione anche in un secondo punto: molto dell'agonismo che non è agonismo è spettacolo, fino ad arrivare alle moderne versioni delle lotte fra gladiatori.... panem et circenses.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

segreto

E io concordo con te. Comunque non si cambiano le abitudini e i bisogni inconsci, anche se irrazionali, con le prediche; penso cambino da soli quando non sono più economicamente sostenibili dal fruitore o redditizi per l'erogatore. Ma più che cambiare, sono sostituiti da una qualche altra pirlata. Ricordi i verdi e gli azzurri e i loro cavalli a Bisanzio? Siamo ancora lì?

Ciao
Segreto

Dolcetto

Riesco a vedere questa analogia nel mondo del trotto e del galoppo, però non lo vedo nelle gare -ad alto livello perchè quelle da amatori sono meno "interessati" sotto quell'aspetto- di tutte le altre discipline equestri (parlo specificatamente di quelle di MI perchè quelle di MW non le conosco).
In quel caso a meno che ci siano delle scommesse in nero sotto banco non si scommette mai su chi vincerà... forse e ripeto -forse- c'è stato qualcosa per le competizioni sui puledri?