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sgroppate & co.

Aperto da elleon, Ottobre 28, 2014, 09:28:26 PM

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raffaele de martinis

Citazione da: Bubba - Novembre 09, 2014, 05:09:16 PM
:hkitt: :hkitt: :hkitt: :hkitt:

Aggiungo: i cavalli infami, se ci sono, son molto pochi. E di solito lo sono per aver incontrato persone infami ( non mi riferisco ovviamente a te)

Sono d'accordo, di lalli infami ne ho incontrati pochissimi, spesso diventano infami non perché incontrano persone infami ma perché trovano degli incapaci, perché non hanno avuto la salutare scudisciata data al momento giusto suggerita dal Colonnello.

Dirò di più: è più facile aver a che fare con un "infame" diventato tale perché maltrattato che con uno puccipucciato o trattato da un pavido/da un incompetente... ma questo mi pare estremamente lovvio.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

elleon

Grazie Raffaele, io appartengo per fortuna agli incompetenti lallopucciosi e il mio cavallo è arrivato maltrattato a fine carriera all' età di 10 anni. Per 8 anni ho cercato in tutti i modi di risolvere le sue difese senza seguire un filone preciso e molte volte il nervoso ha avuto la meglio ( ora so che non devo farlo) ma non ho risolto molto. Si, adesso ho un cavallo montabile con cui posso fare tante cose ma le sue difese si susseguono, incappucciamento, testa al vento, calci e adesso sgroppate. Ne risolvi una e se ne crea un ' altra. Penso che di notte invece di dormire pensi a come mettere il cavaliere in difficoltà il giorno dopo. Tutto questo per 8 anni. E' il classico cavallo da montare solo in gara, vincente fino alle 120 ma pieno di problemi a casa, non so se conosci Raffaele cavalli usati solo per le gare e il resto del tempo lasciati liberi. Una settimana prima si monta e si và in gara, si vince e si torna a casa. In gara è perfetto, cambia espressione, diventa un professionista quale è, fà tutto lui. Il problema è che io delle gare me ne strafrego, cerco una comunicazione, non una macchina. Non hai idea di quanti frustini gli ho rotto sulla groppa in questi anni, spezzati in due ( ovviamente me ne vergogno) fino a quando ho capito che il metodo era sbagliato. Sai che reazione aveva a queste frustate? Il nulla totale. Non lo smuovevano di una virgola. Era il suo pane quotidiano in Olanda quindi era assuefatto. L' ho montato con tutti gli speroni in commercio, anche a rotelle fino a non usarli più perchè il risultato era il medesimo. Ora lo monto anche in capezzina, a volte senza sella ma le sue difese continuano. Pensate ancora che basti una bella ghega sulla groppa per farlo smettere o forse è meglio intraprendere un sano percorso riabilitativo partendo dal principio? tipo" ciao cavallo io sono una persona, cerchiamo di conoscerci partendo da zero" ??
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

elleon

Citazione
Citazione da: Luna di Primavera - Novembre 09, 2014, 07:16:47 PM
fatti aiutare, e tienci aggiornati. anche l'idea di metterlo a riposo per un po' non è sbagliata.

Provata anche questa strada nel periodo in cui appena gli mettevi le gambe addosso anche leggermente calciava come un matto. L' ho tenuto fermo 6 mesi mentre montavo il cavallo di un' amica. Ripreso dopo 6 mesi e uguale preciso a come l' avevo lasciato. Terminato il momento dei calci sono ricominciati i vari incappucciamenti. E così via...
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milla

Scusate lo so che sarò lapidata ma lo dico lo stesso: cambiare cavallo no eh? Come dice Raffaele il mondo è pieno di cavalli buoni e bravi, perchè star male, sputar sangue e rischiare di farsi male con un cavallo così difficile? :dontknow:

elleon

Citazione
Citazione da: milla - Novembre 09, 2014, 09:27:29 PM
Scusate lo so che sarò lapidata ma lo dico lo stesso: cambiare cavallo no eh? Come dice Raffaele il mondo è pieno di cavalli buoni e bravi, perchè star male, sputar sangue e rischiare di farsi male con un cavallo così difficile? :dontknow:

Che fine farebbe un cavallo simile di 18 anni? No, non ci penso proprio. Gli sono molto legata e ho solo da imparare da certe difficoltà. Poi con lui riesco comunque ad avere tanti momenti piacevoli, quando quello che voglio fare io corrisponde a quello che vuole lui  :horse-wink: No, non lo cambio, lo tengo con me fino alla fine.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

silviasco

Citazione da: milla - Novembre 09, 2014, 03:50:33 PM
però è come per i bambini: ogni tanto uno scapaccione è un vero toccasana :horse-wink:
:icon_axe:
OT: Questa è una teoria di alcuni (molti). Altri non la vedono affatto così. Anzi, la vedono all'esatto contrario. I bambini non sono animali da ADDESTRARE, sono PERSONE  da EDUCARE. C'è un mondo di differenza in mezzo.
E guarda caso, io che prima pensavo esattamente come milla, ho cambiato radicalmente idea quando sono diventata mamma  :love4:. E non me ne pento affatto, anche se educare con l'esempio e non con premi/punizioni è molto impegnativo; il bello è che fa crescere anche me, oltre le bimbe.
E tanto per ritornare minimamente in topic, i cavalli hanno avuto un ruolo importante nel farmi cambiare idea... Ma sarebbe lungo raccontarlo qui, e nuovamente OT.
Ecco, dovevo dirlo di getto. Ora da brava torno a leggere il resto della discussione!

milla

Anch'io sono mamma: 2 maschi di 15 e 18 anni, bravissimi a scuola, sportivi, danno una mano in casa, fanno vita sociale con gli amici, fanno volontariato in CRI ecc. quindi direi che (almeno per ora) li abbiamo tirati su egregiamente, ma quando erano più piccoli se c'era bisogno una punizione o uno scapaccione arrivavano.
Ciascuno ha i suoi punti di vista ed i suoi metodi, io non pretendo di avere la verità in tasca, noi ci siamo comportati come ritenevamo giusto ed i risultati ci hanno dato pienamente ragione.
Ciascuno è assolutamente libero di adottare i metodi educativi che preferisce, con figli, cani, gatti, cavalli, porcellini d'India ecc.ecc.ecc. :horse-wink:

raffaele de martinis

#112
Dato che siamo in argomento famigliare ecco la mia experientia diretta uguale a quella di milla per i figli, i cani, i lalli e i cercopitechi:

Emilia, 15 mesi, senza apparente ragione, è corsa dal fratellino e lo ha afferrato per i capelli, questi - piangendo - è caduto a terra.

La madre dei due gemellini - immediatamente - ha raggiunto la piccola e l'ha "sculacciata" usando un tovagliolo o qualcosa del genere, facendo - contemporaneamente - "terribil voce".

Ha recuperato Giacomo, lasciando la piccola a piangere per terra per alcuni minuti; poi le ha  avvicinato il fratellino e le ha spiegato con "voce soave" che quello "non si fa".

Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal tempismo e dalla misura e dalla freddezza della giovane madre nell'applicare il "castigo"...tempismo e misura e freddezza acquisiti perchè è stata un'intrepida amazzone ed è cresciuta tra i cavalli ? O forse perchè è stata educata lei stessa così ?


Per chi avesse voglia di leggere il seguito in un pippone sullo ammansimento, doma, addestramento, questo è il linco.

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/05/giorni-fa-sono-stato-castellammare-del.html

Confesso che non ho letto tutto il topico, ad ogni modo, se il lallo è un lallo da s.o. o da completo, il fatto che sgroppi non dovrebbe turbare più di tanto il suo cavagliere è una rallegrata che ci stà, spesso la fanno i lalli che sono stati sbarrati ai posteriori, se - invece - il lallo è un soggetto da sollazzo/da passeggiata, lo sgroppamiento è in antitesi colla sua miscion, sarebbe come andare in giro con una moto che a volte non frena, può non frenare.
Nulla osta a tenerci la moto così com'è, la possiamo lustrare, oliare, e farci dei giretti, comunque, anche se la faccessimo aggiustare da un buon meccanico, meglio mettersi sempre il casco.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Luna di Primavera

anche io faccio parte della schiera delle mamme cattive che possono ADDIRITTURA dare uno scapaccione.

col cavallo invece sono più puccipucci e infatti quello mi mette i piedi in testa.
come la mettiamo?




I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

alex

Urgerebbe un topico sui fondamenti comuni a qualsiasi equitazione, di qualsiasi stile e di qualsiasi scuola - quella base comune che esiste, ma, come dice il Generale, non viene ammessa e dichiarata per questioni di semplice antagonismo fra scuole e fra maestri.

Si tratta di fondamenti difficili da enumerare, anche per brillantissimi cavalieri; secondo me, più un cavaliere è talentuoso, meno è consapevole di quello che fa precisamente, perchè "gli viene naturale", per talento innato (che altro non è che fare le cose giuste per istinto, non per faticoso apprendimento). Da qui l'idea, che ho già detto, che più un istruttore è talentuoso e meno riesce a insegnare efficacemente a cavalieri normali, perchè non riesce a immedesimarsi nelle difficoltà dell'allievo.

Il tempismo e la misura della punizione sono fra le cose più difficili da spiegare; eppure la punizione è un evento del tutto naturale, che avviene comunemente anche nella vita selvatica, è uno degli strumenti di apprendimento base nei rapporti con l'ambiente; la difficoltà consiste nel riprodurre artificialmente quello che naturalmente avviene abbastanza spesso, e che ogni organismo vivente è perfettamente attrezzato per "metabolizzare".

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Luna di Primavera

Citazione da: alex - Novembre 10, 2014, 09:49:40 AM

Il tempismo e la misura della punizione sono fra le cose più difficili da spiegare; eppure la punizione è un evento del tutto naturale, che avviene comunemente anche nella vita selvatica, è uno degli strumenti di apprendimento base nei rapporti con l'ambiente; la difficoltà consiste nel riprodurre artificialmente quello che naturalmente avviene abbastanza spesso, e che ogni organismo vivente è perfettamente attrezzato per "metabolizzare".


standing ovation
:ola:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

elleon

Citazione
Citazione da: Luna di Primavera - Novembre 10, 2014, 10:11:57 AM
Citazione da: alex - Novembre 10, 2014, 09:49:40 AM

Il tempismo e la misura della punizione sono fra le cose più difficili da spiegare; eppure la punizione è un evento del tutto naturale, che avviene comunemente anche nella vita selvatica, è uno degli strumenti di apprendimento base nei rapporti con l'ambiente; la difficoltà consiste nel riprodurre artificialmente quello che naturalmente avviene abbastanza spesso, e che ogni organismo vivente è perfettamente attrezzato per "metabolizzare".


standing ovation
:ola:

:occasion14: Ben detto! Cercare di " punire" il cavallo nel loro modo, nel linguaggio che loro possano capire, non nel nostro che susciterebbe solo paura e maggiori difese. Non è un problema da poco. Ci sarebbe da discuterne parecchio e io ho molto da imparare su questo.
La sculacciata data ai bambini ( io ne ho due piccoli, 2 e 5 anni) ci sta eccome me è sempre accompagnata da spiegazione, non è una semplice punizione data ad occhi chiusi voltando le spalle al bimbo e lasciandolo piangente mentre si chiede il perchè. Lo stesso principio andrebbe rivolto al cavallo ma siccome non possiamo prenderlo in braccio e spiegargli che certe cose non si fanno si cerca di assumere un linguaggio che entrambi possano capire. La fase 4 di Parelli è un richiamo, punizione ma è data dopo 3 avvertimenti precedenti e sempre in linea con il linguaggio del cavallo che non è sempre facile da capire perchè si tende a ragionare con la nostra testa, da uomini. Dopo al fase 4 c'è sempre e comunque la riconciliazione.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

silviasco

Nel mondo di chi va a cavallo le teorie di Caprilli sono veramente poco note. Vi è chi monta per una vita senza mai sentire il nome o avere idea di cosa dicesse. Usa frusta, martingale, morsi, speroni, o anche no, a seconda del cavallo che gli capita. Se gli vai a dire che forse quel che fa non è proprio ortodosso ti guarda male e ti dice "io è una vita che... e il mio cavallo è perfetto così". Sono tutto sommato buone persone di cavalli, o gli sono capitati cavalli molto remissivi, o entrambe le cose. Quando non va, è il cavallo che è strXXX, e finisce al macello.
Nel mondo genitoriale occidentale, fatto da persone cresciute a "salutari" scapaccioni, la maggior parte delle persone è inconsapevole delle teorie della Montessori (tanto per citare un personaggio più o meno coevo di Caprilli, ma c'è un elenco particolarmente lungo di studiosi in varie epoche), cresce i propri figli benone "lo stesso", e via così. Ogni tanto, a qualcuno scappa la mano. Qualche bambino finisce giù per le scale un po' troppo spesso. Ma si tratta di casi singoli, ovviamente. Niente di cui ognuno di noi debba preoccuparsi. O no? Strano, però: se dai uno schiaffo a tua moglie puoi finire sotto processo, anche se le spieghi perché. Anche se doveva imparare qual è il modo giusto di, che ne so, stirarti una camicia
Sulla naturalità delle punizioni: non sono naturali nell'apprendimento dei cuccioli. Il lupacchiotto che manda a monte la caccia del branco per la sua inesperienza non viene MAI punito. E non prendiamo ad esempio i comportamenti degli animali domestici, perché sono spesso molto deviati dalla "naturalità". Quello cui fa riferimeto Alex sono le "conseguenze naturali" delle azioni, mentr ele puunizioni sono "conseguenze artificiali".

milla

Mah io non conosco il metodo Parelli però se la mia cavalla facesse qualcosa di pericoloso una punizione gliela darei eccome! E stai certa che i cavalli capiscono benissimo  qual'è l'azione che ha provocato la punizione (sempre fermi restando i requisiti di tempismo, calma, freddezza ed assenza di brutalità), così come capiscono benissimo qual'è il comportamento premiato con la carezza o la carota.
Non credo che si possa mettere in discussione l'efficacia della punizione (che, come ha giustamente sottolineato Alex, è un comportamento naturale negli animali ) semmai è importante il tempismo e la misura, quelli sì, sono fondamentali.

Luna di Primavera

bene silvia, allora come fai a dissuadere un comportamento a te sgradito?

caso d'uso: cavallo portato a mano che ti supera, che ti travolge.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming