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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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raffaele de martinis

#4065
Citazione da: Elisa89M - Settembre 26, 2018, 09:30:53 PM
Il mio cavallo è un gran pandiculatore!

Ma i felini nessun li batte, forse perché, pur dormicchiando tutto il giorno, sono gli animala più flessuosi, scattanti et elastici del pianeta?



Guardate la foto: il giovane leopardo si stiracchia dalle dita delle zampe anteriori alla punta della coda, eh già, per loro la coda non è un'inutile appendicie ma serve, eccome se serve.

Gia riportai che:
Confondere la pandiculazione con uno stretching rapido è facile.
È per questo che noi crediamo che i nostri animali stiano facendo stretching quando li osserviamo pandiculare. Gli animali non hanno bisogno di fare stretching per essere flessibili: pandiculano molto spesso e si muovono con la massima ampiezza (range of motion). Proprio come i bambini!


Bene, sapete qual'é l'animala che fa stretching... a cui l'uomo fa fare stretching, impone lo stretching, la yoga perfino?
La risposta setrefasil!
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#4066
... tra le mie tante esperienze equestri, ce anco quella di aver tentato l'alta squola, peretanto comprai un bel mezzosangue grigio di nome Albens e il miglior libro sull'argomento dell'epoca: Traite d'equitation de haute ecole par F.Barroll - Paris 1889.
Lessi, studiai e cominciai a  montare il grigio secondo i dettami di quel trattato.
Dico subito che dopo un mese vendetti il polledro e "buttai alle ortiche" quel libro.
Avevo lottato e domato in un quarto d'ora dei lalli selvaggi nella Terra del Fuoco, avevo corso coi purosangue in piano e sugli ostacoli e a volte feci brutte cadute, ma tutto ciò mi sollazzava mucio, invece mi nauseava fare, praticamente senza alcun rischio, l'aguzzino di un animala che mi guardava negli oculi per cercar di capire il significato di quelle torture ed obbedirmi....
....  ora mettiamoci dalla parte del lallo: l'addestramento di alta squola è complicatissimo, cerchiamo di capire quale sforzo deve fare la poera bestia per interpretare le sevizie dell'uomo e soddisfare i suoi desideri davvero strambi.
Fondamentalmente, quell'addestramento consiste in una serie di piccole e grandi torture e così, coi zuccherini e le mazzate tutti i lalli imparano a fare i ballerini.....
... Se un istruttore militare dovesse insegnare ad un esquimese (che non cognosce la nostra lingua) il passo da parata usando il sistema del "trattato di equitation", non so se l'abitante degli igloo farebbe molto più presto del lallo ad imparare il giuoco.....
....Una cossa è certa: il cavallo capisce benissimo l'uomo, raramente l'uomo capisce il cavallo.
Infatti, il lallo interpreta le parole dell'uomo, interpreta conosce alcuni suoni: il rombo del motore della macchina della sua padroncina, il rumore della porta del magazzino delle granaglie, interpreta i più leggieri movimenti della mano di chi loguida, e interpreta assai bene la psiche del suo domatore.....


Riassunto personalizzato da:
Tocchi di penna al Galoppo - F.Tesio - Hoepli 1984

Il vostro affetionatissimo c'ha messo un cicinin di più ma (perdonate l'indegno accostamento con un così enorme personaggio) è giunto alle stesse conclusioni del "padrone" di Ribot.
Avete notato che ho messo in grassetto...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

 .... interpetrare, eh già, Tesio usa proprio il verbo interpetrare, siccome le palabras hanno un senzo, vediamo che uno dei significati di interpetrare è tradurre: dal vocabolario 3cani onlain:
interpetrare -  dare di una parola o di un testo in lingua straniera il significato corrispondente nella nostra lingua.
Tesio - grandissimo - capiscie e ci dicie che l'essenza dell'addestramento est la traduzione e ci fa notare che mentre il lallo è un magnifico interprete, l'homo, nel suo egocentrismo, a stento ciacola nella sua lingua.
Con delle eccetioni, i grandi uomini di lalli erano/sono, oltre che dei magnifici comunicatori, anche ottimi interpreti del linguaggio lallino.
Come già dissi...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Lasciamo Germans ad "imparare" l'equitatione sui libri e mi sposto quì per rispondere a milla.

Citazione da: milla - Ottobre 01, 2018, 07:33:36 AM
Ma non l'avevi tradotto con la collaborazione della nota dressagista?  :dontknow:
Infatti, lo tradussi con l'aita (si fa per dire) di Sissy... ma non solo, altri parteciporno all'intrapresa.
Comunque, la nota (a chi?) dressagista (si fa sempre per dire) dimostrò di "avere palle", infatti, non mi interessava la sua collaboration ma vedere se e come rispondeva agli "aiuti".

Comunque, la mia traduzione è privata, sarebbo illegale pubblicarla, ma credo nulla osti pubblicar quello che disse Nathalie:
Per me non è stato facile sedermi nell'ufficio di mio marito e ritrovare, ancora sotto forma di manoscritto, il testo sul quale stava lavorando prima di quel maledetto 4 luglio quando un incidente stradale gli è stato fatale.
Il destino non gli ha dato il tempo di apportare correzioni.
Ma sono necessarie correzioni?
Nessuno lo saprà mai.
Mi fido di voi e - per questo - ve lo propongo, tal quale l'ha lasciato, incompiuto.
Durante i 25 anni che abbiamo vissuto assieme, mio ​​marito ha scritto diversi libri e progettato circa una quindicina di video didattici.
Ogni volta ne parlavamo, si discuteva per sviluppare piani, sceneggiature, ecc.
Ma non ho mai visto in lui l'entusiasmo che ha messo in Dresser, c'est simple. Mi diceva: "Tra 50 anni, se mi si dovesse ricordare nel mondo equestre, tutto quello che desidero rimanga di me è scritto qui dentro".


Queste ultime palabras sembrano strane in bocca ad uno che nel mondo dei lalli, è stato "un'iradidio", ma se lo si
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#4069
... contestualizza, il Personaggio sa perfettamente che l'equitation scritta è finita in mano ad avvocati, dentisti, imprenditor et ginecologi, sa inoltre che i grandi cavallerizzi spesso son stati pessimi scrittori, sa che le nuove mode: etologiche, zooantropologiche, dolci et naturali si sono accodate alla femminizzazione dell'equitation e ci somministrano liete puttanete per fare valsente.... non sa, ma questo l'aggiungo io, che le traduzioni in italiano equestri son generalmente di qualità scadente, alcune gridano vendetta davantiadio,  una in particolare - ha superato financo il ridicolo - raggiungendo le dimenzioni del tragico, dell'ORROR !"

come sapete sono un "simpatico vecchietto" e mi hanno inzegnato - fin da infante - che "le donne non si picchiano manco con un fiore".
Ebbene, mi fossi trovato davanti la Crimini, avrei dimenticato il saggio adagio e avrei accolto la criminale con una testata in faccia, poi - dopo aver indossato i miei vecchi scarponi chiodati n° 44 da Alpenschutzen - le sarei zompato  a pié pari  sulla panza, et, urlando frasi sconclusionate condite da gridolini di sadico piacere, avrei inzistino nella scafazzatura per 17 minuti e 43 secondi.

Poi, ritrovata la mia solita simpatia, con un lieto sorriso sulle labbra, l'avrei invitata a rileggere le incredibili puttanete venute fuori dalla sua traduction...

... ecco alcune perle tratte da una discussion di due ani e mezzo fa:

.... tocchi di groppa col frustino...  :icon_eek:
e il cavaliere col rene scavato  :horse-scared:

http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=4910.msg134796#msg134796


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#4070
Fatta la mia solita descrizione della situescion della letteratura equestre in generale e di quela itagliana in particolare (repetita juvant), prima di passare ad una analisi sommaria dei contenuti del libello di JDO, mi piace riportare, una parte del breve necrologio pubblicato da Christophe Cuyer tra le prefazioni del testo in quistione...

"Il destino del tuo cavallo è nel palmo della tua mano."
Questa frase di JDO ha cambiato la vita Cuyer allora poco più di un ragazzino,  mi direte: chi minchia è sto Cuyer? GIUSTO, E' stato l'aglievo prediletto di JDO con qualche risultatuccio...

Ciò che caratterizza tutti i grandi cavalieri è di far sembrare semplice ciò che è difficile. L'equitazione è semplice. È basata su principi fondamentali che chiedono solo di essere rispettati...
.... ma i migliori cavalieri d'oggi escono dal " magico cappello a cilindro" dei grandi cavalieri del passato..
Jean Orgeix, esploratore e sperimentatore fino alla fine, con questo libro:

  • coinvolgerà ancora una volta l'interesse di chi segue la sua filosofia,
  • aprirà le menti di coloro che, senza necessariamente essere d'accordo con lui, sono alla ricerca di strade nuove,
  • I settari possono ignorarlo ma corrono il rischio di pentirsene poi.
Io venero quest'uomo che, in un momento della mia vita, mi ha fatto salire su un piedistallo
Oggi ripenso a quella sua frase che il tempo ha così rimodulato:
Il destino della nostra vita è nelle nostre mani.
                                                                           Christophe Cuyer
             


L'argomento del libro è...
[/list]
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

... dunque l'argumento è la bassa squola, la base di ogni tipo di equitation, ma il fine, explicitamente dichiarato, è quelo di far diventar il lallo il prolongiamento natural del cavagliere, in pratica realizzare de facto il mitico centauro.



nella realitad, questo normalemente accade nei popoli cavaglieri, quando l'omo et lo lallo stanno assieme 16 ore al giorno, la simbiosi fisica et mental deve formarsi.
Ma c'è uno sport, un giuoco nel quale il lallo deve esser le gambe del cavagliere il quale a tutto deve penzar tranne che al lallo che deve risponder per automazione.

Infatti, col tiempo, si sono selezionati lalli adatti allo scopo et perfetionate tenniche adeguate alla bisogna, stranamente, tutto ciò è avvenuto in Argentina et ancor più stranamente, queste tenniche coincidono nei principi con queli esposti da JDO del suo "dresser c'est simple".

Dunque, JDO non ciacola di riunion, e stranamente anche PU non ne fa mai cenno... perché?
Ecco perché:
Oggi, con la moda della equitazione classica, si torna alla riunione senza - in realtà - capirne un tubo, infatti, abbiamo acquistato tonnellate di frison che - pur coi posteriori fuori di  se - piaffano e passeggiano per innata predisposizione di razza (prevalentemente carrozziera); abbiamo importato vagonate di andalusi...
... Ad ogni festa paesana vediamo emeriti cavallerizzi di 14 anni e giulive amazzoni - con un culo che fa provincia - piaffare altezzosi in sella a besti da 8 tonnellate...
... Gli antichi cavallerizzi italiani usavano il termine aggroppare che significava: curvare/piegare qualcosa arrotondandola/piegandola come una groppa, appunto...
Nella sostanza volevano dire: fate abbassare le anche al vostro cavallo per mettere/caricare il peso sulla sua groppa, punto. 

In Francia, l'aggroppare dei maestri italiani, diventa rassembler: riunire, raccogliere, concentrare, restringere, mettere assieme ecc. da quì nascono gli equivoci e i sapienti pipponi dei sapientissimi sapienti che tutto sanno.
Ma cerchiamo di capire, in chiave moderna, cosa si intende per rassembler. 
Per la bisogna,  ci rivolgiamo al massimo esperto dell'equitazione francese, il generale Decarpentry  che nel suo fondamentale Equitation Academique scrive:
...Il cavallo da corsa prima della partenza, il saltatore prima di superare un ostacolo, il cavallo da alta scuola prima si sollevarsi nella corvetta, tutti e tre si riuniscono, ma l'impostazione dei loro corpi, cioè la "forma" della loro riunione, è differente per ciascuno  di loro, come sarà differente l'indirizzo della successiva esplosione di energia....
... Il cavallo infame che si difende, per prepararsi alla lotta col suo cavaliere, adotta un atteggiamento d'assieme flessibile, un posizionamento intermedio, una disposizione mediana utilizzabile in tante maniere, immediatamente trasformabile e mutevole che gli consentirà istantaneamente di prodursi in: uno scarto, una cabrata, un testa coda... Anche "il furfante" è raccolto e la sua riunione ha  "molti sbocchi" è multidirezionale, è multifunzionale.
Senza fare confusione tra la riunione che è la disposizione preparatoria alle arie dell'alta squola e l'atteggiamento che prende il cavallo infame per scaricare il  cavaliere, la forma di riunione dell'equitazione accademica e la postura del cavallo in difesa sono simili, hanno "molti sbocchi"...

... Per concludere, anche i più temerari e istintivi scavezzacollo, gli "ippotrasportati" più lallisti e i caprillioni più caprillisti di Caprilli devono accettare quest'assioma:
il lallo - se necessario -  sa benissimo riunirsi da solo a "loro scajola"/a loro insaputa, senza mai aver fatto una spalle in dentro o una testa al muro in vita sua...    

Dunque, se semplifichiamo se la facciamo semplice semplice, se la mettiamo alla JDO, allora la riunion non è altro che equilibrio artifiziale, ma anche no...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Zarathustra

Se la facciamo semplice semplice, il "nostro" problema è ottenerla quando la vogliamo e non solo quando egli ce la concede/mette contro, e per farlo abbiamo bisogno di stabilire un codice biunivoco. A tal fine, utilizziamo alcuni strumenti come quelli citati. Per il resto siamo tutti d'accordo, non c'è movimento di scuola che non venga proposto spontaneamente in natura (a suo tempo e comodo).


raffaele de martinis

#4073
http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=4974.0
Se avete la pazienza di seguire il linco soprapostato, vedrete, che i germi della mia metamorfosi erano già presenti allora, oggi si son radicalizzati... fanculo flessioni e riunion.

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Le giustificatione della alta squola sono due, una nobile: "trattasi della stilizzazione delle arie utili in battaglia"; l'altra etologico naturalista: trattasi di perfezionamento dato con l'arte ai movimenti naturali del lallo.

La prima giustification è quasi del tutto demolita, la seconda . dettata dal Newcastle - resiste.

La verità è che lArte Equestre è nata come una specie di sport inventato per sollazzare i nobili debosciati, il cui scopo era lo sfarzo, la pompa.
Il Belluscone o il Tramp del tempo, esprimeva la sua potenza la sua ricchezza  con dimore favolose, con una collezione di "olgettine" strafighe, coi "vestiti di Armani", con le carrozze dorate... ma questo è normale, è accaduto e accade in tutti i tempi.
Quelo che è particulare è che nelo stesso periodo, in cui l'arte equestre si sviluppa e raggiunge il suo apice  con il de La Gueriniere - stranamente -  nascie il giardino all'itagliana, quelo alla francese, e impazza la moda di imbrigliare le acque, in favolose fontane, in cascate e cascatelle, in zampilli e zampilletti...
Abbiamo milla esempi, da Versailles, a Caserta, a Villa d'Este di Tivoli, alla Reggia della Venaria...

Ecco un giardino all'itagliana e una fontana barocca, sono imbrigliati, "sottomessi", ordinati/agli ordini, precisi e vinti come un lallo da alta squola:





la filosofia era questa: l'homo impone il suo potere alla natura (piante, alberi e cavalli ne sono il simbolo) e la piega al suo volere, la modifica, la plasma, la stupra per sua necessità e per il suo sollazzo.

In Oriente, invece, il lallo e - stranamente - anco i giardini....
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

In Oriente, dicievo, i giardini e i lalli sono anch'essi "addomesticati", sono al servitio dell'uomo...guardate il giardino giapponese e mettetelo a cofronto con quello all'italiana, l'intervento dell'uomo cìè ma è delicato, rispettoso non invasivo, eppure il potente orientale traeva la stessa goduria del suo omologo occidentale nel frequentarlo... e che dire della fontana giapponese, è di una eleganza, di una poesia, di una bellezza disarmante.

Ecco, se il giardino all'itagliana e la fontana barocca, ci ricordano il lallo da alta squola, il giardino giapponese ci riporta  a dei cavalli in libertà guidati saggiamente da un cavaliere dagli occhi a mandorla: mentre la fontana potrebbe essere una giumenta che bruca aspettando di esser cavalcata.





Sono differenze concettuali che affondano le radici nelle filosofie e nelle religioni sviluppatesi nei due emisferi:
In occidente il cristianesimo e il cartesianesimo ci ha portato all'alta squola.
In oriente, l'islamismo, il confucianesimo e il buddismo ci ha regalato il polo e il buzkashi.

Non mi addentro in questioni al di fuori della mia portata, per dichiarata incompetenza, ma questa è la realtà storica.
Voglio sottolineare soltanto che il saldo del confronto/dello scontro tra le cavallerie nell'antichità è largamente a vantaggio degli orientali.

Un generale francese (del quale per ora non ricordo il nome) assistendo a delle evoluzioni dei quadri ufficiali disse: ... mentre noi riuniamo i nostri lalli, il nemico si è già riunito forte e numeroso...
Traduco: mentre noi stiamo a "pettinar le bambole", i nemici si sono organizzati per farci un mazzo così!
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Non entro nel merito del tuo discorso sui differenti approcci all'equitazione da parte degli orientali e degli occidentali ma il paragone con i giardini (a mio modesto avviso ) non regge proprio: i giardini orientale sono artificiali e la natura imbrigliata esattamente come in quelli italiani, sono diversi solo i canoni estetici che ne hanno guidato la realizzazione.

raffaele de martinis

Mia hara, ti sarà sfuggito ma lo scrissi a Chiara e a Lettera che:

"In Oriente, dicievo, i giardini e i lalli sono anch'essi "addomesticati", sono al servitio dell'uomo".

Qualsiasi hosa manipolata dall'uomo non è più naturale, ma una cosa è manipolare, usare, utilizzare altra hosa è violentare, stravolgere, stuprare e poi pereché?
Per futili motivi, una seria aggravante per la sentenza.

Ma torniamo ai lalli, alla equitazione inutile.

Nel tubo ne trovate a milla di videii di sfilate equestri fatte da "noti dressaggisti"  in honore di sante, madonne e crocifissi, ne ho preso una a haso:

https://www.youtube.com/watch?v=3iY8Zysouiw

Alla stessa maniera, ho preso il video di una sfilata fatta dai "ignoti cavallari" in Argentina:

https://www.youtube.com/watch?v=slmyUfTB-kM

Attenzione, lasciate perdere la qualità dei "noti" e degli "ignoti", quelo che intendo mostrare...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Luna di Primavera

no, via, 35 minuti di pseudopiaffe su asfalto non ce la posso fare :D
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

raffaele de martinis

#4078
Oltre 40ani fa, vidi per la prima volta il tatarata a Casteltermini, il tatarata è una danza guerrescha di chiara origine saracena che si fa durante la festa del paese, nella stessa occasion cìè una sfilata equestre.

Bene, allora sfilavano i lalli dei pecorari e dei contadini dei dintorni, dei PSI presi a prestito dalle corse, qualche cavallo da sella e i muli - bellissimi - riccamente bardati alla siciliana... nessuna donna - che io ricordi - sfilava, nessuno sapeva dell'alta squola e se ciacolavi di andalusi e frisoni i "nativi" credevano che si trattasse di nuove specialità dolciarie siciliane.

L'atmosfera era naif e la sfilata era considerata con "sufficienza" perché il vero clou di queste feste paesane, era la corsa dei lalli (per fortuna da tempo vietatissime) e lì mancava.


https://www.youtube.com/watch?v=eqV5kzUJvFI

Avete visto?
Oggi frisoni e spagnuoli sono presenti a josa e si sono violentemente radicati  in quella zona... magari vengono montati solo per quelle occasioni dai "noti dressagisti" ma questo è; e le ragasse che sfilano son diventate così numerose da meritare una sectione a parte.
Inoltre, è' nata anche un'altra figura... il badante equestre  :icon_eek: già, trattasi di giovinotti che - armati di frustino da dressage - seguono a piedi il cavagliere o la ragassa che, lietamente, caracolla su bestii da 3 tonnellate...



Voi lo sapete che sono un simpatico vecchietto, ma.................
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Orribile, non si può vedere!
Infatti mi domandavo proprio che cavolo ci facessero quegli omini accanto alle...ehm...cavallerizze.