• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

Le Pokerlezioni di equitazione

Aperto da PokerFace, Novembre 16, 2017, 12:11:44 PM

« precedente - successivo »

maya

Diciamo che oggi si è pure abituati a gettare la spugna alla prima difficoltà...in ogni ambito c'è sempre questa rassegnazione imperante...a meno che non ce l'hai di carattere,alla fine adieu...

PokerFace

Corla l'ho sempre detto che non sono capace.
Io vorrei che tutti fossero come me, cioè persone superficiali, semplici.
Se non altro perchè le persone semplici e superficiali (ma si, anche un pò stupide) sono più felici e si fanno meno problemi.
E davvero quando mi trovo a seguire persone profonde mi rendo conto che non sono in grado di empatizzare con loro, con la loro complessità.
Se un cavallo mi fa una fermata, per me è una feramata e basta, torno cambiando qualcosa e amen.
Per qualcuno una fermata è una tragedia: il cavallo si sta ingranando, ha mal di schiena, basta non salto più, mi sta venendo paura, sta venendo paura al cavallo, il lavoro è sbagliato ecc ecc
è difficile essere sereni quando da una fatto senza importanza (che può capitare, che è normale, che può essere frutto di mille circostanze casuali) uno trae conseguenze di enorme importanza.
è un pò come quelli che vedono un neo e pensano di avere un tumore. ma come vivi male???
io sono un pò stupido e superficiale ma coi cavalli non serve essere un genio, basta che sai ascoltare.

quando monto per me è tutto facile e intuitivo, perchè i cavalli sono facili.
quando faccio le lezione, mi sembrano complicati anche i cavalli, oltre alle persone.
cioè, le persone complicate complicano i cavalli. incredibile.

comunque Luna la seconda cosa la capisco bene. però se uno vuole una cosa che funziona a comando e funziona sempre non sceglie uno sport in cui l'attrezzatura può scegliere di non collaborare. Il cavallo non è un automa.
Io penso che chi monta a cavallo lo faccia anche proprio per questo, perchè il cavallo ti dice se sei nervoso, se sei insopportabile, se sei una mozzarella/pera, se sei calmo o agitato, se vuoi davvero una cosa oppure no ecc ecc.
Ma un cavallo è solo un cavallo, non ti può dare giudizi di valore. Non ti può dire se sei una brava persona o meno.
E alla fine nella vita non conta nulla saper fare una appoggiata o saltare, quello che conta è essere una brava persona.
per questo non capisco come un cavallo possa far sentire squalificate, incapaci, stupide persone che invece sono davvero in gamba.

Luna di Primavera

#47
infatti non è il cavallo, penso. sono le aspettative che uno ci proietta sopra e proietta su di sè.


aggiungo che il problema "dell'attrezzatura" è a mio parere secondario. perchè uno può essere profondissimamente frustrato e invogliato a smettere anche se fa nuoto o corsa. certo avere a che fare con un essere vivente è tutta un'altra cosa. infatti molti anzichè sentrsi frustrati per le proprie incapacità, cambiano cavallo perchè pensano che il rpoblema sia lui.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Zarathustra

#48
Poker, io penso che sia il "suo bello".
Questo fatto che un mammifero istintivo possa far piangere uno stimato manager.
Perchè ti va a toccare delle debolezze nascoste laddove nessuno le vede, ma che ci sono, e sul più bello prima o poi saltano fuori, anche nel lavoro, in famiglia, coi figli.
Brave persone siamo tutti (oddio, quasi), ma pochi di noi riescono ad avere un equilibrato rapporto con noi stessi, voglio dire essere consci delle proprie debolezze, di cosa potremmo fare per ridurle, non esaltarsi per i propri punti di forza, essere concreti, insomma, e realisti.

L'equitazione, intendo quella vera, è ottima per questo, sono migliaia di euro e di noia assoluta risparmiati di psicologi, letture introspettive, pippe mentali fatte solo di chiacchere campate in aria.
Invece ti metto davanti un coso dominato dall'istinto e dotato di una forza bruta, ma che se lo prendi bene è disponibile a servirti, e ti insegno a prenderlo bene, tanto per cominciare insegnandoti che hai un corpo e una mente tuoi che devi saper usare a tuo piacimento, e poi a come raccordarti con il suo corpo e la sua mente.

Esagero? Si.
Se non sai gestire un cavallo (normale), come puoi pensare di gestire persone?
Perchè non sai gestire te stesso........
Le persone - amara realtà - hanno gli stessi istinti dei cavalli, ma le incasinano di settemila pippe complicate che alla fine non ti fanno capire più niente, perchè "noi siamo intelligenti", ma in realtà la stessa roba dei cavalli vorremmo (magnare, amare, riposare, essere liberi), e ti rifugi nell'agnosticismo....

L'unica vera cosa da capire in un allievo, è se HA PASSIONE. Perchè fa freddo, spendi, ogni tanto ti fai male, spesso ti senti un idiota, non lo puoi fare se non hai dentro un movente forte.

Comunque l'analisi che fai dell'allievo-tipo è corretta, solo che aggiungo due sottotipi:
3. l'Enhing che ci fa ma non ci crede: si esalta ed è pieno di entusiasmo, minimizza gli insuccessi ed esalta i successi, ma non ci crede fino in fondo, se la racconta. In realtà lo sa di essere ancora pippa e ci lavora, però ama "darsi gas".....una volta che lo hai capito, è persona positiva che va avanti.
4. il falso depresso: frigna ogni due falcate, spesso fa la radiocronaca ad alta voce delle nefandezze che gli escono mentre lavora...."ecco, vedi, sono incapace, non mi riesce, non mi riesce!", descrive se stesso come uno zombie miracolato da un cavallo santo, ma alla fine è sempre lì, in mezzo al campo, tra una lacrima e una negatività, a farsi il mazzo, perchè, in fondo, ci tiene. E piano piano, qualcosa esce, ci vuole pazienza e bisogna resistere alla tentazione insultarlo, aspettare i suoi tempi....


Luna di Primavera

Citazione da: Zarathustra - Giugno 14, 2018, 11:57:58 AM
L'unica vera cosa da capire in un allievo, è se HA PASSIONE. Perchè fa freddo, spendi, ogni tanto ti fai male, spesso ti senti un idiota, non lo puoi fare se non hai dentro un movente forte.

ben detto
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Corla

Citazione da: PokerFace - Giugno 14, 2018, 10:29:46 AM
Corla l'ho sempre detto che non sono capace.

...e allora perchè lo fai? Alla fine devi essere tu il motivatore, perchè non sono tutti come te. Come devi essere tu a mettere il cavallo nelle condizioni di poter fare un detemrinato esercizio, stessa cosa vale per l'allievo.


Se tu fai fare ad un cavallo un esericizio, e non lo metti nelle condizioni di poterlo fare bene e se non lo fa bene lo punisci pure, alla lunga si demoralizza.


E' quasi la stessa cosa con le persone.

Se riesci a mettere le persone in grado di fare una cosa, ottieni un risultato che alla fine della lezione renderà soddisfatto l'allievo.

Per insegnare bisogna essere in grado di capire le persone e di ciò di cui hanno bisogno. Altresì bisognerebbe essere formati per insegnare.... adesso sembra che diventare istruttore oppure anche solo insegnante a scuola sia diventato più complicato, ma secondo me è necessario forse sapere più di psicologia che altro.... se vuoi diventare FORMATORE ti devi formare prima tu ;)

PokerFace

Lo faccio perchè mi pagano.
Perchè quello che era un commercio di cavalli è diventato anche maneggio.
E perche ovviamente ho il titolo per farlo.

Insomma coincidenze aahahahaha

Corla

beh, se non ti piace non sei obbligato a farlo. Oppure potresti non fare come i tuoi allievi che gettano la spugna o si lagnano e cercare di capire come migliorare. Si può sempre studiare, no? :)


Ad esempio, a me insegnare equitazione non interessa. Pensavo , in passato, che sarebbe stato il mio ideale di lavoro poi mi ci sono trovata in mezzo e alla fine ho capito che non mi interessa. Preferisco montare. Soprattutto i bambini mi annoiano un sacco ahahaha! Al massimo preferisco gli adulti. Vabbè senza tergiversare, secondo me bisogna puntare le proprie energie su una cosa che ci da soddisfazione personale. Penso che se TU hai PASSIONE per insegnare, riesci a trasmettere ai tuoi allievi.

altrimenti fai fatica. tu e loro.


Quanto è importante avere un insegante motivato ed appassionato a scuola? per i vostri figli vorreste insegnanti a cui non piace insegnare? io no. :)

PokerFace

si io cerco sempre di migliorare.
sono affiancato 2 vv a settimana da un istruttore bravo.

e non posso dire che non mi piace, perchè comunque sono felicissimo quando i ragazzi vanno bene e migliorano o anche solo quando le persone si divertono, però non sono capace con certe tipologie di persone che sono negative verso loro stesse (l'altro istruttore le chiama desperate housewife ahahahahah).

penso che se uno ha problemi di ego o di autostima (in un senso o nell'altro) se li deve sistemare dentro di sè, eventualmente con l'aiuto di un professionista. come fa l'istruttore di equitazione? anzi, come fa l'equitazione? come fa il cavallo?
.... il cavallo può solo dirti chi sei, ma non può cambiare il tuo cuore o curarlo.
ti può dire: ciccio, sei stressato. sei depresso. hai problemi di gestione della rabbia.
però poi non è che ti può dire perchè e percome e come cambiare la tua vita o il tuo atteggiamento per stare meglio.

non credo, come invece dice Zara, che un cavallo possa fare le veci dello psicoterapeuta.
e non può neanche un figlio.
neanche un partner.
neanche un lavoro.

ecco perchè credo che chi si approccia al cavallo per trovare la pace sia destinato all'insoddisfazione.
se hai un problema magari per quell'ora che sei in sella non ci pensi (ma magari è comunque presente nell'inconscio e ti fa avere reazioni esagerate o sbagliate ecc), ma poi metti i piedi a terra e la tua vita è ancora lì come la avevi lasciata.

Zarathustra

#54
Certo, il cavallo non può curarti, ma come hai detto "ti dice" chi sei.
Il tassello che porta al successo è l'altro che ho detto, la passione.
Se trovo un "muro" da parte del cavallo che, poveraccio, ti dice semplicemente "azzo vuoi da me?", i casi sono due, o rinunci perchè "chi me lo fa fà", oppure, SE HAI PASSIONE, siccome non passi, ti chiederai prima o poi che cavolo c'è che non va, e questo muro lo scavalchi, ci giri intorno, ti ci arrampichi, insomma di là ci vai.

Per me ha funzionato, ero un pò presuntuoso e arrogantello, sicuro di me, perchè io ero io, e pensavo che al limite con le cattive si risolveva tutto, invece il cavallo mi ha detto, opponendomi la sua innocente istintività, che non gli fregava niente e che prima di comandare dovevo imparare a ubbidire a me stesso, comprendermi e persino perdonarmi (previa confessione e penitenza). Applicando ciò a "lui", le cose hanno cominciato a funzionare meglio, sia con i cavalli che con gli altri.
Mi ha abbassato la cresta, come si suol dire.



aDy_90

Il mio istruttore un giorno mi ha detto "Qui io non posso farci nulla. Tranne darti il numero della mia psicologa sportiva, se vuoi." Ho preso, salvato il numero e mi sono ripromessa di pensarci.

In sostanza, quel che dice Poker è vero.
Non so bene come o perchè, sono sempre allergica ai cambiamenti, anche quando sono andata via da una situazione che non faceva palesemente per me, con altri istruttori. Ma soprattutto giammai mi sarebbe balenata l'idea di uno strizzacervelli. Eppure, lì sono finita. E ancora oggi ringrazio l'istruttore per questo suggerimento. Perchè, la realtà, è che tanti problemi che nascono in sella riguardano noi. Possiamo accontentarci e ignorarli, oppure lavorarci sopra. Io per mesi ci ho provato da sola, ma non ho ottenuto molto, non sapendo come fare. Quindi ho chiesto una mano ad un professionista.

Venendo al discorso dell'istruzione ... Per me un istruttore è bene che creda nei suoi allievi e che li sproni ad avere autostima. Io se dico "Non ci riesco, sono negata" volo fuori dal campo. Non è ammesso trattarsi così male. Ma so che giammai verrò insultata o presa in giro se non riesco a fare qualcosa. So di avere ben due istruttori dalla mia parte che credono in me. Che hanno saputo creare un clima positivo. Che se ho difficoltà stanno lì finchè non ottengo quel che mi ero prefissata e solo se strettamente necessario ridimensionano le richieste... Ma di solito riesco!

Infine, penso che una buona parte del lavoro venga fatta proprio perchè da me si seleziona la clientela e non tanto perchè ti considerano solo se hai 4 cavalli e esci ogni week end, ma proprio perchè devi dimostrare di avere voglia di imparare e metterti in gioco. Il vero problema nasce forse per quelle persone che essendo molto facoltose pensano che basti il portafoglio e non ammettono critiche o insuccessi, non si impegnano in campo e sperano di avere i risultati senza alcuno sforzo. O per quelli che dicono che l'equitazione non è uno sport e ne sono convinti, sperando faccia tutto il cavallo!

Bubba

#57
Secondo me Poker tu dovresti riuscire a passare proprio l' idea che " è normale ".
Uno che non ha mai visto un cavallo non ha assolutamente idea di cosa sia normale e cosa invece sia preoccupante.
Io ho visto piangere una donna perché la cavalla, quando un' altra è arrivata troppo vicino, ha emesso un urlo ( hiiiii).
Lei era terrorizzata perché era convinta che la cavalla fosse arrabbiata con lei e di lì a poco l' avrebbe scaricata.
Secondo me siamo tutti ego centrati. E ogni cosa fan sto cavalli diventa riferita a noi.
Se tu riuscissi a trasmettere l' idea che E' NORMALE e magari pure E' SEMPLICE sarebbe fantastico.
Noi ci avviciniamo al cavallo e non abbiamo un'idea. E tutto pere strano. E tremendamente difficile. Se poi prima hai avuto un istruttore da principessa bavarese uno non può farcela.
Io per un periodo ho dato lezioni ( questo dovrebbe far rabbrividire i più.. E farci dubitare degli enti certificatori.. Dubitare sempre del vostro istruttore, credete a me. C' è di tutto )e mi giravano i disperati, le croci dell' istruttore ufficiale.
Eh niente, per quel che mi riguarda ha aiutato tanto spiegare che è brutto normale, nella norma, affatto strano, tutto OK.
Non sei capace? Normale. Ed è normale davvero. Altrimenti non sarestiba lezione. Ma ci arriveremo. Non subito. Perché metterci tempo è normale.
Hai paura? È normale.
Il cavallo si pianta? È normale.
Normale. Normale. Tutto OK
Senza dare la colpa al cavaliere o al cavallo. Stai imparando, è normale. Ma ci arriverai

I film ci hanno abituato a gente che sale sul cavallo e dopo due minuti saltano lo steccato e si perdono all' orizzonte.


maya

Citazione da: Bubba - Giugno 15, 2018, 07:48:52 AM


I film ci hanno abituato a gente che sale sul cavallo e dopo due minuti saltano lo steccato e si perdono all' orizzonte.


Ma no, guarda che accade anche nella realtà eh!
Solo che a volte il cavaliere è stato scaricato prima😂😂😂

PokerFace

Bubba il problema è che si tratta di gente che monta da ANNI.
ciò non toglie che se uno fa un'equitazione tutta sulla mano, anche se la fa da 10 anni, monta male.