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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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raffaele de martinis

Hai ragione, Maradona - il dio del calcio - parlava solo di figa e di pallone, ma anco lui - da maturo e malgrado la cocaina - ha sentito il bisogno di avvicinarsi alla culutura della sua terra argentina, ha scelto il  Che, peretanto è diventato amico di Castro.

Ma di Maradona ne nasce uno in un secolo, mentre di "Oriali" è pieno il mondo.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 23, 2015, 08:55:16 PM
Ancora una volta ho ripetuto che non amo le competitioni a lallo, siccome non sono del tutto decebrato, so benissimo che la competitione e i relativi risultati sono il volano per qualsiasi movimento sportivo.
Ricordate, ai tempi di Panatta e Bertolucci, della Coppa Davis? Tutti a discutere di lob, smasch, topspin, lo stesso ai tempi di Azzurra: al bar la mattina sentivi parlare di bolina, spinhaker, tangone... a questa palabra, il vostro affezionatissimo - grande tanguero - rimanevo sempre un cicinin interdetto.

Comunque furono occasioni per incrementare notevolmente le iscrizioni ai circoli e alla vendita di materiale tennico: racchette, scarpe, divise, barche a vela, cime, e giumbotti di salvataggio.

Dunque, sarei felicissimo se le nostre ragasse si affermassero a livello internationale negli sport equestri olimpici, la ricaduta positiva sarebbe enorme fino agli infmi livelli, a cominciare dall'allevamento e dalla vendita di lalli itagliani, ma questo presuppone una classe di tennici e di amministratori che non abbiamo: i tennici sono fermi al GAMBEGAMBE e alla compravendita di lalli ai loro aglievi, gli amminstratori (i politici) non sono differenti dagli altri loro omologhi italioti: incapaci e/o ladri.

Dunque, il gatto si morde la gola, e si continua ad esser succubi degli stranieri che ci vendono di tutto, a comiciare dai loro scarti equini di ogni livello, a tal ploposito...

Ci vogliono secoli di esperientia per capire, ricordo che il Maestro ed io assistevamo alla compravendita di un lallo da salto, l'ippobabbo e la ragassa erano entusiasti: una montagna, grande genealogia, "cavallo a gettone"...il M/llo Canto disse: quel cavallo è zoppo, zoppo di spalla, tra qualche mese vedrai, per me era perfetto... vidi, vedemmo.
Il giolivo commerciante, per lasciare quel lallo tedesco vecchio e stronco, accettò - bontà sua - in permuta una giovane cavallina siciliana sana e perfetta di enormi possibilità

E' regola/era regola non scritta - se non direttamente interessati - di non intervenire mai in situazioni del genere, il perché - anche se non siete ragasse particolarmente vispe - potete immaginarlo, siccome alcune di voi hanno poca immaginazione, lo spiego a Chiara e a Lettera...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

carodubbio

L'asino casca sempre LI.

Sai bene che so bene che senza una istruzione adeguata nessuno arriva in cima.

Ma anche se sei preparato ai quel che su un milione , resta la realtà della vita dove il denaro è l'unico fattore che ti permette di fare certe cose,come anche l'estrazione sociale.

La principessa Diana docent  :ciao:

raffaele de martinis

Già.

Torno alla mia statistica.
Le ragasse del foro, dati alla mano, per la maggior parte sono interessate ai diarii... e questo lo si sa.
Se togliamo Alex e il vostro affezionatissimo e picipacio, i topici "tennici" aperti si riducono di tre quarti (75%), mentre i diarii sono solo leggiermente scalfiti dalla nostra dipartita.
Dunque, la maggior parte degli utanti, si vuole rilassare/si vuole sollazzare, usa il foro come valvola di scolo per le fatighe quotidiane, giusto/giustissimo, pertanto, seguono e partecipano piuttosto sciattamente alle discussioni non diariche e spalmano le loro visite un pò quà un pò là come visitatori, fin quì il ragionamento non fa una sega, giusto?

Eppure, sto topicone ha un numero esagerato di visitatori pur non parlando di giolivi acquisti, di veganità, di nuovi tatuaggi, di diarii e di altre pinzillacchere come queste, inoltre, il mio itagliano richiede un certo impegno per esser capito, dunque, ci deve essere un certo numero di visitatori che ostinatamente segue i miei argomenti che - come si sa - sono urticanti in quanto fuori dal horo perché mi avvalgo del diritto alla parola contraria.

Diritto che non è scontato, da altra parte è castrato dai giolivi globbali  :icon_eek: senza pietà, infatti, il riferimento al foro che è come la settimana enigmistica è puramente voluto, dunque, honori agli adm di questo inclito foro per la loro intelligenza.

Come ben zappiamo, questo foro è nato da una scissione; le scissioni, gli allontanamenti, i bannamenti, le cacciate non sono mai hosa bona, i danni sono inevitabili per gli scissi e gli scissori... chiedete referenze a Bellusconi et andate a vedere le macerie neanche più fumanti del foro IL CAVALLO.

Dunque,
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

... la scissione è avvenuta anche per i visitors oltre che per utanti, credo che bonaparte delle visite a questo topicone provengano da lì, sarà che mi abbaglio, ma non ho altra spiegazione.

Ieri, ad esempio, ci son state solo 350 visite dato che, come tutti i venerdì e sabato, le visite fisiologicamente cadono, ma rimangono sempre molto alte rispetto la media degli altri topici.

Ormai ci siamo quasi, è tempo di lasciare la mia partecipatione attiva a questo inclito foro, mi dedicherò s due temi: lalli e tope e al conformismo appecoronato in equitatione, ho trovato una interesante analisi di...



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#1370
... della positione a lallo di JDO e di Baucher:

Baucher, nell'iconografia che ci è giunta è a lallo in maniera corretta, elegante oserei dire, ma cosa dicono i suoi detrattori maligni e superbi?

La sua posizione a cavallo non era delle più  belle: spalle in avanti, gambe arretrate, il capoccione piegato in avanti col mento sul gilet, l'aria concentrata e pensosa...si diceva: Baucher monta sul ventre, d'Aure sulla schiena.

Dunque, ciò che mancava a quest'uomo che aveva mezzi fisici straordinari e un talento equestre eccezionale era proprio l'eleganza a cavallo, un pò come per Oliveira che i puristi criticano per la sua posizione a cavallo ma non rispondono alla domanda: è meglio essere eleganti ma innaturali o seguire la propria sensibilità - il proprio "sentimento" avrebbe detto qualcuno -  ed essere efficaci, rilassati e sciolti per avere grandi risultati ?

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2014/01/baucher-una-biografia.html
Questo, mi pare che l'ho ricavai da uno scritto del barone Gaussen che al momento non riesco a ritrovare, comunque ecco un'altra fonte che dice pressappoco la stessa hosa:

Baucher devait, par ailleurs, être d'autant plus sensible aux allusions concernant son
assiette, sa posture et la position de ses jambes, que ses détracteurs, forcés de constater les résultats
extraordinaires qu'il obtenait lors de ses dressages, l'attaquaient de façon assez outrancière
sur des points plus personnels et l'esthétique de sa monte : il aurait été insuffisamment assis, trop
cambré, "montant sur le ventre", la tête penchée d'un air funèbre, les jambes trop en arrière, les
éperons dans le grasset pour ne pas dire dans le fourreau des ses chevaux...


http://amisfaiencefine.fr/IMG/pdf/DFF_28_extraits.pdf

I grandi homini, proprio perché tali, suscitano grandi invidie e vengono attaccati dai piccirilli a torto o a ragione, penzo che questi attacchi fossero esagerati, ma qualhosa di vero ci doveva pur essere tant'è che L'Hotte scrive:

Baucher n'était nullement l'homme du public. Ainsi, le soir, lorsqu'il devait se produire, il n'en restait pas moins tout à son art, comme le matin, lorsqu'il se montrait seul. Sa tête basse conservait l'air réfléchi, et il tenait peu de compte des observations qui avaient été faites sur sa position.
On la jugeait ne pas être suffisamment assise, le rein étant cambré. On reprochait aussi à Baucher d'accuser les changements de pied par des déplacements d'assiette. Mais la principale critique s'adressait à ses jambes portées en arrière. Leur position s'est modifiée depuis ; Je dirai pourquoi, lorsque le moment en sera venu. Même à l'époque dont je m'occupe (1849), cette critique ne pouvait toujours se justifier. Sur Partisan, par exemple, je l'ai vu avec les jambes placées d'une façon irréprochable.


Per JDO, plobabilmente è

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#1371
A me che non capisco un botto di Equitazione Oliveira piace da matti, proprio per il suo assetto: l'immagine imho  della "equitazione da meditazione"

OT CLAMOROSO
Saverio Bettinelli, chi era costui? Era un abate poligrafo  :icon_eek: della seconda metà del 1700, incontrato per caso in caricamenti altrui su wikisource, caricamenti su cui sto dando una mano tecnica. Ebbene: era un Piciopacio! Ha scritto una famosa stroncatura di Dante, ha tradotto Voltaire... e ha anche scritto un trattato sull'arte, ed in particolare sull'importanza fondamentale dell'entusiasmo. Chissà che non si trovi qualcosina di interessante... niente cavalli, eh, arte in generale. Però...
FINE OT CLAMOROSO
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Certamente non hai notato che nella descritione dell'assetto di baucher si ripete una parolina: cambré, che vuol dire: arcuato, bombato, curvo, piegato... ingobbito?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2015, 12:35:43 AM
Certamente non hai notato che nella descritione dell'assetto di baucher si ripete una parolina: cambré, che vuol dire: arcuato, bombato, curvo, piegato... ingobbito?

No, non l'avevo notato; del francese capisco quello che somiglia al friulano...  :dontknow:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Ma cosa c'entra santiddio, pure le mie mani e le mie gambe vanno ovunque per produrre gli effetti desiderati, ma ti pare che mi metto mai a dire che sia corretto stare gobbi, a mani per aria o stare colle gambe tirate sù verso dietro o proiettate in avanti al sottopancia? L'obiettivo è tendere ad una posizione la più verticale e in equilibrio possibile per non disturbare il lallo e agire sempre solo lì. Baucher apre il suo metodo con un capitolo sulla posizione a cavallo se vuoi sapere come la pensava.

Ho fatto pur io una ricerchina su cosa diavolo volesse ottenere JDO facendo sedere la gente in quel modo. Ho trovato x caso un video dove lo spiegava (un video inguardabile tanto per cambiare dove un suo allievo spacca letteralmente la bocca ad un cavallo). Allora ho capito cosa voleva fare/dire... e c'è del vero ma esagerando in quel modo ottiene l'effetto opposto IMHO.

Scusate devo lavorare.....
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

#1375
Buon lavoro Max, intanto, dobbiamo spiegare che l'ingobbimento  :icon_eek: di Baucher è esattamente opposto e contrario a quello di Museler, il primo e convesso l'altro è concavo.
   buttanata!
Dunquo, caro Alex, dicci: ti ingobbisci alla Baucher o alla Museler?

Però.

La prima hosa che salta al gulliver del vostro affezionatissimo è che Museler sia stato tradotto malo,
  buttanata!
puretroppo, non ho una hopia in originale e il mio tetesco era solo sufficiente a cuccare le bionde ragasse teutoniche in quel di Ischia in anni assai bellilli e comunque, guardando le figure del librello di Musy, la palabra giusta itagliana sarebbo: reni inarcate, come sia venuta fora reni ingobbite, soloIddioosa...


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 25, 2015, 10:21:45 AM
Buon lavoro Max, intanto, dobbiamo spiegare che l'ingobbimento  :icon_eek: di Baucher è esattamente opposto e contrario a quello di Museler, il primo e convesso l'altro è concavo.

Dunquo, caro Alex, dicci: ti ingobbisci alla Baucher o alla Museler?

Però.

La prima hosa che salta al gulliver del vostro affezionatissimo è che Museler sia stato tradotto malo, puretroppo, non ho una hopia in originale e il mio tetesco era solo sufficiente a cuccare le bionde ragasse teutoniche in quel di Ischia in anni assai bellilli e comunque, guardando le figure del librello di Musy, la palabra giusta itagliana sarebbo: reni inarcate, come sia venuta fora reni ingobbite, soloIddioosa...

Reni ingobbite di Mueseler = schiena convessa, ossia: "seduti sulle tasche". Le illustrazioni lo mostrano chiaramente. L'esercizio dello sgabello pure. Io uso un'altra immagine: "come quando ci si spinge avanti nell'altalena".

Di Baucher, non so.

Alla tua domanda rispondo timidamente: "mi ingobbisco alla Mueseler" (nelle reni). Per ingobbirmi sulle spalle, alla Oliveira: non faccio fatica: mi viene naturale :-P
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#1377
Scusate amici, ho scritto una buttanata, ero andato a memoria, tutti e due i maestri dicono e fanno  la stessa hosa, cambia solo la posizione delle spalle.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Meno male.... orrendi dubbi stavano già impossessandosi di me.... spero di riuscire a disperderli.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

La gamba parte dalla punta dell'anca.
A pag 25 del librello di JDO c'è tutta la spiegatione, valla a leggere e forse troverai la spiegatione a quello che ti è piaciato.

Per concludere il discorso su JDO a lallo, beccatevi questo monumentale pippone preso dal foro Il Cavallo:

Caro Simone e caro Zeus147,
si tratta delle idee equestri di Jean d'Orgeix, nato nel 1921, morto in un incidente d'auto il 4 luglio del 2006. Avevo postato la notizia sul forum. E' stato il cavaliere di salto ostacoli che ha montato meno a lungo in gara e ha vinto più premi in concorsi internazionali, gran premi compresi: più di venti. E' stato il preparatore della squadra francese che ha vinto la medaglia d'oro nel 1976 all'olimpiade di Montreal. Personaggio straordinario e scomodo, aviatore, appassionato escursionista in Africa, attore, commediante, è passato sotto un ponte di Parigi con un piccolo aereo. La sua vita è descritta su Google.
Ha scritto diversi libri, tutti molto interessanti, originali e anche (a parer mio e di molti che condividono in parte o non condividono le sue idee equestri) fantasiosi, ma piuttosto critici delle idee più comuni in circolazione adottate dai grandi cavalieri-scrittori che fanno testo. Ha registrato molte video cassette, ora dvd, che sono in vendita (http://www.cavalivres.com). Ha preso in contropiede o, per essere più espliciti, ha criticato l'insegnamento ufficiale francese che derivava, fino a poco dopo la Seconda guerra mondiale, dal regolamento militare redatto nel 1876 nientemeno che dal generale L'Hotte.
Nella primavera del 1976 ero a Saumur a lavorare con il Cadre Noir e ho avuto modo di conoscerlo e di frequentarlo, perché abitava a Saumur (Terrefort), poco distante dalla Scuola Nazionale che era in costruzione (gli edifici), per preparare la squadra per Montreal. Era un gran simpatico signore, energico, sanguigno, testardo, ottimo parlatore, gran polemista, senza alcun timore di dire anche le parole più sgradite in faccia a chiunque. Stava scrivendo un libro, che poi è uscito alla fine dell'anno, con il titolo L'Equitation de saut d'obstacle, analyse, doctrine, méthode. Ha preso dagli scritti di Caprilli, estrapolando dal testo quello che considerava utile per avvalorare le sue tesi. Mi ha dato da leggere il dattiloscritto. Non conosceva l'italiano. Si è fatto leggere gli articoli di Caprilli dal libro di Giubbilei, appena ripubblicato in Italia dalle L.L.Edizioni Equestri, da un amico francese che conosceva male l'italiano, specialmente il linguaggio equestre italiano. Ha scambiato per monta in cross-country la monta militare descritta da Caprilli nel suo primo articolo, «Per l'equitazione di campagna», pubblicato dalla Rivista di Cavalleria nei primi due numeri del 1901. Gli ho fatto presente che Caprilli non intendeva, con il nome di "equitazione di campagna", quella che si fa nella prova di fondo del concorso completo, ma semplicemente l'equitazione che fanno i soldati a cavallo per imparare a essere padroni del cavallo sul terreno sul quale si combattevano allora le battaglie, appunto la campagna. Ma era un personaggio che ascoltava soltanto quello che gli faceva piacere sentire e che concordava con le sue idee. E' seguito un dibattito sulla Rivista "Plaisirs équestres" con l'écuyer in capo del Cadre Noir, allora ten.col. Pierre Durand, cavaliere di salto ostacoli (Olimpiade di Monaco 1972) e di "campagna" (Olimpiade di Roma 1960, concorso completo), nonché competente e esperto cavaliere "accademico" (qui si dice di "dressage"), essendo appunto alla testa del Cadre Noir. Anch'egli scrittore (L'équitation française, mon choix de coeur et de raison). A quel dibattito sono stato invitato a prender parte anch'io con un articolo su "Plaisirs équestres" (una bella rivista mensile che non esce più) con il quale facevo chiarezza sulle idee di Caprilli secondo quanto era scritto nell'articolo ricordato sopra.
Quella di sedere sugli ischi o sulle natiche è una vecchia discussione. Se lei cerca le fotografie dei più bei cavalieri in sella (cavalieri capaci, non manichini), specialmente del Cadre Noir, anche cavalieri di salto ostacoli di tutto il mondo (osservi per esempio come sta in sella Bertalan de Némethy, cavaliere ungherese di salto, vissuto nel dopo guerra negli USA) quando sono seduti, vedrà che sono tutti seduti sugli ischi. Potrei fare molti nomi. Trovare di ogni cavaliere brutte fotografie (come quella del generale L'Hotte) per avvalorare la propria tesi è un sistema. Anche Caprilli ha brutte fotografie, prese in momenti di riposo. Ce n'è una in particolare pubblicata sul libro di Lami, Le passioni del Dragone. Ma non ne può fare una prova per sostenere che Caprilli stava in sella in quel modo. Se Simone vuole vedere la più bella posizione classica di un cavaliere cerchi una fotografia del colonnello Margot o, soprattuto, del generale Decarpentry su Professeur e, se gli è possibile, la pubblichi in risposta al mio post.

D'Orgeix stava a cavallo in un altro modo ed è il modo che insegna. A parer mio, togliendomi il cappello di fronte al cavaliere, non era un bel modo di stare in sella. D'Orgeix cerca di giustificarlo, anzi di avvalorarlo, pubblicando le fotografie di cavalieri illustri che si avvicinano al suo modo, gambe avanti e natiche indietro.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...