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L'arte della fuga

Aperto da klystron, Settembre 12, 2012, 03:38:33 PM

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klystron

Il titolo del topic e' solo un omaggio alla mia cara mezzafida, Bach c'entra poco....
Piu' in dettaglio: come affrontate le uscite in campagna con un cavallo a cui piace.....correre?
Suggerimenti pratici, consigli, insomma VOI come vi comportate quando andata fuori onde evitare di ritrovarvi in Austria (abitando in Francia)?

old duck

riscaldamento in campo e poi una bella galoppata in salita.
In alternativa, impegno anche in campagna: vuoi correre? e io ti faccio fare qualche cessione alla gamba, qualche passo indietro, transizioni a scendere...insomma, cercando di convogliare l'attenzione su di te e non sul panorama.
Esce già in campagna o sono le sue prime volte??
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

klystron

Esce in cross.....una cosa che mi sono sempre chiesta riguardo le galoppate in salita e': e dopo? Cioe', la salita prima o poi finisce......e se dopo inizia la discesa?  :doh:

alex

Interessante domanda.... ma stranamente, il galoppo in discesa è molto più "riunito" di quello in salita. L'ho scoperto con molta sorpresa, ma mi pare che sia  così. Ovviamente da farsi solo con un cavallo equilibrato, sia in senso mentale che in senso baricentrico... certo che il momento in cui si decide di provare a galoppare su una discesa non a capofitto, ma comunque discreta, si deve superare un bel po' di "resistenze mentali".  :icon_rolleyes:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Winter Mirage

A leggere queste cose, mi ricordo perchè amo tantisssssssimo la mia mucca.
Lei non fa fughe. Lei fa la Difesa del Trattore... cioè si pianta immobile, quattro zampe a terra di fronte al pericolo, ed aspetta che qualcuno la venga a salvare.  :love4:

Vi lascio a raccontare delle vostre corse a rotta di collo... volontarie o meno...  :horse-wink:
Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

old duck

Lo scopo del galoppo in salita è togliere un po' di verve...di modo che la cavalla si dia una calmata. Bisognerebbe che alla fine della salita ci fosse un terreno pianeggiante ove poter far un po' di  trotto. In discesa io non galoppo mai per sicurezza mia e del cavallo (a meno che la pendenza sia veramente fattibile....). Per abituare e scaricare si fa così: si affronta la salita al galoppo e si ritorna in discesa al passo...qualche minuto di trotto in pianura e poi si riprende la salita al galoppo tornando al passo fino a quando si ottiene la calma.
Esce in cross e dunque lavora. Bisogna abituarla ad uscire in campagna, che è cosa diversa, anche se di lavoro sempre si parla.
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

old duck

altra soluzione che affatica un po' è affrontare la salita al passo....questo però diventa difficile se hai una cavalla che ha voglia di andare. I cavalli salgono quasi sempre al galoppo per faticar meno. Se li metti al passo si incapperano un pochetto....
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

rhox

secondo me il problema è distinguere tra un cavallo caldo e un cavallo che tende a fuggire. c'è un abisso anche se all'esterno può sembrare la stessa cosa.

con un cavallo che tende a fuggire una galoppata in salita vuol solo dire accendere i motori, non si calmano, anzi. molto spesso con questi cavalli non è la galoppata che li rilassa, tanto più su un terreno che invoglia ad andare come la salita..
non c'è spesso una soluzione vera e propria se non non concedergli mai niente. cosa non facile perchè spesso ne inventano di ogni sorta per sfuggire alla "compressione" di non poter andare. anche con un ottimo addestramento restano coi motori su di giri..

personalmente la mia cavalla è stata per anni una che tendeva a fuggire. molto complessa gestire come andature, transizioni, velocità.. ci sta una parte di poco addestramento, ma è anche carattere. perchè un conto è fermarsi a fatica, un altro è inventarsi ogni scusa per aprire il gas..
e una volta aperto c'è ben poco da fare dopo per calmarli..
ha smesso di essere così su di giri a uscire sempre con zara per cui adesso, dopo 5 anni, si francobolla dietro e difficilmente supera. ma se esci da sola torna la solita, sempre pronta ad ogni salita e sempre difficile da calmare dopo un po' di andatura..
galoppi nei prati ovviamente banditi!!
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

klystron

 
Citazione da: alex - Settembre 12, 2012, 04:55:06 PM
Interessante domanda.... ma stranamente, il galoppo in discesa è molto più "riunito" di quello in salita. L'ho scoperto con molta sorpresa, ma mi pare che sia  così. Ovviamente da farsi solo con un cavallo equilibrato, sia in senso mentale che in senso baricentrico... certo che il momento in cui si decide di provare a galoppare su una discesa non a capofitto, ma comunque discreta, si deve superare un bel po' di "resistenze mentali".  :icon_rolleyes:

Dunque, se Oliver fosse stato un cavallo equilibrato non avrei aperto questo topic... ;D.....
Scherzi a parte, non lo so, non mi fiderei a galoppare in una discesa ripidina con lui....quando perde la testa non capisce più nulla....
e qui veniamo a quello che dice Old...il punto non è tanto farlo faticare secondo me. Cioè, il lavoro sicuramente aiuta e migliora la situazione, ma non la risolve. Sicuramente io non esco senza aver prima almeno lavorato alla corda, ma...
secondo me forse Rhox ha centrato il punto....lui è sicuramente anche caldo, ma di fondo è proprio un fuggitivo. Dopo la galoppata infatti la situazione peggiora paradossalmente. Perde la brocca.

Il non concedergli mai nulla in effetti forse è la chiave...e qui forse può essere utile quello che dice old, dovrei provare a tenerlo impegnato con qualche esercizio appena sento che inizia a fare il cretino. In campo funziona abbastanza. Inizia con le fughette, lo richiami all'ordine e si mette in riga.
Fuori.....boh, pare facile. C'è poi anche la componente emotiva mia che me la faccio lievemente sotto e lui lo sente...ma sicuramente il consiglio di old è da provare...

alex

Sono leggermente preoccupato della osservazione di old duck.... far trottare e galoppare (non a rotoloni, ma "riunito") un cavallo in discesa può in qualche modo logorarlo/danneggiarlo?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

rhox

il problema è che gestire con un esercizio fuori un cavallo non è sempre così semplice. se sei solo forse puoi farlo, se sei in compagnia e qualche altro cavallo accende la miccia non è così facile.
e poi funziona se lo prendi prima che inneschi la miccia. una volta accesa rischi che chiedergli i vari esercizi si trasformi solo in una lotta perchè non vuole, li fa male, devi essere molto pressante, se non ti ascolta devi aumentare le richieste rischiando di eccitarlo ancora di più, ecc..
oltre al fatto che certi cavalli rivoltano contro di te quegli esercizi che gli richiedi per contenere la loro esuberanza: ci sono quelli che appena vengon trattenuti partono in appoggiata, cessione, flessione, volte, passi indietro, ecc..

io con la mia soluzioni vere e proprie non ne ho mai trovate se non accenderla: che vuol dire in frotta fare molta attenzione e stare il più possibile dietro, non prendere troppa distanza, se devi far andare via gli altri non deve fare un passo più veloce se no non la tieni più, trovare una soluzione del contatto che il cavallo interpreta come essere trattenuto senza massacrarlo, un gesto che lo calmi (passare ore su un cavallo che trottigna sul posto con le redini a contatto passando la mano sul collo e canticchiare per non trasformarsi in pazze omicide insegna..), ecc..
poi non galoppare in posti che potenzialmente possono diventare pericolosi in altri momenti (tipo un prato che in estate fai pochissimo, ma su cui ci passi in inverno con un cavallo carico. se ci galoppi una volta sei finito!), non galoppare mai troppo lasciando fare, non galoppare sempre negli stessi posti, non uscire troppo in compagnia, non scegliere compagnie sbagliate, trovare il giusto compromesso di imboccatura, ecc..

per la cronaca parlo di una cavalla che è riuscita a prendermi la mano dopo 70 km di gara alla sua prima 90 km così, tanto perchè aveva voglia

alex sono correnti di pensiero. come il trottare e galoppare sui terreni duri..
c'è gente che giura che sono da denuncia, altra che dice che si può fare, altra che lo fa puntualmente..
i cavalli si rompono comunque, anche se ben usati quindi è difficile dire cosa faccia cosa. e poi ci sono cavalli che adorano fare certe cose che danneggiano altri: lo stallone arabo del mio passato maneggio adorava scendere in discesa al canter riunito perchè fisicamente faceva meno fatica. la mia invece si sderenava perchè non riusciva a riunirsi con la stessa facilità
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

klystron

Alex forse intendeva dire che è pericoloso nel caso in cui appunto....si proceda a rotoloni!  :onhorse6:

klystron

Citazione da: rhox - Settembre 12, 2012, 11:08:28 PM
il problema è che gestire con un esercizio fuori un cavallo non è sempre così semplice. se sei solo forse puoi farlo, se sei in compagnia e qualche altro cavallo accende la miccia non è così facile.
e poi funziona se lo prendi prima che inneschi la miccia. una volta accesa rischi che chiedergli i vari esercizi si trasformi solo in una lotta perchè non vuole, li fa male, devi essere molto pressante, se non ti ascolta devi aumentare le richieste rischiando di eccitarlo ancora di più, ecc..
oltre al fatto che certi cavalli rivoltano contro di te quegli esercizi che gli richiedi per contenere la loro esuberanza: ci sono quelli che appena vengon trattenuti partono in appoggiata, cessione, flessione, volte, passi indietro, ecc..



Oddio rhox stasera mi fa quasi paura... conosci Oliver? :D
Si, lui parte a far Totilas quando si incacchia....Magari l'esercizietto può essere utile per tenerlo impegnato quando sento che sta per partire per la tangente...ma ancora sono in tempo. Avere la sensibilità di capire "quando" ciò si verifica è altra cosa...Per lo meno, in campo ormai dopo un anno a sbatterci la testa riesco spesso a capirlo. Motivo anche per cui le lotte peggiori si verificano quando ho lezione e non sono "autorizzata" a gestire io i tempi. Fuori altra storia. Esco poco per fifa, date le esperienze passate.
Il poco che ho capito uscendo è che:
1. devo star con cavalli tranquilli: chiunque parte o si spaventa, lui segue a ruota (non vede l'ora)
2. non devo accendere la miccia, come dice rhox: richiamarlo appena accelera, senza "farlo sfogare" (do per scontato che prima lo sfogo ci sia stato in campo o comunque in condizioni di sicurezza). Il lasciarlo fare mi è costato un orrido fugone pancia a terra avanti e indietro per i campi, mentre sono stata fiera di me la settimana scorsa (mi basta poco) quando nel tornare ai box per la stradina lunga (prato in salita - dopo lavoro) ha scartato e stava partendo, ma l'ho fermato non so come prima di superare il punto di non ritorno e da li fino a casa ce la siamo fatta tutta sbuffando (io cantavo) ma agli ordini
3. Star dietro ad altri cavalli con lui non va....vuole passar avanti e se lo tengo si incacchia...e si libera di me (anche questo: fatto!)
4. La cosa più importante poi....devo star calma IO. Mantenere la tranquillità sarebbe già un buon 70%...pare facile...







alex

#13
A dire il vero dovrei starmene abbastanza zitto.... forse non ho mai montato un cavallo che "si carica progressivamente" fino alla incontenibilità.

Morena: velocissima, con una forte tendenza a accelerare progressivamente di suo; era necessario tentare di correggerla prima di darla nelle mani dei suoi nuovi e appassonatissimi proprietari, privi (praticamente) di qualsiasi esperienza. Soluzione (con la BB): la prima volta che si è provata ad accelerare il galoppo, fermarla a ogni costo; il che è significato (con i rischi del caso) traversarla. Problema finito.

Ami: adesso è la cavalla "sì, con lei non ci sono problemi perchè è buona e tranquilla".  :icon_eek: Peccato che quando l'abbiamo comprata avesse il noto vizio di trascinare "a casa" al galoppo chi la montava nonostante imboccature severe; salvata a stento dal macello. Soluzione: via l'imboccatura, niente contatto, e in questo "silenzio degli aiuti" un'azione di redine energica ha ricominciato a funzionare, e poi non è stata più necessaria nemmeno occasionalmente. Probabilmente anche la sferratura ha aiutato.... vantaggi della transizione e di un po' di sensibilità in più. Un cavallo sferrato non galoppa pazzamente su terreni difficili; è caldo, ma non stupido.  :firuu:

Luna: bella e giovane grigia arabo-lipizzana. Con lei ho provato "il galoppo che fa lacrimare". Nota per tirare, soluzione: e che ne so io? Ero assoluto principiante, non sapevo nulla tranne una cosa: avevo la ferma determinazione di dsobbedire sistematicamente a chi mi gridava "tieni i pugni chiusi". Io li tenevo aperti. E con me non scappava.

Cavalla di cui non ricordo il nome: non scappava, ma nelle passeggiate era notoria per trottignare nervosamente dall'inizio alla fine, come se volesse sfuggire e scappare.  Piena di energia, una di quelle che faceva saltare anche un sacco di patate, aggredendo l'ostacolo di sua iniziativa. Montata in passeggiata una sola volta, soluzione del trottignamento: redini abbandonate.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

klystron

Eh Alex, non so se ho capito bene....in pratica in tutti i casi che hai descritto il problema era (dimmi se semplifico troppo), un nervosismo del cavallo dovuto a eccesso di contatto (se cosi si può dire) o imboccature o mani troppo severe.
Beh, non so se sia questo il caso...in linea di massima è vero che se accorcio le redini lui si carica di più (pensa forse di partire in cross?), ma il fugone se gli gira lo fa anche a redini lunghe. Mi spiego meglio: se aumento di andatura (trotto ad esempio)e mollo le redini va tutto bene finchè per oscuri motivi lui non inizia a prenderci gusto e aumenta. Allora o lo riprendo, oppure è finita.
Per fugoni invece dovuti ad altri motivi , tipo spaventi improvvisi dovuti a mostri invisibili (che credo siano riconducibili a mia non tranquillità che gli trasferisco) magari invece mollar le redini non è male,  perchè trasmetto meno tensione io a lui...