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Come non far strappare il mio cavallo quando é legato

Aperto da Ale.90, Agosto 24, 2018, 03:10:03 PM

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raffaele de martinis

La gentile utante Nana ci ha elargito, riguardo a come non far strappare il mio cavallo quando é legato , quattro suoi pretiosissimi consigli.
La cosa non mi sorprende, mi sorprende il fatto che nessuna di voi abbia sentito il bisogno di dire: ma che......vai diciendo, ti rendi conto delle......che scrivi?

Finalmente ho scoperto  quelo che sospettavo da tempo, mi/ci è stato spiegato scisciscientificamente con nuovi studi basati su alcuni experimenta nomati: Antecedents of bullshitting.

Ecco un piccolo extratto:
Chi dice una puttaneta è del tutto indifferente alla verità o alla falsità di quanto afferma" precisa Frankfurt. "Parla a vanvera, solo per dire qualcosa, senza sapere di cosa stia parlando, e senza preoccuparsi delle conseguenze. I suoi discorsi sono aria fritta, parole vuote senza contenuto".
Dunque, a chi spara escortanate non importa un fico secco della verità.  Forse perché a volte chi dice bubbole lo fa per confermare il legame, l'identità di un gruppo intorno a un'idea. E poco importa se quest'idea è un pregiudizio, basato su fatti non veri...


In questo foro siamo tutte equoetiche, questa è la nostra idindirità, dunque, meglio una bufala equoetica che una "verità cavallara", mi arrendo!

Ecco il linco: https://www.parolacce.org/2018/08/28/origine-bufale-studio/
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Corla

Parlare o stare zitti, dipende dalla persone che scrive / parla.
Sai quanta gente sento nella mia scuderia che dice "sai gli ho messo il correctional perchè si appoggia con l'altro morso e non mi asoclta" "sai ho messo il chiudibocca perchè scavalca la lingua"

che cosa vuoi dire? niente. Io ormai dico "ok"

Smetti di rispondere. Parliamo di motivazioni del fatto che il cavallo tira. Peccato che la maggior parte (non tutti eh) delle persone non sono consapevoli che a scatenare la motivazione del tirare sono proprio loro stessi.

un esempio ? in scuderia da me una cavalla legata ai due venti si muove in continuazione non sta ferma un secondo. E la ragazza "ma uffff perchè non stai ferma un attimo"

il motivo c'è. I cavalli montati in un certo modo (cioè male) si sovraeccitano. Finiscono il lavoro con gli occhi fuori dalle orbite il fiato a mille e molto pià agitati di prima. questo si ripercuote sulla gestione in generale. Nei cavalli questo senso di sovraeccitamento può scatenare reazioni di fuga, alla lunga.

La motivazione? Difficilmente troverete quella reale.....



rhox

Raffaele critichi chi non ammette o concepisce certe idee, senza pensare che il tuo atteggiamento fa sì che mai verrà voglia di ascoltarti..
È il tuo modo di porti che fa sì che non ti ascoltino, anche solo per poi classificare cosa dici come puttanete..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

milla

Mah io almeno ascolterei molto volentieri quello che dice RdM, il fatto è che quasi sempre, invece di esporre le sue idee, si limita a prenderci per il lato B e questo è un peccato perché sarebbe ben più utile se condividesse le sue esperienze.
Io sto ancora aspettando che ci spieghi il suo metodo pelosullostomaco...

nyna

Nelle scuderie da corsa si mette sempre il cordino alla capezza.. è esasperante. I cavalli imparano che con un minimo movimento si sciolgono. Non imparano a stare legati, imparano a liberarsi. Però, in quel contesto, è più importante che il cavallo possa liberarsi, piuttosto che ci sia la minima possibilità che si faccia male tirando indietro.
Per noi artieri è una rogna mentre sono in allenamento, ed è ancora più una rogna quando devi insegnargli a stare legati dopo la carriera sportiva. Ci vuole un sacco di tempo.


milla

Nyna spiega come fai tu ad insegnargli a star legati visto che l'hai fatto un sacco di volte.

nyna

In realtà io sono la persona meno adatta a dare consigli su questo..
Per comodità mia ho sempre insegnato ai cavalli a stare immobili nelle operazioni di grooming e sellaggio, ma sciolti. Mi è sempre sembrato più facile così, anche con i puledri in doma. Però io non metto mai i cavalli in condizione di aver bisogno di tirare indietro. Li preparo in box, o al massimo in un posto recintato che conoscono bene. Ho tutto a portata di mano e ci metto meno di 5 min a pulire e sellare un cavallo.


nyna

Le volte che mi sono trovata a dover per forza insegnarlo, ho cercato di usare metodi blandi prima di passare al metodo di Raffaele, che trovo molto efficace ma preferisco non usare se ho delle alternative..
Con alcuni cavalli ha funzionato la lunghina di gomma, con altri ha funzionato legarli molto in alto, tipo il ramo di un albero, ma a un altezza molto sopra la testa del cavallo..

milla

Quindi il "metodo RdM" consisterebbe semplicemente nel lasciarli legati finchè non hanno finito di far casino e bon?

nyna

Si. Capezzone maremmano o simile, corda irrompibile, palo robusto e fondo non scivoloso. Ci vuole sangue freddo a guardare una scena di panico così, ma alla fine si rassegnano..
Non mi piace farlo ne vederlo, però capisco che a volte non c'è proprio altro modo.
È un po'come quando stringi il sottopancia per la prima volta a certi puledri. Smontonano, sgropano, partono..a volte si ribaltano o cadono cercando di togliersi l'attrezzo di dosso, ma dopo poco smettono e lo accettano. Qualunque cosa facciano non possono liberarsi e basta, fine del trauma. Capiscono che non succede nulla.

Zarathustra

Citazione da: milla - Settembre 02, 2018, 03:20:39 PM
Mah io almeno ascolterei molto volentieri quello che dice RdM, il fatto è che quasi sempre, invece di esporre le sue idee, si limita a prenderci per il lato B e questo è un peccato perché sarebbe ben più utile se condividesse le sue esperienze.
Io sto ancora aspettando che ci spieghi il suo metodo pelosullostomaco...

E' una cosa diffusa, ancora non me la sono spiegata a fondo.
Chissà cosa ci vorrebbe a descrivere in tono piano e senza particolari emozioni dei procedimenti che si ritengono giusti e spiegando il perchè. Tipo l'intervento di Nyna.
Poi ognuno fa quello che vuole e i cocci sono suoi.
Forse un pò me la spiego (parlo in generale, non del Sig. De Martinis, che non conosco): ci sono molte persone che sanno fare le cose, ma pochi che sanno e vogliono insegnare, e, soprattutto, che accettano il confronto con coloro che considerano "inferiori" (cosa del tutto normale in ogni ambito).

BigDream

Citazione da: nyna - Settembre 03, 2018, 01:05:19 PM
È un po'come quando stringi il sottopancia per la prima volta a certi puledri. Smontonano, sgropano, partono..a volte si ribaltano o cadono cercando di togliersi l'attrezzo di dosso, ma dopo poco smettono e lo accettano. Qualunque cosa facciano non possono liberarsi e basta, fine del trauma. Capiscono che non succede nulla.

In realtà, a mio parere, andrebbe evitato di arrivare al punto del trauma. Perché magari un puledro su 10 è già coraggioso di suo e si spaventa giusto quell'attimo e poi se ne dimentica, ma purtroppo molti altri poi i traumi, cose che a noi sembrano cavolate, se li portano dietro a vita. Per questo ci sono in giro tanti cavalli del caz... perché é stato fatto un lavoro di M all'inizio, chi ha troppa fretta e invece di fare il lavoro come Dio comanda in che ne so, un mese, lo vuole fare in due settimane, e quindi via la sella subito, via il sottopancia stretto da subito ecc (non parlo di te nyna eh, in generale). Idem per il cordino: a un puledro sdomo, all'inizio, secondo me va messo. Nel 99% dei casi non accade nulla, ma se si spaventa o succede qualcosa, almeno gli eviti, o cerchi di evitargli, il trauma. Poi piano piano lo togli, ovviamente.

Invece concordo con:

Citazione da: nyna - Settembre 03, 2018, 08:35:56 AM
Per comodità mia ho sempre insegnato ai cavalli a stare immobili nelle operazioni di grooming e sellaggio, ma sciolti. Mi è sempre sembrato più facile così, anche con i puledri in doma. Però io non metto mai i cavalli in condizione di aver bisogno di tirare indietro. Li preparo in box, o al massimo in un posto recintato che conoscono bene. Ho tutto a portata di mano e ci metto meno di 5 min a pulire e sellare un cavallo.

Idem, cavallo preparato sempre in box, addirittura con la porta aperta anche mentre io sono fuori, se devo fare qualcosa fuori tipo mettere il grasso, lunghina sul collo (ovviamente bisogna avere un cavallo a cui è stato insegnato) e lui immobile. È anche utile sapere che nel caso accada qualcosa quando si esce, il cavallo rimane dov'è e non scappa via chissà dove.

Come fare ad insegnarlo però non ne ho idea, sono sincera, o meglio come insegnarlo ad un cavallo che ha già il vizio di strappare, tirare, scappare ecc.

nana

Caro signor de martino non le rispondo neanche..per il semplice motivo che lei è solo un maleducato istigatore..e io non perdo tempo con lei!
Detto ciò io ho detto il mio metodo ..ho cavalli che non tirano e ho avuto cavalli che con questi metodi da me usati hanno risolto il problema...poi il mondo è bello perché vario!

nyna

Ma infatti bigdream se uno fa le cose con calma il sottopancia non dovrebbe essere, in teoria, un problema. In teoria. Perche poi in pratica c'è quel puledro che è particolarmente sensibile e un po di rodeo lo fa. Ne ho domati 12 quest'anno e solo una mi ha dato questo problema. Però è una puledra che non si faceva neanche avvicinare che rampava o calciava. Ci ho messo un mese a riuscire a trocargli al di sotto della spalla. Come provavi ad avvicinarti allo stinco (davanti eh!) si inginocchiava con le orecchie strizzate. Non era paura. Era contro qualunque cosa. E il tutti i giorni si doveva ricominciare da capo con certe cose che il giorno prima si faceva fare tranquillamente.

Per dire che è anche carattere..

BigDream

Citazione da: nyna - Settembre 04, 2018, 02:55:57 PM
Ma infatti bigdream se uno fa le cose con calma il sottopancia non dovrebbe essere, in teoria, un problema. In teoria. Perche poi in pratica c'è quel puledro che è particolarmente sensibile e un po di rodeo lo fa. Ne ho domati 12 quest'anno e solo una mi ha dato questo problema. Però è una puledra che non si faceva neanche avvicinare che rampava o calciava. Ci ho messo un mese a riuscire a trocargli al di sotto della spalla. Come provavi ad avvicinarti allo stinco (davanti eh!) si inginocchiava con le orecchie strizzate. Non era paura. Era contro qualunque cosa. E il tutti i giorni si doveva ricominciare da capo con certe cose che il giorno prima si faceva fare tranquillamente.

Per dire che è anche carattere..

Sì certo, può sempre capitare il puledro difficile senza ragioni particolari. Intendevo che appunto, nell'esempio che hai fatto, il sottopancia non dovrebbe essere stretto subito la prima volta e quindi portare a traumatizzare il puledro... perché una volta fatto il danno non sempre è semplice tornare indietro