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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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alex

#990
Come immaginavo, mi piace e condivido.

Nei casi in cui il rapporto fra due cavalli è dominante - dominato, il dominante ha a disposizione un unico messaggio: "Vattene oppure ti rompo"; e il dominato "obbedisce" solo a quel segnale.

Se un cavaliere volesse fare la parte del "dominante", potrebbe benissimo usare questo messaggio, e sarebbe capito ed eseguito se espresso in modo chiaro e autorevole; ma l'unico inutile risultato sarebbe che il cavallo si allontanerebbe da lui. Null'altro. Esattamente il contrario da quello che si ricerca nel 99,9% dei casi.


La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Già, ma come dissi, il lallo est specie a socialità limitata ma è sicuramente un animala sociale, istintivamente è portato a riunirsi in branchetti per i vantaggi che questo genero di organizzazione comporta e che non starò a ripetere.

Questa scena è familiare a tutte voi che avete cani...

Ci fu un periodo che avevo 5/6 cani, Bullo era il capo branco/l'alfa della situescion, la mattina tutti venivano a farmi le feste, Bullo scacciava gli altri per avere il privilegio di ossequiarmi per primo con manifestazioni - non richieste - di sottomissione, la sua massima gratificazione era mettersi a panza  all'aria offrendo la gola (estremo segnale inibitorio dell'aggressività nei cani) e aspettava che gli dessi una grattatina in petto, al che si pisciava addosso: per la gioia? Per lo scampato morso?
Perché ci teneva tanto a dimostrare la sua sottomissione? Perché accettava la mia figura di dominante alla priora?

Se - per una ragione qualsiasi - lo scacciavo, certo si allontanava, ma aspettava, triste et sconzolato, un cenno di avvenuta "riappacificazione" al che si precipitava scodinzolante et grato per il "perdono" concesso.

Cosa fa un lallo nelle medesime conditioni?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Se sta pascolando se ne strasbatte i cabasisi, vieni vai lui ti guarda distrattamente poi si rimette a brucare.

Oddo rimane legato con una longa cima al pascolo, Silent Boy è libero, tanto non si allontana dal suo compagnuccio, quindi, volendo si potrebbe avvicinare a dare un "salutino" al barbuto che lo accudisce e lo sollazza tuti i giorni da più di un anno; non posso fare l'esperimento al contrario perché se lego Boy e lascio libero Oddo, Boy è sempre in apprensione, se Oddo si allontana un pochino si agita, chiama, si incorda, sbatte per tera, si va ad impiccare all'albero...  sta buono solo se stanno legati tutti e due a vista o lui libero, è un lallo un pò delicato di testa ne ho preso atto e - piùttosto che far danni - faccio come dice lui.

Allora, appena arrivo gli do la voce premiante: toh toh e lui lemme lemme si avvicina, prende le delicatessen e poi allontana, lo stesso farebbe Oddo, lui magari viene di corsa ma solo perché è meglio addestrato e mi cognosce da una vita.

Dunque, questi lalli non mi riconoscono nessuna dominanza né si sentono sottomessi al sottoscritto, Oddo, per un lungo addestramento è "sottomesso agli aiuti" a cominciare dalla voce... a proposito, dicono che le parrellate non la usano, mentre da Xenophon in poi è un aiuto importante per il cavagliere, il più importante - nella fase di doma - secondo JDO, ne riparliamo quando affronterò la comunicazione interspecifica.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#993
Dopo questo pippone dovremmo ammettere che nello lallo/nella societad lallina,  non esiste il concetto di sottomissione dominanza come elemento di coesione, questo non vuol dire che non esista la violenza e l'aggressività, anzi, è proprio con la violenza che si stabiliscono le gerarchie, ma, dato che la fuga/l'allontanamento è la risposta all'aggressione è causa di dispersività piuttosto che di coesione come giustamente rimarcato da Alex.

Infatti, il comportamento dominante (violento/aggressivo), per altro assi raro, si manifesta solo in presenza di scarsità di risorse e nella competizione sessuale nei maschi.

Dunque:

Citazione da: elleon - Aprile 13, 2015, 10:15:28 PM
Esiste una bella differenza dalla dominanza alla sottomissione per paura.

è una affermazione giusta ma deve esser letta al contrario di quello che intendeva la ragassa, infatti, nel branco, i lalli di rango inferiore non si sentono sottomessi agli individui dominanti, li temono, temono i loro morsi, i calci e le zampate, e cedono/si allontanano; così come il nostro lallo non si sente sottomesso a noi ma ai nostri aiuti: morso, frusta, capezzone ecc. ecc.

Quella della dominanza/liderscip nell'addestramento è una minchiata inventata per i lallisti, infatti:
quelli che dicono che bisogna esser dominanti/stabilire una liderscip, in pratica dicono di esser violenti/aggressivi e questa pratica funziona - a volte a propria Scajola - nella fase di doma e nel far cognoscere al lallo gli aiuti (gli aiuti fanno male), ma - in un corretto addestramento - la dominanza(l'aggressività/la violenza sono banditi/devono esser banditi così come son banditi dalla normale vita di branco dello lallo.

Il bravo cavagliere usa delicatamente il morso e lo sperone e quasi mai il frustino, così come i lalli in branco - in condizioni normali - non danno mai il piglio alla violenza, ma basano i loro rapp

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

... ma basano i loro rapporti sulla associazione di individui spesso parenti fra loro ma anche no.

Lasciamo perdere le varie possibilità di formazione di questi gruppi e le loro dinamiche: stallone con harem, solo femmine, solo maschi, etc. etc. quello che ci interessa è che nella societad lallina è predominante la affiliazione nel senzo intrinseco/antiguo della palabra che era affigliazione il Tommaseo spiega benissimo cosa intento:

AFFIGLIARE,
meglio che † AFFILIARE. [T.] V. att. Associare a una congregazione, A una compagnia costituita, A una istituzione.
2. T. Anco un istituto può essere affigliato ad un altro.
3. T. Neutr. pass. Persona si affiglia a un corpo morale costituito. (Non ha es. it., ed è d'uso franc.; ma analogo ad Affratellare, e sim. È altra cosa da Associare, Aggregare in gen., perchè dice relazione intima insieme e di dipendenza. Da usare per altro con parsimonia.)

Molto plobabilmente, gli uomini di lalli hanno praticato e praticano questo rapporto coi loro lalli - intimo e interdipendente - a loro Scajola... d'istinto, imparato colla continua vicinanza collo lallo.
Forse è qualcosa che somigli al pariattaccamento di Alex, non zo.

Citazione da: Miky Estancia - Aprile 13, 2015, 03:06:37 PM
Dimenticavo: i tre segnali (postura rilassata, immobilità e cervello spento x la pausa e postura di "allerta", movimento e pensiero sull'azione desiderata) devono essere dati insieme!
Questo perché il cavallo non è fesso: se rimaniamo immobili, ma tesi in postura di allerta con il cervello che si fa quelli che io chiamo "film dell'orrore" (tipo: adesso il puledro si spaventa, balza in avanti travolgendomi, mi pesta e finisco al pronto soccorso ), non abbiamo speranza alcuna di prendere in giro il cavallo, lui si accorge immediatamente che abbiamo paura e che non siamo dei soggetti dominanti.

Io capisco Miky, le capita di maneggiare spesso lalli scognosciuti e confessa la sua maniera di esorcizzare la paura, ma questo nulla ha a che fare colla dominanza.

Per un periodo abbastanza consistente, mi è capitato di provare dei lalli per me/il mio maneggio/per amici, viaggiavo con - nel cofano della macchina -  una vecchia sella uintec, un frustino e un filetto, magari per comprare un lallo ne provavo 5/6, in genere erano lalli di pecorari contadini o PSI riformati dalle corse.

Allora non c'erano ancora le ragasse, il lallismo era di là da venire tutti sti pipponi etologici erano sconosciuti, già lo dissi, mi caricavo pensando: vuoi mandarmi per le terre? Va bene, ci andremo assieme... e - mentre lo bardavo - glielo borbottavo pure con dolcissima voce soave: grandissima stonza, fai la brava altrimenti ti rompo il cubo, lo so che sei una infame figlia bottana ma con me non ce la fai...

Per lo vero,

pippon limit

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

C'è una tendenza all'aggrerazione "sparsa", quella che attira un cavallo solo in un gruppo di suoi simili (interessante: se non ci sono gruppi di suoi simili, almeno di quadrupedi qualsiasi .... pur di non stare solo; ma non è questo il peer attachment; in questi gruppi l'aggregazione è "sparsa" perchè i cavali non stanno appiccicati come pecore, anzi, se possono, stanno a vari metri di distanza l'uno dall'altro; hanno uno "spazio personale" piuttosto ampio.

Il peer attachment è qualcosa del tutto diverso; un rapporto uno-a-uno, in cui lo spazio personale si azzera, la vicinanza fisica produce piacere e non allarme, a entrambi è consentito di toccare l'altro, non vi è la minima aggressività nè la minima gerarchia. E' stare bene insieme. Fanno spesso le stesse cose, a specchio, semplicemente perchè a entrambi fa piacere farlo.

Fra l'altro, tale rapporto è specifico di due determinati individui, il che dimostra, se ce ne fosse bisogno, che i cavalli si riconoscono individualmente.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Bene, allora è altra cosa, ora ricordo che ne discutemmo già, non credo sia un comportamento filogenetico che si possa traslare nell'addestramento, comunque, non rientra in quello che tentavo di descrivere, ma nelle dinamiche ad personam nel branco; il perattaccamento l'ho notato molte volte, come ho notato il fenomeno esattamente opposto il perrepulsione: senza una ragione (per noi) si crea un atteggiamento repulsivo tra due individui, o meglio, uno "odia" un altro, lo tiene sui cabasisi, gli sta antipatico alla priora; ricordo che un mio stallone "odiava" una polledra, l'ultima immessa nel suo branchetto, al punto che la rifiutava quando era in calore, per fargliela prendere, dovemmo organizzare una posta guidata, fatta quella, non ci furono più ploblemi...

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Alexis85

Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 17, 2015, 07:14:44 PM


Quella della dominanza/liderscip nell'addestramento è una minchiata inventata per i lallisti, infatti:
quelli che dicono che bisogna esser dominanti/stabilire una liderscip, in pratica dicono di esser violenti/aggressivi e questa pratica funziona - a volte a propria Scajola - nella fase di doma e nel far cognoscere al lallo gli aiuti (gli aiuti fanno male), ma - in un corretto addestramento - la dominanza(l'aggressività/la violenza sono banditi/devono esser banditi così come son banditi dalla normale vita di branco dello lallo.

Il bravo cavagliere usa delicatamente il morso e lo sperone e quasi mai il frustino, così come i lalli in branco - in condizioni normali - non danno mai il piglio alla violenza, ma basano i loro rapporti sulla associazione di individui spesso parenti fra loro ma anche no.

Al di là di tutte le considerazioni da etologi/tuttologi che leggo, quello che facciamo noi è tutto forchè naturale. Definire un bravo cavaliere colui che non usa la frusta ma gli speroni, non è scorretto, ma nemmeno corretto. Dipende sempre da COME si usa un aiuto. C'è poi chi di pat parelli e delle sue minchiate ha fatto una strada vincente. (e non solo parelli....)

https://www.youtube.com/watch?v=uaWm4Tb0J-w

cambierei la tua frase. questo è un bravo cavaliere. e non usa niente.

Ma come ci si arriva? usando... tutto... nel modo giusto...


secondo me è lallopuccioso. alla fine interviene anche lui... pat!!!!!  :happy1:



raffaele de martinis

Per lo vero, non ebbi mai grossi ploblemi, di sicuro non andai mai per le terre in quelle occasioni.

In conclusione antropizzando i concetti ripeto:
Ho visto cavalli collaborativi, disponibili, militarizzati, automatizzati, rassegnati, abbrutiti in una sorta di obbedienza timorosa, ma mai ho visto e nessuno ha visto e mai vedrà un cavallo sottomesso perché la sottomissione è un comportamento che esula dalla specie equina salvo che per un breve periodo prepuberale; ma anche allora, lo snapping - segnale di sottomisione infantile - non sempre funziona come deterrente all'aggressività intraspecifica.
Nella terminologia equestre italiana si usa correttamente una bella espressione: "sottomissione agli aiuti", che indica perfettamente a cosa si può sottomettere il cavallo, agli aiuti, appunto, mentre psicologicamente ed intimamente il cavallo rimarrà sempre un essere indipendente e libero... per nostro tornaconto e per il nostro sollazzo lo abbiamo reso uno schiavo ma nessuno ne ha fatto e mai potrà farne un servo.

Detto questo vediamo come comunicano i lalli, essendo animala dagrandi liberi spatii, la comunicazione intraspecifica è sopratutto visiva, vice e versa, gli augelli et le simmie, che abitano folte et intricate foreste dove nonci si vede ma ci si sente, usano come principale mezzo di comunicatione il vocalizzo, il canto, il suono, le strilla.
Sono assai interessanti gli studi sui canti degli augelli sui loro "dialetti", e sulla specificità di grida di  allarme delle simmie che - a seconda se il pericolo viene dall'alto: un falco, un'arpia, o dal basso: un serpente, un giaguaro - variano il segnale di pericolo.

Detto questo, sappiamo che anche i lalli hanno una certa gamma di soni con dei precisi significati e ogni discreto uomo di lalli ne cognosce la significatione.

Ora, sappiamo che esiste la comunicatione iterspecifica ed è praticata da tantissime specie, a volte è usata per ingannare...

pippon limit
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Alexis85

Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 18, 2015, 02:35:32 PM
ma mai ho visto e nessuno ha visto e mai vedrà un cavallo sottomesso perché la sottomissione è un comportamento che esula dalla specie equina salvo che per un breve periodo prepuberale; ma anche allora, lo snapping - segnale di sottomisione infantile - non sempre funziona come deterrente all'aggressività intraspecifica.
Nella terminologia equestre italiana si usa correttamente una bella espressione: "sottomissione agli aiuti", che indica perfettamente a cosa si può sottomettere il cavallo, agli aiuti, appunto, mentre psicologicamente ed intimamente il cavallo rimarrà sempre un essere indipendente e libero... per nostro tornaconto e per il nostro sollazzo lo abbiamo reso uno schiavo



La sottomissione esiste tra gli equini e in altre specie,  basta che chiedi a qualsiasi etologo e ti spieghera' bene in cosa consiate la sottomissione negli animali giovani e adulti.


Miky Estancia

#1000
Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 18, 2015, 03:26:38 AM


Citazione da: Miky Estancia - Aprile 13, 2015, 03:06:37 PM
Dimenticavo: i tre segnali (postura rilassata, immobilità e cervello spento x la pausa e postura di "allerta", movimento e pensiero sull'azione desiderata) devono essere dati insieme!
Questo perché il cavallo non è fesso: se rimaniamo immobili, ma tesi in postura di allerta con il cervello che si fa quelli che io chiamo "film dell'orrore" (tipo: adesso il puledro si spaventa, balza in avanti travolgendomi, mi pesta e finisco al pronto soccorso ), non abbiamo speranza alcuna di prendere in giro il cavallo, lui si accorge immediatamente che abbiamo paura e che non siamo dei soggetti dominanti.

Io capisco Miky, le capita di maneggiare spesso lalli scognosciuti e confessa la sua maniera di esorcizzare la paura, ma questo nulla ha a che fare colla dominanza.



Raffaele, perdi il pelo ma non il vizio: leggi, poi sali in cattedra e giudichi/parli/commenti le cose che leggendo, CREDI di aver capito...ti è  già capitato parecchie volte con quello che scrivo io, se le ritieni str***zate da lallisti, passa oltre e continua a concentrarti sui grandi maestri del passato, che essendo morti e sepolti, non si possono alzare dal sacello per farti notare che quel che tu credi di aver capito, non sempre è quello che loro intendevano  :laughter-485: :laughter-485:

Il mondo è pieno di gente vicina e lontana che parla vanvera, ogni tanto mi arrivano delle "voci" di gente che parla di noi e di quel che facciamo....gente che non abbiamo mai visto neanche da lontano....eppure parlano, criticano, giudicano...ma trovatevi altro da fare, che per dire che la Nutella o la cacca hanno un certo gusto, bisogna prima assaggiarle, non basta vedere le foto o la pubblicità!

"...confessa la sua maniera di esorcizzare la paura..." ma non hai proprio capito una beata.... :laughter-485:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

raffaele de martinis

#1001
Ora, sappiamo che esiste la comunicatione iterspecifica ed è praticata da tantissime specie, a volte è usata per ingannare il predatore, vedi la mirabile finzione della mamma augello che si finge ferita ad un'ala e cerca di scappare goffamente per attirare la volpe lontano dal suo nido.

E' evidente che le zebre (ma non solo) capiscono quando un leone è sul piede di guerra/di caccia e quando passeggia - con la panza plena -  per i fatti suoi, sarebbe antieconomico per il branco scappare ogni volta che si avvicina un predatore.

Ora, stabilito che la comunicatione interspecifica esiste in natura, vediamo come comunicare interspecificatamente - collo lallo.

Ho detto/abbiamo detto che la principale via di comunicatione del lallo è visiva cioè è fatta di posture atteggiamenti movimenti tensioni etc. etc.; con un pò di pratica et frequentazione possiamo capire cosa ci trasmette lo lallo movendo le orecchie, agitando la coda, torcendo l'oculo, stirando le labbra, mostrando le terga, etc..... ma come facciamo a rispondergli con lo stesso medium, dato che anatomicamente siamo completamente differenti?

E semplice, creiamo un nuovo codice posturale/una nuova lingua usando quello che abbiamo a disposizione: braccia tronco testa etc.; ci mettiamo in un tondino e - ripetendo sempre le stesse mossettine - facciamo imparare allo lallo una nuova "lingua" che - dopo un pò - il poareto capisce e si adegua.

Questa è l'operazione fatta da Parrelli&c e riesce perfettamente dato che tutte noi sappiamo, da Clever Hans in poi, che il lallo è perfettamente in grado di leggere/di capire anche i più piccoli segnali del nostro bodilengueg, così come un homo di cavalli capisce subito se il suo lallo è giolivo o è in sofferenza al primo colpo d'oculo.

L'operazione di Parrelli - perfettamente legittima - è nata per...

pippon limit
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raffaele de martinis

#1002
... per colmare un vuoto: le ragasse non hanno confidentia collo lallo ed è una maniera per avvicinarlo senza eccessivi pericoli usando i suoi famosi giuochini, così facendo - le pulzelle e le carampane - credono di fare equitatione; lovviamente, nulla di novo sotto lo sole; al circo dal secoli usano queste tenniche e stanno in una pista circolare che somiglia tanto ad un tontino  :icon_eek: e i lalli sono guidati coi gesti... solo che gli artisti circenzi comandano una trentina di lalli assieme mentre noi ragasse ne "gestiamo" a malapegna uno.  :icon_eek:

Ora, come abbiamo visto, anco il lallo ha una certa gamma di segnali vocali coi quali comunicare, dunque, linguaggio nuovo per linguaggio nuovo, tanto vale insegnargli il nostro e - stranamente - da Xenophon in poi così si è fatto, perché il lallo impara presto e bene la comunicatione vocale humana.

I termini che spesso cito: orribil voce et voce soave sono del Grisone, e, sono nati nella notte dei tempi la raganella e il fischio suoni internazionali et convenzionali compresi dai lalli di ogni rassa ad ogni latitudine.

Come dice JDO: il cavagliere deve essere un terribil chiacchierone col suo lallo, ma è un concetto expresso da tantissimi cavallerizzi prima di lui che considerano la voce un aiuto fondamentale nell'addestramento lallino; come ho detto di recente, mi son creato da anni ho il mio personale lessico lallino, lo ripeto:

raganella - avanti
OHH - rallenta
LA' - fermo
bra bra - passo di squola
su su - passo spagnuolo
pssoohh - passo
tro tro - trotto
HOP HOP - passage
glop glop - galoppo
cush cush - sdraiati
EEEEEHHH - terribil voce
oooohhhhh - voce soave
a posto - campo
ALE' - levata
mucimuci* - passi indietro
cambio - fai dietrofront
tò tò - prendi le delicatessen
GGRRRR - attento che mi sto inc***ando

Dunque, il lallo capisce il tono ma - col tempo - anche le singole palabras, basta differenziarle bene e ripeterle ostinatamente assieme agli aiuti convenzionali, questa è la tennica che ho usato.

Inoltre, la comunicazione verbale praticata da terra, può essere usata - con ottimi risultati - anche  dalla sella, specialmente per arie particolari, mentre, le posture parrellate, le pressioni degli occhiacci  :icon_eek: - una volta in groppa allo lallo - non servono più sono inutilizzabili.

Alcuni giorni, fa il vostro affezionatissimo, ha fatto un esperimento, e mentre lo facevo pensavo a Miky.

Honfesso che non ho alcuna esperientia di attacchi e di tecniche per far lavorare i lalli in campagna ma ho una piccola capacità nel condurre un lallo alle redini lunghe.

Una reminiscenza mi è sorta da antigui ricordi d'infanzia: la lettura dei libri di Jack London... Buck, il Klondike, la febbre dell'oro, Buck, i lupi, le mute e dei cani... con un paio di clic ho trovato questo:

http://www.icewolf.it/sleddog_000004.htm

GO oppure HIKE = (pronuncia GO/HAIK), VIA! PARTENZA! 
STAY                   = (pronuncia STEI), stare fermo 
LINE                   = (pronuncia LAIN), stare in linea col muso rivolto in avanti e tenendo
                             la "tug-line" ben tesa (in corsa come da fermo) 
GEE                    = (pronuncia GI), destra 
COME GEE          = (pronuncia CAM GI), inversione a 180 gradi a destra 
HAW                   = (pronuncia HA), sinistra 
COME HAW         = (pronuncia CAM HA), inversione a 180 gradi a sinistra 
AHEAD               = (pronuncia EHED), diritto, avanti - nel caso di un incrocio o di sorpassi 
TRAIL                 = (pronuncia TREIL), PISTA! Prima di un sorpasso. 
EASY                  = (pronuncia IISI, s di rosa), rallentare! 
WHOA                = (pronuncia UOOò), FERMA! STOP! 

... la dementia senilis avanza, scusate: mi è scappato il pippone
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alex

#1003
OT
Siccome hai ammesso che esiste qualcosa che somiglia alla simpatia fra lalli, e accennavamo al peer attachment che ne è parente, propongo di ideare un'equitazione basata su questi comportamenti e di chiamarla equitazione simpatica.
Dovrebbe essere un termine nuovo... controllo su google

Niente da fare: già ipotizzata da un grando homo de lalli (tale Bigfoot, chi sarà mai?) , qui: http://barefooters.forumup.it/about948-barefooters.html
FINE OT

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

La barba è diventata bianca, ma sono lo stesso picchiatello... quanto tempo è passato!

Colla signora "Anguria" siamo diventati amici, ogni tanto ci sentiamo per telefono... "l'equitazione naturale", i sussurratori non sono più di moda, il lallismo sta prendendo forme più intelligenti, più consapevoli; il Lallo l'ho soppresso... fosse continuato sarebbe scaduto/decaduto come scade qualunque hosa, i "miti" muoino/devono morire da giovini.

In compenzo, come doveva succedere, è nato questo inclito foro dove si discute giolivamente sia di bubbole che dei massimi sistemi, in un'atmosfera corretta e gioliva.

Io dico sostanzialmente le stesse hose ma non sono più attaccato/bannato per la mia parola contraria - anzi.

Lovviamente - ci sono ancora delle ragasse particolarmente inviperite che vorrebbero strozzarmi,  è normale è fisiologico ma sono poche pochissime confronto a pria quando la quasi totalità delle utanti si impegnava in un lieto mobbing contro il vostro affezionatissimo cavallaro...

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