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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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Alexis85

#1065
Magnifico. ci hai appena mostrato cosa NON si deve fare. hai sollazzato come una di quelle tante ragasse cretine che giocao col cavallo come se fosse un cane. Infatti hai smesso e hai fatto bene perche se uno non sa fare una cosa e' meglio che non la faccia. due insegnamenti tu ci dai: giocare alla cavolo con un cavallo e pericoloso. Improvvisarsi non e' mai buono. tu li stai giocando nel vero senso del termine. i giochi di parelli sono esercizi di addestramento ben mirato chiamati giochi per intitolarli e semplificarli. mentre non e  addestramento insegnare al cavallo a fare il toro. Non serve a niente ed e' pericoloso.

grazie per aver fatto capire ai piu la diffeenza tra il sollazzo e l addestramento. a to giro dimostrare qualcosa ti e riuscito molto bene

PokerFace

per me il cavallo libero in un piccolo spazio è pericoloso.
un conto è al paddock dove, se gli rompo, se ne va lontano. o se deve sfogarsi, lo fa correndo via.
io onestamente non mi sento molto a mio agio.
invece quando sono sopra al cavallo mi sento molto padrone della situazione. so che il cavallo è ai miei ordini, ne ho il pieno controllo.
anche da terra con il suo bel capezzone o con la capezza in corda e la longia ho la situazione in mano.
ma libero... in un campetto o in tondino.... mah... anche no. o meglio, sono piu sicuro se mi date in mano una bella frusta, che all'occorrenza quella la so usare perfettamente e il cavallo la capisce benissimo...

Alexis85

ma infatti da quel che so qsti esercizi non si fanno in piccoli spazi.

raffaele de martinis

Citazione da: alex - Aprile 23, 2015, 03:20:25 PM
Quanto al gruppo NDI, che io ho frequentato, mi ha fatto un'ottima impressione; fra loro moltissime persone di ampia eesperienza e di notevoli studi teorici, molti citano tutti i maestri classici a memoria; non li sottovaluterei affatto. Anzi, approfitto della citazione di Raffaele per invitare tutti i lettori de "La parola contraria" a frequentare il sito NDI e magari a fare una capatina nel forum, anche (e soprattutto)  se la pensano diversamente.

Io da igniorante cavallaro , guardo sto video:
https://www.youtube.com/watch?v=S0iV_CM1hfU

e penzo: che brave ste ragasse preparano poni e lalli per il circo, li ammaestrano.
Infatti, questa ragassa fa la stessa hosa colle foche, solo che invece del borsello colle delicatessen ha un secchiello colle aringhe.
https://www.youtube.com/watch?v=DphXYdekIUc

Tutte usano - giustamente - il conditionamento operante: si premiano solo le risposte giuste, al che qualche ragassa - equivocando - dice: vedi l'assioma di L'Hotte è superato, sti lallini fanno la spalla in dentro, l'appoggiata etc senza imboccatura senza speroni!

Quale è la fatale risposta?

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Citazione da: PokerFace - Aprile 23, 2015, 06:18:56 PM
per me il cavallo libero in un piccolo spazio è pericoloso.

Bella frase, vera ma in un senso diverso da quello che intendevi: per te, forse; per molti, ma non per tutti. Spero di non irritarti se ti dico che la pericolosità della situazione, a parità di cavallo e di luogo (un tondino non è poi così piccolo; sono veramente pochi i cavalli che tendono ad aggredire chiunque in uno spazio largo come un tondino) dipende soprattutto dal comportamento e dall'atteggiamento dell'uomo.

L'altro giorno è "scappato" un cavallo abbastanza vivace. Qualcuno ha cercato di prenderlo; e si avvicinava pensando di prenderlo. A due metri, il cavallo si allontanava - talora di pochi passi, talora di una decina di metri. Io mi sono avvicinato non pensando affatto di prenderlo, ma solo di farmi toccare le mani con il suo muso. E' il cavallo che ha avvicinato il muso alle mie mani; la prima volta  che l'ha fatto, gli ho dato una carezzina e l'ho riempito di complimenti; ho allungato la mano ancora, invitandolo, e lui ha avvicinato il muso e mi ha permesso di prendere la capezza.

A Raffaele rispondo: ok, quella di NDI non è equitazione, perchè l'equitazione è obbedienza. Quella è un'altra cosa, anzi: un altro percorso; si ammette come postulato di chiedere al cavallo e di non pretendere l'obbedienza, di accettare che il cavallo risponda soltanto se lo desidera. Alla fine, se tutto va bene, l'obiettivo di Homocaballus: "Fate che il cavallo voglia quello che volete voi". Non sarà equitazione, ma è una cosa bellina. Pericolosa? Forse; ma è anche pericoloso costringere il cavallo, al minimo segno di debolezza, al minimo cedimento, appena il cavallo intravede una via di fuga dalla costrizione.... Se a me, con Asia, si spezza una redine, non succede assolutamente niente. E se si spezza una redine con un cavallo "compresso", che accade?

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Miky Estancia

La fatale risposta?

Le ragasse del video, usano il cibo come premio e allora quel che fanno, NON È lavoro in libertà: è  altro e quindi il rapporto cavallo/conduttore si fonda su altre basi e di conseguenza i risultati saranno diversi.

In Francia ci sono solo tre grandi artisti/addestratori che fanno/insegnano il vero lavoro in libertà:  sono Jean Francois Pignon, Jean Marc Imbert e Davy Lacroix...tutti gli altri, che fanno anche belle e grandi cose , fanno altro e non puro travail en liberte.

Se tu avessi frequentato corsi di vario genere su queste cose, lo sapresti e sapresti distinguere le cose. Ma per tua stessa ammissione non è  stato così,  visto che col tuo cavallo ad un certo punto hai dovuto smettere....se avessi avuto una preparazione seria ed adeguata invece del fai da te,  questo non ti sarebbe successo e forse oggi non saresti così acido in certi giudizi...la volpe e l'uva.... :horse-wink:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: PokerFace - Aprile 23, 2015, 06:18:56 PM
1.per me il cavallo libero in un piccolo spazio è pericoloso.

2. anche da terra con il suo bel capezzone o con la capezza in corda e la longia ho la situazione in mano.

3. ma libero... in un campetto o in tondino.... mah... anche no. o meglio, sono piu sicuro se mi date in mano una bella frusta, che all'occorrenza quella la so usare perfettamente e il cavallo la capisce benissimo...

1. Se il cavallo non è educato, sono perfettamente d'accordo.

2. Eh...qui dipende di nuovo se il cavallo è educato o no.

3. Ma con che tipo di cavalli hai a che fare?

Per arrivare alla libertà si parte da capezza e longhina...poi per gradi si arriva alla libertà, partendo sempre da recinti piccoli e possibilmente rotondi, per poi arrivare agli spazi aperti.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

raffaele de martinis

Tutte usano - giustamente - il conditionamento operante: si premiano solo le risposte giuste, al che qualche ragassa - equivocando - dice: vedi l'assioma di L'Hotte è superato, sti lallini fanno la spalla in dentro, l'appoggiata etc senza imboccatura senza speroni!

Quale è la fatale risposta?


La fatale risposta è che le giolive ragasse mostrano un simulacro delle arie di squola, uno scimmiottamento dell'equitazione, una caricatura del dressage, mostrano un zimbello creato ad uso e consumo del pubblico pagante odierno.

Vedo che - finalmente - dopo anni si citano gli artisti circensi  e non più i vari ciarlatani titolari di un proprio metodo che da essi hanno attinto, come Nezorof, che dopo aver preso letioni da Luraschi (il più grande addestratore di cavalli contemporaneo), ha creato la N.H.E. l'alta squola di nezorof che ha affiliati anche in Itaglia, ricordo una ragassa: Mauhorse espertissima in ruschene e ruschenate.  :icon_eek:

A questo punto, tanto vale andare direttamente alle fonti,  anche perché - capito l'andazzo - tanta giente che fa circo o spettacoli equestri si è messa a dare letioni.

A Raffaele rispondo: ok, quella di NDI non è equitazione, perchè l'equitazione è obbedienza. Quella è un'altra cosa, anzi: un altro percorso; si ammette come postulato di chiedere al cavallo e di non pretendere l'obbedienza, di accettare che il cavallo risponda soltanto se lo desidera. Alla fine, se tutto va bene, l'obiettivo di Homocaballus: "Fate che il cavallo voglia quello che volete voi".

Alex è onesto, quella non è equitazione, nemmeno addestramento per lalli da lavoro, ma così penzando spariranno tutte le competitioni equestri, tutte le razze selezionate per quelle; saranno soppiantate da mosci lalloni da carne che hanno la nevrilità di un vitello, il fiato di Margherita Gautier, l'appetito di un commendatore bolognese. :icon_eek:
Però, Alex cita H.C. che cita Oliveira che a sua volta cita Baucher e quì la hosa si complica un cicinin.

Pare strano, ma sono - lallisticamente - assai vicino ad Alex, altrimenti, il mio lallo coi ferri adatti et con qualche medizina sarebbe ancora in giro a fare sciò, invece - per mio sollazzo - è in penzione, una meritatisima penzione

Riguardo la volpe e l'uva, ho detto alla priora di essere un cavallaro che ha girato un pochino il mondo, che ha letto qualche libricino antiguo e crede di capire qualcosa di lalli; l'ho detto a chiara e a lettera sono stato un dilettante; di cavalli veramente miei ne ho avuti solo 6 o 7, ho domato o riaddestrato forse una ventina tra lalli e polledri, di certo ho montato più di 100 lalli differenti, dunque, poche hose se distribuite in 50anni di consuetudine con questi animala, ma bastanti per dire la mia parola contraria sopratutto se dall'altra parte ci son ragasse che frequentano i lalli da poco e hanno letto solo le pubblicationi dei gurus  :icon_eek: alla moda.

pippon  :dontknow:
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Giuochi da circo per giuochi da circo, beccatevi questo:

https://www.youtube.com/watch?v=0OFHdVKZ_cw

Passo spagnuolo all'indietro, piroeta inversa su tre gambe, galloppo all'indietro su tre gambe, terraterra all'indietro, reverence a la reine, pesade con fermo, corvetti et altre arie di fantasia classiche del circo, l'addestratore è davvero in gamba nel lavoro alla corda corta; il lallo - stranamente - si chiama Baucher.  :icon_eek:  :icon_eek:


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Alexis85

ciascuno di noi che scrive resta un amatore, nessuno qui e' professionista (tranne miky direi). l'esperienza di qualcuno si valuta non dal tempo che pratica qualcosa, ma da come lo pratica. Di solito chi ha una esperienza consolidata  non lo rimarca continuamente per farsi forte agli occhi degli altri.

alex

#1075
C'è l'influenza di una frasetta di JDO, illuminante, in quella mia ammissione "non è equitazione"; la frasetta in cui dice "Qualcuno monta a cavallo, qualcuno fa equitazione" su cui vale la pena di riflettere. Mettiamola insieme alla sua raccomandazione di intervallare il lavoro con frequenti pause, e le cose si chiariscono ancora di più. L'attività con lo lallo, per come la vedo io, ha tre livelli: nulla, andare/montare a cavallo, lavorare. "Andare a cavallo" è una via di mezzo fra il nulla e l'equitazione; richiede attenzione del cavallo, ma non un'attenzione spasmodica; richiede alcune abilità tecniche da parte di chi monta, ma non poi così difficili;  è una "terra di mezzo" in cui si trovavamo miriadi di persone che andavano a cavallo, senza essere aristocratici, possedere cavalli di qualità superiore  e avere accesso ai Maestri.

Da terra: il livello"andare a cavallo" corrisponde al livello "condurre bene da terra il cavallo". Niente di più.

Caprilli, alle sue reclute ignoranti, analfabete, irrigidite dal duro lavoro dei campi, non insegnava l'equitazione; insegnava ad andare a cavallo.

Se aprissi un centro di cavalli, ci metterei un cartello: "Qui  non si apprende  l'equitazione; qui si impara ad andare a cavallo".

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

alex non preoccuparti non mi offendo.

a me non piace che i cavalli mi vengano vicino quando vogliono loro. non mi piace coi cavalli, coi cani, con le capre, con nessun animale. non mi piace e basta. vieni quando io ti chiamo. il mio spazio è mio.
io posso stare serenamente in sella piu o meno a qualsiasi cavallo in piu o meno qualsiasi situazione. anche se rampa, impenna, smontona, sgroppa, scappa. mi sento padrone del mezzo, sono sopra, lui è completamente nelle mie mani.
se il cavallo è libero è diverso. la mia priorità è tenerlo lontano. e cioè devo essere assoltamente certo di essere in grado di allontanarlo da me. se poi non viene quando lo chiamo, pazienza, non succede niente. ma se non se ne va via quando glie lo dico, è un pò diverso. per questo, per me, con animali liberi è sempre necessario essere in grado di allontanarli con certezza.

anni fa andavo in montagna e capitai con 3 amici in mezzo a un altopiano. c'erano una ventina di cavalli liberi, chiaramente passavano l'estate al pascolo per i fattacci loro. non erano selvatici però, qualcuno era marchiato. ebbene due cavalle ciccione si misero a molestare la mia amica. le tiravano lo zaino, le andavano addosso, facevano i prepotenti.
i miei amici ridevano. la ragazza era molto intimorita. inutile dire che i miei amici cominciarono a cercare di scacciare le cavalle, ma senza successo. queste continuavano a soverchiare la ragazza, anche dopo che questa, provatele tutte, abbandonò lo zaino. la seguivano, la spingevano e per di più litigavano tra loro, si tiravano calcetti e morsi, orecchie indietro e tutto il repertorio.
era un altopiano brullo, c'era erba ma non alberi, niente bastoni.
alla fine le ho prese a sassate, le due rompipalle, e sono andate via. a sassate davvero eh, glie li tiravo da cattivo i sassi. e comunque  non è che siano andate via convintissime o veloci. piano piano hanno desistito.

niente di che, episodi cosi saranno successi a chiunque.
io ne ho tratto l'insegnamento che la prima cosa è la sicurezza di poter allontanare il cavallo in  ogni situazione in un attimo.
ho a che fare con cavalli bravissimi che sono addestrati e bravi e ci puoi dormire anche dentro al box... ciò non toglie che in tondino io ci vado sempre con la frusta. ma mica perchè mi devono attaccare o cose strane. magari cambiano di mano in modo repentino e mi asfaltano. o si spaventano per qualcosa e filano al centro. oppure che ne so, partono a manetta e danno una scalciata. io voglio poterli tenere lontani. la frusta mica serve a menarli, serve a tenerli nello spazio che io concedo loro, alla distanza che io pretendo.



Miky Estancia

Citazione da: raffaele de martinis - Aprile 24, 2015, 02:01:41 AM


1. La fatale risposta è che le giolive ragasse mostrano un simulacro delle arie di squola, uno scimmiottamento dell'equitazione, una caricatura del dressage, mostrano un zimbello creato ad uso e consumo del pubblico pagante odierno.

2. Vedo che - finalmente - dopo anni si citano gli artisti circensi  e non più i vari ciarlatani titolari di un proprio metodo che da essi hanno attinto,

3. A questo punto, tanto vale andare direttamente alle fonti,  anche perché - capito l'andazzo - tanta giente che fa circo o spettacoli equestri si è messa a dare letioni.



4. Alex è onesto, quella non è equitazione, nemmeno addestramento per lalli da lavoro, ma così penzando spariranno tutte le competitioni equestri, tutte le razze selezionate per quelle; saranno soppiantate da mosci lalloni da carne che hanno la nevrilità di un vitello, il fiato di Margherita Gautier, l'appetito di un commendatore bolognese. :icon_eek:
Però, Alex cita H.C. che cita Oliveira che a sua volta cita Baucher e quì la hosa si complica un cicinin.

Pare strano, ma sono - lallisticamente - assai vicino ad Alex, altrimenti, il mio lallo coi ferri adatti et con qualche medizina sarebbe ancora in giro a fare sciò, invece - per mio sollazzo - è in penzione, una meritatisima penzione

5. Riguardo la volpe e l'uva, ho detto alla priora di essere un cavallaro che ha girato un pochino il mondo, che ha letto qualche libricino antiguo e crede di capire qualcosa di lalli; l'ho detto a chiara e a lettera sono stato un dilettante; di cavalli veramente miei ne ho avuti solo 6 o 7, ho domato o riaddestrato forse una ventina tra lalli e polledri, di certo ho montato più di 100 lalli differenti, dunque, poche hose se distribuite in 50anni di consuetudine con questi animala, ma bastanti per dire la mia parola contraria sopratutto se dall'altra parte ci son ragasse che frequentano i lalli da poco e hanno letto solo le pubblicationi dei gurus  :icon_eek: alla moda.

pippon  :dontknow:

1. Le giolive ragasse dei video, fanno quel che gli pare e piace, dove sta scritto che BISOGNA fare equitazione come la intendi tu? Ognuno col proprio cavallo si dedica a quel che vuole e se agli altri non piace, ma chissenefrega! Probabilmente a queste non gliene frega una beata mazza dell'Equitazione come la intendi tu, e non mi pare proprio che i loro cavalli siano zimbelli....altrimenti caro Raffo, pure tu hai fatto uno zimbello del tuo cavallo facendogli fare le scenette del toro....

2. E qui di nuovo pigli una cantonata fenomenale... Io non ho citato nessun artista circense, tu confondi l'arte e l'addestramento circense con altre cose. Lucie e Alexis Gruss sono artisti circensi, JFP, Imbert e La Croix no.

3. Andare da questi artisti, se si vuol imparare i loro metodi (imparare IL METODO, che è diverso dall'andare ad imparare dei giochetti per poi fare i fighetti con gli amici del maneggio la domenica) è sicuramente meglio che star appesi per anni a decine e decine di clinic per prendere agognati pezzi di carta da appendere alle pareti.

4. Non è equitazione? E chi ha mai detto che il lavoro in libertà sia equitazione? Ma chissenefrega dell'equitazione, con i cavalli si possono fare tantissime cose, mica solo quella!
Non è neppure addestramento per cavalli da lavoro? Ti sbagli di nuovo. La maggior parte delle cose che abbiamo appreso lavorando con i vari artisti di spettacolo, le impieghiamo proficuamente nell'addestramento dei cavalli da lavoro!
I mosci cavalloni da carne? Beh, almeno quelli hanno un buon cervello: sono facili e veloci da addestrare e gestire e...è difficile romperli.
Di cavalli mosci così,  con queste caratteristiche, ce ne dovrebbero essere molti di più  in giro, invece tanta gente perde tempo e salute dietro a cavalli storti nel fisico e nel cervello...eh, ma possono vantarsi coi compagni di merende al bar, che loro hanno domato un cavallo difficile...questo fa bene al loro ego...ma va bene, ognuno si diverte come meglio crede.

5. Quanta falsa, falsissima umiltà Raffaele...e zero rispetto per il prossimo. Tu parti dall'idea che il tuo interlocutore, chiunque esso sia, sia una ragassa che non capisce una fava e solo tu detieni il verbo in virtu' della tua esperienza...
Se sei convinto tu, va bene, il lettore accorto e intelligente saprà trarre le sue conclusioni...

La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

alex

#1078
Citazione da: PokerFace - Aprile 24, 2015, 09:33:21 AM
se il cavallo è libero è diverso. la mia priorità è tenerlo lontano.

Io ho un obiettivo diverso, e non sto scherzando: la mia priorità è far sì che si avvicini, non che si allontani; ma che lo faccia nel modo dovuto, in modo curioso, fiducioso ma rispettoso.

Inoltre, avendo meditato su quel famoso film che due volte mi è stato propinato in strani corsi sui cavalli (in inglese, ma la scena non ha bisogno di parole; aimè, non ricordo nè il titolo nè il protagonista), una cosa l'ho capita.

In breve: uno psicologo si propone di penetrare la dura corazza di un carcerato, e di riuscire a comunicare. A un certo punto, quando lo psicologo, animato dalle migliori intenzioni, crede di essere riuscito ad aprire un varco, il carcerato si ribella improvvisamente, lo immobilizza brutalmente, e gli chiede, tenendolo bloccato e impotente: "Dimmi cos'hai perduto! Dimmi cos'hai perduto! No, non questo: hai perduto un'altra cosa! Dimmela!"

Finalmente lo psicologo capisce: e risponde "Ho perso l'illusione.... l'illusione del controllo".

In sella a un cavallo, so che la mia idea di controllarlo è un'illusione. Ma monto ugualmente.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Alexis85

Concordo con miky e dico a poker face che la delimitazione del proprio spazio è una delle prime cose che bisognerebbe insegnare al cavallo da terra, perchè i tuoi timori sono assolutamente fondati.