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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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LarryilMatto

Citazione da: PokerFace - Marzo 17, 2017, 03:11:51 PM
ah io ho il mio punto di vista.
nella mia disciplina posso dire quindi che la storia del cavaliere che fa fare grandi cose a un cavallo mediocre non è vera.

.Però devi credere alla mia storia... cioè quella del grande cavalio che viene miracolosamente ingranato dal mediocre cavaliere.

alex

Le affermazioni su cavalli straordinari e cavalieri straordinari sono affascinanti, ma non riguardano personalmente nessuno di noi, o quasi.

Mi interessa molto di più la normalità; ossia, mi interessano gli obiettivi che può raggiungere un cavaliere normale, con un cavallo normale.


La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#3257
Citazione da: Bubba - Marzo 18, 2017, 04:20:26 PM
Io ne conosco uno. Ha avuto in regalo una cavalla e l' ha tenuta fino alla fine, seppure inutile. Nonostante il donatore, saputo che la cavalla si era ammalata ed era solo un peso, si fosse offerto di riportarsela a casa.

Ogni regola ha le sue eccezioni :horse-wink:


Bé, quelo che dici è una banalità... puretroppo, di recentissimo, ho saputo di un episodio così vomitevole, che ha superato la sopportatio del mio stomaco che pure è - da illo tempore -  abbondantemente "coperto di peli"; la regola nei nostri ambientini, il modus operandi dei baldi gambegambe, dei  seri gestori di maneggi, delle giulive  cape,  degli honesti commercianti di lalli - di solito -  è questa,: vannu circannu scecchi morti pi livarici i ferri... è gente che va in cerca di asini morti per toglierci i ferri... che intende; che ci sono persone che vanno cercando le grandi disgrazie/i seri ploblemi altrui per cavarne miseri vantaggi.

Loso loso, è gente che esiste in ogni campo, fanno jl nobile servitio di sciacallaggio, la lieta attività di usura, li cognosciamo e li ricognosciamo bene, mentre - in campo equestre - son personaggi dai quali non ci aspetteremo questi comportamenti, dovrebbero fare il loro mestiere di gambegambe, gestori di maneggi ecc. ecc.


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#3258
    "Quando si tratta di cavalli diffida di tuo padre", è un vecchio proverbio cui accenna Erasmo da Rotterdam nel suo "Hippoplanus"... lo riporto per puro scrupolo perchè il detto era certamente valido a quei tempi... oggi - nel mondo dei lalli -  circolano soltanto honeste, disinteressate, brave persone "n'est pas?".   

Pur senza cognoscere l'autore dello "Elogio della Follia", i miei veci, fin da infante, mi inculcarono questo concetto, malgrado ciò, presi anco io un paio di bidoni.

A parziale discolpa dei "professionisti" devo dire che una delle attività con il più "alto rischio d'impresa" e con costi di gestione talmente onerosi e quasi mai pianificabili è quella del "maneggio", ragion per cui gli incassi son quasi mai remunerativi se non in costosissime strutture di alto lignaggio riservate ad una stretta elite di "paperoni".

Eppure, aprono (e chiudono) nuove attività equestri, quelle che resistono lo fanno a prezzo dello sfruttamento della mano d'opera, dello sfruttamento dei lalli, dello sfruttamento dei lallisti,  della evasione di tasse, dell'elusione drgli obblighii di legge e dei ricavi - ove possibile -  da attività collaterali non propriamente equestri: ristorazione, eventi, ecc.

Generalmente, si apre un maneggio "per passione", dopo un anno, ci si accorge che i conti non tornano e allora o ci si comporta come sopra o si chiude o qualcuno deve ripianare i conti con migliaia di euri all'ano.

Dunque, l'insegnamento dell'equitazione et la formazione di boni lalli sono ultimo dei ploblemi che si pone l'allegro gestore di maneggio e l'ardito  gambegambe che, oltretutto, devono lisciare le ragasse per il verso del pelo, altrimenti queste se ne vanno dalla lieta concorrenza.

Loso loso, ci sono le eccezioni... ma ditemi, non è forse questa - che ho descritta - la regola?

Dunque, diffidate ragasse, diffidate... anche di vostra matre.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

PokerFace

diffidate dagli istruttori che non montano a cavallo, che non salgono a risolvere i problemi quando ci sono.
diffidate degli istruttori che non domano.
diffidate dagli istruttori che non gareggiano.
diffidate da quelli che parlano e non dimostrano.
per il resto, ci sono bravi cavalli dovunque, ma spesso bisogna ripulire il rubino dalla me**a in cui è rappreso.

alex

In percento, a occhio e globalmente, di quanti istruttori bisogna diffidare?
E di che percentuale degli altri numerosi professionisti del ramo?

Una la so: 100%; vale per i commercianti di cavalli.  :icon_rolleyes:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Citazione da: PokerFace - Marzo 19, 2017, 08:02:41 PM
diffidate dagli istruttori che non montano a cavallo, che non salgono a risolvere i problemi quando ci sono.
diffidate degli istruttori che non domano.
diffidate dagli istruttori che non gareggiano.
diffidate da quelli che parlano e non dimostrano.
per il resto, ci sono bravi cavalli dovunque, ma spesso bisogna ripulire il rubino dalla me**a in cui è rappreso.

Quelo che scrivi èsula dal tema che ho proposto, io parto dalla situescion "a monte" della tua risposta, cioé dal fatto che la "impresa" maneggio è in partenza fallimentare se non condotta coi sistemi/coi sotterfugi che ho illustrato.

La situescion è stata ulteriormente gravata dalla nuova utenza, dalle nuove tendenze;  traduco: dalla femminizzazione del mondo del lallo e dal vorticoso continuo ricambio delle ragazzine che quasi tutte abbandonano il lallo superata la pubertà ma vengono rimpiazzate velocemente dalle "sorelline" più piccole, questa è la realità,, di conseguenza, le strutture si adeguano a quest'andazzo trascinando sempre più in basso la qualità dell'insegnamento dell'equitazione e dell'addestramento dei lallii per non parlar del completo abbandono della culutura equestre... non mi interessano le liete eccezioni alla poker - al quale va tutta la mia considerescion - ma l'analisi dell'andazzo generale.

Come dissi, questi miei ragionamenti partono da una schifezza, da una situescion vergognosa della quale di recente seppi... e non si tratta di fatti contingenti alla disastrosa "questione meridionale" che - puretroppo - vivo, quelo che ho prima descritto, sulla gestione dei maneggi, accade tal quale anche in norditaglia, confermatomi da amici piemontesi, lombardi e toscani... convincetemi del contrario.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Bubba

Citazione da: alex - Marzo 19, 2017, 09:12:31 PM
In percento, a occhio e globalmente, di quanti istruttori bisogna diffidare?
E di che percentuale degli altri numerosi professionisti del ramo?

Una la so: 100%; vale per i commercianti di cavalli.  :icon_rolleyes:

Per me diffidare sempre. Sempre.
Forse per assurdo e' meno facile esser fregati da un " top trainer", gente che e' sulla bocca di tutti e a ogni cosa che fanno viene riportata amplificata. Gente che ti sceglie il cavallo e ti porta in gara con quella bestia lì. E quindi cerca davvero l' equino giusto. Perche' poi le domande, se uno ha un cavallo da paura o una bestia infame son sempre " con chi monti? Dove hai preso il cavallo?".

Ma appena scendi un filino sotto... Dagli amici mi guardi Dio, come di suolo dire.
A me han proposto una serie di bestie rotte, di proprietà dell' amico di turno del gestore.
La scena era circa questa: era in vendita una bestia decente. Non facevi in tempo a pensarci che appena il gestore se ne accorgeva ti fermava con " quel cavallo e' già destinato a x".
Pausa " x vende il suo, e' una bravissima bestia, lui però adesso vuole qualcosa di più.. Ecc.. Ecc.."
Perché la realtà e' che le bestie rotte mangiano. E se non te ne liberi in fretta e si diffonde la voce poi non lo piazzi più.
E così vai con il veterinario di primo mattino, le visite non fatte sulla fiducia, la fregatura all' ingenuo. E quando pure l' ingenuo fa un minimo di esperienza e si accorge che il suo lallo marca dalle mie parti la risposta e' : non e' zoppo, e' lui così ".
Frase assolutamente senza senso che ha il potere di rassicurare il proprietario che continua a montare lietamente la bestia sofferente.
Taccio su tutto il nero che girava, le creste sulle ferrature, vermifughi, patti col veterinario...
Se dovessi comperare un altro cavallo non saprei dove andare.
Forse han ragione gli arabi " chi non sa comprare compri giovane"

Scusate il lungo post

alex

Situazione deprimente.

Essendo un maneggio un'attività con forti spese ed alti rischi, è logico pensare che il costo giusto sia alto - fermo restando che l'alto costo di una merce/di un servizio non è, in sè, garanzia di valore; può essere solo un bidone maggiore (se l'alto costo non è correlato ad una alta qualità).

Mi domando: com'è la situazione all'estero, in paesi dove l'equitazione è, almeno a quanto si dice, di qualità migliore? Quanto costa una pensione, quanto costa una lezione, quanto costa un cavallo "buono ma del tutto normale"?

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#3264
Già, alto rischio, forti spese, ma costi bassi... un controsenzo ma è così.-

Castelvetrano circa 30.000 abitanti 5 maneggi, in proporzione la provincia di Roma - 4.5 miglioni di abitanti - dovrebbe avere 750 maneggi, invece ne ha 214: http://www.maneggionline.it/maneggio/provincia/Roma/42.

Non sono aggiornato sui costi attuali delle penzioni e dei pacchettiletioni , ma data la concorrenza, si va verso i  "prezzi stracciati" e le schifezze di cui dissi, sono la norma

Per contro cognosco benissimo tutti i gestori e i gambegambe. tutti fanno esclusivamente s.o. - ovviamente a livelli miserrimi - e tutti cercano di attingere clienti dalle squole alimentari... e dove se no? Offrendo periodicamente pacchetti promozionali.

Non sono al corrente della situescion all'estero, ma,  visti i risultati, le politiche per lo sport in generale devono esser ben differenti dalle nostre, basta guardare i risultati alle Olimpiadi di Germania, Cina e Usa, i loro "sistema paese" - così differenti  - creano le condizione per selezionare i campioni.

Le pochissime eccellenze che riusciamo ad esprimere negli sports: Mennea, Panatta, Pantani, Simeoni, gli Abbagnale ecc. ecc.  son frutto di sacrifizi, attitudini e talenti personali.

Da noi non esiste - tranne che per il calcio - l'organizzazione di massa dello sport che dovrebbe partire nelle squole fin dalla prima infanzia, la stessa cosa dicasi per la mosica che dovrebbe esser inzegnata per legge dalla primina fino alla maturità... sport e cultura sono il collante di tutte le vere nationi, ergo, non siamo una nazione... ve ne siete accorti?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

PokerFace

Ebbene, di recente sono stato chiamato per sistemare un cavallo che, a detta dell'istruttore, non gira, fa quel che vuole ecc.. L'ho visto montato dal ragazzino (16 anni, un bulletto, a cavallo da 10 anni, bella mano e bell'equilibrio) e in effetti non è stato in grado di fare un semplice percorso di barriere a terra al galoppo. Non solo gli si sbisciava nelle girate ma addirittura lo portava fuori nelle linee dritte. Anche al trotto non riusciva a tenere il cavallo sulla pista, ad entrare negli angoli ecc. Io li per lì ho visto che era un cavallo di carattere, tenuto tutto sommato buono dal fatto che sopra c'era un ragazzino che non lo prendeva di grip e che si faceva portare in giro. E quando son salito io mi aspettavo che il cavallo si ribellasse, si mettesse in piedi, facesse difese brutte. Invece no. A parte cercare di andare dove voleva lui (finendo anche nella siepe) non ha fatto nessuna difesa. In 10 minuti avevo il cavallo che girava, andava dritto bene, stava in mano e ho fatto anche un percorsino di 1 metro, giusto per mettere direzione e idee chiare. Ora io mi chiedo. Com'è possibile ridurre un ragazzino e un cavallo in questo stato? Lasciare che un problema di semplice risoluzione si accumuli per mesi e mesi? Ve lo dico io come. L'istruttore non monta i cavalli degli allievi, non li raddrizza. Eppure è una cosa che dovrebbero fare tutti, per sentire il cavallo, per sentire dove sta il blocco. Ecco dove sta il problema in Italia. Gli istruttori non sono bravi cavalieri. Ma nemmeno decenti cavalieri. Se montassero a cavallo saprebbero salire e sistemare i casini, sentire dove sono i problemi, sentire l'animo del cavallo (e mi spiace, lo senti solo se pesti il sedere sopra la sella... lì senti il cavallo, cos'ha in mente, come reagisce, cosa pensa, cosa lo fa fremere, cosa gli fa trattenere il respiro, accelerarlo). Ecco perché io non sopporto gli istruttori. Io vorrei che – per le discipline olimpiche – potessero fare gli istruttori solo coloro che hanno accumulato determinati meriti sportivi (non necessariamente solo agonistici), montando, domando, addestrando, vincendo, dimostrando di saper interpretare il cavallo. Meriti sportivi + corso istruttori. Allora si che avremmo una fantastica equitazione nelle discipline olimpiche. Cavalli che funzionano e proprietari contenti, che possono imparare e divertirsi e progredire in sicurezza. Mi spiace, potete dirmi tutto quello che volete: che l'insegnamento non centra con le coppe, che ci sono ottimi insegnanti di lettere che non hanno scritto la divina commedia ecc. Però un cavallo non è una materia inerte, che puoi aver semplicemente studiato. E' un essere vivente, ha le sue idee, può anche essere pericoloso: a differenza di Manzoni spiegato male ti può spezzare le ossa. Se non sei in grado di risolvere in sella un problema o, meglio, di prevenire il suo insorgere, non sei un degno istruttore. Ma nemmeno per i principianti, perché è proprio di loro che spesso i cavalli si prendono più gioco e che incasinano le situazioni. I cavalli, se non sono messi in quadra, diventano confusi. E quando sono confusi confondono anche il cavaliere. E quando cavallo e cavaliere sono confusi è pericoloso. Nella migliore delle ipotesi uno smette di montare, e il cavallo ormai infame va venduto chissà dove. Nella peggiore, l'allievo si fa male. Meditate su questo, o istruttori di questo forum. Non tutti quelli che hanno la passione per i cavalli devono lavorare tra i cavalli. E se proprio proprio si vuole lavorare tra i cavalli senza essere provetti (anzi, eccellenti) cavalieri, si può sempre fare il groom o lo stalliere e lasciare l'insegnamento a chi è capace (anche) di montare bene a cavallo. E preciso che io non insegno e mai insegnerò – a parte fare il tappabuchi in maneggio solo perché un giorno son tutti in gara e qualcuno deve sostituirli – e non mi interessa  perché mi schifa avere a che fare con le persone, preferisco i cavalli. 

BigDream

Citazione da: PokerFace - Marzo 20, 2017, 03:43:22 PM
Io vorrei che – per le discipline olimpiche – potessero fare gli istruttori solo coloro che hanno accumulato determinati meriti sportivi (non necessariamente solo agonistici), montando, domando, addestrando, vincendo, dimostrando di saper interpretare il cavallo. Meriti sportivi + corso istruttori. Allora si che avremmo una fantastica equitazione nelle discipline olimpiche.

Tempo fa avevo aperto un topic riguardo agli istruttori troppo giovani, dove dicevo tra le altre cose quello che stai dicendo tu. E mi sono "saltati addosso" tutti dicendo che non c'entrava niente. Ecco, meno male qualcun'altro che lo dice. Io non avrò esperienza ma di questo sono sicura. Senza tot esperienza non si può essere un buon istruttore. Finché bisogna insegnare le basi ai bambini ok ci può ancora stare, ma non oltre. E anche se dovessi conoscere bravi ragazzini che a 16 anni montano già bene la penserò sempre così. Perché per fare esperienza bisogna montare per molti anni. E fare molte esperienze con molti cavalli. E ci vuole tempo.

alex

Ripenso alla mia "storia equestre" e ricordo che, ultraquarantenne, la mia "istruttrice" è stata una ragazza di 18 anni. Eppure, nonostante l'età, aveva alcune delle caratteristiche elencate da poker: esperienza di gare (completo, cross, dressage), immagino a livelli bassini, capacità di doma e riaddestramento, piena disponibilità a montare in sella ai cavalli e sistemarli se noi principianti li incasinavamo. D'altronde, i cavalli erano i suoi. Il suo maestro era stato un anziano, severissimo istruttore di quelli di una volta.

Il mio percorso è stato analogo a quello delle zotiche reclute di Caprilli: poche balle, e andare; su e giù per gli argini; fuori del maneggio, dopo poche lezioni, in gruppo, e dopo pochissimo tempo (poche settimane!)  via da soli in campagna, ad arrangiarci, in sella a cavalli non facili.

Ovviamente sono rimasto per sempre "segnato", abbastanza grezzo; però mi sono molto divertito, e continuo a divertirmi.



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

milla

Poker ha (come spesso succede) ragionissima però, oltre a saper domare, addestrare, ai meriti agonistici ecc. va aggiunto che un istruttore deve anche saper insegnare, sembra una banalità ma nel mio piccolissimo ho incontrato diversi istruttori bravissimi nella doma, addestramento ecc. agonisti o ex agonisti di livello rispettabile ma totalmente negati per l'insegnamento. Credo che entrambi gli aspetti siano imprescindibili.

raffaele de martinis

Ragasse, ma di cossa state parlando?

Dei singoli hasi me ne strasbatto i cabasisi, la realtà è che - puretroppo - le "nuove tendenze" ci portano/ci hano portato alla situescion che vediamo e che definire disastrosa è poco... se la Truppa si piazza 18esima alle Olimpiadi viene salutata come un "miracolo" e se nessuno si ricorda di un nostro cavagliere vincente nel s.o. a livello di elite negli ultimi 40anni  vorrà pur dire qualcosa, o no?



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...