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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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raffaele de martinis

#3585
I Nebrodi son pieni di lalli servaggi di ogni età, alcuni indomabili, con pochi euri potete constatare la loro "paura".

Ragasse la domanda a cui risponde l'assioma di Morris è questa:
perché il lallo tanto più forte e veloce e potente di noi si fa domare?

La paura, la liderscip, il capobranco, la mitezza sono argomenti estranei alla sostanza della domanda che vuole, dallo scienziato etologo,  la risposta scientifica, la ragione filogenetica di un comportamento "irrazionale", e Morris l'ha data:

Il cavallo - all'interno del branco - cede volentieri ai "tiranni" della sua stessa specie,  per questo motivo, si assoggetta facilmente alla violenza dell'uomo.

Ora, ci vuole un coraggio temerario per confutare  assiomi così precisi dettati da personaggetti come Morris e L'Hotte.

Il vostro affetionatissimo sa bene che i Nostri dicono palabras contrarie alla vulgata corrente alla uoltdisnei che abbiamo adottato noi lalliste.

Ora, o mi si dimostra che Morris e L'Hotte non avevano capito una beatissima minchia, oppure si accetta la realtà e ci si cobfronta con quella.

Negli ultimi 30 ani, ho avuto due lalli, tutti e due presi dal macellaio: uno nato a casa, e l'altro completamente selvatico, tutti e due domati e addestrati dal vostro affetionatissimo, quindi,  so bene delle differenze che dicie poker... quelo che sto per dire ha valore assai relativo: i polledri servaggi - una volta domati - sono più facili da addestrare e prendono meno credenze dei lalli nati in casa.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Citazione da: raffaele de martinis - Maggio 31, 2017, 01:32:22 AM

Ora, o mi si dimostra che Morris e L'Hotte non avevano capito una beatissima minchia, oppure si accetta la realtà e ci si cobfronta con quella.

Negli ultimi 30 ani, ho avuto due lalli, tutti e due presi dal macellaio: uno nato a casa, e l'altro completamente selvatico, tutti e due domati e addestrati dal vostro affetionatissimo, quindi,  so bene delle differenze che dicie poker... quelo che sto per dire ha valore assai relativo: i polledri servaggi - una volta domati - sono più facili da addestrare e prendono meno credenze dei lalli nati in casa.

Figuriamoci se posso dimostrare ciò. A me basta che tu non confonda "realtà" con "autorevole/autorevolissima  opinione". Se poi tu consideri realtà tutte le opinioni non falsificabili, allora non ci intendiamo.

Riguardo al secondo punto, ti credo, è un'opinione diffusa e ben fondata; secondo me questo deriva dal fatto che i cavalli sono altrettanto pronti ad apprendere cose buone, che cose cattive; e i lalli nati in casa sono in genere oggetto di "addestramento involontario" no buono, perchè solo un addestratore con i controcosi avvicina un cavallo veramente selvaggio, mentre chiunque avvicina un puledrino mansueto, e fa- senza rendersene conto -  gravi danni.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Secondo me la "domanda delle domande" è: perchè il cavallo immobilizzato si calma?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

La risposta è 3 fasil!

Perché è morto!
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Fin qui concordo. Vediamo le altre due.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#3591
Hai parlato di tre fasi; ok, la prima è "sono morto". La calma della rassegnazione, che si ottiene con il travaglio, con le balze, con l'abbattimento. Una specie di "anestesia mentale" che a suo tempo avevo ipotizzato fosse un pietoso meccanismo cerebrale che si attiva quando una preda è acchiappata senza possibilità di fuga.

Ma forse ho equivocato, allora dammi una spiegazione "idiot proof".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

3 fasil = tres facil = molto facile... compris?

Non hai capito il piciopacesco, ma hai perfettamente afferrato il mio concetto "devo morire".

Dovresti eser tu a spiegarCi come agiscono le endorfine o chi per loro, quale è il  meccanismo aita le prede che "devono morire" nel momento supremo., infatti,  il loro compito, nell'equilibrio della natura, è di trasformare l'erba in cibo per noi carnivori.

Già, una giraffina, una zebruccia, un cammellino, un cerbiatto, un cinghialuccio - atterrato da un branco di jene, di lupi o licaoni -  ci mette molto a morir, praticamente viene mangiato/sbranato vivo...

Dacci la eisposta scientifica, io tenterp quella cavallara...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#3593
Ti ricordo una delle scene di "Un uomo chiamato cavallo", quello dell'iniziazione; un dolore spaventoso, nel film, crea uno stato di coscienza alterato, onirico, distaccato.

Immagino, e spero, che quella scena abbia un fondamento, che sia così anche per le prede sbranate vive.

Ma il "sono morto" non conclude la cosa. Nella doma per rassegnazione, dopo il "Sono morto", immagino una seconda fase "Che cavolo fa questo qui?", in stato di coscienza alterato,   e la terza, "Non sono morto, e il mondo mi pare del tutto diverso".

Il mio equivoco sulle "tre fasi" nasce da queste personali fantasticherie.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#3594
Mannaggia, ho un libro: Storia della Tortura dove vien descritta la prova di "coraggio" alla quale ti riferisci, putroppo - per le ragioni dette - il libro è irraggiungibile.

Sappiamo di guerrieri che - nel furor della battaglia - continuarono a pugnare sensa avvedersi delle ferite ricevute, ma anco noi - se ci penziamo - abbiam vissuto situescion simili in ambiti meno bellicosi.

Far "morire" il lallo, non è una doma normal, ansi, è eccetionale ed era riservata a soggetti particolarmente difficili ma di grosse potenzialità,

La tennica o meglio le tenniche erano/sono di esclusiva competenza di specialisti, in mani sbagliate i danni per il lallo ma anco per il cavallaro sono inevitabili.

Ora dirò una cosa che vi sorprenderà: la "doma amara" è fatta dal 10% di "mazzate", 45% fermezza, 45% dolciezza.

Il ploblema è che noi ragasse - siamo delle cretine - e ci facciam impressionare da quel diecipercento e non vediamo altro....

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Citazione da: PokerFace - Maggio 30, 2017, 06:31:48 PM
io sto avendo a che fare con un soggetto mai maneggiato (non ti dico lo stato dei piedi...............)
non pensavo che un cavallo da 600 kg fosse in grado di tirare calci laterali così micidiali e soprattutto veloci.
comunque confermo, è solo la paura.
però è comunque una faccenda lunga e rognosa e necessiterebbe di una costanza (e tempo) che mi mancano.

Teoricamente, per risolvere veloce vanno immobilizzate le gambe e una volta immobilizzate sottoporlo alle cose che lo fanno calciare. Il problema è che non è sempre semplice immobilizzarlo essendo sicuri che non si faccia male o si divincoli perché, come forse sai, il comportamento che il cavallo ha eletto ad "arma preferita" ha il suo picco proprio quando si vede messo "alle strette" (burst). L'immobilizzazione permette di risolvere subito ma se fallisce non farà altro che alzare la difesa ai livelli del burst.

Quando mi è capitato e non ero sicuro di poterlo tenere assolutamente fermo, ho sempre solo fatto delle vie di mezzo, lasciando intendere al cavallo che se voleva andarsene poteva, di fatto lo lasciavo anche muoversi, concentrando i miei sforzi di "bloccaggio" solo nel momento clou. Invece di qualche ora ci ho messo qualche giorno ma bisogna sempre vedere l'entità della difesa e quanto è grosso il cavallo ^_^
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Recentemente ho avuto modo di discutere del "cavallo sdraiato", il cavallo a terra che non si muove e non si alza nemmeno se un uomo gli si avvicina e gli si siede sopra.

E' curioso che questo comportamento anti-istintivo possa essere il risultato di due cose diametralmente opposte: o una illimitata serenità e fiducia del cavallo verso l'uomo derivante da un addomesticamento estremamente approfondito e da una lunga consuetudine, oppure una "rinuncia a vivere", una dichiarazione "sono morto".

Al momento, la mia "relazione" con Asia non è arrivata al punto che lei mi permetta di avvicinarmi quando si rotola; come mi avvicino, si alza; non scappa via ma si alza subito. La sua fiducia verso di me non è totale.  :dontknow:

Una cosa curiosa: nonostante da noi i cavalli, nel pascolo, diano chiari segni di essere totalmente sereni, non ne ho mai visto uno riposare a terra, nè totalmente sdraiato, nè semisdraiato, ad eccezione di qualche raro puledrino. In box sì ovviamente; in pascolo mai.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

tra l'altro, volevo chiedere una cosa ad alex.

l'animaletto in questione è stato negli immensi pascoli dell'est/nord europa per anni.
completamente libero. in proprietà infinite, grandi come paesi interi.
contatti con l'uomo veramente rari e, credo, poco piacevoli.
ebbene, i piedi non sono mai stati fatti.
i posteriori piu o meno vanno bene, hanno i bordi un pò smangiati, ma può essere il terreno abrasivo del maneggio
gli anteriori sono enormi invece. spiattellati. innaturalmente allargati, tanto che il cavallo si ferisce all'interno dei nodelli, procurandosi piccole abrasioni e taglietti.
ora... in teoria barefussamente parlando ciò non dovrebbe succedere... anche perchè è un animale morfologicamente perfetto, se non fosse per l'allargamento innaturale (ma forse, naturale) dei piedi.
è colpa del terreno (erboso) in cui stava? dell'umidità? de che?

alex

Tutti i Camargue che ho visto alla Cona (zona paludosa) hanno degli strani zoccoli "a papera", con la muraglia che sporge vari cm dalla suola e altrettanto i talloni e le barre, sembrano ali. Alcuni hanno pure segni di laminite (mangiano canna palustre, ricca di zuccheri). Gli zoccoli dell'unico Camargue che viveva in Carso, che ho visto, sono comunissimi zoccoletti "da roccia", piccoli, compatti e con muraglia "a filo di suola".

Suppongo che lo zoccolo "frittellato" (mi sembra che Fiaschi li chiamasse così) derivi dalla somma terreno+alimentazione+predisposizione.

Per una "prognosi" guarderei soprattutto i glomi e l'inclinazione delle barre nelle lacune laterali; se il piede è "collassato" i glomi danno l'impressione di essere schiacciati verticalmente, e le lacune laterali sono molto "aperte". Sarebbe anche importante guardare la verticalità della muraglia, soprattutto ai talloni, i piedi "collassati" spesso sono "iperconici", con muraglia molto lontana dalla verticalità.

Il problema è, come il solito, il "circolo vizioso": slargamento - > riduzione della "forza portante" dello zoccolo -> eccesso di elaterio ->  ulteriore slargamento.





La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Citazione da: alex - Maggio 31, 2017, 08:46:50 PM
Ma il "sono morto" non conclude la cosa. Nella doma per rassegnazione, dopo il "Sono morto", immagino una seconda fase "Che cavolo fa questo qui?", in stato di coscienza alterato,   e la terza, "Non sono morto, e il mondo mi pare del tutto diverso".
Il mio equivoco sulle "tre fasi" nasce da queste personali fantasticherie.

Come dissi, non ho esperientie dirette della "doma per rasegnatione", credo che la facessero solo su lalli particolari o  su lalli maneggiati male che avevano preso coscientia della loro superiore forza.
Ne ho parlato con un mio coetaneo figlio di cavallaro specialista - ai tempi - di questi recuperi.

Le fasi erano due, quella amara che era condotta fino a quando il lallo non "piangeva"... si proprio così ha usato questo termine che evidentemente è simbolico, e quella dolce (di solito la faceva il ploprietario) che consolava il pelosetto travolto dal destino cinico e baro con parolini dolci, caressen und delicatessen.

Dato che ciero mi son costruito due sottopanza: uno in cordino (imparato da internetta) e un atro  regolabbile in stoffa alla gaucia, dedotto dai filmati...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...