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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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alex

Aimè, non ho mica capito; mi dai ragione a torto.... "non sono i posteriori che avanzano sotto la massa, è la massa che retrocede sopra i posteriori" è una di quelle affermazioni che a suo tempo mi sono sforzato di capire, adesso non più.

Comincio di nuovo a essere infastidito dalla mancanza di umiltà di JDO. Ovvio che la mancanza di umiltà di JDO mi dà meno fastidio di quella, ad esempio, di Sissy, che inutilmente ho esortato a fare qualche esercizio; però mi dà fastidio comunque e temo che questo fastidio mi renda meno obiettivo.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

JDO è stato un accentratore come tanti.

Non ha ne ragione ne torto...

Per smontare tutto il castello messo su ultimamente da Raffaele basterebbe citare i portoghesi... che tengono i talloni in sù, la gamba indietro, predicano concetti di addestramento esclusivamente classici che più classici non si può e non sono certo secondi a nessuno:

https://youtu.be/XZ8d9ByD5L4

quindi Alex non devi rivedere proprio nulla di ciò che ti sembra di dover rivedere... perché non c'è nulla da rivedere... ma solo un mare di parole parole parole

https://youtu.be/UrlM6GTPxNE
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

PokerFace

io sono uno dei fautori del "devi essere in equilibrio". come sono affari tuoi.
dipende da tanti fattori, dalla sella, dal cavallo, dall'attività che devi fare, dal fisico, dalle proporzioni...
torres è seduto sul cesso con le gambe avanti e le punte basse, immagino per pinzare il cavallo.
però cosa vuoi dirgli? è fermo granitico in sella, non si muove da lì, evidentemente ha una eccezionale indipendenza degli aiuti perchè fa quello che vuole con mani e gambe e peso e  fa fare quello che vuole al cavallo.
lo capisco un pò meno in JDO, ma non per altro... ma se c'hai le gambe avanti e ti devi alzare sulle staffe due son le cose. o ti pieghi a fantino, busto avanti culo indietro, oppure ti aggrappi alle redini.
poi per carità, funzionava, io non riesco.
forse io uso anche  le staffe piu corte di lui, anzi, sicuramente. e sto anche di piu sull'inforcatura e tengo anche le mani in una posizione diversa, però che me ne frega?
io non ho una bella posizione perchè ho il busto lungo e quindi è tutto uno schifo per me, devo per forza calare le gambe un pò indietro.
però davvero, si sta parlando di aria fritta.
la verità è che a cavallo bisogna stare comodi e in equilibrio, il come sono affari personali.
si va a tentativi finchè uno trova la sua stabilità in base a tutti quei fattori di cui si è detto.

se no davvero ha ragione max, il rischio è quello di una equitazione da geometri.

sissy

Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2017, 12:10:33 AM
... i posteriori avanzano decisamente sotto il corpo, il tratto dorso-lombare si arrotonda, diventa convesso e noi sentiamo più accentuata una spinta verso l'alto una volta della natica sinistra, una volta di quella destra. Più è accentuata la spinta verso l'alto, più è accentuata e lunga la levata , lo spazio che separa l'alzata del piede dalla sua posata sul suolo, più i posteriori avanzano sotto il corpo...

Questo ci detta il massimo esperti di equitatione itagliano... il resto del pippone è quì: http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=98.0

Secondo quanto scritto sovra, i lalli delle immagini che segueno - ingaggiatissimi - dovrebbero schizzare in alto come grilli ad ogni falcata.





JDO ci fa notare che per come sono anatomicamente costruiti, per dove son collocati, per come agiscono, i posterior mandano in avanti, il loro ingaggio - più o meno importante -  non produce significative differense nel sollevamento del peso verso l'alto, mentre, il massimo ingaggio dei posterior produce la massima spinta in avanti, la massima velocità.

In altra palavra, la spinta verso l'alto - come giustamente sottolineato da Alex - non è data dall'ingaggio dei posterior sotto il lallo ma dall'arretramento del peso del treno anterior che carica così il posterior.

Tutto ciò vi sarà claro quando leggierete et - sopratutto - capirete la nostra traduction.

JDO sta sfanculando secula di convintioni... ha ragione? Ha torto?

Per capirlo, il faut raison garder.


L'equivoco nasce ,come spesso accade, da una errata comprensione di alcune "frasi fatte",come ,ad esempio l'ormai celeberrima frase Impegno dei posteriori, presa così a sè significa poco e ognuno può darne una interpretazione personale.

nella realtà dei fatti, questa frase,nell'uso comune dressagistico sta a significare sì un avanzamento del o dei posteriori sotto la massa ma intesa così:le articolazioni alte,cioè lombosacrali si flettono,quindi le anche si abbassano e di conseguemza ,da un punto di vista fisiologico,la schiena si decontrae ed il cavallo si arrotonda sia nel treno anteriore che posteriore,così facendo i posteriori lavorano come leve,come molle caricate,i garretti vengono portati in alto ed in avanti.I trottarori,i cavalli da galoppo,portano molto in avanti i posteriori,ma senza che ci sia un'abbassamento delle anche ,la massa "sfugge in avanti" e i posteriori non arriveranno ad essere veramente "sotto la massa"cioè verso il centro di gravità,che a sua volta è avanzato.Dopo essersi impegnati, i posteriori vengono "rigettati "all'indietro,sfuggendo anche di lato.

Nel primo caso (impegno vero dei posteriori,con flessiono/estensione delle articolazioni) crea un movimento in alto ed in avanti,nel secondo caso si ha una "fuga" del cavallo solo verso l'avanti .

sissy

Citazione da: alex - Luglio 10, 2017, 07:15:44 AM
Aimè, non ho mica capito; mi dai ragione a torto.... "non sono i posteriori che avanzano sotto la massa, è la massa che retrocede sopra i posteriori" è una di quelle affermazioni che a suo tempo mi sono sforzato di capire, adesso non più.

Comincio di nuovo a essere infastidito dalla mancanza di umiltà di JDO. Ovvio che la mancanza di umiltà di JDO mi dà meno fastidio di quella, ad esempio, di Sissy, che inutilmente ho esortato a fare qualche esercizio; però mi dà fastidio comunque e temo che questo fastidio mi renda meno obiettivo.


Mi dispiace,caro Alex, io sono molto umile e chi mi conosce bene lo sa,sono una persona molto corretta ed umile,ma questo non significa che non possa esporre i concetti che ho acquisito,le mie esperienze.

Non accetterò mai supinamente le critiche degli altri,ma controbatterò secondo le mie idee.Il confronto nasce da questo,saper esporre ciò che abbiamo fatto nostro in un modo o in un altro,confrontandolo con altre esperienze.

Io so di quello che parlo,perchè è frutto di un lungo lavoro teorico e pratico,soprattutto di assimilazione dei concetti.
Questo non vuol dire "essere maestrina",io non insegno a nessuno,però ho chiaro in mente quello che riporto e lo supporto con ragionamenti dettagliati.

Se non avessi capito cosa significa sul piano pratico "impegnare il/i posteriore/posteriori" non potrei lavorarci su, se non avessi capito come deve essere un'appoggiata,idem, non potrei impegnarci il mio tempo,perchè non capirei cosa dovrei fare!

Non ho un cavallo "imparato"che mi insegna,ho un cavallo partito da "sottozero"che lavora al pari mio,tanto lavora lui quanto io e se non so cosa devo fare nessuno può farlo al posto mio,in sella ci sono io.

Quindi,le cose che dico sono frutto di un lavoro fisico e razionale,altrimenti non le farei e sono convinta che spesso "non ci capiamo" perchè ai termini usati attribuiamo significati diversi.

max

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Nel 1976 la Nazionale francese guidata da JDO, oltre alll'oro olimpico e al bronzo europeo, conseguì 32 vittorie all'estero...19 di queste furono ottenute da due suoi aglievi personali: Cuyer et Laboute...19 su 32 !

Siano disposti a perdonar tutto, tranne due cose: il succiesso e l'intelligenza...

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...


max

E se fosse stato solo un'ottimo talent scout?

Se non avesse scritto nulla, sarebbe semplicemente stato un'ottimo allenatore e scopritore di talenti.

Invece ha voluto anche divulgare quelle che gli sembravano buone versioni di idee/teorie preesistenti.

Lo ringraziamo per questo, lo studiamo di già che ha lasciato scritto qualcosa. Ma...

...se le sue teorie che ha lasciato fossero state sufficienti e così esatte, la Francia avrebbe dovuto continuare a vincere per sempre, e tutti avrebbero adottato quel modo di montare se volevano competere...

...invece sparito lui, sparite le vittorie.

O i francesi sono imbecilli oppure la differenza la faceva lui, l'uomo, il suo carattere, il suo acume nelle varie casistiche che gli capitavano, più che le teorie (come del resto son convinto che succeda per tutti i capiscuola, che una volta scomparsi, quelli che restano non ottengono più un gran che solo con la teoria).
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

#3954
Nella mia ricerca personale (teorica, aimè) del MCD, il "massimo comun denominatore" di ogni buona equitazione, JDO è prezioso, perchè mi permette di eliminare alcuni fattori che non fanno parte del MCD. Elimino la posizione in sella; elimino il concetto dell'appoggio; elimino la presa delle redini. Elimino pure il concetto che il cavallo vada "continuamente controllato" nel suo movimento.

Fatta questa pulizia, mi confermo nell'idea che principi molto diversi, applicati con un "quid", portino, grazie alla malleabilità del cavallo, a eccellenti risultati. Probabilmente non tutti i principi portano ai massimi risultati, all'eccellenza assoluta, ma il "quid" resta il fattore prevalente, di gran lunga prevalente. Ovviamente, se ci si limita a risultati buoni o semplicemente decenti, l'ampiezza, la varietà dei principi che portano al risultato voluto si amplia a dismisura.

Da qui -  dal fatto che principi diversissimi portrano comunque a risultati buoni se c'è il quid - derivano due conseguenze. Primo: impossibile giudicare i principi in base ai risultati. Secondo, spiega l'immensa confusione sui principi.

Poker dice una cosa similare - sottolineando l'equilibrio. Facile a dirsi.... le stesse parole mi sono state dette da un interessante personaggio che adesso c'è in maneggio, un tale in grado di domare e addestrare interi, con conoscenze piuttosto ampie (pratiche). Mi diceva che uno dei suoi maestri ripeteva che non c'è sella, posizione o tecnica ideale, che tutto va variato e adattato al cavallo, perchè quello che conta è che il cavallo sia in equilibrio. Mi confermava pure di aver visto argentini in sella, e di essere molto ammirato del loro controllo del cavallo, ottenuto - a suo parere - per gran parte con il gioco del peso.

Sono frasi ricche di mistero, ma dentro c'è nascosto il quid. Dubito che farò in tempo a scovarlo.

Di certo sta crescendo a dismisura il mio disgusto per l'equitazione ginecologica.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Non ti resta che sviscerare cosa sia l'equilibrio in equitazione.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Leggiamo cossa ci dicie sto "cretino".

Quando si evoca il "metodo d'Orgeix", molti credono, in particolar modo i suoi detrattori, che si tratti del risultato di  complesse riflessioni di un tipo originale, di un guru che ha elaborato delle tenniche fantasiose e strampalate a margine del'equitatione ufficiale.

Nelle realtà, è accaduto l'esatto opposto.
Cognosco molto bene JDO, nessuno al mondo è più cartesiano di lui.
Tutti i principi che detta. sono il frutto di lunghe e accurate riflessioni di un uomo dalla straordinaria intelligenza analitica.
Cavaliere e tennico eccezionale, non ha mai smesso di osservare i migliori topraiders per carpirne i segreti che li hanno portato a quel livello.
La sua immensa cultura equestre unita ad una capacità di analisi e di sintesi fuori dal comune, gli hanno permesso di mettere in evidenza tutte le incoerenze e le liete puttanete elaborate e diffuse da poeri teorici.

Se esiste una equitazione razionale, questa è quella di JDO che si basa su principi sortiti da profonde riflessioni, provati e documentati al più alto livello.

Per queste ragioni, la sua equitazione non è passata di moda come a regolari scadenze annunciano i suoi miseri detrattori, ma è attualissima anzi è ancora avanti di una diecina d'anni.

Come ho avuto modo di sottolineare in tante occasioni, non è per puro caso che - attualmente - ritroviamo i principi fondamentali di JDO nel modo di montare dei migliori cavalieri internazionali di s.o. D.Durand
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 10, 2017, 11:03:10 PM
..... ritroviamo i principi fondamentali di JDO nel modo di montare dei migliori cavalieri internazionali di s.o. D.Durand[/i]

Mi confermi quindi che i principi di JDO sono finalizzati, in particolare, al salto ostacoli.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

No.

Anche se il s.o. fu la sua specialité, il suo campo d'action, dresser c'est simple si rivolge all'educatione del lallo in generale, porta principi, riflessioni, ragionamenti validi per chiunque educhi un lallo...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#3959
Il mio sottile intuito mi aveva permesso di cogliere la tua opinione - e non dico affatto di non condividerla, per quanto posso. Ma JDO e tu affermate che qualsiasi principio e qualsiasi teoria si giudicano dai risultati, e quelli voglio conoscere; quindi ripeto una domanda che ho già fatto (e mi scuso se mi è sfuggita la risposta): quanti specialisti di SO ci sono, nel lungo elenco di allievi di JDO che tu hai pubblicato? E quanti sono specialisti e vittoriosi in altre specialità?



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.