Il loro ruolo (delle gambe) non si limita a mandare il cavallo in avanti e a spostare la groppa a destra e a sinistra : questi sono comandi sufficienti per l'equitazione elementare. Le gambe hanno - nell'Equitazione Superiore - altri compiti, che spiegherò e che riguardano sia la ricerca della posizione dritta che molti altri movimenti. L'azione delle gambe deve essere coordinata in questa maniera: quando una gamba preme su di un lato, l'altra si oppone alla deviazione del posteriore. La gamba attiva sollecita il sollevamento e l'avanzamento del garretto corrispondente sotto il corpo del cavallo, determinando – con la sua azione crescente - l'incurvatura e poi l'inclinazione dal lato in cui agisce. Questa gamba agisce sul posto mentre quella opposta, di contenimento, interviene a seconda delle necessità agendo dall'avanti all'indietro, senza spostarsi.
Questo merita - secondo me - una rappresentazione grafica di come la faceva il Gen. distinguendo le azioni per pressione - per avanti indietro senza spostare le gambe e di come la facciamo noi/la fanno i cavallerizzi moderni: gamba interna alle cinghie esterna indietro di contenimento e a volte di solleciazione al garretto esterno...Max che dici ?
Dico che è impossibile. Come fa una gamba ad agire dall'avanti al'indietro senza spostarsi? Mi riferisco alla pura lingua italiana. O va avanti e indietro oppure sta ferma. Sicuro della traduzione o del significato che gli hai attribuito?
Non è che "per caso" il significato che il gen voleva dare sia più corretto così? Pura ipotesi:
(...) quella opposta, di contenimento, interviene a seconda delle necessità agendo più avanti o più indietro dell'altra (secondo necessità), ma mentre agisce non si sposta.
Les actions combinées des deux talons donnent les résultats suivants, lorsque, un talon pressant les côtes, l'autre talon s'oppose à la déviation des hanches. Le talon agissant par pression, qui est le premier dont je parle et sur le quel les effets recherchés doivent se concentrer, sollicite le lever du jarret du même côté, puis provoque son engagement sous la masse; et, par son énergie croissante, cette pression détermine l'inflexion du corps, et enfin son inclinaison du côté où elle s'exerce. Le talon, appelé à produire ces effets, doit faire sa pression tout à fait sur place; tandis que le talon opposé, qui n'agit que suivant le besoin, exerce la sienne d'avant en arrière, mais sans avoir, pour cela, à se déplacer. | | Le azioni combinate dei due talloni danno i seguenti risultati quando, mentre un tallone preme il costato, l'altro tallone si oppone alla deviazione delle anche. Il tallone che agisce per pressione, che è il primo di cui parlo e sul quale debbono concentrarsi gli effetti ricercati, sollecita la levata del garretto dallo stesso lato, poi ne provoca l'avanzamento sotto la massa; e, con la sua crescente energia, questa pressione, determina l'inflessione del corpo e infine l'inclinazione dal lato in cui la pressione si esercita. Il tallone, chiamato a produrre questi effetti deve esercitare la sua pressione esattamente sul posto; mentre il tallo- ne opposto, il quale non agisce che secondo il bisogno, esercita la sua pressione dall'avanti all'indietro, ma non dovendo per questo spostarsi. | |
Questo è il testo francese con a fronte la traduzione di Angioni che - come sappiamo - non si discosta dalla lettera neanche sotto tortura.
Io rimango con la mia traduzione, che poi coincide con quella di Angiomi, non ho problemi a revisionare qualora esistano i presupposti.
Si, boh, ritiro la mia ipotesi. Anche il testo originale lascia perplessi (le persone di buon senso almeno).
Posso solo pensare che il vecchio raccomandasse semplicemente di evitare vistosi movimenti della gamba esterna, altrimenti non me lo spiego. Se fai sentire qualcosa dall'avanti all'indietro vuol dire che qualcosa muovi. Magari usava la gamba interna per pressione costante fino a pungere con lo sperone, e questa sicuramente era ferma, e poi al bisogno usava l'esterna "a struscio", fino anche a far sentire lo sperone ma sempre "a struscio", senza premere, altrimenti agirebbero uguali. Che è poi quello che facciamo tutti credo, solo in modo più vistoso più imperfetto. Strusciava il piede alla caviglia senza muovere troppo la gamba probabilmente.
Come uno possa graficamente rendere una gamba che agisce dall'avanti all'indietro ma senza muoversi mi resta impossibile. E' contraddittorio. Se metti una freccia verso l'indietro chi la vede pensa subito a muovere la gamba. Lunedì provo a farlo e vediamo cosa ci sembra.
(http://img842.imageshack.us/img842/4222/xluk.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/842/xluk.jpg/)
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Sono due partnze al galoppo dx, tutte e due con la gamba diretta: la destra alla cinghia che chiama in avanti il garretto dx.
La gamba contraria (la sx), nello scarabocchio a sx agisce sul posto agendo dall'avanti indietro per limitare/controllare lo spostamento della groppa a sx...e questo è quanto prescrive il Generale.
Nello scarabocchio a dx, la gamba contraria (sempre la sx) si sposta chiaramente indietro per fare la stessa funzione che - invece - fa sul posto nella figura a sx.
C'è da dire che nei testi sacri, lo spostamento indietro della gamba di contenimento non dovrebbe essere superiore al palmo (15/20 cm)...gli spostamenti che vediamo - oggi - in dressaggio sono di mezzo metro :icon_eek:
Hai messo a confronto un maestro rilassato sopra un cavallo che fa da solo, con una dressagista che guida come può in pesantezza, per forza che vince il primo!
Juan Diego Garcia Trevijano probabilmente, una volta dato il via facendo capire che è il tempo-a-tempo che vuole, non fa altro che bilanciarsi da un gluteo all'altro.
Stranamente il Generale lo disse:
...nei cambi di galoppo ravvicinati, bisogna evitare gli spostamenti dell'assetto, fatti con la torsione del busto o portando il peso da una natica all'altra.
Di norma il cavaliere è assai incline a lasciarsi andare a questi movimenti, che pregiudicano l'unione armoniosa che deve mantenere col suo cavallo; sono movimenti sgraziati, contrari al buon gusto e che fanno perdere all'esercizio tutta la sua eleganza e il suo charme.
Nei cambi di galoppo, il cavaliere non deve far altro che abbandonarsi - quasi compiaciuto - al dondolìo dell'andatura, restando morbidamente unito al suo cavallo.
Devo dire che nel dressaggio moderno si sono adottati dei bestioni di un metro e ottanta che - forse - necessitando di azione fanno scomporre il cavagliere.
Il Generale per prima cosa guardava alla leggerezza del lallo, proprio in considerazione di ciò.
Ho visto una inglese vincere le Olimpiadi di Londra con un cavallino baio...almeno così mi è parso, che ci sia una inversione di tendenza ? BOH !
se penso a come li faceva oliveira, al generale sarebbe venuto il mal di pancia
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Finezza per finezza, questa dovrebbe essere la disposizione delle anche secondo L'Hotte: il piazzamento, in questo caso a dx.
(http://img14.imageshack.us/img14/4082/pqke.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/14/pqke.jpg/)
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Altra finesse :icon_eek:.
Questa dovrebbe essere la rappresentazione grafica di : come si comincia la girata, argomento trattato nel capo 7 delle questioni.
A sx c'è la girata secondo Aubert, a dx secondo de La Gueriniere.
(http://img844.imageshack.us/img844/153/wzut.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/844/wzut.jpg/)
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Nel capo 4 si parlla del lallo che vuol fare dietrofront a sx per tornare alla maison.
Bene, pur tirendo con tutte le forze il lallo a dx con la redine dx, il lallo cederà l'incollatura e andrà comunque a sx.
Viceversa se il cavagliere agirà sul posteriore con la gamba dx, il dietro front a sx sarà impossibile e sarà facilmente impostato il movimento a dx e poi in avanti in direzione opposta al dietrofront.
(http://img38.imageshack.us/img38/3980/y7qb.jpg)
Allora: maiuscolo per la elle di L'Hotte, e toglierei "al bisogno" nella descrizione del piazzamento perché in questo caso la gamba sinistra partecipa attivamente per piazzare...nei cambi di galoppo era al bisogno.
E' probabile che quel satanasso del Generale cambiasse galoppo solo agendo leggermente con la gamba interna...sennò si sciupava la piega ai pantaloni.
ah, dimenticavo: nell'immagine di dx la gamba interna è attiva, agisce alle ginchie, mettici la freccetta.
Non pensi che anche l'incollatura debba partecipare al piazzamento e quindi anziché dritta vada fatta curva verso destra? La gamba interna che preme non dovrebbe aiutare la flessione nel suo insieme e quindi anche dell'incollatura?
Io continuo a non capire come faccia una gamba ad agire dall'avanti all'indietro senza spostarsi boh
e non capisco neanche il significato delle frecce nel disegno di Raffaele del lallo che vuol tornare a casa.
Vi chiederei di pensare anche ai lettori inesperti/principianti/tonti e mettere qualche riga di spiegazione, non certo per provare anche noi ad emulare il Generale ma perlomeno per capire, in teoria, quello che leggiamo.
Aggiungo (alla luce del post di Max che ho letto ora) attenzione a non mettere in bocca al Generale delle cose che lui non dice (es. l'incollatura che partecipa al piazzamento e gamba interna che preme per aiutare tutta la flessione ecc. è scritto nelle QE o è una deduzione di Max?) perchè ho paura che, volendo evitare la traduzione letterale e volendo spiegare/chiarire/interpretare alla fine, lima di qua,taglia di là, aggiungi , spiega ecc. venga fuori una cosa proprio diversa dalle QE.
Mio dubbio personale eh
La gamba attiva sollecita il sollevamento e l'avanzamento del garretto corrispondente sotto il corpo del cavallo, determinando – con la sua azione crescente - l'incurvatura e poi l'inclinazione dal lato in cui agisce.
Mi sembra il generale sia abbastanza chiaro.
Il mio discorso era in generale, non riferito a quello specifico passaggio , ho solo colto l'occasione per esporvi un mio dubbio.
Si fa pressione con una gamba abbinando alla pressione la punta del piede che va a spingere, dalla parte opposta si limita solo a fare pressione con il tacco, le prime volte le due gambe si possono portare quella che fa pressione in avanti , e quella che usi solo il tacco indietro.
Ma a queste richiesta va abbinato l'assetto del cavaliere che deve usare il peso del corpo in maniera corretta, e la richiesta sull'imboccatura , che anche se sembra errato non devi tirare dalla parte interna della direzione da prendere , si deve tenere un contatto fermo sulla redine opposta .
Se chiedo al cavallo di girare a destra, con la mano sinistra tengo un contatto deciso, con la mano destra basta che diminuisco la forza e mi limito a alzare la mia mano in alto aprendo anche , naturalmente le prime volte si deve esagerare una volta che il cavallo sa quello che sto per chiedere i movimenti delle mani e gambe risultano invisibili, ma per riuscire a fare questo non basta solo l'impegno , ci devi mettere il tempo +pazienza, e lavorare con calma
Carodubbio è perfetto, nulla da aggiungere; sicuramente il lallo se è curcato da una banda lo è dalla testa alla coda, questo il linea di massima, scommetto che il Generale piazzasse solo il posteriore dei sui lalli...e lo dice anche.
Io non ho capito assolutamente nulla di quello che ha spiegato Carodubbio: pressione della PUNTA del piede :icon_eek:
Se qualche utente più sveglio di me ha capito tutte'ste manovre è pregato di farmi un sunto.
Nemmeno io ci sto capendo una beata, e l'ho detto fin dall'inizio, a cominciare di come una gamba possa agire avanti/indietro senza muoversi, e sì che riesco a mettere all'appoggiata un cavallo che non conosce nulla in pochi minuti, l'ho fatto tante volte, basta sapere poche regole, le gambe possono anche non muoversi, a scelta: è solo una questione di codice. Ma in questa veste faccio solo l'artista, non mi pongo questioni, dunque....
non ho ancora avuto risposta alla mia domanda per rifare il disegno:
Secondo quello letto fin'ora, e dato che la vignetta si intitola "piazzamento", e che sembra che con piazzamento il generale si riferisca alla disposizione delle anche, parrebbe di dover lasciare il cavallo dritto di incollatura mostrando solo la flessione delle anche. Ma è anche vero che, nel pezzo riportato prima da me, parla anche di "incurvazione" ottenuta con lo stesso principio. Allora, cosa è più corretto per essere più corretti e fedeli al testo?
Nel suo ideale di rettitudine del lallo il Generale auspica che il posteriore sia (quasi) indipendente dal resto del corpo, dunque va bene la vignetta per come l'hai fatta per il Generale, magari curva il collo all'altra, quella per i comuni mortali.
Non so... se incurviamo il collo solo di quello a destra diamo l'idea che sia l'arretramento della gamba esterna a incurvare anche il collo (perché è l'unica differenza dalla figura a sinistra), mentre invece casomai è la pressione di quella alla cinghia (o meglio ancora le intenzioni del cavaliere che agisce con le redini) a piegarlo nel suo insieme, quindi se lo facciamo lo facciamo su tutti e due, oppure a nessuno dei due.
Io scelgo a nessuno dei due.
Nella realtà accade il contrario, è più facile, anzi è normale che - nel piazzare il lallo - questo pieghi l'icotonatura.
Lalli che hanno il posteriore indipendente ne conosco solo uno...
Io intendevo che in questo disegno ci si riferirebbe solo al piazzamento del posteriore, tenere dritta l'incollatura in tutti e due era un modo per "averla neutrale", l'ideale sarebbe non farla vedere proprio l'incollatura... comunque domani vedo che effetto mi fa curvare solo quello di destra...
Ci sono tre cose distinte che vanno usate nello stesso momento.
1) il cavaliere deve stare in sella ; spalle aperte ,dritto, gambe ferme sul corpo del cavallo , talloni in linea co il busto, mani parallele altezza garrese.
il cavallo avanza dritto, chiedo di girare a sinistra, gamba destra con una pressione verso la sinistra e uso ance la punta del piede spingendo verso sinistra.
Gamba sinistra nessuna pressione, uso solo il tacco appoggiando al costato del cavallo con più insistenza.
Per il peso del corpo, basta girare leggermente lo sguardo verso sinistra , le nostre spalle faranno un invisibile movimento verso sinistra, la pressione della mano sulla redine destra resterà uguale, invece la pressione sulla mano sinistra sarà molto leggera .
Da tutti questi sincroni movimenti il cavallo sa che deve girare a sinistra.
Se ero più bravo a scrivere , mi cimentavo a pubblicare un libro. Anche se sembra molto macchinoso, in realtà una volta capito che il nostro peso e la chiave di tutto le cose vengono da sole.
Vi dovente concentrare a pensare di stare in sella come pezzi di legno, meno vi muovete e meno casini fate, naturalmente restare rilassati è il segreto di Pulcinella, ma in equitazione si va per gradi, insistere e mai passare al livello superiore se quello raggiunto non è buono.
E' incredibile come Il Generale e Carodubbio - benchè lontanissimi - siano vicinissimi concettualmente per quello che riguarda i sani principi equestri.
Ora passo ad unìaltra rafigurazone assai interessante: la trovate al capo V si tratta delle due maniere di corrigere un lallo che - indesideratamente - va verso sx per flessione o per traversamento.
(http://img854.imageshack.us/img854/8840/7a8a.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/854/7a8a.jpg/)
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Nella figuro a sinistra il lallo si flette a sx, dunque, si corigge con l'azione della redine dx di aprtura e gamba dx che agisce per contrastare e vincere l'inflessione.
Nella figura a dx, il lallo si traversa a sx, dunque, gamba a sx che agisce davanti indietro e redine sx di opposizione per raddrizzarlo testa e coda.
Sono azioni perfettamente logiche e naturali...ma nessuno ce le dice.
Grazie Raffaele ma non farmi troppi complimenti che qualcosa so fare, ma ho ancora molto da migliorare.
Una volta a Corridonia , mi fanno galoppare un cavallo che in pista mentre percorreva le curve, anche il cavallo teneva la testa girata verso il lato sinistro e galoppava a sinistra, nel fare la curva scartava a destra, la prima curva non lo sapevo mi ha fregato, alla seconda curva sempre verso sinistra, la mia mano sinistra è stata portata in alto in maniera esagerata e lontano dal collo usando una pressione nulla, solo tenendo il contatto,invece con la destra mano sul garrese pressione normale senza esagera ma non si deve cedere di un NIENTE, il cavallo invece di tenere il collo tutto verso la sinistra a flesso il corpo , naturalmente non in maniera corretta ma invece di scartare e rimasto al galoppo sulla pista vicino lo steccato.
Ai bordi della pista , c'era un allenatore VECCHIA scuola di oltre 70anni , che nei giorni successivi mi fece sellare una carogna che in pista faceva impazzire chi ci stava sopra
Non possiamo cercare di risolverne in modo soddisfacente una, prima di mettere sul fuoco altre??????
(http://img9.imageshack.us/img9/8613/k5ip.jpg)
Bene, allora aspetto.
Immagino che stai mettendo tutti gli schemi in un fail per Alex, lascia anche una tua foto da mettere agli atti.
Togli la parola "incurvazione", è una mia fissa.
Per me si tratta di una cattiva traduzione del francese: incurvation che in italiano si traduce con : incurvatura, curvatura, curva, flessione.
Scegli tu.
Dal vocavolorio Treccani:
incurvazióne s. f. [dal lat. tardo incurvatio -onis], raro. – Incurvatura.
Per Marco: a me piacciono le persone che hanno passione e che sono in buona fede anche se - a volte - non condivido nulla delle loro idee e del loro mondo.
Mi inca**o come un bufalo cafro, quando capisco che dietro la facciata di sapientia tecnico "politica" ci sono interessi volgarissimi...
Giusto: incurvatura.
Bene, risolta questa assurdità delle gambe del cavaliere passiamo all'altra assurdità delle gambe del cavallo: "come si comincia la girata, argomento trattato nel capo 7 delle questioni, la girata secondo Aubert e secondo de La Gueriniere".
Per me è un'assurdità, perché comunque la cominci, quelle due immagini sono due fotogrammi dello stesso movimento presi in istanti diversi. Avevo già visto quella teoria disegnata in un testo-sacro, non ricordo quale, e già allora mi era parsa un'inutile sega mentale. Ti viene per caso in mente che libro fosse? Se la trovi pubblicala qua x cortesia.
Io intanto vado a leggermi sto capo 7.
Hai hai... leggendo il capitolo secondo me mi sono imbattuto in una modifica di Raffaele del significato delle parole del Generale... miseria, solo che non ho tempo di spiegare devo lavorare.....
La position seule le préoccupe; c'est le seul langage auquel ses aides aient recours, et il laisse au cheval le soin et le temps de disposer en conséquence ses points d'appui. Il en est de même pour tout autre mouvement que le tourner. | | Sarà sua cura impostare soltanto il piazzamento della groppa usando gli aiuti opportuni: di conseguenza il cavallo lascerà il cavallo libero di equilibrarsi istintivamente. Oltre che per la girata, questo principio è valido come impostazione per tutti gli altri movimenti. |
La posizione a cui si riferisce il Generale è la
posizione di Baucher, non riguarda solo la groppa, riguarda tutto l'insieme, è un'erroraccio che stai facendo secondo me, una libertà che ti sei preso.
La posizione di Baucher dalla descrizione di Kerbrech:
CitazionePosizione. - La posizione è la ripartizione regolare del peso suoi quattro arti in ragione del movimento richiesto. Essa ha come conseguenza o come complemento la disposizione delle componenti articolari appropriate a questa ripartizione del peso.
Ma anche dalle stesse parole di Baucher nella prima maniera si trova pressoché la stessa idea: si tratta di dare attraverso gli aiuti una posizione nello spazio alle varie parti del cavallo dalla quale scaturirà l'equilibrio e quindi il movimento cercato. Non solo, Baucher stesso parla della posizione come
mezzo per parlare all'intelligenza del cavallo. A riprova del fatto che anche il Generale usa la stessa idea descrivendola come un
linguaggio con cui parlare attraverso gli aiuti.
Tutt'altro dunque che il solo piazzamento della groppa. Il Generale è stato allievo di Baucher, per lui è sott'inteso parlare di
posizione in quel senso senza specificare oltre.
Vero ho fatto un terribile errore, ho messo cavallo al posto di cavagliere, nella versione finale sarà giusto.
Molto interessante il discorso sulla posizione alla Baucher, ma avrei dovuto ricordarmene e comunque ci sarebbe voluto un
notone perché il fatto sfugge alla maggioranza del pubblico pagante...per lo vero anche a me.
Quì sotto c'è la traduzione di Angioni, poi la mia traduzione alla lettera.
La discussion dans laquelle je viens d'entrer n'est, à mes yeux, d'aucune valeur, d'aucun intérêt pour l'écuyer. Tout autres sont ses préoccupations, lorsqu'il prend la disposition des hanches pour point de départ de la position commandant le tourner. La position seule le préoccupe; c'est le seul langage auquel ses aides aient recours, et il laisse au cheval le soin et le temps de disposer en conséquence ses points d'appui. Il en est de même pour tout autre mouvement que le tourner. | | La discussione che ho appena iniziato non ha ai miei occhi alcun valore, alcun interesse per l'écuyer. Ben altre sono le sue preoccupazioni quando prende la disposizione delle anche come punto di partenza della posizione che comanda la girata. Soltanto la posizione lo preoccupa; è il solo linguaggio al quale i suoi aiuti abbiano fatto ricorso e lascia al cavallo l'incarico e il tempo di disporre conseguentemente i suoi punti d'appoggio. E' come per ogni altro movimento oltre la girata. | |
Per me la discussione nella quale mi sono addentrato non ha alcun interesse per il cavallerizzo.
Le sue preoccupazioni saranno altre, quando prende il piazzamento come riferimento per la posizione da impostare per la girata.
Gli interessa solo la posizione, i suoi aiuti sono stati impostati esclusivamente per quella e perciò, lascia al cavallo il compito e l'agio di equilibrasi da solo.
Quali aiuti si sono impostati ? Gli aiuti per il piazzamento.
Cos'è la posizione ? il risultato del piazzamento.
Di cosa si preoccupa il cavagliere ? Del piazzamento che - assieme alla libertà lasciata al lallo - da la posizione.
Sono ragionamenti molto belli, ma al fine della traduzione hanno poco valore ecco come è nella versione final: -
A mio parere, questa discussione non ha alcun interesse per il cavallerizzo il quale, se prenderà come punto di riferimento per girare il piazzamento della groppa, avrà altro di cui preoccuparsi.
Gli basterà soltanto, usando gli opportuni aiuti, impostare il piazzamento, lasciando il cavallo libero di equilibrarsi istintivamente; tale principio è valido, oltre che per la girata, anche per eseguire e impostare tutti gli altri movimenti.Mi sembra che al di fuori delle sottigliezze percepibili da pochissime persone, sostanzialmente il pensiero del Generale -
nel complesso - è ben espresso.
Ma se proponi qualcosa di più aderente (senza mettere note, sennò Alex mi uccide) bn felice di farlo.
Mi pare meglio, ma salti sempre un pezzo, cioè leggendo sembra che il piazzamento della groppa basti per girare. Mentre il Generale chiaramente allude anche alla posizione di tutto il resto. Senza contare il dispiacere che provo a perdere il riferimento alla posizione come linguaggio di ciò che il cavaliere andrà a chiedere al cavallo. Allora ecco la mia proposta:
A mio parere, questa discussione non ha alcun interesse per il cavallerizzo il quale, se prenderà il piazzamento della groppa come riferimento iniziale per la posizione d'insieme che porta ad ottenere la girata, avrà altro di cui preoccuparsi.
Gli basterà soltanto usare gli aiuti per ottenere la posizione; è il solo linguaggio attraverso il quale il cavallerizzo si farà capire, lasciando il cavallo libero di equilibrarsi istintivamente; tale principio è valido, oltre che per la girata, anche per eseguire e impostare tutti gli altri movimenti.
Come ho detto da altre parti, io non traduco alla lettera, ma se volessimo fare l'analisi della traduzione alla lettera vediamo che succede:
Basta prendere il testo e verificare:
Devo dire che mi hai sviato con la faccenda della
posizione di Baucher e di Krebecht che in questo caso non c'entra niente.
La position seule le préoccupe; c'est le seul langage auquel ses aides aient recours, et il laisse au cheval le soin et le temps de disposer en conséquence ses points d'appui. | | Gli interessa solo l'assetto; è il solo mezzo al quale i suoi aiuti abbiano fatto ricorso e lascia al cavallo l'incarico e il tempo di disporre conseguentemente i suoi punti d'appoggio...[/i]
| |
Allora, la mia traduzione era corretta perché aveva colto il senso, senza entrare nello particolare ma, se volessimo farlo, dovrei fare questo piccolo cambiamento
A mio parere, questa discussione non ha alcun interesse per il cavallerizzo il quale, avrà altro di cui preoccuparsi, se prenderà il piazzamento come punto di riferimento per la girata.
Gli basterà soltanto curare l'assetto usato come aiuto, lasciando il cavallo libero di equilibrarsi istintivamente; tale principio è valido, oltre che per la girata, anche per eseguire e impostare tutti gli altri movimenti.
Della traduzione Angionica ne parliamo nela sede opportuna...
A forza di leggere la parola liberta di movimento che va lasciata al cavallo per usare la sua disposizione naturale a equilibrarsi, mi scappa di dire la mia fissa (anche se spesso mi attaccano su questo).
Quando sto in sella spesso cedo e permetto al cavallo di usare il suo corpo senza ostacolarlo troppo, ma su una cosa ho il chiodo fisso, non va lasciato la possibilità di DECISIONE, se trovo un fossetto il cavallo lo deve passare, se trovo un tronco lo deve passare , se chiedo un stop -una girata-un diagonale il cavallo deve eseguire l'ordine impartito, a ogni azione eseguita correttamente cedo e chiedo meno concentrazione al cavallo
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 25, 2013, 02:42:53 AM
Basta prendere il testo e verificare:
Devo dire che mi hai sviato con la faccenda della posizione di Baucher e di Krebecht che in questo caso non c'entra niente.
Prima sostenevi che con "posizione" intendeva la groppa, ora sostieni che con "posizione" intende l'assetto del cavaliere... Raffaele, è chiaro che non stai capendo una MINKIA di quello che traduci, e chissà con quanti altri svarioni hai farcito il testo.
Dimostrami che il genrale intendeva riferirsi all'assetto (?!?!), diversamente non parteciperò più come corresponsabile di un testo falsato, meglio Angioni a sto punto: almeno ti lascia il dubbio di non aver capito, il tuo testo è talmente chiaro che fissa nella testa del lettore come veri i TUOI dubbi.
Credo che tu abbia un approccio piuttosto problematico alla cosa.
La traduzione a senso - quella che ho proposto - è corretta: per me non è in discussione, tu hai cercato di farlo proponendo la posizione di Baucher e Krebecht, forzatura che non era il caso di fare: non centra nulla.
Certo, se affrontiamo la traduzione alla lettera (cosa che io non faccio) - ragionando - dobbiamo accettare che posizione il quel caso sta per "assetto".
D'altro canto, ho sempre detto che il mio sforzo era di rendere fruibile un testo oscuro alla maggior parte di noi, ho chiesto aiuto a chi si fosse reso disponibile ammettendo - io per primo - i miei limiti e i miei dubbi chiedendo - addirittura - di criticare e di correggere.
Questo è quanto, se il tuo apporto è costruttivo ben venga, altrimenti...farò/faremo senza.
Prendo atto dunque che non puoi dimostrare che con position il generale intendeva riferirsi all'assetto del cavaliere, se non con un vago "la mia traduzione ha senso" O_O
Anche la mia "ha senso", con la differenza che molti riferimenti da me citati fanno capo a position intesa come quella del cavallo, nel suo insieme e non solo le anche, per poter comunicare le intenzioni del cavaliere, in questo caso la girata.
"La posizione precede l'azione" non ti dice nulla? A me esce dalle orecchie da quante volte l'ho sentita dire dai Baucheristi, e di sicuro il Generale non era fautore del metodo viennese, era allievo di Baucher!
Per adesso ho dalla mia:
- La position della descrizione del metodo prima maniera, intesa come disposizione delle parti del cavallo per comunicare le intenzioni del cavaliere.
- La position du cheval del dizionario equestre ragionato, dove si dice la stessa cosa (non parla invece di alcuna comunicazione con l'animale quando nello stesso dizionario descrive la position de l'homme a cheval).
- Il motto "la posizione precede l'azione" utilizzato da tutti gli istruttori per dire di "piazzare" il cavallo nell'equilibrio congeniale al movimento voluto prima di cominciarlo.
- Il fatto che il Generale si trovi a descrivere sostanzialmente una situazione dove questa idea di position casca a pennello e per giunta con riferimento alla comunicazione delle intenzioni al cavallo!
Quindi per me il Generale intende assolutamente l'idea di position di Baucher, non certo l'assetto del cavaliere. Mi domando per quale motivo devi inventarti ad ogni costo un significato diverso. Se non ti sembra abbastanza semplice e comprensibile la mia proposta di traduzione rendila ancora più semplice ma SENZA MODIFICARE IL SIGNIFICATO GIUSTO.
Ci riprovo:
A mio parere, questa discussione non ha alcun interesse per il cavallerizzo il quale, se prenderà il piazzamento della groppa come base per ottenere una buona posizione per la girata, avrà altro di cui preoccuparsi.
Gli basterà soltamente usare gli aiuti per mettere il cavallo nel senso del movimento; è il solo modo attraverso il quale il cavallerizzo si farà capire, lasciando il cavallo libero di equilibrarsi istintivamente; tale principio è valido, oltre che per la girata, anche per eseguire e impostare tutti gli altri movimenti.
Ecco la "position" nel dizionario equestre di Baucher:
(http://img34.imageshack.us/img34/6325/mo5a.jpg)
Scusate l'intromissione, io non ricordo in quale punto dell'originale si trova la frase citata e non conosco praticamente niente delle vostre dotte citazioni che, lo ripeto, a mio modesto avviso rischiano di far dire al povero Generale fischi per fiaschi.
Però, traducendo alla lettera io leggo:
Solo la posizione lo preoccupa, è il solo linguaggio a cui i suoi aiuti abbiano fatto ricorso, e lascia al cavallo la cura ed il tempo per disporre, di conseguenza, i suoi punti di appoggio.
Mi pare che "la posizione" non possa essere che l'assetto
se sostituiamo la parola "asssetto" nella traduzione alla lettera il discorso mantiene il suo significato, se invece proviamo a metterci la "posizione del cavallo" secondo me non si capisce più nulla:
solo la posizione del cavallo lo preoccupa (e fino qui ok), è il solo linguaggio a cui i suoi aiuti abbiano fatto ricorso :icon_confused: e lascia al cavallo la cura e il tempo per disporre in conseguenza i suoi punti di appoggio (cioè la posizione del cavallo è il linguaggio a cui i suoi aiuti hanno fatto ricorso e che vuol dire? e poi il cavallo ha il compito ed il tempo di disporre i suoi punti di appoggio conseguentemente alla sua posizione? Mi stupirei se così non fosse)
Altrimenti lasciate "posizione" e ai lettori la libertà di interpretare come preferiscono
Parlate così perché non conoscete, non avete studiato il metodo di Baucher direttamente da Baucheristi.
Disgraziatamente è qualche anno che ne ho avuto occasione. Per me è tutto chiarissimo. L'assetto del cavaliere non c'entra nulla nel discorso.
La discussion dans laquelle je viens
d'entrer n'est, à mes yeux, d'aucune
valeur, d'aucun intérêt pour l'écuyer.
Tout autres sont ses préoccupations,
lorsqu'il prend la disposition des
hanches pour point de départ de la position
commandant le tourner.
La position seule le préoccupe;
c'est le seul langage auquel ses
aides aient recours, et il laisse au
cheval le soin et le temps de
disposer en conséquence ses points
d'appui. Il en est de même pour tout
autre mouvement que le tourner.
Come fa il piazzamento della groppa ad essere un punto di partenza dell'assetto del cavaliere che comanda la girata?!?!?!
Cosa c'entra l'assetto del cavaliere se è fino adesso che il vecchio parla del cavallo?!?!?
Ho ragione io e sono disposto a finire questa discussione a testate.
Prendiamo il periodo vergato in rosso: traduzione letterale angionica e confrontiamolo con quello in blù traduzione a senso quella mia originale non ancora modificata.
La discussione che ho appena iniziato non ha ai miei occhi alcun valore, alcun interesse per l'écuyer. Ben altre sono le sue preoccupazioni quando prende la disposizione delle anche come punto di partenza della posizione che comanda la girata. | | A mio parere, questa discussione non ha alcun interesse per il cavallerizzo il quale, se prenderà come punto di riferimento per girare il piazzamento della groppa, avrà altro di cui preoccuparsi. | |
Mi pare che il senso del pensiero di L'Hotte sia preso: cioè la disposizione delle anche (il piazzamento) imposta la girata, che il piazzamento delle anche a dx porta l'incollatura a sx e questo è ovvio, quindi parla della posizione piazzata del posteriore e relative conseguenze.
Poi prosegue:
Soltanto la posizione lo preoccupa; è il solo linguaggio al quale i suoi aiuti abbiano fatto ricorso e lascia al cavallo l'incarico e il tempo di disporre conseguentemente i suoi punti d'appoggio. E' come per ogni altro movimento oltre la girata.
| | Gli basterà soltanto, usando gli opportuni aiuti, impostare il piazzamento, lasciando il cavallo libero di equilibrarsi istintivamente; tale principio è valido, oltre che per la girata, anche per eseguire e impostare tutti gli altri movimenti.
| |
Ancora una volta la mia traduzione libera - secondo me - è fedele
alla sostanza del discorso del Generale.
Ora, grazie a delle osservazioni di Max ho analizzato la lettera e ho migliorato la traduzione - sempre libera - evidenziando in particulare le parole del Generale avvicinandomi alla lettera: -
Gli basterà soltanto curare l'assetto usato come aiuto, lasciando il cavallo libero di equilibrarsi istintivamente; tale principio è valido, oltre che per la girata, anche per eseguire e impostare tutti gli altri movimenti.
Ecco il mio processo traduttivo, potrà essere sbagliato e son pronto a corriggere, ma dovete farmi capire l'errore:
Soltanto la posizione lo preoccupa: di quale posizione si preoccupa soltanto il cavagliere ?
La posizione sua o del lallo ?
Non si capisce, ma proseguendo dice:
è il solo linguaggio al quale i suoi aiuti abbiano fatto ricorso: ora è evidente, se la posizione ha parlato/ha usato un linguaggio, si riferisce alla posizione del cavagliere, perché gli aiuti li dà il cavagliere, il cavallio li subisce, infatti:
e lascia al cavallo l'incarico e il tempo di disporre conseguentemente i suoi punti d'appoggio. Tutto ciò risponde al principio sacrosanto di "indicare e lasciar fare"...è sottinteso che il Generale si riferisce ad un cavaliere esperto ed un lallo decentemente addestrato...
Tutto questo è detto denza alcuna competività, sono pronto a correggere i miei errori, questo è solo un mio ragionamento, lo reputo giusto fino alla prova contraria...
Premetto che per me la traduzione in rosso è quella che sceglierei.
Dopodiché forte della mia esperienza Baucherizzante come lo era quella del Generale non ho mai dubitato per un solo istante che Egli si riferisse alla posizione del cavallo.
Mi sembra che ho argomentato abbastanza le motivazioni del perché son sicuro. Forse non riesco a farvi passare il perché.
I baucheristi con posizione intendono il piazzamento delle varie parti del cavallo in ragione del movimento cercato. Usano/uso gli aiuti solamente a questo scopo: piazzare lì o là l'incollatura, di quì o di là le anche, basculare di quà o di là la nuca, deviare di quà o di là le spalle. Per questo così facendo ci van dieci minuti ad ottenere un'appoggiata da un cavallo che non la conosce: il cavaliere non deve cercare l'appoggiata direttamente con gli aiuti, ma con questi deve solo convincere il cavallo a stare molle, a lasciarsi disporre, e l'appoggiata o qualunque altra cosa vengono di conseguenza. Le gambe del lallo dunque viaggiano di conseguenza per sostenere in qualche modo la massa che il cavaliere dispone, posiziona e aziona verso una direzione.
Si usano gli aiuti -> Che danno una posizione alle varie parti del cavallo -> E questa posizione insieme all'azione origina un movimento/esercizio
Il linguaggio perciò è quello della posizione, come preconizzato da Baucher: lallo, se io ti metto in questa posizione, cosa voglio? E il lallo: beh, un'appoggiata? E la fà (perché messo in quel modo e richiesto di avanzare solo quella può uscirne). Il cavaliere si complimenta e fine!
Non solo, Baucher stesso risponde alla domanda di Raffaele:
Da: "Esposizione succinta del metodo per mezzo di domande e risposte"
(siamo di fronte alle FAQ di fine 800!!!!)
D. Cosa si intende per posizione?
R. Una disposizione della testa, del collo e del corpo, già preparate nel senso dei movimenti del cavallo.
E ancora:
D. Come si arriva a parlare all'itelligenza del cavallo?
R. Mediante la posizione, nel senso che è la posizione datagli che rende consapevole il cavallo delle intenzioni del cavaliere.
E ancora:
D. E' il cavaliere che fa muover il cavallo?
R. No, dal cavaliere dipendono l'azione e la posizione che costituiscono il linguaggio; il cavallo risponde a questa mediante il cambiamento d'andatura o di direzione che il cavaliere aveva progettato.
Diavolo, più di così posso solo resuscitare la salma del generale!
Cerco di seguirti, probabilmente questa discussione interessa a nessuno ma non a me, mi aiuta a capire e a ragionare, a me piace capire e cerco di ragionare.
E' vero, Baucher descrive la posizione del lallo nel suo Dizionario:
Posizione del cavallo. Dare la posizione ad un cavallo significa disporlo ad avanzare la testa, l'incollatura e il corpo nella direzione del movimento che si deve seguire .
E' così che si parla con chiarezza al cavallo e che il cavaliere gli fa comprendere le proprie intenzioni.
Le domande e risposte che hai citato plobabilmente sono state tratta da quì.
Dunque, secondo quanto dice Baucher, sembra che la sua posizione del lallo coincida col piazzamento: parola moderna, e con la disposizione delle anche come la chiama L'Hotte.
Inoltre, Baucher nel suo Dizionario si dilunga sulla : position de l'homme a cheval, dunque oltre che del piazzamento del lallo parla diffusamente dell'assetto del cavagliere chiamandolo: posizione.
Ora, io ho spiegato il mio ragionamento per il quale position forse è riferita al cavagliere: io ho capito che la posizione in quel caso è usata come il solo linguaggio al quale i suoi
aiuti abbiano fatto ricorso...ma sono pronto a cambiare idea.
Puoi motivare, perché la tua scelta va sul lallo, a parte il riferimento baucherista, che nessuno coglie/può cogliere ?
Io insisto: non potete tradurre arbitrariamente "posizione" sulla base di una presunzione/supposizione che L'Hotte abbia voluto riferirsi al concetto di posizione espresso da Baucher piuttosto che da Pinco o da Pallino. Siete assolutamente certi che il Gen abbia letto il Dizionario di Baucher e che, nello scrivere le Questioni avesse intenzione di riferirsi a quel particolare significato del termine piuttosto che ad un altro?
Questa non è più traduzione, è libera interpretazione .
Meglio allora, mille volte, tradurre "la posizione" e stop. Che poi è quello che dice L'Hotte, nè più nè meno.
Poi fate vobis. :ciao:
Se il generale abbia "letto" il dizionario di Baucher??? Probabilmente ne discutevano insieme faccia-a-faccia di "posizione e azione"!!!!
Comunque, come io metto il dubbio a te, tu metti i dubbi a me. Ma nonostante tutto, davvero, in quel contesto l'assetto del cavaliere non mi pare c'entri nulla. Si sta domandando se valga la pena regolare le azioni degli aiuti sulle posate/levate degli arti, conclude asserendo sia un modo di fare troppo macchinoso e fuggevole, e passa a dire la sua. Annota che vale la pena cominciare sempre piazzando le anche, ma lo fa dicendo che quella è solo il punto di partenza per poter regolare una fantomatica posizione.
Ora, può mai trattarsi della posizione del cavaliere? In quel contesto dove si parla del cavallo? Direi di no, quindi nel primo periodo sicuramente intende la posizione del cavallo. Cioè il piazzamento, se ti piace di più come termine (non delle anche ma generale).
Poi va punto e a capo ed è evidente che lo vuole sottolineare, perché altrimenti non avrebbe senso ripetere immediatamente lo stesso termine. Davvero pensi che, dopo il punto e a capo, passi da posizione intesa come quella del cavallo a posizione del cavaliere, senza specificarlo? E' chiaro che intende sottolineare la posizione data al cavallo! Il solo linguaggio al quale i suoi aiuti abbiano fatto ricorso per ottenere la girata. Coerentemente con il pensiero del suo maestro di equitazione sapiente.
E poi c'è la pratica sul campo, che mi dice che è così. Se chiedi a un cavallo un nuovo movimento senza preavvisarlo ottieni il disordine. Come lo preavvisi? Con segnali in codice forse, ma può sempre rifiutarsi o fraintendere, o passare da una figura all'altra bruscamente. Se invece vuoi davvero che tutto fili liscio e fluido devi per forza, ad esempio, per passare da un circolo a mano destra a uno a mano sinistra, cambiare dolcemente la posizione delle varie parti del cavallo dalla testa alla coda fino ad ottenere il cambio di mano. Prima prepari il davanti alla nuova direzione, ad esempio cambiando il piego della testa da destra a sinistra ma senza ancora girare, poi per ultime le anche che danno la nuova direzione decisiva, in accordo a quanto dice il Generale.
Certo l'assetto del cavaliere deve integrarsi perfettamente con queste cose, ma è sott'inteso, e soprattutto l'assetto non è decisivo di alcunché, non fino a quando, comunque, al modificarsi dell'assetto del cavaliere non seguano le varie modificazioni della posizione del cavallo.
Oltretutto il Generale non si riferisce a cavalli già addestrati (che quindi potrebbero ascoltare davvero solo l'assetto, pur con qualche riserva) altrimenti non scriveva: "Ben altre sono le sue preoccupazioni quando etc...", vuol dire che se uno ha delle preoccupazioni si sta riferendo ad un work-in-progress...
Dato che io non sono "esperta" in dottrine equestri come Max e Raffaele la mia traduzione delle Questioni sarebbe stata senz'altro più simile a quella del Colonnello; mai mi sarei messa ad interpretare/chiarire/spiegare pagine che personalmente non mi sono affatto chiare.
Rimane il fatto incontrovertibile che L'Hotte parla di posizione e stop, senza specificare a chi si riferisce,il resto è interpretazione personale,non traduzione.
Abbi pazienza ma, se un francese sta traducendo un romanzo d'amore e trova la parola "bacino", secondo te deve preoccuparsi che l'autore forse si stia riferendo allo scheletro umano? Oppure ad una zona d'acqua artificiale?
Mi dai un bacino? Donnez-moi un bassin? O forse tradurrà Donnez-moi un bisou???
Non so, fate voi, per me è lampante la cosa. Pensateci.
Per come la vedo io possiamo fare un mix delle due traduzioni rosse e blu, per renderlo più comprensibile ai non addetti:
A mio parere, questa discussione non ha alcun
interesse per il cavallerizzo il quale, se prenderà (...)
il piazzamento della groppa
come punto di partenza della posizione che
comanda la girata,
avrà altro di cui preoccuparsi.
E poi possiamo proseguire tagliando la testa al toro con una traduzione che rende quello appena detto più comprensibile senza riferimenti specifici:
Gli basterà soltanto,
usando gli opportuni aiuti, farsi capire,
lasciando il cavallo
libero di equilibrarsi istintivamente;
tale principio è valido, oltre che
per la girata, anche per eseguire
e impostare tutti gli altri movimenti.
Così facendo diamo un collegamento al "fare e lasciar fare" e non snaturiamo il senso.
Peccato che posizione significhi solo posizione e non altro,
il paragone con bacino che può avere significati diversi (anche una parte del nostro scheletro se è per questo) è fuori luogo, oltretutto in francese bacino inteso come bacio o come bacino d'acqua sono indicati da parole diverse come tu stesso hai scritto.
Il generale parla di posizione, NON dice se si riferisce al cavallo o al cavaliere.
Poi per me potete anche scrivere che si riferiva al Kamasutra ma lo dite voi non lui.
Position in francese significa sia l'assetto del cavaliere che il piazzamento del cavallo, per questo Raffaele è dubbioso. Ma per me non c'è storia: in quel contesto il soggetto è il cavallo.
Position in francese significa:
posizione (anche fig.), situazione, postura, atteggiamento, posizione (milit.) Diz.Garzanti
Che poi sia riferita al cavallo o al cavaliere sono nostre supposizioni, né io, né te possiamo affermare CON ASSOLUTA CERTEZZA quali erano le intenzioni del Generale (a meno che tu non sia in contatto con la buonanima).
Quindi propongo di lasciare POSIZIONE (come difatti risulta anche nella traduzione del Colonnello)
e di mettere una nota, corposa quanto volete, in cui esponete i dubbi/ragionamenti/deduzioni anche alla luce del contesto e delle frequentazioni equestri del Gen. Cosa che, oltretutto, depone a favore della serietà e dell'accuratezza con cui sono state affrontate le QE.
(http://img34.imageshack.us/img34/8710/k682.jpg)
Citazione da: milla - Ottobre 27, 2013, 04:11:44 PM
né io, né te possiamo affermare CON ASSOLUTA CERTEZZA quali erano le intenzioni del Generale
Lo affermo con
ASSOLUTA CERTEZZA: il generale si riferiva alla posizione del cavallo, cioè all'equilibrio generale. Equilibrio usato come linguaggio per metterlo nel senso del movimento cercato.
Il fatto che in questo forum ci siano dei più esperti e dei meno esperti varrà pure qualcosa!
Sono disposto ovviamente a riconsiderare la mia convinzione, ma lo faccio se mi trovate altre parti del testo dove il generale torna sull'argomento specificando qualcosa di diverso.
Vuoi che ti dica che hai ragione: hai ragione così sei contento e la finiamo qui.
Credi di aver ragione perchè sei più esperto nel montare? Perchè sei più esperto in letteratura equestre?
Non è questione di essere esperti (cosa peraltro tutta da dimostrare, io potrei avere molti più titoli di te dal punto di vista accademico e/o della conoscenza della lingua, che ne sai?) ma di ciò che è scritto: se è scritto position io traduco posizione .
Credo che nessuno potrà mettere in dubbio che il Colonnello sia molto più esperto di tutti noi, guarda caso traduce posizione.
Poi per sostenere una tesi con assoluta certezza occorre portare prove inconfutabili, io non le ho viste.
Bada bene che io non sostengo che sia giusto o sbagliato tradurre position con assetto piuttosto che con posizione del cavallo, dico che il Generale parla di position senza altra specificazione e che, per la milionesima volta, non ci sono prove inconfutabili, al di là di ogni dubbio, matematicamente certe, quello che vuoi, che ci consentano di stabilire le intenzioni del generale .
Cosa voglia dire, in itagliano, "equilibrio del cavallo usato come linguaggio per mettere il cavallo nel senso del movimento cercato" per favore spiegatelo a me e a tutti i lettori, poveretti, meno esperti che leggeranno le QE.
La tua è un'opinione, magari basata anche su solidi argomenti, non lo discuto, ma sempre tua opinione personale resta.
Ragazzi io vi saluto, scrivete un po' quello che vi pare. :ciao:
Bene, le immagini sono molto belle, quì sotto ci sono le due traduzioni, eventualmente possiamo migliorare quella nostra,
Il cavallo gira con i suoi due treni, anteriore e posteriore, non bisogna dimenticarlo, e, se il movimento inizia con la spalla esterna, si trova favorito dal garretto interno che, avanzando sotto la massa, caccia le anche in fuori. Mentre, se la girata comincia con la spalla interna, il garretto esterno, in ragione del suo spostamento, forma un arco di spinta che, lungi dal favorire la deviazione delle anche in fuori, può ostacolarla.
Non bisogna dimenticare che il cavallo gira usando le sue due estremità e, se il movimento inizia con la spalla esterna, la girata sarà favorita dal garretto interno che andrà ad impegnarsi sotto la massa (spinge verso l'esterno - La Guerriniere): dunque, spostando la groppa in fuori; mentre, se la girata iniziasse con la spalla interna, lo spostamento del garretto esterno (spinge verso l'interno - Aubert) farebbe da ostacolo alla deviazione delle anche in fuori.
Dunque, la tua descrizione grafica di Aubert è perfetta, mentre in quella di la Gueriniere dovresti invertire i colori dei posteriori e mostrare i posteriore interno che va sotto e spinge in fuori la groppa favorendo la girata.
Tutto questo secondo me.
X MILLA
Citazione da: milla - Ottobre 29, 2013, 03:07:39 PM
Cosa voglia dire, in itagliano, "equilibrio del cavallo usato come linguaggio per mettere il cavallo nel senso del movimento cercato" per favore spiegatelo a me e a tutti i lettori, poveretti, meno esperti che leggeranno le QE.
Ancoraaa? Ti ri-copio e ri-incollo Baucher, non è possibile essere più chiari delle parole del maestro!
D. Cosa si intende per posizione?
R. Una disposizione della testa, del collo e del corpo, già preparate nel senso dei movimenti del cavallo.
D. Come si arriva a parlare all'itelligenza del cavallo?
R. Mediante la posizione, nel senso che è la posizione datagli che rende consapevole il cavallo delle intenzioni del cavaliere.Immagina che io e te non ci possiamo parlare, che sono seduto sopra di te e che voglio farti andare verso una direzione. Per farmi capire ti indico cosa vorrei fare girandoti la testa e le spalle verso dove voglio che tu vada, ti inclino anche un po', e poi ti do' il segnale convenuto di "vai". Questa è la "posizione che precede l'azione". Stessa cosa se stai già camminando e voglio farti capire di cambiare direzione: ti giro e inclino delicatamente la testa e le spalle verso la nuova direzione, cioè ti faccio cambiare equilibrio, le tue gambe si muoveranno di conseguenza. Questo modo di fare non è una mia opinione ma è un pilastro così famoso della scuola di Baucher da essere certo che il generale si riferiva a quello.
Comunque, ammesso pure che io mi sbagli, il generale si è riferito a questa fantomatica
posizione e non solo al piazzamento delle anche,
ed io come te lascerei posizione.
E' Raffaele che sembra voler semplificare un passo che invece ritengo importante averlo fedele, perché potrebbe "accendere la lampadina" a qualcuno come l'ha accesa a me. Volerlo riscrivere "con parole nostre" inevitabilmente o si perde il passaggio chiave semplificando troppo, oppure si diventa prolissi col rischio di dire cose che il generale non ha detto. Quindi? Faccia Raffaele. La traduzione è sua, un bel giorno tornerò a leggere quel paragrafo ma se storcerò il naso o se sarò soddisfatto per ora non lo voglio sapere.
X RAFFAELE
CitazioneDunque, la tua descrizione grafica di Aubert è perfetta, mentre in quella di la Gueriniere dovresti invertire i colori dei posteriori e mostrare i posteriore interno che va sotto e spinge in fuori la groppa favorendo la girata.
Hai ragione il posteriore di quello di La Gueriniere non rappresenta bene la descrizione, ci pensavo mentre lo facevo, ma non possiamo prendere e spostare una gamba a caso. Ci sono delle regole di locomozione.
Difatti per Aubert ho scelto il trotto, praticamente un piazzamento di appoggiata, ideale per raffigurare la sua idea. Non ho avuto problemi.
Ma per de La Gueriniere è un casino. Il motivo è che è anatomicamente impossibile avere l'anteriore esterno che passa sopra quello interno nel medesimo tempo in cui il posteriore interno incrocia davanti all'esterno. Bisogna scegliere: se diamo priorità a far vedere il posteriore interno che incrocia, allora l'anteriore non incrocerà mai nel medesimo tempo: sarà o già a terra nel passo, oppure ancora in aria ma parallelo al posteriore nel trotto.
Senti..... provo ancora a fare un falso clamoroso....... a beneficio di rendere l'idea, giocando un po' sul punto di vista. Ma senza esagerare, altrimenti ci ridono dietro.
Le tue illustrazioni sono davvero belle e professionali: sul secondo - alla priora - punto non avevo dubbi.
Io avevo chiuso la discussione position mettendo un doc dove avevo invitato te e Giovanna, hai ricevuto l'invito ?
Credo che per la messa a punto delle illustrazioni sia meglio offrire il risultato finito al pubblico pagante: lavoriamo su docs in circolo ristretto. Vuoi ?
Devo ammetterlo, evidentemente non sono capace a usare google docs, perché non mi sono accorto di aver ricevuto niente.... proviamo.....
Ho completato quel DOC con le mie impressioni, come già fatto qua, a beneficio di eventuali terzi che partecipano alla traduzione e che vorranno capire il mio punto di vista. Passiamo oltre.
Appena posso provo a rivedere le gambe del cavallino di La Gueriniere.
Dato che su google docs non so bene il circolo ristretto che intendi quale sarebbe, metto ancora qua questa bozza:
(http://img35.imageshack.us/img35/6546/ttig.jpg)
Il circolo dei: "Les Volontaires": Beatrice, Alessandro, Marco, Massimo, Raffaele.
questa è freudiana, dimenticasti qualcuno per caso? :horse-wink:
E' la somma che fa il totale ! :icon_eek:
Semplice rincoglionimento senile: 5, per me, siamo in 5 operatori, mentre nella circostanza ho aggiunto - giustamente - Marco che è stato prezioso per un settore specifico della traductione.
Les Volontaires sono 6, colpevolmente dimenticai Giovanna con la cuale pubblicamente mi scuso. :dontknow:
Dice Giovanna che ti perdona per averla voluta sopprimere :firuu:
(http://imageshack.com/a/img849/7167/qmp1.jpg) (http://imageshack.com/i/nlqmp1j)Uploaded with ImageShack.com (http://imageshack.com)
Ecco il risultato finale della "esse" di L'Hotte.
Una delle migliori rappresentazioni grafiche equestri che abbia mai visto...guardate i lallini e i rispettivi cavaglieri. :love4:
Quelle finesse !! :horse-wink:
Dimenticavo...l'artista grafico è Massimo Durando.