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Marzullarsi

Aperto da alex, Giugno 05, 2016, 03:17:12 PM

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alex

Ho risposto a un post de La parola contraria - me ne scuso, mi sono dimenticato che era, in sostanza, un topico "read only" nell'intenzione dell'autore; e vorrei ricordarmi sempre di rispettare quell'intenzione iniziale.

Quindi pongo qui una domanda a Jean-Louis Gouraud autore della frase "Il cavallo? Una donna come l'altre!" o ai suoi migliri interpreti.

Si tratta di un suggerimento di trattare le donne come fossero cavalli, o di trattare i cavalli come fossero donne?
Domanda alla Marzullo, ok....  :dontknow:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#1
Accennavo aduna expressione che non aveva/non ha corrispondente femminile: uomo di cavalli... inutile spiegare di nuovo la significatio, detto di "brutto muso", si tratta di un cavallaro erudito, questa eruditione può spatiare dalla veterinaria alla mascalzia, dalla alimentazione alla tradizione circense, dalla cognoscenza della storia del cavallo ai trucchi/agli espedienti di pratica utilità... non poniamo limits.
Relatione, giuochi parrellati, dressaggi naturali, dome dolci, puccipucci lallosi, non erano previsti pereché tutte inventioni nate col lallo.

Goudard è sicuramente un uomo di cavalli raffinato e per un uomo di cavalli paragonare il cavallo alla donna e la donna al cavallo - come ho già detto ma non è stato colto - è il miglior complimento per la donna e... per il cavallo.
Purtroppo - dato che gi uomini di cavalli son come i panda - quasi estinti, questa expressione - per voi parvenues femmine - sembra una offessa, una terribile offessa!

La mia amatissima sposa - scherzando - dicie/dicieva : vorrei che mi dedicassi le cure e il tempo che dedichi al tuo cavallo....
Nella realità, aveva la sua parte et era ben contenta pereché non cercavo altre donne, non frequentavo bar e bigliardi, non giuocavo a carte tantomeno alle slotmascin, non fumavo, non mi drogavo e il mio alcoolismo si limitava ad un paio di bicchieri di vino a pasto e a qualche drinc quando eravamo in compagnia.

Non era gelosa, non poteva esser gelosa, sapeva che non esisteva competitione tra lei e il mio cavallo... a parti invertite, c'è, ci potrebbe essere qualche ploblemino, infacti, ci sono precisi segnali che la femminizzazione, il lallismo si stanno evolvendo in una strana forma di "ippolatria... mettete il traduttore di gugl leggiete:

"http://terrain.revues.org/2845.

Di quanto detto, basta andare nella sectione dei lieti diarii delle nostre simpatiche utanti per rendersene conto:
... Anche secondo me (nei nostri uomini) scatta inconsciamente una specie di gelosia forse perche' si rendono conto che per noi I cavalli sono al primo posto? O se no....molto molto importanti se non fondamentali per la nostra esistenza...

Secondo Goudard, femme ambleuse (donna che va all'ambio) è il più bel complimento per una donna, non ho trovato ancora traductione decente... ma ci riuscirò.

Detto tutto questo, caro Alex, sai come tutti uomini tratterebbero le donne/tutte le donne se le trattassero come gli antigui "uomini di cavalli" trattavano i cavalli?
Con Amore.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Amore è una parola assai ambigua. Non mi basta, non mi soddisfa.

Mi interessano di più, molto di più, in questo contesto marzullesco, "sottomissione", "rispetto", "obbedienza".

Tieni anche conto che la "cavalleria", intesa nell'atteggiamento cortese verso le donne, non è altro - a ben vedere - che la faccia buona della implicita affermazione della superiorità maschile.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#3
Vedo che hai letto il linco:

Comme la langue d'Esope, l'« amour » du cheval contient à la fois le meilleur et le pire.

ma plobabilmente, da ragassa moderna, sei conditionata dalle lobbi femministe che - con la fissa della uguaglianza et eliminatione della  "superiorità maschile" - non capiscono che bisogna ugualizzare i diritti e doveri ma valorizzare le differenze quelle vere et eliminare l'imbecille mostruoso fardello culuturale che i maschi - veci e impotenti - vi hanno caricato sulle spalle... come?

Educando i maschi umani fin da piccini... chi può farlo meglio della mamma che - stranamente - è femmina, è donna?
Perché le mamme non lo fanno? La ragione è lovvia, et est la stessa per la quale le centinaia di donne che frequentano quest'inclito foro non si abbassa a discutere col trollo... ma mi leggie, minchia se mi legge!

Siete sotto il "fardello culturale"... e quello, con una precisa volontà politica, si potrebbe eliminare, ma c'è un macigno che è filologico, sul quale - temo - non si possa far niente... ma non mi pare il haso - di quì - approfondire.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Non ho letto alcun linko - quella sull'"amore" è una banale opinione personale, una parola che mi mette sulle difensive.

Diciamo pure che non significa quasi niente; un po' come "rispetto", ma ancora più vaga. Per amore si ammazza; per rispetto meno.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#5
Non hai letto... Male!

L'incontro - virtuale - con l'emerito prof. Digard dovrebbe esser imposto per legge a tutte noi ragasse che ci occupiamo di lalli, ma non solo.
Lui spatia su tutti gli animala domestici, e annota, sottolinea la deriva animalista che ha superato l'aggiornamento del naturale millenario contratto fatto dall'uomo con gli altri animala, sconfinando nell'imbecillità... stranamente, il primo a proporre l'attualizzazione di quel "contratto" fu Morris una 40ina d'anni fa.

Il nostro Professore emerito ci offre due neologismi: ippolatria per quello che riguarda i lalli, e bardottismo per ciò che concerne tutti gli altra animala domestici e non... bardottismo non riguarda gli incroci tra asine et lalli ma la B.Bardot.

... un mio amico, quasi ottantenne, vero uomo di cavalli, commentando il fatto che un suo nipote ha lasciato la moglie, una bellissima donna tedesca, per andare a convivere con una donna sicula, non brutta ma piccolina, ha così sentenziato:

minchia... lassò n'a purosangue p'e ghir'a pigghiarisi na puniceddra!

La traduzione mi pare superflua.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Detto tutto questo, caro Alex, sai come tutti uomini tratterebbero le donne/tutte le donne se le trattassero come gli antigui "uomini di cavalli" trattavano i cavalli?
Con Amore.


Ho citato Oliveira, era mia intenzione citare Oliveira.
Nella realtà il Professore dicie il contrario e segnala, che si è andati "dal rispetto all'amore per il lallo" e lo dimostra nella conferenzia linkiata beccati questo pezzettino:

... le cavalier devait, comme le recommande le dicton, veiller à la ménager... A l'article « Homme de cheval », le maître de manège Jules Pellier écrivait en 1900 : « On peut être un très habile écuyer, un chasseur à courre très expérimenté, un jockey très heureux, un éleveur adroit et un très bon cocher, et cependant ne pas avoir la réunion des qualités qui font mériter le titre d'homme de cheval. [...] Un homme de cheval se sert de cet animal sagement et met ses soins à le conserver longtemps en bon état sans tares ni défauts de caractère, tout en le faisant travailler raisonnablement. Malgré leur talent, le cavalier ou le cocher qui, pour gagner un pari ou par simple fanfaronnade, ruinent ou tuent un cheval en exigeant de lui un travail excessif ne peuvent être considérés comme de véritables hommes de cheval ».

Vi dico il senzo del pipponcino di Mossier Pellier scrisse nel 1900:
Si può essere un grande cavallerizzo, un esperto cavaliere da campagna, un celebre fantino, un allevatore  capace, un bravo cocchiere e tuttavia - pur possedendo tutte queste qualità assieme - non è detto che possiate definirvi "uomo di cavalli" se non siete capaci, se non sapete aver cura di lui.
Il cavaliere, il cocchiere, il fantino per guadagnare due euri in più o semplicemente per esibizionismo possono non rispettare il lallo, lo rovinano, lo ammazzano con un lavoro eccessivo... questi non possono definirsi "uomini di cavalli"
.

Cognosco un cicinin l'ambiente... noi ragasse vediamo/ci fanno vedere "rose e fiori" nella realtà i gestori di maneggi, gli allevatori, i gambegambe e similia fauna, per 50 euri son capaci di nefandezze inaudite... lovviamente ci sono le liete ecciezioni, ma credetemi, l'andazzo è questo.
Fate attenzione ragasse, questa genìa: più è dolcie, carina e complimentosa...(quanto sono complimentosi i gambegambe coi figli di notai, avvocati e farmacisti!) più stanno cercando di incullarVi.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...