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Perattaccamento (peer attachment)

Aperto da alex, Giugno 18, 2014, 11:45:41 PM

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alex

Che il peer attachment ("attaccamento fra pari") esistesse, lo sapevo; ma sono rimasto impressionato dalla mole di studi psicologici, umani e animali, che affrontano il problema dell'attachment, attaccamento, sia nell'uomo che negli animali, come momento essenziale dello sviluppo della socialità e delle normali capacità relazionali. Esiste perfino una ampia "attachment theory" con sostenitori e critici.

Sta il fatto che fra cavalli il peer attachment esiste, è visibile e constatabile da chiunque abbia la fortuna di guardare cavalli in gruppo in uno spazio discretamente ampio.

Le normali relazioni fra cavalli implicano che stiano bene in gruppo, ma che ciascuno abbia il suo "spazio personale" piuttosto ampio (vari metri), per cui in un pascolo i cavalli normalmente non si ammucchiano; pascolano vicini ma non appiccicati. Anche quando bevono, preferiscono "darsi il turno"; e difficilmente brucano lo stesso ciuffo d'erba.

Ma... fra cavalli uniti da peer attachment, lo "spazio personale" si azzera, possono brucare muso a muso, bere insieme da un piccolo secchio, possono riposare appiccicati, se uno si muove spesso l'altro segue come un'ombra, addirittura talora si muovono appaiati "a specchio", muovendo gli arti in sincronia perfetta; fanno grooming reciproco spesso  e volentieri; si mettono testa-coda per scacciarsi reciprocamente le mosche dal muso con le code; si chiamano se vengono divisi. E soprattutto, non si minacciano, non bisticciano, non "impongono la propria leadership".

Asia, cha ha un carattere forte, arriva al punto di essere "protettiva" con la propria amica del cuore, ossia di impedire ad altri cavalli di avvicinarsi, quando sa che l'amica è handicappata per recidive di doloretti al collo, che le capitano abbastanza spesso. Vi assicuro che quando Asia fa la protettiva, gli altri cavalli non si avvicinano affatto - nessuno. Un paio di volte (senza aggressività, ma "interponendosi" con fermezza) era protettiva anche nei confronti della proprietaria della sua amica....  :horse-wink:

Prima di continuare vi propongo di raccontare un po' a ruota libera le vostre esperienze e osservazioni su questa particolare relazione sociale dei cavalli.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

elleon

Purtroppo non ho mai potuto notare il mio cavallo libero insieme ad altri cavalli perchè lo reputano " pericoloso" quando c' è del cibo da condividere. Resta al pascolo da solo, con un filo elettrico che lo separa dagli altri. Siccome ho cambiato maneggio da poco lo stanno ancora " osservando" visto che ha distrutto una parete del box a forza di calci nell' orario di cena. Nel maneggio in cui ero prima c' era un pascolo grandissimo con tanto di laghetto e bosco e i cavalli vivevano in gruppo di 4 o 5 nel periodo estivo. Ho notato, a differenza tua che la gerarchia c' era eccome. Una maremmana vecchia e testona li teneva tutti in pugno, si comportava come un vero stallone nei confronti degli altri, li sgridava allungando il collo e mostrando i denti con le orecchie schiacciate se qualcuno si avvicinava al suo ciuffo d' erba, quando era l' ora di andare a bere ( ci vanno tutti insieme) lei era la prima ad abbeverarsi. Era lei che spingeva il gruppo a muoversi e a spostarsi verso erba più fresca o verso l' ombra. Gli altri stavano insieme, mangiavano muso a muso e bevevano quando era il loro turno ma avevano tutti verso di lei una sorta di timore reverenziale. Ogni cavallo nuovo che veniva messo al pascolo passava al setaccio da lei. Se non se lo mangiava dopo averlo annusato poteva restare. Le ho visto dare morsi con cattiveria a chi non stava al suo posto e il poveretto di turno capiva subito la lezione e non tornava sui suoi passi. Questa cavalla adesso fà la scuola ma anche montata ( bravissima per giunta) ha atteggiamenti da stallone con gli altri cavalli in campo. Sarà colpa dell' indole maremmana?? :horse-wink:
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

alex

Non ho dubbi che esistano anche altre relazioni, tipo una forte dominanza che hai descritto bene; ma al momento parliamo di quell'altra relazione che si forma fra "coppie di cavalli amici", dubito che la maremmana avesse questa relazione con qualsiasi altro cavallo; ma fra i cavalli meno dominanti, non hai notato "coppie amiche"?

Quanto spazio avevano a disposizione, quando erano in gruppo di 4-5? Forse ci vuole uno spazio veramente grande, perchè ilpeer attachment possa manifestarsi - i cavalli devono essere tranquilli e sereni.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Luna di Primavera

come s'è già detto, per osservare questo fenomeno - e anche altri - oltre allo spazio ci vuole un branco (vero, non un gruppetto).

alex ma secondo te quanti cavalli minimo dovrebbero formare il branco, per riprodurre anche "in cattività" il meccanismo di peer-attachment che avviene in natura?
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

alex

#4
A dire il vero sul peer attachment in natura non so nulla (o meglio so che è descritto in The equid ethogram, basato sull'osservazione di un branco di cavallini in semilibertà, ma non ho ristudiato la cosa); quello che ho riferito l'ho osservato nel nostro pascolo, dove stanno liberi, non proprio tutti i giorni ma quasi, dalla mattina alla sera, un gruppo di venti-trenta cavalli (femmine e castroni) in uno spazio di circa cinque ettari; ampiamente sufficiente perchè si organizzino

Non è il paradiso dei cavalli, ma ci si avvicina, per quanto riguarda spazi e socialità.  :horse-smile:

Sono certo che incrociando varie osservazioni potremo rispondere a qualche domanda sul numero minimo di cavalli in gruppo e sullo spazio minimo necessario perchè i cavalli manifestino questi fenomeni di aggregazione sociale. Chi ha osservazioni, le riferisca!

PS: questi sono i preliminari, alla fine, ma non adesso, cercheremo di affrontare il problema dell'eventuale peer attachment interspecifico.
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rhox

la relazione tra gwenne e little è quasi così, solo che ogni tanto ancora si spostano a vicenda quando l'ingordigia verso qualcosa di particolarmente buono fa si che lo vogliano esclusivo..
gwenne ha sempre tenuto a distanza gli altri cavalli, ha sempre tollerato che ci fossero se stavano a qualche metro da lei, in qualsiasi situazione. lei però ovviamente si ritiene autorizzata ad entrare nello spazio altrui senza problemi, tendenzialmente nel gruppo fa la dominante..
con little è totalmente rincitrullita, mangiano muso contro muso, bevono assieme, fanno coda-muso, nel momento in cui incapezzi solo una gwenne inizia a chiamarla (si prepara già a non averla a fianco), ecc.. little si bea di questa situazione, è molto appiccicosa per cui adora le attenzioni di gwenne e le ricambia..

in compenso questo ha creato inizialmente qualche attrito con zara (che vedendole concessi dei privilegi che lei non aveva ne ha risentito un minimo), poi zara si è assestata gerarchicamente.. e little ha tirato fuori il carattere per cui continua a stuzzicarla. insomma loro due sono 2 zitelle...
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

bionda

L'argomento è interessante. Mi infastidisce un po' l'uso dell'espressione "peer attachment". Per me possiamo parlare di amicizia e/o di imbrancamento.

A me piace guadare i cavalli in paddock. Olliver esce tutti i giorni a brucare in dei paddock da ca. ½ ettaro cad. con amici/amiche in un numero variabile da 1 a 8 appartenenti ad una popolazione di una ventina di elementi. Questi 20 escono tutti i giorni, ma non tutti assieme e assortiti a caso di volta in volta. Nei paddock di gruppo vanno solo cavalli ritenuti pacifici e sicuri, che vanno d'accordo con tutti. In paddock non vengono distribuite cibarie e non ci sono abbeveratoi, quindi non c'è competizione per cibo o acqua.

A guardarli sembra che la loro principale occupazione sia di "scambiarsi l'amicizia". Persino brucare mi sembra secondario, è più un modo per stare assieme che un atto dettato da fame o golosità. Sembrano gente ad un party che gira con un bicchiere in mano, non perchè abbia sete, ma per darsi un contegno.

Se ne metti dentro più di 3, non li vedi quasi mai stare tutti assieme, subito si dividono in coppie e terzetti. Il divertimento è scambiarsi i partner. Lo scambio di partner è anche l'unico motivo a me noto per comportamenti blandamente agressivi, cioè minacce. Certi cavalli (di solito sono femmine) tendono a separare l'amico/a del cuore prescelto dal resto della compagnia e reagiscono gelosi, se qualcuno si avvicina o se l'amico/a cerca di aggregarsi ad altri.

Nel mucchio vedo coppie di "amici", questi si cercano subito per primi quando si incontrano e passano più tempo a brucare vicini-vicini-appaiati che con altri. Quando metto Olliver nel paddock dove c'è già la compagnia, lui in genere si ferma prima un momento a brucare vicino alla porta. Per me studia la situazione. Poi va dritto a raggiungere uno dei suoi amici preferiti, se ne ha individuato uno. Al momento mi sembra che abbia una preferenza per 3 compagni, 2 castroni e una femmina. Se dentro c'è la sua "fidanzata", lei appena lo vede arriva al galoppo nitrendo gioiosa, poi stanno parecchio insieme, ma nessuno dei due fa il geloso verso gli altri.

L'altro giorno avevo messo Olliver da solo in un paddock da gruppo. Alla spicciolata sono arrivati altri 7 cavalli. Ho notato che tutti, senza eccezione, appena entrati andavano a salutare per primo Olliver. Deve essere piuttosto popolare  :horse-smile:

Alcuni soggetti, ed è un comportamento che finora ho visto tenere solo da femmine, si attaccano ad un/a altro/a in modo nevrotico ed esclusivo, cioè si imbrancano con qualcuno di particolare. Gli imbrancamenti che vedo sono in ampia misura a senso unico. Una sola dei due partner della coppia si atteggia in modo nevrotico, non vuole stare senza l'amico/a del cuore, chiama, fa scene di gelosia agli altri ecc. Finora ho osservato questo comportamento in 4 cavalle, e sembra un tratto caratteristico della singola cavalla, non della relazione tra due. B. per esempio ogni pochi mesi è costretta a cambiare l'amica, perchè lei è la cavalla personale dell'istruttrice (e resta), mentre le amiche con cui esce al paddock sono cavalle in vendita che hanno una rapida rotazione. Non ha problemi a cambiare amica, ne trova sempre una nuova, ma ogni volta in capo a due giorni ripropone gli stessi comportamenti un po' morbosi che aveva con tutte le precedenti.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

alex

Molto interessante, grazie Bionda. Anche Raffaele ha nominato la "gelosia" in altro topico, e confermo. Anzi: la gelosia può essere un problema, se il gruppo è di tre cavalli e se lo spazio è limitato (Asia ha menato di brutto la "terza incomoda", in una situazione del genere).

Riguardo al termine peer attachment, un po' di storia (nel frattempo sto studiando  :horse-scared:): prima è nata la "attachment theory", all'inizio del 1900, focalizzata sulla relazione genitoriale; poi è stata studiata (non so da che data) la forma particolare di "attaccamento fra pari", e gli etologi le hanno dato questo nome, che è quello "scientifico-ufficiale" e quindi non possiamo farci niente....
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Luna di Primavera

Alcuni soggetti, ed è un comportamento che finora ho visto tenere solo da femmine, si attaccano ad un/a altro/a in modo nevrotico ed esclusivo, cioè si imbrancano con qualcuno di particolare. Gli imbrancamenti che vedo sono in ampia misura a senso unico. Una sola dei due partner della coppia si atteggia in modo nevrotico, non vuole stare senza l'amico/a del cuore, chiama, fa scene di gelosia agli altri ecc.

confermo che anche la compagna di paddock di Etrillo ha sempre e dico sempre fatto così (ormai la conosco da 6 o 7 anni), ma appunto non è mai stato "ad cavallum", è proprio che lei tende a essere insicura e infelice quando è sola. paradossalmente le va bene anche la compagnia di un umano, se proprio non ci sono altri cavalli.

inoltre, magari è un caso ma a me sembra interessante: quando ha vissuto in gruppi leggermente più ampi è sempre stata l'ultima della scala gerarchica, abitualmente morsa e scacciata; ora che invece sta in coppia con Etrillo la qualità della sua vita è notevolmente migliore... mi chiedo tuttavia cosa succederebbe se introducessimo altri cavalli a turbare l'equilibrio della coppia.
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I. Fleming

bionda

Luna, forse parliamo di due cose diverse. Etrillo e la sua compagna sono solo in due. Quindi non puoi sapere se lei sarebbe appiccicosa con Etrillo anche in presenza di altri cavalli. Invece la cavalla di cui parlavo io nel gruppo si sceglie un'amichetta "speciale" e la vuole tutta per se, tenendola separata dagli altri. Tra l'altro è una cavalla grossa e prepotente.


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elleon

Per rispondere ad alex, il pascolo è di circa 2 biolche emiliane ( non so la corrispondenza in ettari) e i cavalli tra di loro stabilivano strette relazioni. A coppie si grattavano il garrese, sonnecchiavano muso contro coda e anche la malefica maremmana sceglieva il suo schiavetto di turno per scacciarsi le mosche. L' ho vista parecchie volte rilassata muso contro coda di un altro cavallo ma terminato il pisolino si tornava alla monarchia. Credo, dal mio punto di vista, dimmi poi cosa ne pensi, che per parlare di vero imbrancamento come dice Bionda bisognerebbe che i cavalli in questione non avessero nessuna relazione con l' uomo. Mi spiego. Prendi 20 cavalli, li metti liberi e da soli per 1 mese senza nessuna interazione con l' uomo, credo che qualcosa all' interno del branco cambierebbe. Il leader si crea per forza, è la natura ed è la loro sopravvivenza. L' interazione con l' uomo crea degli squilibri nelle relazioni tra i cavalli. Il leader è l' uomo. E' quello che pensa alla loro sicurezza, al cibo, alla protezione e interviene se certe liti oltrepassano la guardia. Se l' uomo non ci fosse? Il branco si organizzerebbe in modo diverso. Quindi quando si parla di peer attachment si presuppone la presenza dell' uomo. I cavalli riescono ad essere alla pari perchè non hanno bisogno di un capo branco che li protegga ( a parte qualche cavallo scontroso come la mia maremmana che faceva il capo branco ugualmente).
Sbaglio?
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Luna di Primavera

Citazione da: bionda - Giugno 19, 2014, 03:16:47 PM
Invece la cavalla di cui parlavo io nel gruppo si sceglie un'amichetta "speciale" e la vuole tutta per se, tenendola separata dagli altri. Tra l'altro è una cavalla grossa e prepotente.

no beh in effetti io confermavo che, da parte di lei, è una cosa a senso unico - come dicevi tu nel tuo racconto.
e aggiungevo che però non è verso uno specifico cavallo, ma è proprio l'idiosincrasia a star sola.

mo' mi rendo conto che non c'entra molto col peer attachment.. lei è un gregaria "pura" ecco.

scusate  :vergogna:
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I. Fleming

alex

#12
Citazione da: elleon - Giugno 19, 2014, 03:57:28 PM
Mi spiego. Prendi 20 cavalli, li metti liberi e da soli per 1 mese senza nessuna interazione con l' uomo, credo che qualcosa all' interno del branco cambierebbe. Il leader si crea per forza, è la natura ed è la loro sopravvivenza.

Gli etologi sono concordi nell'affermare che il peer attachment esiste; ma sono molto incerti che esista in natura qualcosa di simile alla "leadership alfa", nei cavalli,  e sono anche incertissimi sul fatto che esista la "leadership passiva", quella ipotizzata da Rashid, la autorevolezza senza prepotenza.

In natura, le cose vanno moto diversamente rispetto a quanto avviene nei gruppi di cavalli in cattività, per il semplice fatto che l'aggregazione fondamentale è l'harem (la "famiglia") che a sua volta si forma attorno a uno, raramente due, stalloni; i maschi senza harem stanno in gruppi di scapoli; la figura del castrone non esiste (ovviamente).

Quindi, tutta la leadership che vediamo nei gruppi di cavalli domestici (castroni + femmine) è profondamente influenzata dalle serie modifiche dell'aggregazione sociale prodotta dall'uomo; nel complesso è una società equina "disintegrata". Questo pone fortissimi dubbi sulle affermazioni di chiunque parli di leadership nel rapporto uomo-cavallo basandosi sulle osservazioni fatte in cavalli domestici in spazi ristretti e senza stalloni. Personalmente, non ci credo. E soprattutto, anche se è una specie di "metafora" suggestiva, penso che sia del tutto inutile in tema di addestramento, e non ne parlo volentieri.... infatti l'argomento del topico è il peer attachment:horse-wink:

Magari della leadership alfa, beta e gamma  :horse-wink: parliamo altrove, se vi va....  se ne parliamo qui temo che perdiamo il filo.
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Pippokid

Citazione da: alex - Giugno 19, 2014, 05:14:39 PM
Magari della leadership alfa, beta e gamma  :horse-wink: parliamo altrove, se vi va....  se ne parliamo qui temo che perdiamo il filo.

si', mi interesserebbe.  se da qualche parte verrà fatto seguiro' volentieri

bambolik

Dove ho attulamente il mio Veterano i cavalli escono ogni giono tranne in periodi di meteo e fondi davvero impraticabili.
Non si tratta di valli o colline ma di paddock che permettono spazi sociali o di starsene appartati in occorrenza.
Due femmine ripropongono l'atteggiamento che descriveva Bionda.
Entrambe anziane, 28 e 24 anni, sembrano un po una coppia nella quale c'è l'ansiosa da distacco (la 28enne) e la sicura di se che la cerca ma non va in escandenscenze. Nonostante gli anni la 28enne quando escono portate a mano a coppia trottrella sul posto. Se separata chiama e da di matto ma in paddock oggnuna bruca per i fatti suoi.
Il mio Veterano ha due o tre "preferiti" e raramente diventa ansioso se separato da uno di loro..ma con l'asino le poche volte che lo aveva nel paddock adiecente era "vero amore".
Gromming brucate muso muso e giravano in tandem..interessante che anche al di la della razza si osservino comportamenti di attaccamento reciproco molto forti.
Visto anche tra capra e cavallo. Impossibile spostare il cavallo senza avere la capra attaccata...anche in passeggiata.
"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).