• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

"Sebo" in eccesso

Aperto da Danona23, Ottobre 09, 2015, 12:37:54 PM

« precedente - successivo »

Danona23

Salve a tutti, volevo sentire dei pareri su una questione un po' particolare, almeno secondo me. Il cavallo che monto in maneggio ha da sempre un 'problema', chiamiamolo così, che riguarda la sua pelle. Sembra che produca molto sebo o grasso che rimane sotto il pelo e che poi, al momento di strigliarlo, salta fuori a tonnellate sotto forma di polvere e scaglie bianche di piccole dimensioni. Il grosso, almeno secondo me, è che ci vorrebbe un'infinità di tempo per pulirlo se non ricorro ad una sana doccia, ma non vorrei che a lungo andare peggiori solamente la situazione. Notare che il cavallo in questione è morello quindi questo problema si nota molto!
Vorrei sapere se a qualcuno di voi è mai capitato e se avete trovato delle soluzioni. Accetto molto volentieri consigli :) Grazie a tutti  :ciao:
"Preferisco la sella al tram e il cielo stellato al soffitto, preferisco il sentiero oscuro e difficoltoso verso l'ignoto alla strada asfaltata, e la pace profonda del selvaggio allo scontento generato dalle città." - Everett Ruess, 11 novembre 1934

Kimimela

A me capita con la mia kawi ma solo nel cambio stagione inverno-primavera.
Poi smette...
Se e' continuativo tutto l'anno significa o che viene pulito poco o male oppure  che ha qualche problema alimentare
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Danona23

Il proprietario dice che è così fin da piccolo, adesso ha 7 anni. Domenica chiedo maggiori informazioni e vediamo se spunta fuori qualcosa.. Grazie :)
"Preferisco la sella al tram e il cielo stellato al soffitto, preferisco il sentiero oscuro e difficoltoso verso l'ignoto alla strada asfaltata, e la pace profonda del selvaggio allo scontento generato dalle città." - Everett Ruess, 11 novembre 1934